❥28.
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Taehyung deglutì, rivolse un sorriso nervoso a Jimin.
Voleva parlare con lui ma quello non era il momento giusto o più adatto.
Per un secondo pensò cosa sarebbe potuto accadere se fosse tornato a casa con Hana.
Il ragazzo sospirò, pensando che fosse stato un bene che la mora avesse deciso di dormire nel suo letto, quella sera.
"Sai... ho appena visto un film horror, sono particolarmente impressionabile. La prossima volta magari accendi la luce." Taehyung borbottò, dopo aver visto per quasi due ore un fantasma perseguitare l'ex fidanzato per vendetta, non gli fece granché piacere la sorpresa notturna dell'amico.
Jimin ridacchiò.
"Ad Hana piacciono parecchio i film horror... tu li odi. È quasi comico." Jimin commentò, Taehyung non rispose, attese che l'altro continuasse a parlare perché lo conosceva bene e sapeva che avesse altro da dire.
E infatti, Jimin continuò.
"Ricordo che me ne fece vedere tanti... troppi." Jimin rimembrò ad alta voce.
Quelle parole infastidirono non poco il più alto.
"Sì Jimin, condividete un passato. Siete stati insieme e immagino che i film che avete visto l'uno affianco all'altra siano tanti. Fammelo aggiungere alla lista di cose di cui non mi importa un cazzo." Taehyung ringhiò spazientito.
Aveva già cambiato idea, non voleva parlare con Jimin. Non quella sera.
Aveva trascorso una bella serata con Hana, l'appuntamento anche se semplice era andato bene, si erano divertiti e voleva che la giornata si concludesse in bellezza.
Già si era intromessa Iseul a rovinare l'atmosfera focosa che si era creata tra lui e la bella mora, ci mancava solo la presenza di Park Jimin nella sua stanza.
E anche se Jimin non aveva detto chissà cosa, Taehyung non era stupido; sapeva che con quel commento sui film voleva fargli sapere che lui e Hana ne avevano visti parecchi quando stavano insieme.
"Ehi ehi... calmati. Volevo solo parlare Tae."
"No, volevi solo farmi presente che sei il suo ex e che io sono un pezzo di merda per essermi messo con la ragazza che tanto professavi di amare."
"Oh... allora lo sai." Jimin asserì, si alzò e raggiunse Taehyung in un battibaleno, uno sguardo cupo e freddo occupò i suoi lineamenti.
Taehyung inarcò un sopracciglio ma non appena Jimin pronunciò le parole seguenti, il ragazzo dai capelli mossi dovette trattenersi.
Dovette trattenersi dal tirare un pugno ad uno dei suoi migliori amici.
"Che sei un pezzo di merda. Almeno lo sai." Jimin puntualizzò, gli occhi di Taehyung divennero immediatamente minacciosi.
"Vattene." Il più alto ringhiò.
Voleva che Jimin uscisse dalla sua stanza. Subito.
Perché non voleva arrivare alle mani con lui, non voleva colpirlo; conosceva Jimin abbastanza per sapere che lui si trovava lì non per parlare civilmente con lui, ma per provocarlo.
"Sai... ero serio quando avevo detto che dovremmo parlare."
"Non adesso. Non è questo il momento. Sono uscito con Hana, è stata una bella serata e sinceramente non mi va di rovinarla parlando con te."
Jimin serrò la mascella, infastidito dalle parole di Taehyung.
Stava per uscire dalla sua stanza quando si bloccò; si girò, trovando così il più alto che lo stava fissando accigliato.
"Rispondi solo a questa domanda..." Jimin mormorò, non voleva andarsene senza prima ricevere qualche risposta.
Taehyung fece un cenno col capo, intimandolo di parlare.
"All'inizio avete finto di stare insieme per far lasciare me e Iseul. Vero?" Jimin chiese con un ghigno che non convinse affatto il più giovane.
"Io e lei ora stiamo insieme per davvero. È questo l'importante."
"Non hai risposto alla mia domanda."
"Perché non voglio rispondere."
"Wow... non pensavo fossi così cordardo Tae."
"E io non ti credevo capace di appostarti dietro una porta ad origliare le conversazioni altrui." Taehyung ribatté, iniziava a sentirsi sempre più agitato.
"Non ero solo questa mattina." Jimin sorrise, non menzionò la presenza di Jungkook, volendo solo mettere ulteriore ansia al moro che infatti non gradì per nulla tale rivelazione.
I suoi occhi si spalancarono.
