❥26.

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"Si trovano ancora tutti nei loro letti quindi... racconta."

Taehyung quel giorno era stato molto mattiniero, si era alzato presto; ma lo aveva fatto perché intenzionato a cambiare il colore dei suoi capelli, oramai si era messo in testa questo obiettivo e aveva intenzione di portarlo a termine.

"Sei già sveglio hyung?" Lo sguardo assonnato del biondo incontrò quello vivace e pimpante di Jin, stava mettendo in ordine la confusione lasciata dagli altri la sera prima.

Yoongi e Hoseok, aiutati da Jungkook avevano deciso di preparare loro la cena, ma stoviglie e posate dopo essere state usate non vennero lavate da nessuno.
Taehyung si guardò intorno, notando che fosse stato il secondo del gruppo ad alzarsi quella mattina.

Kim Seokjin era sempre stato molto curioso; ieri sera quando Taehyung era rientrato in casa si era dovuto trattenere dal chiedergli cosa stesse combinando con Hana, vista la presenza degli altri.
Ma adesso erano soli, e Jin scalpitava per sapere.
Il più giovane però aveva il timore che qualcuno dei loro amici potesse sentire la loro conversazione.

"Qualcuno potrebbe arrivare da un momento all'altro." Taehyung borbottò.

"Allora fai veloce. Che cos'hai lì?" Jin indicò la piccola busta di plastica che il biondo aveva posato sul bancone, essa conteneva una scatola di medie dimensioni dalla forma rettangolare.

"Tintura. Ho deciso che colore fare... mi aiuti dopo?"

"Oh, pensavo che ieri tu stessi scherzando."

"No, ero serissimo. Mi sono stancato del biondo."

Jin allungò la mano e afferrò la scatola, curioso di vedere che colore avesse scelto l'amico.

"Te li farai neri? Pensavo volessi farti un colore più eccentrico."

"Con il nero non avrò il problema della ricrescita. Mi aiuterai?"

Jin annuì e rimise la scatola dentro la busta.
Osservò per qualche secondo i capelli di Taehyung, notando quanto fossero cresciuti in pochi mesi.

"Sono lunghi... se mi lasci fare, potrei acconciarteli diversamente da come fai di solito." Jin sorrise.

I due decisero di fare colazione dopo dato che era ancora presto, e si spostarono nel bagno.
Jin si era armato di guanti e pennellino, e con molta attenzione cominciò a distribuire il colore su ogni ciocca di Taehyung.

"Pensi che mi sia dimenticato?"

"Cosa vuoi sapere hyung?" Taehyung sospirò, guardò allo specchio l'immagine riflessa di Jin, intento a tingere la sua capigliatura.

"Solo una cosa... perché?"

"Mh... tu cos'hai pensato? Perché sono convinto che sia già arrivato ad una conclusione."

Jin si mordicchiò l'interno della guancia.
Lanciò una svelta occhiata alla porta; questa era chiusa, e per il momento non aveva ancora udito alcun passo proveniente da fuori.

"Ho pensato che Hana volesse far ingelosire Jimin..." Jin sussurrò.

"E hai pensato solo a questo?"

"No. All'inizio ci avevo pensato, mi sembrava la soluzione più ovvia. Poi mi sono ricordato cosa vi siete detti tu e Iseul durante quello stupido gioco, sabato sera."

Taehyung annuì mugolando, gli altri ragazzi non erano né stupidi, né ciechi. E né sordi.
Avevano sentito le parole che Iseul gli aveva detto, avevano notato il cambio d'umore che aveva spinto Taehyung e Hana a discutere, proprio a causa della sorella maggiore di Jungkook.

"È così incredibile?" Taehyung mormorò con un filo di voce.

"Cosa?"

"Che io volessi far ingelosire Iseul."

"È incredibile che tu non provi niente di vero per Hana."

I due amici continuarono a parlare normalmente, mantenendo un tono basso di voce.
Si erano scordati del passo silenzioso e delicato che aveva Jimin, anche quando era appena sveglio.
Il moro era rimasto dietro la porta; aveva riconosciuto immediatamente le voci di Taehyung e Jin.
Rimase fermo in quel punto, un'espressione priva di emozioni era stampata sul suo viso.
Non era granché sorpreso, lo aveva sempre sospettato che la sua ex facesse finta di stare con Taehyung.
Ma non riusciva ad essere sollevato o a fare i salti di gioia, perché anche se ora Jimin sapeva che quella fosse tutta una farsa, era consapevole dei sentimenti di Hana.
Aveva visto in che modo lei guardasse Taehyung.

Un rumore di passi si fece sempre più vicino; Jimin si girò, vide Jungkook raggiungerlo e rapidamente gli fece segno di restare in silenzio.
Il maknae lo guardò confuso, ma annuì e rimase accanto al più grande.

"Non ho mai detto questo." Taehyung rispose.

I ricordi del giorno precedente si fecero vividi nella mente del ragazzo, un piccolo sorriso si increspò sulle sue labbra.

"Mi stai dicendo che provi qualcosa anche per Hana? Tae... non puoi continuare a fare così..." Jin mormorò sempre a bassa voce.

"Lo so. E infatti ho preso la mia decisione."

"Oh davvero? Lo spero, perché quando io e Mei ieri siamo andati via mi sembrava che tu non vedessi l'ora di saltarle addosso."

"Niente di più vero." Taehyung ridacchiò, ma smise non appena incrociò lo sguardo ammonitore di Jin.

"Mi piace Hana. Mi è sempre piaciuta... voglio conoscerla meglio." Taehyung ammise, ignaro delle due persone che stavano origliando dietro la porta.

'Lei gli è sempre piaciuta...' Jimin rifletté dentro di sé, scosse la testa incredulo.
Questo non se lo aspettava, ricordava bene di come i due discutessero perché così incompatibili, non andavano per nulla d'accordo.
Jimin a questo punto credette che Taehyung lo facesse apposta, che litigasse con Hana solo per tenere nascosto l'interesse che provava per lei.

"Ti è sempre piaciuta?" Jin ripeté stupito.

"Lasciamo perdere il passato... conta il presente. E ieri abbiamo deciso di stare insieme. Per davvero."

