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Mei uscì dalla lezione con il cellulare ancora stretto nel palmo della mano; controllava assiduamente la chat di Hana, aveva lasciato all'amica almeno cinque messaggi ma questi non erano neanche stati visualizzati.


La castana si accigliò, continuò a chiedersi che fine avesse fatto la sua migliore amica, lei non saltava mai le lezioni a meno che non stesse davvero male.
Mei si ricordò che quella mattina Hana aveva detto di essersi sentita poco bene, pensò che forse la più alta non si sentiva in grado di affrontare la giornata e fosse tornata indietro nella loro stanza.

Potrebbe rispondere però.
Mei pensò, mentre nel frattempo entrava nel bagno delle ragazze.

Voleva controllare che il trucco fosse a posto e spruzzarsi un po' di profumo, dato che tra poco si sarebbe ritrovata con Jin e gli altri per mangiare insieme.
Posò il cellulare nella borsa e tirò fuori la piccola boccetta da viaggio di una delle sue fragranze preferite.

Non si era minimamente accorta di non essere sola in quel momento.

Stava per togliere il tappo dalla confezione quando una spinta bella violenta fece cadere per terra lei, il profumo, e la borsa con tutto il suo contenuto.

"Ma cosa..." Mei si accertò immediatamente che gli occhiali non fossero rotti, tirò un sospiro di sollievo quando vide che erano rimasti intatti.

Si girò, il suo sguardo confuso ma infastidito si scontrò con quello minaccioso di due ragazze.
Due ragazze che non aveva mai visto prima.

"Ehi! Ma che problema avete?" Mei mormorò mentre si rimetteva in piedi, cercò di non considerare il dolore che percepiva al piede, probabilmente posizionato male durante la caduta.

"Sei tu il nostro problema! Tra tutti i ragazzi che potevi frequentare, proprio Seokjin oppa?"

Mei rimase senza parole.
Sinceramente non pensava che potesse accadere una cosa simile, erano studenti universitari, non liceali.
Si aspettava un po' più di maturità e rispetto dalle sue coetanee, e invece aveva tremendamente sottovalutato la situazione.
La ragazza avvertì il suo batticuore divenire sempre più veloce, non poté nascondere il timore per quel che sarebbe potuto accadere a breve.
Era sola, e non poteva immaginare cosa le avrebbero voluto fare quelle due ragazze. Sapeva che la gelosia se esagerata potesse essere terribile.
Ma Mei andò contro le sue stesse paure e non riuscì a tenere la bocca chiusa.

"Ridicole." Ella borbottò, dopodiché si chinò per raccogliere il profumo, la borsa e qualche altro oggetto che era contenuto all'interno di essa.

"Tu sei ridicola! Non ti rendi conto che Seokjin sta con te solo per pietà?"

"È ovvio che sia così, potrebbe avere una modella come fidanzata, non ti sei chiesta perché abbia deciso di stare con te?"

Quelle parole avvelenate fecero un certo effetto a Mei.
Pure lei più volte si era chiesta come fosse possibile che Jin avesse deciso di mettersi con lei, tra tutte le bellezze che poteva avere.
Mei si sentiva così fortunata, Jin era il ragazzo perfetto ed era conscia che lei, con gli occhiali dalla montatura spessa, i vestiti comodi ma per niente alla moda e i gusti da nerd potesse far sfigurare il fascino del ragazzo.

Dopo aver infilato tutto in borsa Mei si rialzò, pronta a scappare via da quel covo di serpi.
Sollevò lo sguardo con labbro tremolante e gli occhi lievemente lucidi, che però si spalancarono non appena vide le due figure appollaiate dietro quelle ragazze.

"Sei solo una nerd che-"

"Allora..."

Entrambe le ragazze si voltarono spaventate, colte di sorpresa perché non avevano sentito qualcun'altro fare il proprio ingresso in bagno.
Hoseok e Yoongi fissarono le due con sguardi cupi; il primo era un po' preoccupato per Mei, il secondo si trovava lì solo perché l'amico dai capelli rossi aveva insistito per vedere se fosse tutto a posto.
Era stato Hoseok a notare come quelle due ragazze avessero seguito la più piccola, entrando nel bagno subito dopo di lei.

"Non ho mai picchiato una ragazza, volete essere la mia prima volta?" Yoongi sogghignò.

"Hyung! Nessuno picchia nessuno."

"Voi... voi non dovreste stare qua! È il bagno delle ragazze!" Una delle due giovani protestò, anche se intimorita perché tutti sapevano delle brutte voci che circolavano su Min Yoongi.

"Allora neanche voi dovreste stare qua. Avete sbagliato posto, la discarica è abbastanza lontana dall'università." Yoongi ribatté, non si fece tanti problemi ad offendere le due fanciulle che rimasero immobili, senza parole.

"Hyung! Sentite... siete state fortunate che ci siamo noi qua e non Seokjin. Adesso andatevene." Hoseok mormorò accigliato, fissò male le due ragazze che nel frattempo si mossero velocemente verso la porta del bagno, spaventate da Min Yoongi.

"Tutto bene Mei?" Hoseok le chiese dolcemente, la castana annuì.

Yoongi fu il primo ad uscire dal bagno femminile, Hoseok e Mei lo seguirono.