"Non sono l'unico a conoscenza del vostro piccolo segreto." Jimin alzò le spalle.
"Come ho detto prima, io e Hana ora facciamo sul serio."
"Non è ridicolo? Tra tutte le ragazze che conosci, chiedere proprio alla mia ex di fare questa cazzata per far ingelosire Iseul. Non pensi di aver esagerato questa volta, Tae?"
Taehyung strinse con forza le mani in due pugni, la pazienza piano piano lo stava abbandonando.
Fece un passo avanti, avvicinandosi maggiormente al più grande che lo stava guardando con un cipiglio scuro stampato sul volto.
"Pensi che io sia ridicolo?" Taehyung sorrise ma quel sorriso non raggiunse per nulla i suoi occhi.
"È ridicolo vedere come te la prendi tanto quando sei stato tu a lasciare lei. Sei stato tu a tradirla, e sempre tu l'hai fatta sentire in colpa quando lei per te era stata la fidanzata perfetta. L'hai fatta sentire una merda Jimin, ma la merda qua non sono io, e di certo non lo è Hana. Ma tu."
Taehyung non vide neanche il braccio muoversi dalla velocità con cui Jimin lo aveva alzato per tirargli un pugno.
Le nocche dure colpirono gli angoli della bocca del ragazzo, quest'ultimo indietreggiò ma sogghignò, l'azione di Jimin non lo aveva stupito per nulla.
"Non parlare di cose di cui tu non c'entri un cazzo!" Jimin alzò la voce, destando così anche gli altri ragazzi che in quel momento stavano beatamente dormendo, ignari di quel che stava accadendo tra i due.
"Che ti piaccia o no Jimin, Hana ora sta con me! Quindi io c'entro eccome!" Taehyung ribatté duramente.
"Hana sta con te solo perché è ingenua e troppo fragile! Tu la stai prendendo per il culo, le fai credere che ti importi di lei quando invece non te ne frega nulla dei suoi sentimenti! Vuoi solo stare con Iseul!"
"Ma parli ancora? Hai un bel coraggio a puntare il dito dopo quel che hai fatto! Io a differenza di te mi interesso ad Hana, e se una persona mi piace davvero non le metto le corna come invece tu hai-"
Jimin stava per gettarsi su Taehyung ma Yoongi fu più veloce.
Lui e gli altri si precipitarono nella stanza del moro dopo aver sentito i toni di voce fin troppo elevati.
Yoongi afferrò Jimin per le spalle, lo fece camminare all'indietro per farlo allontanare da Taehyung e intanto gli ordinò di calmarsi, Namjoon nel frattempo si mise rapidamente in mezzo ai due.
Il più alto lanciò una veloce occhiata a Taehyung, notò il minuscolo rivolo di sangue fresco presente all'angolo della bocca.
"Cosa sta succedendo?" Hoseok chiese preoccupato, anche se lui e tutti gli altri conoscevano la risposta.
E sapevano che prima o poi, sarebbe arrivato questo momento.
"Niente! Lasciami hyung!" Jimin protestò, agitò le braccia e Yoongi lasciò la presa.
"Perché non hai le palle di dire a tutti cos'hai fatto?" Taehyung sogghignò divertito, Jimin lo fulminò con lo sguardo.
"Tae..." Namjoon pronunciò a bassa voce, alzò lentamente la mano per impedire a Taehyung di dire qualcosa di scomodo, qualcosa che avrebbe potuto cambiare l'equilibrio in quella casa.
"Quando stava con Hana l'ha tradita. Con Iseul."
Rimasero tutti di sasso.
Yoongi lo sapeva già ma gli altri no; Namjoon e Hoseok non sapevano cosa dire, i loro occhi si spalancarono per l'improvvisa rivelazione.
Jungkook era fermo sulla soglia della porta, sentì qualcosa pungergli il centro del petto.
"Taehyung e Hana non stavano davvero insieme, era tutta una cazzata per far ingelosire Iseul. Perché il caro Taehyung è sempre stato cotto di-"
Jimin non finì di parlare poiché Taehyung si stava già avventando su di lui, fortunatamente Namjoon si trovava in mezzo e lo bloccò all'istante.
"Finitela! Tutti e due!" Yoongi ringhiò, ma Jimin e Taehyung non udirono minimamente le parole del maggiore.
Taehyung guardò il coetaneo con due pugnali al posto degli occhi, stessa cosa fece Jimin, che picchiettò la lingua contro la guancia, segno che era molto nervoso.