"Per davvero? Quindi ora state insieme seriamente, non per finta?" Jin ripeté sempre più stupito, e a quel punto lo era anche Jungkook, che lanciò un'occhiata confusa a Jimin.

Taehyung annuì, ma quando Jin gli chiese di Iseul, lo sguardo del più giovane si incupì all'istante.

"Iseul resterà sempre una persona importante per me... le voglio davvero bene. Ma ho voluto seguire il mio istinto."

"E il tuo istinto dice Hana?"

"Il mio istinto dice Hana." Taehyung ripeté con fermezza.

"L'istinto o il cuore?" Jin inarcò un sopracciglio, decise di punzecchiare un po' l'amico più piccolo che alzò le spalle.

"Penso sia un po' troppo presto per parlare di quello. Abbiamo cominciato con il piede sbagliato, abbiamo già avuto litigi e discussioni a volte pure pesanti. Abbiamo già fatto sesso, manca la-"

"La parte della conoscenza, la parte più fondamentale per una relazione." Jin concluse al posto di Taehyung, che annuì per l'ennesima volta.

Jimin fece qualche passo indietro e decise che avrebbe usato l'altro bagno, desideroso di andarsene via da lì il prima possibile.
Aveva già sentito troppo.
Jungkook invece non sapeva cosa fare, ma non voleva fare la parte della spia quindi si rintanò nella sua stanza, aspettando così che il bagno si liberasse.

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Hana quella mattina si svegliò con un sorriso sulle labbra, ricordò ciò che era successo il giorno precedente.

***

"E allora sii mia."

Dopo aver pronunciato le seguenti parole, Taehyung non perse tempo; attaccò rudemente la bocca di Hana, intrappolandola tra le sue labbra e denti.

Hana però era sconvolta.
Stavano insieme quindi?
Aveva bisogno di certezze, aveva bisogno di sentirglielo dire.
E aveva bisogno lei di sentire con le proprie orecchie quelle precise parole.

Nemmeno si accorse che Taehyung l'aveva sollevata, mani che premevano fortemente sul suo culo, e l'attimo dopo lei si trovava con la schiena sul letto, il corpo di lui torreggiava possente sul suo, più piccolo e minuto.

"Sei una cattiva ragazza, ti devo punire." Taehyung disse con un tono così erotico che Hana sentì la propria intimità pulsare.

"Tu sei un cattivo ragazzo." La mora ribatté, lui sorrise compiaciuto.

"Oh, su questo ci puoi giurare."

"Ma davvero pensavi che mi sarei tenuta il tuo sperma dentro di me per il resto della giornata?" Hana chiese imbarazzata, ripensò di nuovo a quando Taehyung le aveva ordinato di fare una cosa simile e la mora sentì le sue guance prendere fuoco.

"Avresti dovuto. Ma sei una ragazza impertinente e indisciplinata, e la pagherai per questo."

"Non pensavo che fossi così... così."

"Così come?" Taehyung alzò un sopracciglio, curioso di sentire come Hana lo avrebbe definito.

"Territoriale." Hana sussurrò.

Mantenere il carico di un ragazzo dentro di sé, valeva a dire che quella ragazza apparteneva in tutto e per tutto a lui.
Così facendo Taehyung stava manifestando il proprio dominio su Hana; lei era sua, e nessun'altro ragazzo avrebbe dovuto avvicinarsi.

'È così che mi sento con te.' Taehyung pensò ma non lo disse ad alta voce, ancora una volta si trattenne, evitò di esporre i suoi sentimenti.

Ma sbagliava a fare così, perché Hana aveva bisogno di sicurezze e invece lui non voleva lasciarsi andare.
La mano di Taehyung si infilò tra le gambe nude della ragazza, le spalancò; con l'altra teneva Hana ferma per il fianco e non appena la mora sentì il tocco prepotente del biondo sul suo punto caldo, cercò di serrare le gambe.
Ma Taehyung non glielo permise.

"Fermati." Hana asserì severa, Taehyung alzò lo sguardo.
La fissò confuso ma allontanò subito la mano, non l'avrebbe mai toccata senza il suo consenso.

"Che ti prende?" Il più alto domandò, scalpitava poiché lui non vedeva l'ora di passare alle tante fasi successive.

Hana sollevò il busto per avere un maggior contatto visivo con il maschio, quest'ultimo rimase a cavalcioni sopra di lei.

"Cosa siamo?"

"Hana-"

"A Jin prima hai detto che scopiamo. A me hai detto che ci stiamo divertendo... quindi cosa siamo?"

"A te ho detto tante altre cose..." Taehyung sussurrò.

"Non hai detto la più importante."

"Ho detto che sei mia." Quelle parole furono un altro colpo al cuore per Hana, che si ordinò di restare calma.

"E tu sei mio?" Hana chiese con un filo di voce, guardò intensamente il biondo curiosa di come avrebbe risposto a questa domanda.

Vedendo Taehyung fare scena muta però, Hana si spazientì.
Cercò di alzarsi per mettere distanza tra loro ma ancora una volta, il biondo non le diede la possibilità e la costrinse a restare vicina a lui.
La intrappolò con le sue braccia possenti, la mora lo fulminò con un'occhiata truce.

"Voglio solo capire Taehyung... ho bisogno di certezze okay? Non posso continuare così." Hana sospirò stancamente.

Taehyung si morse il labbro, era visibilmente nervoso, agitato.
E Hana non era da meno, era consapevole di aver rovinato l'atmosfera giocosa che il maschio aveva appena creato, ma aveva bisogno di qualche risposta.
Poi avrebbe lasciato fare a Taehyung qualsiasi cosa lui volesse.

"Stiamo ancora insieme per finta? Scopiamo e basta, quindi siamo scopamici? Tu verrai da me sempre e solo quando avrai voglia? Allora? Cosa siamo io e te, Taehyung?"

"Ti ho detto che sei mia."

"Sì ma-"

"Quindi non siamo scopamici." Taehyung pronunciò con freddezza.

"Se lo fossimo, io potrei fare sesso con chi mi pare e tu lo stesso. E... no. Non si può fare." Taehyung continuò, solo in quell'istante Hana notò le gote del biondo diventare più scure, quasi di un leggero porpora.

'È imbarazzato?' Hana si chiese mentalmente, non le dispiacque vedere questo lato del ragazzo così raro.