"Ne sei sicura?" Il rosso domandò di nuovo, Mei sentì il suo cuore tremare per la tanta premura.

"Sì, grazie." La castana sorrise grata.

"Mei!" Namjoon raggiunse i tre, aggrottò la fronte quando vide da quale porta fossero appena usciti.

"Cosa ci facevate nel bagno delle femmine voi due?" Namjoon chiese sospettoso.

"Secondo te?" Yoongi scherzò, fece un occhiolino all'amico più alto che sollevò un sopracciglio.

"Ehm... ti spieghiamo dopo!" Hoseok rispose imbarazzato, diede una piccola spinta a Yoongi che intanto ridacchiava divertito.

"Namjoon, volevi chiedermi qualcosa?" Mei attirò nuovamente l'attenzione del ragazzo, ricordava che quest'ultimo la stesse chiamando prima di rivolgere la domanda ai due maschi.

"Oh sì! Hai sentito o visto Hana? Perché le ho scritto ma non risponde ai miei messaggi." Namjoon chiese un po' preoccupato ma Mei negò.

"Non risponde nemmeno a me, l'ultima volta che l'ho vista è stata stamattina, quando ci trovavamo all'entrata."

"Cazzo." Namjoon imprecò sottovoce.

Il più alto era sinceramente preoccupato per Hana ma anche per Taehyung, pure lui non aveva più risposto ai due messaggi che gli aveva mandato.
Namjoon sapeva che la coppia avesse parlato, Taehyung gli era sembrato molto convinto della sua decisione ed era certo che avesse detto tutto ad Hana.
Per questo adesso il ragazzo dai capelli viola era preoccupato, aveva paura di come avesse reagito la fanciulla dai capelli neri, ed era un po' preoccupato anche per le mancate risposte di Taehyung.

"C'è qualche problema?" Hoseok chiese leggermente allarmato per l'espressione che aveva in volto Namjoon in quel momento.

"No... spero di no..." Namjoon borbottò e si voltò, Hoseok fece per seguirlo ma la voce di Mei lo fermò.

"Hoseok aspetta!" La castana si affiancò al più alto, che le rivolse un dolce sorriso.

Nonostante la lontananza, ad Hoseok continuava a piacergli molto Mei; per rispetto nei confronti di Jin però si era ripromesso di mantenere le distanze e di non provarci più con lei.
Pensava che Jin la stesse prendendo in giro e che loro due insieme non potessero formare una coppia ben assortita, invece il suo hyung lo aveva fatto ricredere.
Seokjin era molto preso da Mei, lo avevano capito tutti e adesso lo aveva capito pure lui.

"Dimmi tutto."

"Ecco... tu e Yoongi potete evitare di dire a Jin la cosa del bagno? Non voglio che si preoccupi, lui si preoccupa sempre così tanto per me." La più bassa sussurrò, le gote erano diventate lievemente più scure e questo fece intenerire ancor di più Hoseok che annuì.

"Tranquilla Mei, Jin non lo verrà a sapere."

"Cosa non devo sapere?"

Mei e Hoseok saltarono per la sorpresa.
Si voltarono, Jin si trovava proprio alle loro spalle; un sorriso solare ma anche sinistro era presente sul suo bel viso.
Mei sentì il suo cuore battere all'impazzata, si chiese dentro di sé da quanto tempo li avesse raggiunti e quanto effettivamente avesse sentito della loro breve conversazione.

"Parlane con la tua ragazza, ciao!" Hoseok scappò a gambe levate, Mei e Jin seguirono con lo sguardo la figura del rosso che si trovava già in fondo al corridoio.
La ragazza non si accorse che il suo fidanzato si era silenziosamente posizionato dietro di lei.

"Allora piccola... cosa c'è che non vuoi dirmi?" Jin si chinò e sussurrò all'orecchio quelle parole con un tono di voce così roco che Mei sentì un brivido percorrere tutta la lunghezza della sua schiena.

La fanciulla stava per voltarsi ma Jin non glielo permise, avvolse strettamente il busto della ragazza premendolo contro di sé; Jin posò il mento sulla spalla di Mei che arrossì per quell'abbraccio così avvolgente e per il fatto che fossero in mezzo al corridoio, davanti ad un sacco di persone.

"Quindi... hai un segreto con Hoseok? Un segreto che non puoi condividere con me?"

"Jin-"

"Vuoi farmi ingelosire Mei? Perché ci stai riuscendo." Jin parlò con voce calma e pacata, al contrario Mei era agitatissima non solo per la posizione o per come il suo ragazzo la stesse stuzzicando solo parlando, ma anche per gli occhi degli altri studenti puntati su di loro.

"No io... tu... tu hai frainteso." Mei deglutì, percepì il suo viso diventare sempre più caldo.

La ragazza chiuse gli occhi quando sentì le labbra carnose e soffici di Jin premere contro la sua guancia fin troppo cocente. Quando la bocca di Jin si allontanò dal viso di Mei, un ghigno compiaciuto era stampato su quel viso furbetto.
Il maschio si mosse rapidamente e con le braccia ancora avvolte attorno alla più bassa, si spostò verso la parete.
A quel punto Jin lasciò la presa ma rimase di fronte a Mei, non lasciandole vie di scampo.