"Cosa? In che senso non state insieme per davvero?" Hoseok domandò a bassa voce, confuso da quel che aveva detto Jimin.
"Ora facciamo sul serio. Lei mi piace davvero e questo conta. È solo Jimin che non lo sa accettare." Taehyung replicò, Jimin gli lanciò una gelida occhiata ma il più alto, non contento, continuò a parlare.
"Si lamentava tanto di Hana quando è stato lui a tradirla. E poi aveva anche il coraggio di dirci che nessuno di noi doveva guardarla... fai pace con il cervello Park."
"Tae!" Namjoon esclamò.
"Oh andiamo Tae! Tutti fanno errori, Jimin ha tradito Hana, ha sbagliato... vuoi flagellarlo per questo?" Yoongi tentò di difendere Jimin.
Era stato il primo a dire al più giovane che aveva sbagliato, non appena lui gli aveva parlato del tradimento.
Ma Yoongi voleva bene a tutti i suoi amici, odiava la situazione che si era creata, e odiava la piega che stava prendendo quella sera.
Mai avrebbe pensato di vedere Jimin e Taehyung, una volta tanto uniti, puntarsi il dito contro a vicenda.
"Sono consapevole che tutti fanno errori, ma non può darmi del pezzo di merda quando è stato lui a far passare ad Hana le pene dell'inferno."
"Io ho fatto passare le pene dell'inferno ad Hana? Quindi sono io il cattivo? Ti sei già dimenticato di come la trattavi quando lei stava con me?"
"Quello era il prima, non ci sopportavamo ed era reciproco. Anche Hana non poteva vedermi."
"Ed era tutta una cazzata anche quella dato che stamattina hai detto a Jin hyung che Hana ti è sempre piaciuta."
"Wow, dovresti trovarti un lavoro come spia. Non ci hai mai pensato?"
"BASTA!" Jungkook urlò.
Il maknae non aveva mai alzato la voce con i suoi amici. Mai.
Ma quella situazione era diventata irrespirabile anche per lui; si sentiva preso in causa dato che due dei suoi migliori amici stavano pesantemente litigando e uno dei motivi era proprio sua sorella, il comportamento che lei aveva avuto con entrambi i maschi, come lei si era posta con loro due, ma anche con gli altri con cui aveva avuto un veloce flirt.
Jungkook la odiava.
Odiava Iseul, non riusciva ad andare d'accordo con la bionda, anche se era sua sorella e avrebbe dovuto amarla come avrebbe dovuto fare un fratello minore, non ci riusciva.
Il corvino non era in grado poiché tutto quel che stava accadendo a casa sua, tra i suoi coinquilini, era soprattutto per colpa della ragazza più grande.
Le aveva chiesto più volte di lasciare in pace i suoi amici; di non guardarli neanche, di dedicarsi solo a Taehyung dato che con lui ci era cresciuta.
Quando Iseul si era mostrata interessata prima a Namjoon, poi a Yoongi, la pazienza del più giovane nei suoi confronti diminuì sempre di più.
E quando la bionda si mise con Jimin, Jungkook decise di avere a che fare il meno possibile con sua sorella.
Ma adesso era lucido per capire che non poteva colpevolizzare solo lei; era colpa anche di tutti loro.
"Kook..." Taehyung sussurrò, fece un passo verso di lui ma il più piccolo indietreggiò.
"Siete tutti dei pezzi di merda. Posso dare la colpa ad Iseul per averci provato con tutti voi, ma voi dovevate essere i primi a dire di no. Per rispetto nei miei confronti. L'unico forse che non mi sento di colpevolizzare è Taehyung, perché lui sa com'è davvero mia sorella e gli importa realmente di lei. Ma voi altri... magari se aveste lasciato perdere mia sorella non saremmo arrivati a questo." Il maknae ringhiò fissando proprio Jimin, che rimase a bocca aperta.
"Kookie..."
"Hai tradito Hana con mia sorella? Davvero hyung?" Jungkook esclamò disgustato, non attese una risposta da parte di Jimin e fece immediatamente dietrofront.
Calò il gelo nella stanza di Taehyung.
Nessuno di loro aveva visto Jungkook così tanto arrabbiato; Hoseok fu il primo a muoversi per seguire il maknae e parlargli, dopo pochi secondi si mossero anche Namjoon e Yoongi.
Taehyung e Jimin invece rimasero immobili.
Il più alto conosceva bene Jungkook, sapeva che si sarebbe chiuso nella sua stanza, nel suo guscio protettivo e non sarebbe uscito fino al giorno dopo.