"Voglio che tu sia mia, cosa può significare secondo te?" Taehyung sussurrò, guardò a fondo le iridi scure e agitate di Hana.

La mora ricambiò lo sguardo, era nervosa ma allo stesso tempo anche eccitata.
Il batticuore lentamente si fece sempre più forte e veloce.

"Che stiamo insieme... per davvero." Ribatté lei con un filo di voce.

Un sorrisetto soddisfatto si piegò sulle labbra di Taehyung e solo per questo Hana sentì l'aria mancare.
Il più alto si chinò, baciò dolcemente le labbra di Hana, quest'ultima chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dal contatto morbido, estremamente delicato che si formò tra i loro volti.

"E Iseul?" La mora domandò non appena Taehyung si staccò da lei.

Voleva essere sicura.
Voleva avere la certezza che Taehyung non stesse scherzando, che non stesse giocando con i suoi sentimenti.
Che stesse facendo finalmente sul serio.

"Sei tu quella che desidero realmente." Taehyung rispose, le sue labbra stamparono tanti piccoli baci umidi sul collo latteo della mora, che trattenne il respiro per quelle parole così importanti.

Ogni lembo di pelle che veniva toccato dalla bocca calda di Taehyung sembrava prendere fuoco, scottava non appena il ragazzo passava a baciare il punto seguente.
Il maggiore scese sempre più in giù, il volto era vicino al basso ventre di Hana e lei arrossì per questo.
In meno di un secondo, la gonna e gli slip si trovarono già per terra, e le mani grandi di lui erano premute sulla carne morbida dei fianchi di lei.

Taehyung accostò il naso all'intimità bollente di Hana, inspirò il forte odore che essa stava emanando e la mora si coprì il volto, fortemente imbarazzata.

"Fai la timida? Dopo tutto quello che abbiamo fatto?" Taehyung rise, un po' intenerito dalla reazione della più piccola.

"Questa è una delle cose che mi mette sempre in imbarazzo." Hana ammise con il volto in fiamme.

"Ah sì?"

Taehyung morse l'interno coscia, Hana sussultò non appena avvertì i denti del più grande stuzzicare la pelle sensibile.
Le dita affusolate di lui stuzzicarono le labbra della sua apertura; con il polpastrello del pollice giocò un po' con il clitoride eretto, Taehyung sogghignò divertito quando sentì Hana mugolare.

"Ti dovrai abituare dolcezza." Soffiò lui con tono arrogante.

Hana spalancò gli occhi per quel che fece Taehyung subito dopo.
Il biondo sputò sul calore della ragazza, le falangi bagnate della saliva del ragazzo penetrarono la figa gonfia della più bassa che gemette eccitata.
In meno di un secondo, Taehyung si gettò sul bottoncino pulsante di Hana succhiandolo, mordicchiandolo mentre le dita roteavano e sforbiciavano senza pietà dentro le pareti strette.

"Oh cazzo!" Hana ansimò, affondò le mani tra i capelli lunghi e morbidi di Taehyung e gettò la testa all'indietro, travolta dal piacere che la stava sovrastando.

Taehyung allargò le dita dentro l'intimità di Hana per allungarla al meglio, un sorrisetto malizioso era depositato sulle sue labbra, umettate subito dopo dalla sua lingua.
Quella stessa lingua sostituì le dita e si gustò appieno il sapore della ragazza, mangiando la sua figa come se fosse uno dei suoi piatti preferiti.

"Oddio oddio oddio-" Hana ripeté in continuazione, quella lingua le stava facendo vedere le stelle.

"Merda!" Lei esclamò ancora, sentendo che fosse molto vicina al suo limite.

"Oh, stai già per venire? Così presto?" Taehyung la prese in giro, diede una lunga leccata che partì dal buco stretto e finì su quella perla rossa di cui aveva abusato poco prima.

"Ti sei mai assaggiata?"

"Cosa?" Hana domandò spaesata, annebbiata dalla lussuria di quell'attimo.

Rapidamente Taehyung risalì sopra di lei e le infilò la lingua in bocca, Hana così poté sentire il suo stesso sapore.
Quel gesto la fece eccitare ancor di più e la mora pensò che non fosse possibile, dato che la sua eccitazione era già fin troppo elevata.
Il biondo allontanò di poco il suo viso da quello di Hana, si leccò le labbra e affondò nuovamente le sue dita dentro la sensibilità ormai gocciolante della fanciulla, il tutto guardando intensamente i suoi occhi lucidi.

"Voglio vedere per bene il tuo bel visetto mentre vieni." Taehyung sorrise, Hana si morse il labbro inferiore perché altrimenti tutto l'edificio avrebbe potuto udire i suoi gemiti osceni.

"Ah, non ho dimenticato che devo punirti per non aver eseguito il mio ordine... ti punirò quando meno te lo aspetti, amore mio." Taehyung pronunciò, sentì le pareti dell'intimità di Hana stringersi attorno alle sue dita, il biondo scoppiò a ridere.

"Noto con gran piacere che l'idea di ricevere una punizione ti eccita." Il maschio continuò a ridere e a prendere in giro la ragazza, che dentro di sé stava maledicendo il suo corpo per essere così debole e sottomesso al tocco di Taehyung.

Hana venne, una forte morsa che stritolava il suo stomaco venne liberata, brividi e scosse percorsero ogni millimetro del suo corpo.
La più bassa si sentiva appiccicosa, bagnata dalla vita in giù ed era sudata ovunque; aveva bisogno di una doccia.
Ma vide Taehyung sbottonare i jeans rivelando così l'erezione che stava soffocando dentro i suoi boxer, e Hana aveva già capito che la doccia quel giorno l'avrebbe vista molto tardi.

***

Hana ricordò benissimo cosa accadde dopo.
Il cazzo di Taehyung dentro la sua gola, le parole sporche, il cuoio capelluto che bruciava dalla forza con cui il biondo le tirava la coda di capelli.
Il viso di lei pieno di lacrime e quello di lui colmo di goduria.
La mora sentì la sua intimità vibrare al solo ricordo di quella scena così bollente.