"Allora? Di cosa parlavate tu e Hoseok?" Jin chiese senza mezzi termini, aveva cercato di giocare e provocare la più piccola ma la gelosia ebbe la meglio.

"Oppa sul serio, non è niente di-"

"Hoseok ha detto che non lo verrò a sapere... cosa non devo venire a sapere? Dubito che stiate preparando una sorpresa per il mio compleanno, manca ancora parecchio."

"Chi ti ha detto che non vogliamo organizzarci in anticipo?" Mei colse la palla al balzo, sorrise speranzosa ma Jin sapeva che stava bluffando.

Il maggiore si piegò, un sorriso malizioso occupava quelle labbra così affascinanti a forma di cuore; Jin afferrò il mento della sua ragazza, la presa era gentile.
Ma non i suoi occhi; quelli erano attraversati da una luce particolare, un bagliore che Mei aveva visto rare volte e solo quando lui era sdraiato sopra di lei.

"Sbaglio o la mia bambina sempre tanto obbediente oggi è un po' monella?" Il più alto provocò, Mei divenne rossa come un peperone.

"No io non... cosa? Jin io-"

"Dovrò punirti." Il moro alzò gli occhi al cielo.
In realtà Jin stava scherzando, ma quelle parole misero Mei sull'attenti.

"Tu non- non dovresti... ci sono le persone che potrebbero sentire cosa dici!" Mei mormorò imbarazzata.

"Mei, non mi ha sentito nessuno." Jin rise, l'espressione turbata e scossa sul viso della sua fidanzata fu fonte di divertimento per lui.

"Non ti preoccupa più il pensiero di quello che potrebbero farmi le tue fans?"

Mei si pentì immediatamente di aver parlato.
Il sorriso di Jin scomparve in un attimo, uno sguardo ombroso cadde nei suoi occhi.

"Non volevo dire-"

"Qualcuno ti ha fatto qualcosa? Ti è successo qualcosa?" Jin scorse ripetutamente la figura di Mei con attenzione, cercò dei lividi, segni o graffi o qualsiasi piccola ferita procurata da qualche ragazza ossessionata per lui.

Il maschio si morse il labbro inferiore, pensava di essere stato fin troppo paranoico con Mei ultimamente, e quindi aveva cercato di fare il contrario.
Voleva viversi la relazione con la più piccola senza badare ai giudizi delle altre persone, senza pensieri, solo godersi quegli attimi dolci e spensierati con lei ma forse aveva abbassato troppo la guardia.

"Jin sto bene! Sto bene!" Mei alzò le mani, lo rassicurò più che poteva perché il ragazzo stava diventando sempre più ansioso.

"Mi avevi promesso che me lo avresti detto, se fosse accaduto qualcosa." Jin sibilò, il sorriso divertito di poco prima era sparito del tutto, adesso il ragazzo era completamente serio.

"Jin sto be-" Mei non finì di parlare che il più alto afferrò le sue spalle, la scosse leggermente.

"Amore lo vedo che stai bene okay? Ma non hai risposto alla mia domanda. Dì la verità... qualcuno ti ha detto o fatto qualcosa?"

Jin notò il labbro tremolante e gli occhi sfuggenti della minore; era successo qualcosa, lo aveva capito, ma voleva che fosse Mei stessa a parlargliene.
Aveva sperato con tutto il cuore che non si ripetesse quel che era accaduto con la sua ex al liceo, sperava che essendo studenti universitari le persone si comportassero in maniera diversa e invece quel che aveva sempre temuto si stava realizzando.

"Due ragazze mi hanno spinta prima e sono caduta... ma sto bene!" Mei si affrettò a dire.

Jin lasciò le spalle della fanciulla, sospirò.

"Jin sul serio sto bene! Ecco... sono intervenuti Hoseok e Yoongi, per questo prima-"

"Quindi è successo poco fa? Ed è questo quello di cui parlavi con Hoseok?" Jin domandò immediatamente, non volle far caso a come si sentì più leggero quando capì che Hoseok aveva interagito con Mei a causa di questo, e non per qualcos'altro.

"Sì..." La castana sussurrò con capo chino, Jin sentì una morsa avvolgergli il cuore.

"Volevi tenermelo nascosto... perché? Mi avevi promesso che-"

"Sì è vero, ti avevo promesso che ti avrei detto tutto, ma non voglio farti preoccupare... non voglio che tu ti senta in colpa per una cosa che hanno fatto due ragazzine stupide e immature!" Mei spiegò.

Non voleva nascondere le cose al suo ragazzo, ma ormai aveva imparato a conoscere Jin e sapeva che il maschio si sarebbero fatto sopraffare dall'agitazione ma soprattutto dai sensi di colpa. E non era affatto colpa sua, Mei desiderava che questo Jin lo comprendesse appieno.
Jin sorrise, si chinò e stampò un dolce bacio alla giovane che inavvertitamente arrossì.

"Dimmi chi sono." Jin sussurrò, il respiro caldo di lui solleticò le labbra di lei.

"Oppa... davvero, non importa. Sto bene, è questo quello che conta no?" Mei gli sorrise.

