❥19.

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"Perché ti ostini a stare con lei se sai che provi qualcosa per me?"

Quelle parole continuarono a ripetersi nella testa di Taehyung come se fossero state un disco rotto.
E quelle stesse parole continuavano ad assediare anche Hana.

I ragazzi erano più o meno tutti rientrati nelle loro stanze.
Taehyung si era seduto sul letto, non aveva più detto nulla ad Hana poiché il confronto avuto con Iseul durante il gioco lo aveva fortemente scombussolato.

Da come si comportava Iseul, sembrava che la ragazza stesse lanciando dei segnali di gelosia al suo migliore amico.
Ma Taehyung era confuso, e non solo perché credeva che la sorella di Jungkook lo avesse sempre e solo visto come un fratello.
Ma anche perché il viso di Hana non lo lasciava stare, era sempre fisso dentro la sua mente, sempre lì a ricordargli che c'era anche lei, che non esisteva solo Iseul.

Se prima Taehyung sembrava avere occhi solo per la ragazza dai capelli biondi, adesso non sapeva più cosa fare, non sapeva cosa stesse combinando.
Lo scambio di baci impetuoso avvenuto tra lui e Hana per obbligo di Yoongi, era stato così forte e intenso da farlo eccitare.
Taehyung ricordava come fosse diventata dolorosa la sua lunghezza, e come stesse soffocando all'interno di quei jeans stretti; ricordava anche di come avrebbe tanto voluto sfogarsi, provare sollievo, liberare finalmente la prominente erezione per poter seguire i propri istinti carnali.

Ma ciò che aveva immaginato il suo corpo andava contro il pensiero che aveva la sua mente; poiché la testa indicava Iseul, la ragazza che da sempre lui aveva considerato una figura di enorme importanza.
Ma il corpo puntava tutto su Hana.
Taehyung deglutì, strinse la mascella e digrignò i denti nel rimembrare l'attimo in cui, preso dalla foga aveva afferrato il sedere della mora.
Il pericoloso istante in cui il biondo si era gettato sulla bocca di Hana anche se Yoongi non aveva ancora dato il via; e la sensazione della sua lingua nella bocca della ragazza, delle loro labbra che premevano, si modellavano e si univano tra loro con voracità.
O il sedere di Hana che si muoveva, facendo sì che le loro intimità vestite riuscissero a scontrarsi tra loro.

Taehyung udì la porta aprirsi e chiudersi subito dopo, segno che anche Hana era rientrata in camera dopo aver dato la buonanotte a Mei.
La mora rimase in piedi, quasi intimorita dalla figura di Taehyung ricurva sul bordo del letto.
La giovane avrebbe voluto dirle tante cose, non aveva ascoltato tutta la discussione che Taehyung aveva avuto con Iseul, ma le ultime parole pronunciate da lei Hana le aveva udite benissimo, e le bastavano quelle per trarre le sue conclusioni.

Hana sapeva che quella sarebbe stata l'ultima notte in cui avrebbe dovuto fingere di essere la fidanzata di Kim Taehyung.

Non voleva far vedere quanto questa cosa la toccasse, quanto la ferisse, quanto avrebbe voluto dare vita ai suoi pensieri e rivelare al biondo che provava qualcosa di forte, qualcosa di importante per lui. Qualcosa di vero.
Ma Hana era certa che per Taehyung esistesse solo Iseul, e non poteva dimenticare le maledette parole che il più alto le aveva ripetuto non solo all'inizio del loro strano e contorto patto, ma anche quello stesso giorno, mentre entrambi stavano rimettendo a posto la camera.
Taehyung era stato chiaro: Hana non doveva innamorarsi di lui.

Solo ripensando a quel momento ad Hana quasi le venne da ridere; quando lui glielo disse per la prima volta, la ragazza pensò che fosse impossibile una cosa del genere.
Provare qualcosa per un ragazzo che nemmeno sopportava?
Hana credette di non aver problemi a fingere che tra lei e Taehyung ci fosse amore.
Adesso la ragazza si stava maledicendo per essere stata così stupida e ingenua, per aver sottovalutato la situazione e per aver permesso a Kim Taehyung di insinuarsi nel suo cuore.
Perché per Hana la colpa era unicamente sua, si vedeva come una ragazza debole, una ragazza che aveva ceduto al fascino del suo finto fidanzato.
Delle sue finte carezze, delle finte coccole, di quelle finte parole dolci.
Di quei finti baci.