Si rigirò e affondò il viso nel cuscino, era rimasta a secco per mesi e negli ultimi due giorni aveva fatto di tutto e di più.
Il sesso con Jimin era sempre stato strabiliante, ma il sesso con Taehyung era a dir poco sconvolgente.
Hana rimaneva sempre sconvolta non solo dalle parole volgari che il biondo le sussurrava all'orecchio mentre la sbatteva rudemente, ma anche dai piccoli gesti che la sorprendevano ogni volta.
Quando Taehyung aveva sputato sulla sua intimità, Hana era stata in grado di sentire le sue stesse pareti serrarsi.
Era stata una cosa così sporca ma anche così eccitante.
Il maggiore aveva anche parlato di punizione per non aver mantenuto i suoi succhi dentro di sé... Hana questo non poteva nasconderlo, non vedeva l'ora.
Mai avrebbe immaginato che Kim Taehyung a letto fosse così dominante.

La porta del bagno si aprì, Mei si era già vestita e si era messa il solito filo di trucco che si concedeva ogni mattina.
Hana guardò la minuta figura della sua amica con la coda dell'occhio, si alzò subito.

"Mei... possiamo parlare?"

"Non penso che ci sia-"

"Non fare così dai! Non pensare che io non ti abbia detto niente perché non mi fido di te! Sai che mi fido ciecamente di te, è solo che Taehyung-"

"Ti ha detto di non dirmi nulla perché aveva paura che io potessi dirlo a Jin... o a qualcun'altro." La castana finì al posto di Hana, che annuì.

"Visto? Non c'è molto da dire alla fine." Mei sospirò, avanzò verso il suo letto per prendere la borsa.

"Sei arrabbiata con me?" Hana chiese con un filo di voce, Mei si girò all'istante verso di lei.

"Sono preoccupata per te. Cosa stai facendo?"

"Che vuoi dire?" Hana domandò con occhi confusi.

"O sei una bravissima attrice Hana, o lui ti piace davvero. Non voglio vederti soffrire... non un'altra volta."

Hana sorrise dolcemente quando udì quelle parole, Mei era sempre stata un'amica preziosa per lei, e capiva la sua posizione.
La castana l'aveva vista soffrire per Jimin, ovviamente non voleva che la storia potesse ripetersi.
La mora picchiettò con la mano il posto del letto accanto a sé, Mei si sedette.

"Io e Taehyung abbiamo parlato ieri... abbiamo deciso di frequentarci sul serio." Hana rivelò, dirlo ad alta voce le provocò un batticuore impazzito nel petto.

"Davvero? Quindi... state insieme per davvero? Non per finta?" Mei chiese un po' stupita.

Il giorno prima quando Taehyung aveva detto a Jin che lui e Hana si stavano semplicemente divertendo, sul volto del biondo non era presente neanche un filo di tentennamento.
Era sicurissimo di quel che stava dicendo, Mei si chiese dentro di sé come avesse fatto a cambiare idea così in fretta.

Hana annuì, raccontò alla più bassa le precise parole che Taehyung le aveva rivolto per farle capire che voleva una relazione esclusiva con lei, e che non voleva divertirsi solamente con il suo corpo.

"Com'è successo? Come sei arrivata a fingere di stare con lui? Insomma... non sei mai andata molto d'accordo con Taehyung, deve essere successo qualcosa che ti ha spinta a voler- e poi aspetta, perché fingere di stare insieme? Per Jimin e Iseul?"

"Frena frena!" Hana ridacchiò, le tante domande di Mei la fecero ridere.

"Non c'è molto tempo ora, ti prometto che ti spiegherò per bene tutto... però sì, il motivo principale erano Jimin e Iseul. Taehyung voleva farli rompere." Hana spiegò in parole povere, nel mentre si alzò per prepararsi per la giornata.

"Perché provava qualcosa per Iseul..." Mei sussurrò, la più alta annuì.

"E mentre fingevate di stare insieme, lui ha capito di essere interessato a te e non ad Iseul?" Hana annuì ancora una volta.

"Hana... sei sicura che Taehyung non provi più nulla per Iseul?" Mei domandò con un tono spaventosamente serio.

Il respiro di Hana si bloccò per alcuni secondi.
Fissò per un tempo quasi interminabile gli occhi studiosi della sua migliore amica, nascosti dalla montatura di plastica nera.

"Mi ha detto che vuole stare con me. E io... voglio credergli." La mora parlò, anche se con tono insicuro.

Mei avrebbe voluto dirle di stare attenta, di non fidarsi totalmente di Taehyung, di fare attenzione anche ad Iseul perché quella ragazza era imprevedibile e poteva inventarsi qualsiasi cosa per farli litigare.
Ma Hana scappò nel bagno e Mei rimase a fissare la porta con sguardo allarmato.
Per lei l'importante era che la sua amica fosse felice, e negli ultimi giorni dava davvero l'impressione di esserlo; ma anche la più piccola cosa avrebbe potuto distruggere quella felicità.
Mei sperò di essere troppo paranoica e pregò che Taehyung avesse davvero eliminato dalla sua testa la sorella di Jungkook.

Poco dopo, Hana e Mei stavano aspettando i rispettivi fidanzati al solito punto.

"Niente gonna oggi?" Mei notò, guardò le lunghe gambe di Hana fasciate da un paio di jeans stretti.

"Meglio di no." Hana borbottò, ricordò quel che avevano fatto lei e Taehyung nel bagno dell'università la mattina precedente, e dovette combattere per trattenersi e non far andare il suo viso a fuoco.

Le due ragazze intravidero le macchine di Jin e Jimin; entrambi fecero un parcheggio perfetto e tutto il gruppo meno che Taehyung, scese dai veicoli.

"Viene con la moto, deve fare quello figo del gruppo." Namjoon disse ad Hana mentre lui, Jin e Jungkook si avvicinarono a lei e Mei.

"Sì lo so, deve soddisfare in qualche modo il suo lato narcisista."

"Pensavo di essere io quello vanitoso, per alcune cose Tae mi batte." Jin scherzò, si chinò per baciare Mei ma non appena vide che gli sguardi di molti studenti erano rivolti verso di loro, si ritirò indietro di scatto.