Jin guardò dispiaciuto la ragazza, si sforzò di sorridere ma avvertì già i sensi di colpa ripetergli nella testa di averlo messo in guardia, che sarebbe accaduta una cosa simile, che il passato si sarebbe ripresentato un'altra volta.
Il maggiore sospirò, baciò Mei poggiando poi la fronte contro la sua.

"Sì... hai ragione."

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"Chi sono le stronze che hanno fatto cadere la mia Mei per terra?"

Mei si trovava in fila alla mensa per prendere qualcosa da mettere sotto i denti per il pranzo, non immaginava che il suo ragazzo stesse facendo l'interrogatorio ad Hoseok.

"Hyung sul serio... lascia perdere, erano solo due ragazzine." Il rosso sospirò.

"Io ci voglio parlare con queste due ragazzine."

"Jin davvero, non ne vale la pena."

"Infatti... lascia perdere dai, basta che Mei stia bene." Intervenne anche Namjoon, più che consapevole di come potesse diventare il suo hyung quando perdeva le staffe.

"Oh Yoongi! Sai chi sono le due stronze di stamattina?" Jin chiese al più giovane non appena questo raggiunse il tavolo.

"Te le indico non appena le vedo." Yoongi borbottò tranquillamente, solo dopo si era accorto dei segnali di Hoseok che continuava a muoversi dietro Jin e a fare cenno di no con la testa.

Namjoon continuò a guardare lo schermo del suo cellulare, in sottofondo si avvertì il gridolino di gioia di Jin che ringraziava Yoongi per essere così collaborativo, al contrario di Hoseok.
Namjoon non aveva ricevuto ancora nessuna risposta da parte di Taehyung e Hana, nessuno dei due aveva partecipato alle lezioni quella mattina.
Entrambi avevano deciso di saltarle, e alla preoccupazione di Namjoon adesso si era unita anche la curiosità.
Il ragazzo per un secondo, un misero secondo credette che forse, i due potessero essere insieme in quel momento.

Scacciò subito via quel pensiero non appena Jimin fece il suo ingresso in mensa camminando velocemente, il volto era accigliato, le sopracciglia unite per il fastidio.
Era visibilmente arrabbiato.

"Lo avete saputo anche voi?" Jimin ringhiò furioso, tutti gli altri si guardarono tra loro; chi con occhi sgranati, chi era confuso, chi non capiva a cosa Jimin si stesse riferendo.
Namjoon però, aveva una vaga idea.

"Jimin-"

"Dov'è lui?" Jimin sibilò a denti stretti.

"Non si è fatto vedere oggi." Yoongi rispose, capì che si stava riferendo a Taehyung, la notizia era giunta anche alle sue orecchie.

"Volevamo dirtelo, ma avevamo paura di come avresti reagito." Borbottò Hoseok.

"Onestamente avrei preferito saperlo da voi che da Jackson Wang!"

Namjoon si sbatté una mano sulla fronte, avrebbe dovuto fare un discorsetto al suo amico pettegolo prima o poi.

"Non dire o fare nulla Jimin. Queste sono cose che devono risolvere loro. Scusa amico se te lo dico, ma tu non c'entri niente." Jin parlò freddamente, un po' scocciato di vedere Jimin prendersela con Taehyung.

"Io non c'entro nulla? Io voglio bene ad Hana, e-"

"Sappiamo che vuoi bene ad Hana. Santo cielo Jimin, lo sappiamo benissimo! Ma sappiamo anche che sei l'ultima persona qua che dovrebbe parlare." Namjoon asserì duramente, gli altri rimasero in silenzio.

Jimin si accigliò maggiormente non appena udì le parole severe di Namjoon.
Era vero, lui tra tutti era la persona che meno avrebbe dovuto parlare, ma non se la sentiva di non fare nulla, di starsene con le mani in mano.
Conosceva Hana ed era certo che in questo momento stesse soffrendo, non solo il suo ragazzo il giorno prima si era baciato con un'altra, ma tutta l'università lo sapeva.
Jimin dava per scontato che anche Hana ormai ne fosse venuta a conoscenza, ma sperava che lo avesse scoperto in tutt'altro modo e non come lui, un pettegolezzo raccontato da un semiconoscente.

"Siediti e mangia, tanto nessuno dei due è presente. Hanno saltato le lezioni." Namjoon mormorò, vedendo che Jimin era rimasto in piedi al tavolo, senza muovere un muscolo.

"Hana lo sa vero? Dimmi che glielo hai detto tu e non lo ha scoperto come me..."

"Taehyung mi aveva assicurato che glielo avrebbe detto lui stesso."

"Sì certo, e tu ci credi?" Jimin quasi rise, non credette affatto che Taehyung avrebbe avuto il coraggio di raccontare ad Hana quel che aveva combinato.

"Sì, io ci credo. E se entrambi non si trovano qua, significa che Tae ha davvero vuotato il sacco." Namjoon pronunciò con serietà.

"Nessuno dei due poi risponde ai messaggi." Il più alto aggiunse.

Jimin si sedette, Hoseok gli allungò un pezzo di carne infilzato nella forchetta ma il più giovane negò col capo rispondendo che non aveva fame.

"Comunque non me la sento di colpevolizzare Tae... certo, ha le sue colpe ma stando a quel che mi ha detto, Iseul l'ha baciato per prima. Tae ha sbagliato a non fermarla." Namjoon diede voce ai pensieri che gli correvano dentro la mente da ore.

