12.π™ˆπ™–π™ž π™₯π™žπ™ͺΜ€ π™–π™‘π™˜π™€π™€π™‘

T/n pov:

Qui dentro fa un caldo terribile, nonostante fuori le temperature siano calate drasticamente.
Mi appoggio con la schiena al muro, reggendo un boccale di birra in mano, nonostante oramai sia quasi completamente vuoto.
Credo sia il terzo, o forse il quarto? Non lo so, ho perso il conto.

Vedo la stanza intorno a me girare rapida ed un senso di nausea mi perseguita da inizio serata.

Siamo entrati tutti insieme in una taverna, per brindare alle nostre ammissioni nei differenti Corpi.
Qui c'Γ¨ fin troppo casino, alcuni sono giΓ  ubriachi fradici, pur sapendo che non ne avrebbero il permesso.

Ma come biasimarli? Dopo anni di sforzi ed esercitazioni ci siamo meritati una serata di divertimento. Sono felici, molti di loro non dovranno piΓΉ preoccuparsi di soffrire la fame.

Dal canto mio inizio a sentirmi a disagio qui dentro, il rumore, le grida e addirittura le risate contribuiscono a far aumentare il mio mal di testa.

Ho le guance arrossate e il volto che mi va in fiamme, non sono abituata a reggere l'alcol.
La maggior parte dei presenti Γ¨ riunita ai tavoli, a parlare e scherzare. C'Γ¨ addirittura un gruppetto di Gendarmi che sta improvvisando un piccolo concerto.

-Non credi di aver esagerato con la birra per questa sera?- Armin si appoggia al muro vicino a me, sfilandomi il boccale dalle mani.

-Ehy che fai!- cerco di riprenderlo, ma lui lo trangugia piΓΉ velocemente di quanto mi aspettassi.

-E poi sarei io quella che esagera- incrocio le braccia al petto cercando di sembrare offesa.

-Come vedi io sono perfettamente sobrio- replica sorridendo ed esibendosi in una piccola giravolta davanti a me.
Viene bruscamente interrotto da Eren, che ha tutta l'aria di voler iniziare l'ennesimo discorso sui giganti.

Non ho voglia di ascoltare, così decido di andare fuori per prendere una boccata d'aria e guardare le stelle.
Ogni voce nella sala si spegne, al contrario di me, tutti si fermano per ascoltare il mio amico.
L'unico poco interessato sembra Jean, ma dopotutto lui odia Eren.

Credo si stia mettendo a raccontare di come tenterΓ  di sterminarli tutti, insomma: le solite cose che dice da almeno tre anni.

-T/n, dove vai?- Armin mi posa una mano sulla spalla, facendomi voltare.

-Esco a prendere aria- rispondo veloce, impaziente di abbandonare il frastuono della sala.

-Vuoi che venga con te?- Γ¨ carino a farmi questa domanda, ma ho voglia di stare da sola.
-Tranquillo, ci metterΓ² poco- replico sorridendo in modo incoraggiante.
Lui annuisce, voltandosi e tornando verso Eren e Mikasa.

Mi muovo a grandi falcate, superando un gruppetto di persone, occupato a commentare le rispettive decisioni riguardo al Corpo scelto.
Salgo qualche scalino, dopodichΓ© spalanco la porta.

Il vento fresco mi colpisce in pieno, dandomi finalmente un po' di sollievo.
Mi lascio l'odore acre del sudore e la taverna alle spalle, richiudendo la porta con delicatezza.

Devo appoggiarmi qualche istante, per evitare di finire a terra, mentre ricaccio indietro un conato di vomito.
"Prendi nota, mai piΓΉ alcol per te".

Alzo lo sguardo verso il cielo, aspettandomi di potermi godere almeno la vista della luna. Rimango delusa quanto mi rendo conto che la serata Γ¨ troppo nuovolosa perchΓ© si possa scorgere qualcosa.

Faccio qualche passo avanti, ma perdo penosamente l'equilibrio. Finirei dritta con la faccia per terra, se non fosse per una mano che mi sorregge da dietro.

-Cavolo, certo che non lo reggi proprio l'alcol mocciosa- cerco di pensare lucidamente, per rispondere al Capitano Levi.
Ma giΓ  di solito quando sono sobria sparo solo cazzate, ovviamente non posso aspettarmi molto dalla me ubriaca.

Provo a ricompormi in fretta. Sono ancora un po' confusa dal suo comportamento degli ultimi mesi e, anche se non nel migliore dei modi, tento di chiedere spiegazioni -Non ci parliamo per tantissimo tempo, adesso perchΓ© mi rivolgi la parola?- sbraito contro di lui senza una ragione precisa.