Hana inarcò un sopracciglio, così fecero anche Jungkook e Namjoon.
Jin sorrise dolcemente alla castana e le accarezzò i capelli come se fosse un gattino, ancora una volta evitò di baciarla davanti a tutti.
Hoseok scosse la testa contrariato, mentalmente si ripeté che se ci fosse stato lui al posto del maggiore, avrebbe baciato Mei davanti a tutti più che volentieri, anzi si sarebbe vantato di avere una fidanzata così carina.

"Mh... beh, io entro." Namjoon si schiarì la gola, lanciò un'occhiata ad Hana che annuì e superò il cancello, seguito dagli altri.

Mei guardò Hana e la mora le sorrise, comunicandole con gli occhi che poteva andare con Jin senza farsi problemi, lei sarebbe rimasta fuori ad aspettare Taehyung.
Non erano necessarie le parole, le due amiche si capivano sempre al volo.
Jimin e Yoongi arrivarono con calma; Yoongi salutò Hana con un cenno del capo, la mora ricambiò, non tanto sorpresa dal poco entusiasmo del ragazzo.
Non conosceva benissimo Yoongi, ma sapeva che era fatto così.
Quando arrivò Jimin, Hana non seppe se salutarlo o meno.
L'ultima volta che avevano parlato era stato durante il viaggio di ritorno, e avevano anche scherzato, cosa che non avevano più fatto da tempo.

"Buongio-" La voce di Hana si bloccò sulla punta della lingua non appena vide che Jimin non la degnò di uno sguardo e superò il cancello come se lei non si trovasse lì, di fronte a lui.

'Coglione, e io che lo stavo per salutare.' Hana rifletté dentro di sé, fulminò con sguardo truce il retro della testa del suo ex.

Hana ormai riconosceva il rombo che faceva la moto di Taehyung quando questa si avvicinava a tutta velocità verso il parcheggio.
La ragazza non dovette aspettare troppo, dopo un paio di minuti che lei trascorse a mandare a quel paese Jimin, arrivò anche Taehyung.
Il più alto scese dalla moto, e non appena si sfilò il casco ad Hana prese un colpo.

Dei riccioli neri e lucenti, dalla forma perfetta e ben definita fecero la loro comparsa sulla testa del ragazzo.
Hana sgranò gli occhi, sorpresa da questo cambio improvviso.
Taehyung avanzò verso Hana con un enorme sorriso stampato sul volto, un altro colpo al povero cuore della mora.
I saluti tra loro erano superflui: non appena fu davanti a lei Taehyung si chinò e le sue labbra catturarono quelle di Hana.
Non appena lui si staccò, Hana sorrise e allungò la mano per toccare quei ricci così carini.

"Come mai questo cambio di colore?"

"Mi ero stancato del biondo." Taehyung rispose alzando le spalle.

"Che ne pensi?" Taehyung ammirò il suo riflesso sulla porta di vetro, accarezzò delicatamente l'acconciatura fatta da Jin.

"Mi piacciono. Ti stanno molto bene." Hana sorrise, pensando che il maledetto potesse essere bello anche con dei capelli fluo.

Taehyung sorrise e afferrò la mano di Hana, i due poi entrarono nell'edificio.
La mora abbassò lo sguardo, osservò agitata la sua mano stretta a quella del più alto.
Non era la prima volta che si tenevano per mano, era già successo quando fingevano di stare insieme; ma adesso che stavano insieme per davvero, Hana provò una sensazione strana alla bocca dello stomaco.

"Sai... stavo pensando ad una cosa..." Hana sussurrò, nervosa perché non sapeva come Taehyung potesse prendere la sua richiesta.

"Vuoi ripetere la bellissima esperienza di ieri mattina?" Taehyung ammiccò, il volto di Hana divenne rosso in meno di un secondo.

"No! Non salterò un'altra volta la lezione per colpa tua."

"Come se tu lo avessi fatto controvoglia." Taehyung sospirò.

"Okay senti." Hana si fermò, si posizionò di fronte al ragazzo e ovviamente si bloccò anche lui.

"È proprio questo quello di cui ti volevo parlare. Dovremmo... parlare di più, e scopare di meno." La mora sussurrò, imbarazzata all'inverosimile.

"Scopare di meno?" Taehyung ripeté con un sopracciglio alzato, quelle parole non gli piacquero per nulla.

"Non possiamo di certo passare tutto il tempo a scopare!"

"Come no?"

Non appena Hana spalancò la bocca incredula per la risposta di Taehyung, quest'ultimo scoppiò a ridere, ricevendo imprecazioni da parte della più bassa.

"Sono seria Tae, dovremmo... conoscerci." Hana mormorò con le gote in fiamme, nemmeno lei sapeva perché si stesse vergognando così tanto.

"Okay okay okay... cosa suggerisci di fare?"

"Un appuntamento?"

Appena le sue orecchie sentirono quella parola, Taehyung avvertì il cuore tremare.
Un appuntamento.
Lui non sapeva nemmeno come fosse fatto un appuntamento.

"Un appuntamento." Ripeté lui, il suo sorriso si era già dissolto nell'aria.

"Un appuntamento." Ripeté Hana.

Il ragazzo dai capelli neri fissò Hana per qualche secondo, immobile; dopodiché mosse lentamente la testa in segno affermativo.

"Okay." Disse lui.

"Okay?" Ripeté lei.

"Okay." Ripeté di nuovo Taehyung, che sorrise perché trovava che l'espressione che Hana aveva in questo momento fosse fortemente comica.

"Oh... bene. Okay allora." Hana disse, tirò un sospiro di sollievo.

"Ora sta a me dire okay un'altra volta?" Taehyung ridacchiò, Hana si unì a lui.

"Allora... facciamo stasera?"

"Facciamo stasera." Il maggiore annuì.

"Okay." Hana ripeté agitata, tutti quegli okay fecero divertire Taehyung.

"Okay." Ripeté ancora lui, scoppiando a ridere.

Quelle risate e quei sorrisi mandarono fuori di testa Jimin, che stava fissando la scenetta, per lui ridicola, non molto distante dalla coppia.

"Hai intenzione di dirlo ad Iseul?" Yoongi borbottò, Jimin non aveva perso tempo nel raccontare all'amico che i loro sospetti si fossero rivelati veri, e che Taehyung e Hana avevano sempre finto di stare assieme.
Anche se da quel che Jimin aveva origliato quella mattina, sembrava che adesso i due stessero insieme per davvero.