Non riusciva ad avercela con uno dei suoi migliori amici, riconosceva il suo errore ma per lui la bionda era stata davvero una stronza ad averlo baciato, proprio adesso che stava con Hana.

Stava. Probabilmente hanno chiuso.
Namjoon mormorò dentro di sé, convinto che i due avessero già dato un punto alla loro relazione così travagliata e confusa.

"Iseul è una stronza, fin quando Tae era single nemmeno lo guardava, da quando si è messo con Hana ha cominciato ad interessarsi a lui. Lo avevo detto a Tae, lei è egoista, le importa solo di sé stessa, è una presenza tossica per lui e non si fa problemi a far soffrire le altre persone per il suo tornaconto personale." Jimin sputò veleno sulla sorella di Jungkook, pentito amaramente di essere stato con lei, di averle permesso di manipolarlo. Adesso odiava la bionda con tutte le sue forze.

"Gli avevo detto anche di non far soffrire Hana ma-"

"Cos'è successo tra Hana e Taehyung?" Mei aveva raggiunto i ragazzi, alla fine aveva acquistato un panino e stava per sedersi affianco a Jin ma le parole di Jimin l'avevano fermata.

"Ecco..." Jin borbottò un po' a disagio, la voce di Yoongi lo interruppe.

"Ormai lo sanno tutti, diciamoglielo."

"Taehyung e Iseul si sono baciati, Hana lo ha saputo... è per questo che non risponde e non si fa vedere. Probabilmente è tornata in camera sua o è andata da qualche altra parte." Namjoon spiegò velocemente, Mei perse un battito.

La castana adesso capì perché Hana non si era più fatta sentire; ringraziò Namjoon per averla messa al corrente della situazione, e dopo aver lanciato un'occhiata titubante a Jin si voltò, pronta ad uscire dalla mensa per raggiungere la sua migliore amica.
Sapeva che Hana aveva bisogno di lei, ora più che mai.

"Anche io e Hana ieri ci siamo baciati." Jimin sussurrò, quell'affermazione colse di sorpresa Namjoon e Jin, che ancora non sapevano nulla rispetto a Yoongi e Hoseok.

"Ma lei mi ha fermato subito... continuava a dire che stava con Tae e io... io vorrei solo tornare indietro." Jimin sospirò stancamente, odiava sempre di più quel casino che lui stesso aveva creato.

"Hana è molto presa da Taehyung." Namjoon rifletté ad alta voce.

"È Taehyung quello confuso. Deve fare pace con il cervello." Jin mormorò.

"Perché Jungkook non è ancora arrivato?" Hoseok disse, si guardò intorno con le sopracciglia aggrottate, alla ricerca del loro maknae.

"Meglio così, almeno possiamo parlare liberamente della questione senza preoccuparci di come si possa sentire. Quando sua sorella è coinvolta diventa facilmente irascibile." Yoongi ragionò, ricordando quanto Jungkook fosse stato nervoso negli ultimi giorni.

"Oh, parli del diavolo..." Il rosso borbottò, guardava l'entrata della mensa e tutti seguirono il loro sguardo.
Videro che Iseul aveva appena fatto il suo ingresso, assieme a Kira e qualche altra ragazza.

Non appena Jimin vide la ex, perse la testa.
Si alzò e rapidamente la raggiunse, tutti gli altri scattarono e seguirono l'amico, preoccupati che il più giovane potesse fare qualcosa di cui si sarebbe potuto pentire più tardi.

"Adesso sei contenta vero?" Jimin sibilò non appena si fermò davanti ad Iseul, che sobbalzò quando notò quanto fossero minacciosi gli occhi del più grande.

"Di cosa stai-"

"Oh non fare la finta tonta, non ti si addice per nulla. Tutta l'università sa quanto tu sia una stronza egoista del cazzo!"

"Jimin..." Jin afferrò per la spalla Jimin ma quest'ultimo non si mosse.

"Hai proprio un bel coraggio a parlare tu, devo ricordarti quel che hai fatto?" Iseul ribatté, non si fece problemi a rispondere, anche se cominciava a sentirsi un po' a disagio a causa degli occhi di tutti puntati su di loro.

"Dì la verità, ma ci tieni davvero a Taehyung? Gli vuoi davvero bene, o lo vedi solo come un giocattolo? Quel cretino è confuso perché tiene a te, non so nemmeno io perché sia affezionato ad una persona così di merda ma Taehyung ti vuole bene. Ma tu invece? Cosa provi per lui? Perché quando era single la davi a chiunque tranne che a lui, e ora che sta con una ragazza intelligente e dotata di un cervello, il tuo esatto contrario, tu ci provi con lui e lo baci pure?"

"Stai esagerando, smettila."

"No, sei tu questa volta ad aver esagerato. Prima ci provi con me, poi ci provi con lui... forse hai qualche problema con Hana?"

"Forse il problema non sono io, ma è proprio quella stronza. Siete voi ad averla tradita, io non ho fatto nulla." Iseul alzò le spalle, parlò a bassa voce per non farsi sentire dalle altre persone.

"Tu respiri, credimi è già troppo." Yoongi sospirò.

"Vaffanculo Min! Non ti sopporto!"