Lo sguardo di Jimin era rimasto fermo sulla soglia della porta.
Jungkook era importante per lui, erano tutti importanti per lui ma per il maknae provava un profondo affetto.
Vederlo in quello stato, vederlo così furioso e sapere che quella rabbia era quasi del tutto rivolta verso di lui, rendeva Jimin instabile.
Voleva parlare con lui e spiegargli tutto.
Spiegargli che il tradimento era stato un errore, che non lo aveva voluto davvero, e che aveva cominciato a frequentare sua sorella solo perché quest'ultima aveva minacciato di rivelare tutto ad Hana.
"Mi piace davvero Hana." Taehyung disse con un filo di voce.
Era stanco. Stanco di litigare con Jimin; sapeva che sarebbe successo, era stato lui il primo ad avvicinarsi alla mora consapevole delle conseguenze della sua decisione.
Ma adesso Taehyung era esausto, e sperava fortemente che Jimin capisse che non stava prendendo in giro la ragazza, che era davvero interessato a lei.
Jimin mugolò quasi impercettibilmente, non fiatò; senza degnare di un'occhiata il più alto uscì dalla sua stanza.
Vide gli altri tre ragazzi di fronte alla porta chiusa a chiave di Jungkook e un peso dolorante premette contro il suo petto.
Doveva assolutamente parlare con lui.
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Mei aprì lentamente gli occhi.
La castana non percepiva più quel calore amorevole e confortante che l'aveva coccolata tutta la notte; con la sua vista sfocata intravide una figura non ben identificata seduta sul letto accanto, sveltamente si mise gli occhiali per poi realizzare che era solo Hana.
"È già andato via." La mora le fece sapere.
"Ha cercato di essere silenzioso ma mi ha destata. Deve aver colpito anche lo spigolo del comodino, perché ad un certo punto ha imprecato sottovoce." Hana continuò, ricordando dentro di sé come il corpo gigante di Jin cercasse di uscire da quella piccola cameretta senza fare il minimo rumore.
Missione rivelatosi ovviamente impossibile.
"Oddio... mi spiace tanto Hana! Non pensavo che sarebbe rimasto a dormire qua, cioè ci siamo addormentati senza voler-"
"Mei tranquilla! La presenza di Jin non mi ha affatto disturbata! E l'ho trovato molto carino quando ha cercato di muoversi senza svegliarci, certo non ci è riuscito, ma il tentativo è stato apprezzato." Hana ridacchiò, non credeva di poter dormire serenamente con il ragazzo al suo fianco, aveva paura di sentirsi la terza incomoda e invece tutti e tre avevano ronfato senza farsi troppi problemi.
"Che ore erano quando è andato via? Poteva svegliarmi..."
"Ha preferito farti dormire. È dolce... comunque erano le sei e mezzo."
Un piccolo sorriso si disegnò sulle labbra di Mei al ricordo delle braccia di Jin strette attorno al suo busto, e al petto del più grande premuto contro il suo viso.
Avvertì un bruciante rossore espandersi sempre di più sul viso, si sentiva in colpa per aver dormito con Jin con Hana presente.
"Mi spiace davvero..."
"Solo perché Jin ha dormito qui? Mei davvero stai tranquilla! Se tu e Jin aveste cercato di consumare con me qua accanto allora sì, ti dovresti scusare... altrimenti non ci sono problemi, avete dormito e basta."
Il volto già rosso di Mei divenne viola non appena sentì le parole di Hana; quest'ultima scoppiò a ridere e si alzò per finire di prepararsi.
"Com'è andato il primo appuntamento con Taehyung?" La castana domandò all'amica, curiosa di scoprire come si fosse svolta l'uscita.
Hana, continuando ad impugnare il mascara sorrise e cominciò a raccontare tutto alla più bassa.
Sottolineò quanto fosse buffo il suo ragazzo durante la visione del film, non si immaginava che lo spocchioso e arrogante Kim Taehyung fosse così fifone.
E anche Mei infatti rimase stupita, ridacchiò quando Hana le disse del particolare episodio avvenuto con il ragazzo che faceva i controlli.
"Quindi è andato bene?"
"Sì... direi di sì." Hana sospirò, non completamente convinta però.
Le sarebbe tanto piaciuto sapere chi era stata la persona ad averlo chiamato mentre i due si baciavano lì, fuori la porta della sua stanza.