"Per ora no. È un'informazione che preferisco tenere per me."

"E pensi di fare qualcosa?" Yoongi continuò a chiedere curioso.

"Sai... ho capito perché Tae lo ha fatto. Voleva far ingelosire Iseul. Non riesco a capire perché lo abbia fatto Hana, di certo non voleva attirare la mia attenzione."

"Come fai a dirlo? Forse il suo intento era proprio quello."

"Sai cosa penso invece? Penso che ad Hana Taehyung sia sempre piaciuto, a quel punto mi viene da chiedermi se stesse con me solo per convenienza, solo perché mi ero fatto avanti io e non lui."

"Dai che cazzo dici? Non puoi pensare una cosa del genere." Yoongi assottigliò i suoi occhi già fini, non voleva credere che le cose fossero davvero andate così.

"Hana non andava per nulla d'accordo con Taehyung, perché fingere di stare con lui per aiutarlo ad attirare l'attenzione di Iseul? Se una persona ti sta sul cazzo, non la aiuti volentieri."

"Vero, ma non hai pensato che Hana sia semplicemente troppo buona?"

"Certo, ho pensato anche questo..." Jimin sospirò.

"Era presa da lui anche prima... e pure Taehyung. I due non andavano d'accordo, ma si piacevano." Jimin ragionò ad alta voce, l'irritazione era ben presente nel tono appena usato.

"Jimin-"

"Mi sento preso per il culo." Jimin ringhiò, e non appena Taehyung e Hana svoltarono l'angolo e non furono più visibili agli occhi del moro, quest'ultimo si allontanò dalla parete e camminò verso la parte opposta.

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La giornata era quasi finita.
Come il giorno precedente, anche oggi Jimin non si era fatto vedere a pranzo, ma non solo lui; pure Iseul era stata assente per tutto il tempo.
Taehyung da una parte si sentiva in colpa, da quando le cose con lui e Hana erano diventate più serie, lui e la bionda si erano notevolmente allontanati, era inutile negarlo.

Il ragazzo avrebbe voluto mandarle almeno un messaggio per sapere come stesse, ma le parole che Iseul gli aveva rivolto il giorno prima tornarono a colpire la sua mente.
Iseul lo aveva minacciato.
Aveva minacciato di mostrare ad Hana cosa Taehyung diceva di lei quando la mora stava ancora con Jimin... questa era una cattiveria bella e buona.
E Taehyung non poteva credere che Iseul potesse arrivare a tanto, un'amica non farebbe mai una cosa del genere.
Il maggiore si chiese a questo punto, se lui e Iseul fossero mai stati davvero amici, o se quella fosse stata tutta un'illusione da parte sua.

Hana stava attraversando il corridoio alla svelta, conscia che Mei la stesse aspettando all'uscita.
Per quel giorno le lezioni erano finite, la fanciulla era contenta perché nel pomeriggio avrebbe potuto riposarsi un po', e poi onestamente, non vedeva l'ora di prepararsi per andare al suo primo appuntamento con Taehyung.

Un appuntamento.
Se due mesi fa qualcuno le avesse detto che sarebbe uscita con Kim Taehyung, Hana sarebbe scoppiata a ridere senza fermarsi mai.
Uscire con Kim Taehyung... era un'idea così insolita per Hana, ricordava in che modo aveva reagito quando il più alto le aveva chiesto di stare assieme a lui.
Aveva sentito le sue gambe tremare e non solo: anche il suo cuore aveva subìto il contraccolpo.
Poi quando Taehyung spiegò per bene la situazione, Hana si mise a ridere; dentro di sé però la mora si era chiesta perché lui fosse così interessato ad Iseul.
E tuttora, Hana continuava a chiederselo.

Taehyung ripeteva sempre che nessuno conosceva Iseul così bene come la conosceva lui.
Lui e Jungkook erano stati gli unici del gruppo a crescere con la bionda, ad aver assistito al suo cambiamento, ad aver visto con i propri occhi la sua immagine mutare da quando era una bambina piccola e indifesa, a quella di una donna adulta.

Hana non metteva in dubbio la bellezza di Iseul; la sorella di Jungkook era una bellissima ragazza, ma una persona doveva essere bella anche dentro, non solo fuori.
E Iseul non aveva mai dimostrato di avere delle qualità che la portassero ad essere una persona apprezzata e benvoluta da tutti.

Persa nei suoi pensieri, Hana finì per scontrarsi con qualcuno.

"Oh, scusami!" Hana esclamò un po' imbarazzata per aver fatto quella figuraccia, ma non appena avvertì il tocco deciso della persona sulle sue spalle, capì immediatamente chi era.

La ragazza alzò lo sguardo, incontrò quello freddo di Jimin; non poté non udire i battiti veloci che percorse il suo cuore.

"Oh... ehi." Hana mormorò, ma Jimin non ribatté anzi, la superò e continuò a camminare come se quell'incontro inaspettato non fosse mai avvenuto.

"Ehi! Ma che ti prende?" Hana alzò un po' la voce, era la seconda volta quel giorno in cui cercava di parlare con Jimin, ma quest'ultimo la ignorava come se lei fosse il niente.

"Che mi prende?" Jimin ripeté, si girò e Hana sobbalzò quando notò lo sguardo cupo e gelido che l'ex le stava mandando.

"Sì. Che ti prende? L'altro giorno parlavamo e scherzavamo come se fossimo amici, cosa strana dato che io e te non lo siamo mai stati, stamattina ti ho salutato e tu invece non mi hai risposto, adesso hai appena fatto la stessa cosa... sono per caso invisibile? O sei tu che sei diventato sordo? Vedo però che quando vuoi, ci senti." Hana sbottò spazientita.

La mora stava cercando di andare d'accordo con Jimin; dopo l'ultima volta, in cui il ragazzo si era mostrato dolce e comprensivo nei suoi confronti, Hana si era decisa a fare uno sforzo e a trattare il suo ex con gentilezza, cosa che non aveva più fatto da quando i due avevano rotto.
La più piccola non stava capendo perché Jimin si stesse comportando in quel modo.

"Sai cosa mi prende?" Jimin ripeté ancora, avanzò velocemente verso Hana e si fermò ad un palmo dal suo naso.
La fanciulla trattenne il respiro a causa di quella vicinanza così stretta, così pericolosa.