"La cosa è reciproca dolcezza."

"Non ha proprio niente di dolce questa qui." Jimin mormorò, guardò Iseul cupamente.

"Jimin dai... torniamo a sedere, tanto non risolvi nulla così." Namjoon sussurrò.

"Non dicevi questo quando avevi la testa in mezzo alle mie gambe." Iseul sogghignò furiosa, non voleva mettere un punto a quella discussione.

"Se ci ripenso adesso mi sale il vomito. Hai mai pensato di essere una persona migliore? Non solo per te stessa ma anche per le persone che ti circondano? Se ti odi e ti fai schifo non è un problema degli altri sai? Dovresti smetterla di prendertela con le persone che non c'entrano nulla quando l'unica con cui hai dei problemi sei solo e unicamente tu."

L'espressione rabbiosa che aveva sul volto Iseul mutò all'istante.
Le parole di Jimin colpirono fortemente la bionda, il suo cuore per un attimo si fermò, la sua mente studiò con cura ogni parola pronunciata con veleno dal suo ex.
La ragazza continuò a fissare i lineamenti di Jimin alla ricerca di qualche segno di pentimento, ma il maggiore ricambiava con uno sguardo colmo d'odio, non era risentito per nulla per ciò che le aveva appena detto.
Iseul a quel punto, incapace di replicare si voltò e uscì sveltamente dalla mensa.

"Questa era pesante..." Hoseok commentò a bassa voce, gli altri non dissero nulla ma internamente concordarono con il suo parere.

"Sì, lo so. Ma qualcuno glielo doveva dire." Jimin asserì freddamente e si girò, per poi bloccarsi subito non appena i suoi occhi incrociarono quelli oscuri e gelidi di Jungkook.

Il maknae si trovava dietro di loro, inavvertitamente aveva ascoltato tutto.
Aveva sentito dire in giro di quel che era accaduto tra Taehyung e sua sorella, ed era venuto in sala mensa appositamente per chiedere ai ragazzi ma la forte discussione avvenuta tra Iseul e Jimin gli aveva dato le conferme che cercava.

Non appena i ragazzi riconobbero la figura di Jungkook immobile, pietrificata davanti a loro, si irrigidirono.

"Scusami se te lo dico Kook, tua sorella è una stronza." Jimin parlò, avanzò verso di lui e gli altri lo seguirono.
Il più giovane sorrise, emise un pesante sospiro.

"Le cose si fanno in due, nessuno ti ha costretto a stare con lei hyung."

"Sì invece. Tua sorella mi ha minacciato di dire tutto ad Hana se non mi fossi messo con lei... ma hai ragione, ho sbagliato. Potevo mandarla a quel paese tempo fa, ma la paura che raccontasse davvero tutto ad Hana mi aveva spinto ad assecondarla."

Jungkook si accigliò.
Iseul aveva minacciato Jimin? Questo colse di sorpresa anche lui, non avrebbe mai immaginato che sua sorella maggiore potesse arrivare a tal punto.
Il gruppo si sedette, Jungkook si unì ma ormai la fame era passata a ciascuno di loro.

"Quindi... è vero? Taehyung ha baciato Iseul? Hana come sta?" Jungkook chiese un po' preoccupato.

Namjoon spiegò anche a lui che entrambi non si erano presentati alle lezioni e che non rispondevano ai messaggi. Jin però aggiunse che Mei era appena andata dalla ragazza con i capelli neri.

"Non se lo merita..." Namjoon borbottò sconsolato.

"E ancora non sa tutta la verità. Quando hai intenzione di parlarne con lei?" Jungkook domandò freddamente a Jimin, che nervoso si morse il labbro inferiore.

"Kookie... non è una cosa da dire così facilmente, sai?" Il più grande replicò, ammettendo di trovarsi in enorme difficoltà nel raccontare alla sua ex il reale motivo per cui l'aveva lasciata.

"La stai tirando troppo per le lunghe." Il maknae asserì con sguardo cupo.

"Lo so ma-"

"Hyung, Hana ha diritto di sapere. Lo sappiamo tutti tranne lei! Sbrigati a dirglielo, altrimenti potrebbe scoprirlo grazie a qualcun'altro."

"Quel qualcun'altro saresti tu?" Jimin sollevò un sopracciglio, stupito ma anche un po' incuriosito dall'audacia di Jungkook.

"Non ho detto questo. Ma come abbiamo visto oggi, la gente quando sa parla. Pure troppo."

"Kook... non fare scherzi. Siamo come fratelli, non ci tradiamo a vicenda. Deve essere Jimin a parlarne con Hana." Yoongi si inserì nella discussione.

"Non ho mai detto che sarei andato da Hana a spiattellare tutto. Ho solo detto che lei deve sapere, che lui la sta tirando troppo per le lunghe e che se non si dà una mossa, qualcun'altro potrebbe dirglielo al posto suo."

"Ha ragione." Namjoon parlò, concordando con l'amico più giovane.
Jimin ringhiò scocciato.

"Non lo capite? Non capite che nell'esatto momento in cui io dirò ad Hana cosa ho fatto quando ancora stavamo insieme, lei non mi guarderà neanche più in faccia?"