Hana pensò che probabilmente, se non fosse stata per quell'interruzione lei e Taehyung avrebbero davvero finito per fare sesso dentro l'auto del maschio.
'L'obiettivo era quello di non fare nulla alla fine...' Hana rifletté, doveva essere contenta per aver portato l'obiettivo a termine ma non poteva negare che concludere la serata dentro la macchina del ragazzo era un piano di gran lunga più allettante.
"Hai parlato poi con Jin riguardo quel problema?" Hana domandò a Mei, desiderosa di spostare l'attenzione su di lei e il suo bel fidanzato.
"No... non me la sono sentita." Mei sussurrò un po' a disagio.
"Dovrai parlarne con lui prima o poi."
"Lo so! Ma quando siamo soli Jin mi fa sentire così bene... se gli dicessi che vorrei di più quando ci troviamo davanti a tutte le altre persone, mi sembrerebbe di fare la parte dell'ingrata."
"Non saresti un'ingrata." Hana rise, divertita dalla scelta di parole dell'amica.
"Ma non puoi neanche continuare a tenerti tutto dentro. Parlane con lui, vi farà bene." La mora rivolse un sorriso dolce a Mei che annuì, anche se un po' incerta.
Le due attesero l'arrivo dei loro ragazzi e non trascorse molto tempo prima che questi si presentassero davanti all'entrata.
I primi furono Jungkook e Hoseok; il secondo salutò le ragazze con il suo caratteristico sorriso solare, ma il maknae lanciò ad Hana e Mei un sorriso accennato.
'Cosa prende a Kook?' Hana pensò, ma l'arrivo di Jin spostò la sua attenzione su di lui.
Più che altro, la sua attenzione venne totalmente rapita dal gesto di Jin.
Il maggiore si era chinato e senza dire nulla, stampò un bacio sulle labbra di Mei, che attonita rimase senza parole.
Lo stesso Hana che fissò Jin con occhi spalancati.
"Ci ho pensato molto nelle ultime ore e... basta nascondersi." Jin sussurrò a Mei, che sentì il cuore scoppiare di felicità.
Namjoon sorrise, consapevole che Jin avrebbe baciato Mei davanti a tutti poiché il più grande lo aveva assillato tutto il tempo durante il viaggio in auto.
Era stato proprio Namjoon a consigliare a Jin di fare ciò che gli suggeriva il cuore, e non di ascoltare costantemente gli avvertimenti che si ripetevano nella sua mente.
Jin aveva paura, continuava ad averne e adesso quel timore era pure aumentato, vedendo tutti gli sguardi degli studenti puntati su di lui e su Mei.
Ma Jin si era stufato di nascondersi, voleva tenere Mei per mano, voleva far intrecciare le loro dita, voleva far capire a tutta l'università che quella piccola e dolce ragazza con la chioma color cioccolato e quegli adorabili occhiali neri, fosse la sua metà.
Jin lo vide anche un modo per riscattarsi, per rimediare al suo passato e per far vedere che sarebbe potuto essere il fidanzato perfetto per lei.
"Sei... sei sicuro?" Mei chiese con un filo di voce, Jin rise.
"Tu sei consapevole che d'ora in avanti sarai etichettata come la fidanzata di Kim SeokJin?" Jin domandò divertito alla castana, che sorrise.
"Per me questo è un grandissimo onore."
"Che dici? Sono io quello onorato a-"
"Vi prego, ho il diabete!" Yoongi si lamentò, non smise di camminare e oltrepassò i due amici e le due ragazze per poter entrare nell'edificio.
Jin e Namjoon scoppiarono a ridere, al contrario di Mei che avvampò imbarazzata.
"Andiamo." Jin mormorò dolcemente, e dopo aver salutato Hana anche la coppia entrò.
Fu così che la mora rimase sola con Namjoon.
"Sono contenta per loro." La mora commentò, felice che il problema che Mei le aveva accennato sembrasse risolto.
"Non so se sai, ma Jin hyung ha avuto dei problemi in passato con la sua ex, per questo cercava di tenere nascosta Mei. Di certo non si vergognava a mostrare a tutti di avere lei come ragazza anzi, la tua amica gli è sempre molto piaciuta." Namjoon volle spiegare ad Hana ma senza scendere troppo nei dettagli.
"Sapevo ci fosse un motivo ma Mei mi aveva detto che era una cosa privata, e non ho voluto insistere. Per me l'importante è che entrambi stiano bene."