Indietreggia di qualche passo, staccando la sua mano da me.
-Scusa, io non volevo...- Γ¨ decisamente in imbarazzo, oppure Γ¨ arrabbiato? O forse offeso?
Bha, meglio non pensarci troppo.

-No, scusa tu. Non capisco nemmeno ciΓ² che dico questa sera- provo a rimediare al mio errore con scarsi risultati.
"Il problema dura da tutta la vita, questa sera sei solo piΓΉ fusa del solito".
Cerco anche di zittire la mia coscienza, che si diverte tanto a prendermi per il culo.
"Sei proprio bipolare!".
Ho detto zitta, bastarda.

Cala un silenzio imbarazzante, evidentemente nΓ© io nΓ© lui abbiamo molto da dirci.
Lo rompe per primo, osservando il cielo -È un peccato che non si vedano le stelle questa sera-.

Sono stupita, credevo di essere l'unica stramba fissata con quei piccoli puntini luminosi.
Fin da piccola mi avevano sempre affascinata tanto.
Annuisco senza dire nulla e per un po' restiamo vicini godendoci la pace di questa serata.
Questo finchΓ© il mio stupido corpo non decide di farmi girare improvvisamente la testa. PerchΓ© ho bevuto?

Mi attacco al braccio di Levi, cercando di non cadere.
-Ti senti bene?- Γ¨ una domanda stupida, Γ¨ ovvio che non sto bene, perΓ² mi fa piacere che si preoccupi per me.

SarΓ  l'alcol, ma questa sera mi sembra piΓΉ bello del solito.
I capelli neri ricadono sul suo volto, mettendo in risalto gli occhi.
Ha un viso molto proporzionato, quasi perfetto oserei dire.
Mi accorgo di starlo fissando da troppo tempo.

Distologo lo sguardo imbarazzata, mentre mi stacco da lui, anche se una piccola parte di me non vorrebbe.

Levi pov:

Dovevo assicurarmi che nessuno bevesse questa sera, eppure ciΓ² che fanno non Γ¨ un mio problema.
Lo sarebbe, se solo mi importasse qualcosa. Possono ubriacarsi senza problemi, purchΓ© domani si alzino dal letto perfettamente riposati.

Stavo pensando proprio a t/n quanto l'ho vista uscire barcollando dalla taverna.
Vorrei spiegarle che mi dispiace di averla ignorata, ma non so se capirebbe.

E poi non eravamo nemmeno amici, non dovrebbe importarmi di lei.
Eppure adesso che siamo insieme mi sento un po' meglio.

Non ho intenzione di dimostrarle che provo un po'di simpatia nei suoi confronti, ho imparato bene negli anni a tenere nascoste le mie emozioni.
Sembra quasi che tutte le persone a cui tengo muoiano.

Si regge in piedi a fatica e parla a sproposito, ridendo a caso tra una frase e l'altra.
È proprio ubriaca fradicia.

Adesso che ha scelto il Corpo di Ricerca magari potrei prenderla con me nella mia squadra, Γ¨ brava e talentuosa, ci tornerebbe utile.

Mi allontano un poco da lei, senza perΓ² smettere di sorreggerla, nel momento in cui arriva a pochi centimetri dalle mie labbra.

Per un istante credo voglia baciarmi, ma mi accorgo solo dopo che cerca di non cadere in avanti di nuovo.

Cerco di riportarla dentro, con una domanda che mi tormenta nella testa: "E tu, avresti voluto baciarla?".

Ciaoooo, come va?
Ok, volevo parlare un po' del capitolo.
La frase finale l'ho messa apposta perchΓ© combaciasse con quella di due capitoli fa (credo?). Comunque non volevo affrettare troppo le cose, anche perchΓ© t/n era ubriaca quindi...anche no. Io voglio un bacio con i fiocchi...e mi sa che dovrete aspettare ancora un po'.
Poi, io con tutta sinceritΓ  non so se dopo le ammissioni nei vari Corpi siano andati a bere, ciΓ² ho visto la scena in cui festeggiavano nella taverna, ma non sono sicura che siano stati serviti alcolici.
Al prossimo capitolo, che spero sia meno cringe di questo.
P.S Totalmente a caso: 🎀sawarasenaiπŸ₯°kimi😸waβ›“shoujoπŸ‘»naπŸ’…no?✨bΓΆKù🌸WÒ🧚ÿARiΓ§Hiñ🀴BΔ―CChΔ«πŸ˜ΎΕ„O😩oSû🚣DΓ πŸŽ‰YOπŸ’¦




BαΊ‘n Δ‘ang đọc truyện trΓͺn: AzTruyen.Top