"E quindi? Vuoi tenerlo segreto per sempre? Sai... se lo sapessi solo tu allora forse, ripeto forse potrei capire. il problema è che non lo sai solo tu Jimin." Jin cercò di far ragionare il più piccolo.

"Qui nessuno vuole metterti fretta Jimin, capiamo che è una cosa difficile da affrontare. Ma ecco... tu non sembri minimamente intenzionato ad affrontarla." Hoseok disse un po' più dolcemente, aveva notato che Jimin si stava innervosendo.

"Lui mi sta mettendo fretta." Jimin ringhiò indicando Jungkook.

"E comunque... ieri volevo dirglielo. Io e Hana ci siamo incontrati proprio perché le volevo parlare ma... le cose hanno preso una piega diversa. Non ce l'ho più fatta." Jimin raccontò sottovoce, ricordò i brevi momenti che aveva trascorso il pomeriggio precedente con la ragazza.

"Beh, la prossima volta impegnati di più." Jungkook ribatté severamente, Jimin gli lanciò un'occhiata truce.

"Senti, capisco che tu ti senta coinvolto a causa di tua sorella, ma se permetti è una cosa di cui dovremmo parlare solo io e Hana. Non dovresti metterci bocca... nessuno di voi dovrebbe, in realtà." Jimin sussurrò guardando Jungkook, dopodiché posò rapidamente lo sguardo anche su tutti gli altri.

"Bene. Non piangere però quando sarà mia sorella a dire tutto alla tua ex." Jungkook grugnì spazientito e si alzò, lasciò la mensa a passo svelto.

"Se lo fa è davvero una puttana." Yoongi borbottò.

"Yoongi." Jin sospirò, nessuno di loro ormai si sorprendeva più per il linguaggio colorito dell'amico.

"Non per alimentare il tuo nervosismo Jimin, ma Jungkook ha ragione." Namjoon parlò con tono calmo, Jimin sospirò.

"Sì... lo so."

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Non appena scoperto cosa fosse successo tra Taehyung e Hana, Mei corse verso la stanza che dividevano, sperò fortemente di trovarci la sua migliore amica.
Se non si trovava lì allora la castana si sarebbe fatta sopraffare dall'ansia, avrebbe cominciato a chiamarla al telefono, preoccupata.

Fortunatamente, non appena Mei aprì la porta vide subito la figura di Hana distesa sul letto, nascosta sotto le coperte.

"Hana... sono venuta non appena ho saputo." La più bassa ansimò per la corsa che aveva appena fatto.

Mei si fermò per regolare il suo respiro e osservò il viso dell'amica, ma questo era oscurato dall'ombra.
Le tapparelle erano chiuse ma non del tutto, un piccolo fascio di luce solare illuminava parzialmente la stanza.
La castana fece un passo avanti, accese la luce e Hana strizzò gli occhi infastidita.

"Scusa. La spengo se vuoi."

"No... no, non importa." Hana sospirò e si rigirò nel letto, abbracciò il cuscino e guardò Mei con occhi stanchi. Era visibilmente stremata.

"Ne vuoi parlare?" Mei chiese dolcemente mentre si sedette sul letto, vicino a lei.

"Di cosa? Di come sono stata stupida a mettermi con uno come lui?"

"Non sei stata una stupida... hai ascoltato il tuo cuore." Mei pronunciò a bassa voce, vide Hana rialzarsi e poggiare la schiena contro la testata.

"No... sono stata davvero una stupida. Mi aveva detto che aveva deciso, che non voleva nessun'altra... che voleva solo me. E io ci ho creduto."

"Cosa devo fare... devo picchiarlo?" Mei si sentiva impotente, voleva aiutare l'amica ma non sapeva proprio cosa fare, era consapevole che non avrebbe potuto fare nulla. Poteva solo restare al fianco di Hana e cercare di farla ridere.
E infatti, con le sue parole fece sorridere la mora.

"No... non fare nulla Mei."

"Oh... bene, perché Taehyung è terribilmente alto." Mormorò la fanciulla, Hana rise divertita.

"Sì... è tanto alto e troppo bello. E maledetto." Hana borbottò sottovoce, quasi seccata dalla tanta bellezza del ragazzo.

"È sempre stato indeciso... sai, un po' me lo aspettavo. Forse è per questo che non riuscivo a fidarmi di lui..."

"Ha sbagliato. Prima di mettersi con te avrebbe dovuto capire per bene i suoi stessi sentimenti."

"Penso che Taehyung volesse stare davvero con me... non voleva prendermi in giro. Me lo ha detto prima, mi ha detto che ci credeva davvero. La presenza di... quella, non ha fatto altro che aumentargli la confusione." Hana parlò, evitando volutamente di pronunciare il nome di Iseul.

"Vi siete davvero lasciati? O vi siete presi una-"

"No. Niente pausa, ci siamo davvero lasciati. Non voglio stare con un ragazzo che non sa cosa vuole, anche se provo qualcosa di forte per quel ragazzo... ma voglio troppo bene a me stessa per permettere a Taehyung di ferirmi."

"E se Taehyung arrivasse alla conclusione che sei tu quella giusta? Che non vuole Iseul, ma vuole te?"

Hana sorrise amaramente, un sorriso che però non raggiunse i suoi occhi.

"Non mi basterebbe comunque. Gli chiederei più certezze, certezze che durante la nostra breve relazione non mi ha dato."