Namjoon sorrise ma quel sorriso sparì presto quando sia lui che Hana videro Taehyung arrivare in sella alla sua moto.
Lo sguardo di Namjoon divenne improvvisamente serio.
"A proposito di stare bene..." Namjoon sussurrò, si avvicinò alla fanciulla che nel frattempo fissava confusa i movimenti del più alto.
"È successo un po' di casino ieri notte, Tae ti dirà tutto. Ascolta, so che non vai d'accordo con Jimin, ma stamattina quando ancora tutti dormivamo lui ha preso la sua macchina e se n'è andato via. Dove, non lo sa nessuno."
Hana sgranò gli occhi.
Velocemente nella sua testa assimilò tutte le informazioni che Namjoon le stava dando, prima che arrivasse Taehyung.
"Non ho tempo di spiegarti per bene, se ti dirà Tae okay altrimenti più tardi ne parleremo al telefono... comunque Jimin non risponde a nessuno, nemmeno a Yoongi hyung. Siamo un po' preoccupati."
"Che cosa... cos'è successo ieri-"
"Questo te lo dirà il tuo ragazzo. So che è troppo chiedere a te ma... se tu potessi fare almeno uno squillo a Jimin, non so... ho come l'impressione che a te lui risponderà." Namjoon terminò alla svelta e non appena arrivò Taehyung, il più grande si allontanò in fretta e furia.
Sapeva che la sua richiesta avrebbe fatto arrabbiare Taehyung, ma voleva bene a Jimin, tutti loro gli volevano bene ed erano preoccupati per la sua scomparsa.
Se Jimin avesse lasciato almeno un messaggio ad uno di loro i ragazzi non si sarebbero preoccupati, ma Jimin stava volutamente rifiutando le chiamate di tutti.
Avevano capito che Jimin desiderasse restare solo, ma l'affetto che legava tutti e sette non permetteva agli altri di restare calmi.
Soprattutto ai più grandi del gruppo, poiché Jungkook era divenuto silenzioso dopo la disastrosa discussione mentre Taehyung aveva fatto capire ai suoi amici che non gliene fregasse molto di dove fosse andato Jimin.
Appena Taehyung raggiunse Hana, la ragazza non poté fare a meno di notare la minuscola crosticina presente all'angolo della bocca del più alto, segnata dal sangue ormai secco.
La mora aveva anche notato che a differenza degli scorsi giorni, dove Taehyung le aveva sempre dato il buongiorno con un sorriso, quel giorno il viso del maschio era occupato da uno sguardo ombroso.
"È stato Jimin?" La mora domandò allarmata, indicò la bocca di Taehyung che intanto abbozzò un sorriso per rassicurarla.
"È solo un graffio, tranquilla." Ribatté lui, afferrò la mano di Hana ed entrarono.
"Cos'è successo ieri sera? Avete litigato?" Hana cominciò a chiedere, preoccupata per la situazione che aveva preso piede.
Preoccupata, ma non sorpresa.
La fanciulla se lo immaginava, sperava in realtà che Jimin continuasse a tenersi tutto dentro e che cercassero di andare d'accordo, soprattutto loro due che abitavano sotto lo stesso tetto e che erano amici da anni.
Le dispiaceva sapere che i due ragazzi avevano litigato, e se la causa era lei allora Hana si sarebbe sentita maggiormente in colpa.
"Hana... non è nulla." Taehyung sospirò, non voleva parlare di cosa fosse accaduto la sera prima.
Sapeva che anche solo parlarne gli avrebbe fatto male; quella mattina tra lui e gli altri era caduto un profondo silenzio, l'assenza di Jimin aveva colpito l'armonia del gruppo.
Jungkook sembrava avercela con tutti tranne Jin e Hoseok, e lo stesso Jin era l'unico che chiacchierava amichevolmente con Taehyung proprio perché già a conoscenza della relazione con Hana.
Jin non era nemmeno presente durante la discussione, ma non appena aveva notato l'assenza di Jimin ovviamente si era fatto prendere anche lui dall'ansia.
I piedi di Taehyung si bloccarono non appena vide Iseul davanti a lui, dall'altra parte del corridoio.
Si fermò anche Hana e seguì lo sguardo del suo fidanzato, accigliandosi poi quando vide che la bionda li stava osservando con insistenza.
"Devo parlare un attimo con Iseul." Taehyung sospirò, voleva chiedere alla sorella di Jungkook delle spiegazioni riguardo la telefonata di ieri sera.
"Oh... okay." Hana rispose non particolarmente entusiasta, ma non voleva fare la parte della fidanzatina gelosa.