"Per me quel che contava era che tu fossi felice. E se la tua felicità era davvero Tae, allora lo avrei accettato. Mi sarei messo da parte Hana, perché ti voglio bene, anzi... ti amo, sei importante per me e perché voglio che tu sia davvero felice."

Hana dovette calmare il battito frenetico del suo cuore non appena udì quelle parole.
Quelle due, maledettissime, dolorose parole.

"Jimin-"

"Ma quando ho avuto la certezza che tu e Tae fingevate di stare insieme, mi sono chiesto... perché? Tae vuole far ingelosire Iseul, lo capisco, ma perché Hana lo sta facendo? Perché Hana lo sta aiutando, dato che non ha mai sopportato Taehyung?"

"Aspetta..."

"Allora ho pensato, forse ad Hana è sempre piaciuto Taehyung? Forse Hana si è messa con me solo perché io mi sono fatto avanti, ma in realtà le piaceva un'altra persona?"

"Che cazzo stai dicendo Jimin? Come puoi anche solo mettere in discussione quel che ho provato per te?" Hana urlò arrabbiata ma anche addolorata di dover sentire tali accuse.

Gli occhi della mora si riempirono rapidamente di lacrime, le parole di Jimin erano state un duro colpo per lei.
Hana aveva davvero amato Jimin, lo aveva amato con tutta sé stessa, e se non fosse stato lui a lasciare lei, probabilmente a quest'ora i due starebbero ancora insieme.
Non appena il più grande vide gli occhi di Hana diventare umidi, lucidi, una forte morsa strinse il suo petto.
Fece un passo indietro, tentò di calmarsi e di parlare alla ex con voce bassa.
Non pensava che Hana avrebbe potuto reagire così.
La ragazza era sempre stata forte, senza peli sulla lingua, vederla con le lacrime agli occhi fece diventare Jimin piccolo come un pulcino.

"Allora perché lo hai aiutato? Lo odiavi!"

"Io non... non sono affari tuoi okay? E poi io e Tae ora stiamo davvero insieme e... chi te lo ha detto?" Hana ad un certo punto domandò, le persone venute a conoscenza di quella farsa stavano cominciando ad essere troppe.

"Taehyung." Jimin mentì, conscio che la sua affermazione avrebbe fatto litigare la neo coppia.

"Ma tranquilla tesoro, avevo sempre sospettato che fosse una farsa. Un po' triste e ridicolo anche per te Hana, non trovi?" Jimin continuò a mettere il dito nella piaga quando vide che gli occhi della mora non erano già più lucidi, Hana aveva velocemente riacquistato la padronanza delle sue emozioni, e Jimin se ne approfittò per provocarla ulteriormente.

"No... non lo hai saputo da Taehyung." Hana sussurrò.

Taehyung non aveva motivo di rivelare questa cosa a Jimin.
Tra tutti, proprio a lui... non era possibile, Hana non voleva crederci.

"Il tuo fidanzato, vero o falso che sia, ha la bocca larga." Jimin continuò a mentire, sapeva che tanto Taehyung le avrebbe detto presto che non era stato lui a vuotare il sacco, ma per il momento Jimin godeva nel sapere che i due avrebbero litigato, anche se per poco.

"Triste e ridicolo il fatto che io abbia messo tutta me stessa nella nostra relazione, e tu abbia voluto rompere senza nemmeno darmi un motivo valido. Sappiamo entrambi che io non ero gelosa, lo hai detto pure tu." Hana controbatté, usando le stesse parole del ragazzo.

"È triste, ridicolo e anche disperato il fatto che tu abbia fatto sesso con un ragazzo che ha occhi solo per un'altra."

"A Taehyung non interessa più Iseul." Hana ringhiò sempre piu furiosa.

"Sì... credici." Jimin sogghignò.

"Quale cavolo è il tuo problema? Davvero pensi che Taehyung mi sia sempre piaciuto, pure mentre stavo con te? Davvero pensi che l'amore che provavo per te non fosse vero? Dopo mesi non puoi venire a dirmi una cazzata del genere, sono io che dovrei puntare il dito contro di te, ti devo ricordare che dopo aver rotto con me ti sei consolato abbastanza in fretta?"

"Sai che non mi è mai fregato niente di Iseul." Jimin asserì cupamente.

"Intanto le mangiavi la faccia davanti a me, non te ne fregava niente di lei ma non te ne fregava un cazzo neanche di me e dei miei sentimenti!" Hana esclamò inviperita ma rabbrividì non appena Jimin la afferrò rudemente per le spalle.

"Non osare mettere in discussione ciò che provavo per te!"

"Ah, tu puoi e io no? Che storia è questa?"

I due erano così infuriati che non videro il veloce arrivo di Taehyung.
Ben presto, il riccio si mise in mezzo; afferrò per il braccio Jimin scansandolo malamente dalla figura di Hana.

"Toglile le mani di dosso." Taehyung ringhiò freddamente, si posizionò di fronte alla ragazza, ricevendo una risatina da parte di Jimin.

"Siete davvero fatti l'uno per l'altra." Commentò lui, si voltò e rapidamente mise distanza tra lui e la coppia.

Non appena i due rimasero soli, Taehyung volle chiedere spiegazioni alla ragazza.
Lui era già uscito dall'edificio, si trovava proprio nel bar di fronte ma le voci della discussione tra Hana e Jimin si era dilagata fino ad arrivare alle sue orecchie.

"Ma che cavolo-"

"Hai raccontato tutto a Jimin? Sei impazzito?" Hana lo attaccò duramente, Taehyung sgranò gli occhi.

"Di cosa stai parlando?"

"Jimin sa che fingevamo di stare insieme." Hana parlò a bassa voce, non volendo farsi sentire dagli studenti non molto distanti da loro.

Taehyung aggrottò le sopracciglia, dubbioso.
Di certo non era stato lui a rivelare tutto a Jimin, sarebbe stato sciocco e stupido da parte sua.
L'unico poteva essere stato Jin, era il solo insieme a Mei a sapere la verità.
Ma ancora, Taehyung non credeva che Jin lo avesse subito riferito a Jimin, tra tutte le persone con cui vivevano.
Il più grande gli aveva promesso che non avrebbe fatto parola con nessuno, e di certo Mei non era stata, parlava pochissimo con tutti i maschi del gruppo, tranne il suo fidanzato.