"Tipo...?"

"Se Taehyung volesse riprovarci con me, sarei disposta a dargli un'altra possibilità..."
Lo sguardo di Hana si incupì di colpo.

"Ma non deve più avere a che fare con Iseul."

"È... comprensibile." Mei annuì.

"Non sono una fidanzata gelosa... davvero, non lo sono. Nonostante Jimin abbia detto il contrario, ma penso di non aver mai avuto un atteggiamento soffocante nei confronti di Taehyung. Ho cercato di fidarmi di lui, anche se lui all'inizio era venuto da me chiedendomi di fingere di stare insieme per attirare l'attenzione di Iseul... stando insieme qualcosa si è creato tra noi... qualcosa di forte, e sono sicurissima che quel qualcosa lo sentiamo entrambi, non solo io. Ma la presenza di Iseul..."

"La presenza di Iseul è un ostacolo."

"Sì. Soprattutto se lei se ne fotte del fatto che Tae è fidanzato con me e si getta su di lui come un leone si getta sulla sua preda."

"Cosa? È successo davvero questo?"

"Taehyung non è riuscito a fermarla, la sua bella dose di colpa ce l'ha anche lui... ma Iseul? Perché quando Tae era single non lo ha mai degnato di uno sguardo, e invece quando sta con me gli salta addosso? Che problemi ha?"

"Quando stava con me..." Hana aggiunse subito dopo, correggendosi.

"Glielo dovresti chiedere, sarei curiosa della risposta."

"Io con quella non ci parlo proprio. Sarà meglio che non la veda per un bel po'... né lei, né Taehyung."

Dopo quelle parole seguì qualche secondo di silenzio.
Mei rimase seduta accanto ad Hana, non sapeva se raccontarle dell'accaduto con quelle due ragazze ma pensò che fosse meglio non dirle nulla, la ragazza aveva già i suoi problemi per la testa.
E la castana era certa che con l'avvertimento di Hoseok e le minacce di Yoongi, nessun'altra si sarebbe fatta viva.

"Scusa se non ti ho risposto... ho mollato il cellulare." Hana spezzò il silenzio.

"Oh... tranquilla. Ero preoccupata però, la prossima volta un messaggio sarebbe gradito." Mei scherzò, Hana sorrise.

"Credimi, non ci sarà una prossima volta."

"Anche Namjoon era preoccupato per te." Mei ricordò quando il ragazzo l'aveva cercata solo per chiederle se avesse visto o sentito la sua amica.

"Gli rispondo subito." Hana si allungò per prendere il cellulare.

Il suo cuore tremò quando vide, tra i tanti messaggi di Namjoon e Mei, anche un messaggio da parte di Jimin.
Quest'ultimo le chiedeva se stesse bene e se fosse possibile vedersi per poter parlare, voleva scusarsi per quel che aveva fatto il giorno precedente.
Hana inarcò un sopracciglio, lasciò il visualizzato ma non rispose, e rispose a Namjoon.
Tranne che con Mei, la mora non voleva vedersi né parlare con nessuno, almeno per quel giorno.

"Vado al bar a prendere il gelato." Mei si alzò, gli occhi di Hana si illuminarono.

"Sei la migliore." La ragazza sogghignò, Mei sorrise e salutò l'amica facendole sapere che tra non molto, sarebbe tornata con una bella vaschetta di gelato al cioccolato.

Mentre Hana aspettava il ritorno di Mei, continuò a guardare ripetutamente lo schermo del cellulare.
I suoi occhi saltavano dalla chat di Jimin, a quella di Taehyung; ad un certo punto cliccò sulla chat di quest'ultimo, sentì qualcosa stringergli lo stomaco quando vide che il ragazzo era online.

Una piccola, piccolissima parte di sé desiderava ricevere un messaggio da parte sua, non sapeva nemmeno lei quali parole volesse leggere, voleva solo un segno che confermasse che Taehyung stesse pensando a lei, come lei stava pensando a lui.

La voglia di muovere le dita e digitare le parole la stava assediando ma Hana fu più forte, resistette alla tentazione e uscì dalla chat, bloccando poi lo schermo del cellulare e posandolo sul suo grembo.

Un sospiro emerse pesantemente dalla gola della ragazza, lo stesso sospiro che emise Taehyung quando vide che Hana non era più online.




~ Angolo Autrice ~

6K parole! 🤯
Pensavo di non riuscire a finirlo di scrivere infatti, e invece ce l'ho fatta. Ne sono felice.🥰

In questo capitolo Hana si vede poco e Taehyung si vede solo alla fine (praticamente quasi per nulla) spero comunque che vi sia piaciuto, so che ci sono molt* fans della coppia formata da Jin e Mei.

Prima che qualcuno dica qualcosa: questa storia NON è maschilista, io NON sono maschilista.
Quando Yoongi chiama Iseul in quel modo è perché il personaggio di Yoongi è uno stronzo che non si fa problemi ad usare questi termini.
Ma questa storia NON intende offendere la figura femminile, spero di essere stata chiara.

Fatemi sapere cosa ne pensate, vi ringrazio per tutto il supporto e l'amore che state continuando a dare a Fake boyfriend.💜
Al prossimo aggiornamento.✨

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