Di certo non poteva impedire a Taehyung di parlare con una persona, anche se quella persona era la ragazza per cui lui aveva sempre avuto un tremendo interesse.
Taehyung si girò, studiò l'espressione che Hana aveva sul viso in quel momento.
"Ti va bene?"
'No che non mi va bene, scemo.' La mora pensò, ma quel pensiero rimase dentro di sé e al contrario, mostrò un piccolo sorriso al più alto.
"Dovete solo parlare no? Non posso impedirtelo."
Taehyung sorrise, si chinò e dopo aver stampato un bacio sulle labbra di Hana si allontanò per poter parlare con Iseul.
Hana sentì qualcosa di pesante premere contro il suo petto; vide il suo ragazzo avvicinarsi alla bionda e quell'immagine non le piacque per nulla.
'Basta Hana, ti devi fidare di lui.' La mora si ripeté, convincendosi che non c'era bisogno di provare gelosia nei confronti di Iseul.
Taehyung aveva scelto lei, e lei doveva cercare di fidarsi di lui.
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"Mi spieghi perché ieri sera mi hai chiamato, e quando io ti ho richiamata, per ben due volte, tu hai rifiutato?"
"Non si usa più dare il buongiorno Tae?" Iseul rispose seccamente.
"Non è un buongiorno questo."
"Oh, forse perché ho rovinato la serata con la tua fidanzatina? Scusami tanto allora, non ti chiamerò più."
"Non sei al centro del mondo Iseul." Taehyung ribatté infastidito.
"E come facevi a sapere che stavo con Hana quando mi hai chiamato?"
"Hai riattaccato subito. Mi sembra ovvio che avessi da fare."
"Quindi? Perché mi hai chiamato? Fai gli scherzi telefonici ora?" Taehyung sorrise derisorio, volendo prendere in giro la più bassa che si accigliò ancor di più.
"Non hai pensato che forse avevo bisogno di te in quel momento?" La bionda ringhiò irata, Taehyung alzò un sopracciglio, i suoi occhi erano sospettosi.
"Iseul, erano passati quanti? Due minuti dalla tua telefonata a quando ti ho richiamata io? Perché non hai risposto?"
"Forse perché a quel punto non avevo più bisogno di te." Iseul parlò con tono velenoso, Taehyung emise un sospiro, si era scocciato dei capricci della bionda.
"Non sono al tuo servizio Iseul, ricordatelo." Il maschio mormorò seccato e si voltò per andarsene, ma la voce della più piccola lo fermò.
"Non capisci proprio nulla." Iseul pronunciò con voce tremolante, dettaglio che Taehyung notò immediatamente.
Taehyung si rigirò e percepì il suo cuore sussultare quando vide Iseul con gli occhi lucidi e il labbro inferiore sporgente.
"Iseul..."
"Ho sempre bisogno di te. Ti ho sempre avuto al mio fianco, e ora... ora invece non ci sei!"
"Già... sono sempre stato al tuo fianco, anche quando andavi a letto con i miei migliori amici." Taehyung disse cupamente.
"Devi sempre andare a parare là!"
"Dannazione Iseul, non puoi fare come ti pare e piace okay? Ne abbiamo già parlato, fin quando io non stavo con nessuna per te era tutto perfetto, ora che sto con Hana-"
"Perché proprio lei?"
"Che vuoi dire?"
"Tra tutte le ragazze con cui potevi stare, perché proprio lei? Sei stato con altre ragazze, e se ricordi bene io non ti ho mai detto nulla."
"Lo so. Infatti non capisco perché con Hana fai i capricci come una bambina a cui hanno tolto il suo bambolotto. Ma indovina un po' Iseul..." Taehyung avanzò di pochi passi, il suo volto era ad un palmo dal naso della ragazza.
"Io non sono il tuo bambolotto."
"Da dove esce questa cazzata del bambolotto? Tae, eri il mio migliore amico. E adesso non mi parli neanche più."
"Non ti parlo perché tu non accetti la mia relazione con Hana. Se sei mia amica e mi vuoi bene, dovresti essere felice per me."
"Felice di te che ti fai la ex di Jimin? Andiamo... non farmi ridere."
"La ex di Jimin? Prima di tutto, la mia ragazza ha un nome. E non etichettarla in quel modo, perché se mi mettessi a pronunciare la lista dei nomi dei tuoi ex, finirei per stasera."