"Stamattina ne parlavo con Jin hyung... probabilmente Jimin ci ha sentiti." Taehyung disse con un filo di voce, convinto che la soluzione fosse quella e che Jin non fosse una spia.

Hana stava per aprire bocca, stava per dire a Taehyung che avrebbe dovuto fare più attenzione, ma il più alto la bloccò.

"Dov'è il problema comunque? Ora stiamo insieme per davvero, che importa di quel che pensano gli altri? Che importa di quel che pensa Jimin?" Taehyung parlò un po' innervosito, sapere che Hana desse così tanta importanza al parere del suo ex lo irritava e non poco.

"Mi importa, se lui arriva a mettere in dubbio i miei sentimenti." Hana rispose con voce tremante, Taehyung sospirò.

"Hana-"

"Fa male okay? Ha fatto male per me sentire quelle parole, ho un cuore. Come dovrei reagire a tutto questo?"

"E io come dovrei reagire? Jimin è il tuo ex, è il tuo passato, lascialo andare!" Taehyung alzò la voce, lo sguardo era divenuto più scuro e severo.

"L'ho lasciato andare parecchio tempo fa." Hana ribatté.

"A me non sembra."

"Sul serio? Adesso stiamo litigando io e te? Ti rendi conto che Jimin voleva proprio questo vero?"

Taehyung emise un pesante sospiro; con la coda dell'occhio si guardò intorno, i due non erano soli ma anzi, stavano dando spettacolo.
E il ragazzo odiava essere osservato da una marea di sconosciuti mentre litigava con Hana.

"Andiamo via da qui." Sussurrò lui, si girò e Hana lo seguì.

"Lui voleva questo... voleva che tu litigassi con me. È stato proprio Jimin a dirmi che sei stato tu a raccontargli tutto."

"Che bugiardo del cazzo, non gli ho detto nulla. Ne ho parlato solo con Jin hyung, Jimin ha di sicuro origliato." Taehyung ringhiò adirato.

"Tae-"

"Questo non cancella però le reazioni che hai quando hai a che fare con lui." Taehyung si bloccò, si mise di fronte ad Hana, volendo riprendere il discorso di poco prima, lasciato a metà.

"Le mie reazioni?" Hana ripeté accigliata.

"Come faccio a sapere se posso fidarmi di te? Potresti fare un passo indietro e tornare con il tuo ex. Jimin è molto persuasivo quando ci si mette, e ora che ha scoperto che ci siamo avvicinati per finzione, non lo fermerà nessuno."

"Che diavolo stai dicendo?"

"La verità. Pensavo che non fossi più così tanto presa da Jimin, ma mi sbagliavo."

"Oh beh... posso giocare anch'io a questo gioco. Come faccio a sapere che non mi mollerai per Iseul? Potresti farlo, visti i precedenti."

"Non stavamo parlando di Iseul."

"Si stava parlando di Jimin, quindi possiamo metterci in mezzo anche Iseul."

"Iseul non c'entra un cazzo! Hai già dimenticato cosa ti ho detto ieri?"

"Non l'ho dimenticato! È questo che mi fa incazzare, abbiamo appena deciso di metterci insieme, quindi tu ti dovresti fidare di me! Ma davvero pensi che io voglia rimettermi con uno che mi ha lasciata senza nemmeno dirmi il perché?"

Le parole di Hana riuscirono a mettere un punto a quella discussione.
La mora era una furia; Taehyung non si fidava affatto di lei, aveva il timore che lei potesse cedere e tornare con Jimin, e se il più alto credeva davvero questo allora non aveva capito niente della fanciulla.

Taehyung si ammutolì, le parole di Hana lo fecero riflettere.
Si era fatto trascinare dalla gelosia; sapeva che Jimin era importante per lei, lo sarebbe sempre stato e lui avrebbe dovuto imparare a convivere con questa cosa, invece le sue paranoie avevano avuto la meglio.
Si fidava di Hana.
Voleva fidarsi di Hana, ma la presenza di Jimin, e pure la presenza di Iseul non lo facevano stare tranquillo.

"Rimandiamo l'appuntamento, non mi va di uscire stasera." Hana mormorò con un filo di voce, e con un lesto movimento superò Taehyung.

Ma Taehyung fu ancora più veloce, afferrò saldamente il braccio della più piccola, fermandola.
Hana si girò, lanciò un'agghiacciante occhiata al più alto.

"Non ti va di uscire, o non ti va di passare del tempo con me?"

"Prova ad indovinare, genio."

"Eddai Hana..."

"Eddai cosa? Nell'arco di cinque minuti mi sono state lanciate accuse dal mio ex, che crede che io non lo abbia mai amato, e poi anche accuse dal mio attuale ragazzo, che non si fida di me e pensa che io possa lasciarlo da un momento all'altro. E poi pretendi anche che io abbia voglia di uscire con te, stasera?"

Dopo quelle ultime parole, Hana ritirò il braccio a sé e Taehyung allentò la presa.
Se avesse aumentato la stretta le avrebbe fatto male così preferì lasciarla andare.

Hana si voltò e andò via in fretta e furia, Taehyung osservò attentamente la figura della ragazza che piano piano diventava sempre più piccola.
Il maggiore sospirò ancora, dentro la sua testa in realtà stava già pensando dove avrebbe potuto portarla quella sera.














~ Angolo Autrice ~

Non ce l'ho fatta ad aggiornare ieri, mi spiace. :/
Avevo la giornata piena e sono tornata a casa la sera sul tardi, per di più il capitolo non era nemmeno pronto, ho finito di scriverlo proprio questa mattina.

Comunque, questo cap ha quasi 7.500 parole, il più lungo che io abbia mai scritto (di FB), quindi sono sicura che potrete perdonarmi per aver tardato di un giorno.😁

Spero che il cap come sempre vi sia piaciuto, e sarò banale ma al solito ringrazio tutt* voi per le letture, i voti e i commenti, per chi scrive ricevere anche solo un voto e/o un commento è importante.
P.S. non rispondo mai a tutti i commenti ma li leggo! Alcuni mi fanno morire dalle risate.♥️

Al prossimo aggiornamento.✨

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