"La vuoi finire?" Iseul esclamò infuriata, noncurante degli sguardi lanciati dagli altri studenti.
"Di fare cosa? Di dire la verità?"
"Sono andata a letto con più ragazzi, ma questo non fa di me una cattiva persona." Iseul sussurrò, sentiva che stava per piangere da un momento all'altro, da tanto che era nervosa.
"Non ho mai detto che sei una cattiva persona." Taehyung replicò incredulo, conosceva bene Iseul, era una ragazza particolare, una persona problematica ma lui era certo che non fosse cattiva.
"Non lo hai mai detto, ma quando ne parli lo fai in un modo disgustato. Come se tu fossi schifato da me."
"Io lo sono."
La voce di Jungkook fu un colpo al cuore per Taehyung, che saltò per lo spavento e si voltò all'istante.
Il maknae si trovava alle sue spalle, ma gli occhi del corvino erano completamente rivolti verso sua sorella.
"Cosa...?" Iseul pensò di aver capito male, si chiedeva da dove fosse spuntato suo fratello ma soprattutto sperava che quelle tre parole da lui pronunciate non fossero legate all'intera discussione che stava avendo con Taehyung.
"Schifato da te. Io lo sono."
"Kook..." Taehyung stava per appoggiare la mano sulla spalla di Jungkook ma il più giovane si scansò appositamente per non farsi toccare dall'amico più grande.
"I miei amici sono in lite per colpa tua. Jimin ieri sera ha addirittura tirato un pugno a Tae e se n'è andato senza dire niente a nessuno. E tutto per colpa tua!"
"Di cosa stai parlando? Dov'è andato Jimin?" Iseul domandò sempre più confusa non solo dalle parole del fratello, ma anche dal modo con cui lui le stava parlando.
"Jungkook..." Taehyung cercò di calmare il maknae che ringhiò contro al maggiore intimandogli di stare zitto.
"Te la prendi tanto con Tae perché tra tutte le ragazze che ci sono qua sta con Hana, ma tu invece con tutti i coglioni che frequentano l'università proprio con i miei amici dovevi scopare." Jungkook sibilò minaccioso, gli occhi di Iseul si spalancarono.
Era la prima volta che il più piccolo le parlava così.
"Kook-"
"E non fare la faccia di quella sorpresa, te l'ho sempre detto. Ti avevo sempre pregato di stare alla larga dai miei amici, e invece tu hai fatto di testa tua!"
"Jungkook!"
"E non mettere in mezzo i sentimenti, perché tutti noi sapevamo benissimo che tra te e Yoongi hyung non c'era assolutamente nulla! O tra te e Namjoon hyung... e figuriamoci tra te e Jimin hyung, chi ha mai creduto alla vostra relazione?"
Hoseok raggiunse rapidamente i tre, si affiancò a Jungkook e gli tenne il braccio, dispiaciuto nel vedere l'amico più giovane così arrabbiato.
"Senti-"
"Se tu non ti fossi messa con Jimin, Taehyung non si sarebbe mai avvicinato ad Hana... e adesso le cose tra loro due andrebbero bene, non ci sarebbero liti e in casa non ci sarebbe quella brutta tensione che ormai persiste da settimane, esattamente da quando Taehyung e Hana hanno cominciato ad uscire insieme. Ma tu tanto devi sempre utilizzare i ragazzi a tuo piacimento, come se fossero giocattoli."
Iseul era rimasta senza parole.
Si era sempre concessa ai ragazzi che mostravano un minimo di interesse per lei; lo faceva per sentirsi più accettata, più voluta.
Non si era fatta problemi a cedere alle avances di Yoongi, e nemmeno alla corte di Namjoon; non pensava che invece suo fratello potesse soffrire così tanto riguardo quella situazione.
Iseul indietreggiò poco a poco per allontanarsi da Jungkook, e dopo aver lanciato un'occhiata ferita a Taehyung, la bionda si voltò e corse via.
~ Angolo Autrice ~
È la prima volta che mi capita con FB, ma non sono completamente soddisfatta del capitolo.
Non so, forse perché volevo finirlo in un altro modo, ma ho dovuto per forza interrompere qua altrimenti il cap sarebbe venuto lunghissimo.
Comunque, spero che a voi sia piaciuto almeno un po'.🙈
Fatemi sapere cosa ne pensate, e cosa possa accadere nel prossimo cap!
P.S. sì, ho cambiato di nuovo la copertina perché sono innamoratissima di questa foto di Tae.
Al prossimo aggiornamento. ✨
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