Hana sospirò, si diresse verso la valigia e tirò fuori un semplice pigiama verde acqua a pois bianchi, formato da maglietta e pantaloni.
La mora rifletté dentro di sé se uscire e andare nel bagno in fondo al corridoio per cambiarsi.
Ma quando quella domanda spuntò nella sua testa, spuntò anche il sorriso compiaciuto di Taehyung quando a cena le rivelò che Jimin e Iseul si erano lasciati.
Hana arricciò il labbro seccata; se ne fregò totalmente della presenza di Taehyung e cominciò ad abbassarsi le spalline del vestito.

Gli occhi di Taehyung seguirono con attenzione i movimenti lenti di Hana, essi si ingrandirono non appena la mora fece ricadere l'indumento ai suoi piedi.
La ragazza rimase in intimo di fronte allo sguardo pungente, particolarmente interessato e quasi affamato di Taehyung.

"Hana... cosa stai facendo?"

"Secondo te? Mi metto il pigiama." Ribatté con nonchalance lei, Taehyung si trovava alle sue spalle ma la ragazza non si voltò quando gli rispose e continuò ad agire indisturbata.

La più bassa si piegò in avanti per raccogliere il vestito, mettendo così in mostra il sedere avvolto da un paio di slip neri.
Un ricamo in pizzo abbelliva i bordi rendendo le mutandine un po' più sensuali.
Taehyung deglutì ancora, sentì il nervosismo ma anche qualcos'altro riaffiorare dentro di lui.

"E non potevi andare in bagno?"

"Andare fino in fondo al corridoio per mettermi una maglietta e dei pantaloni? Posso cambiarmi anche qui, dov'è il problema?"

"Wow... credevo avessi almeno un minimo di pudore." Taehyung borbottò, ma non riuscì a nascondere il sorrisino che si formò sulle sue labbra.

"Con il passare del tempo ho acquisito abbastanza sicurezza con il mio corpo, e poi perché dovrei farmi tanti problemi? Tanto tu hai occhi solo per Iseul." Hana disse senza peli sulla lingua, non si rese conto che quelle parole accesero qualcosa in Taehyung.

Una fiamma, che lentamente si ingrandì fino a quando quel fuoco di sfida ma anche di eccitazione, prese il sopravvento su di lui.
Taehyung si alzò dal letto, avanzò lentamente verso Hana; guardava la figura della ragazza con occhi predatori, come se stesse per buttarsi su di lei da un momento all'altro.

Hana dava ancora la schiena a Taehyung ma udì chiaramente i suoi passi decisi; rabbrividì non appena lui parlò, il fiato caldo del biondo colpì la spalla nuda di lei.

"Sono un ragazzo Hana. Non dovresti stare così. In questo modo. Di fronte a me." Taehyung ringhiò, scandendo per bene ogni frase.

I cuori di entrambi battevano all'impazzata, Hana trattenne il respiro quando percepì le dita fredde del maggiore sfiorare la pelle delle sue spalle, spostandosi poi sulla lunghezza delle braccia.

"Non dovrei? E perché, se tanto non ti faccio alcun effetto?" Hana ribatté, era certa che a Taehyung importasse solo di Iseul, ma il ragazzo stava dimostrando che il suo interesse non fosse solamente riposto sulla sua cara amica.

Hana sobbalzò non appena Taehyung si accostò a lei; lui premette il proprio corpo contro quello più esile e piccolo della mora, i respiri di entrambi divennero più affannosi, l'aria che li circondava era diventata pesante, come la tensione che si era formata tra di loro.

"Perché pensi questo?" Taehyung sussurrò, spostò le mani posandole sui fianchi di Hana e strinse la presa.

"Perché... se sei davvero innamorato di Iseul come dici, tutte le altre ragazze non le dovresti nemmeno guardare." Hana parlò piano, a bassa voce, quasi spaventata nel pronunciare quelle parole.

Taehyung tentò di calmare il suo respiro; serrò le palpebre, inspirò profondamente la dolce fragranza che emanava la pelle di Hana.
I polpastrelli tastarono i fianchi morbidi e vellutati della ragazza, i corpi erano così attaccati tra loro che Hana poté sentire di nuovo quel rigonfiamento duro pressare contro il suo sedere.
La ragazza si morse il labbro inferiore, dovette trattenere il sorrisino che combatteva per mostrarsi, poiché aveva compreso che qualche effetto a Taehyung, lei glielo dava eccome.

La schiena di lei era completamente modellata sul busto scolpito di lui; i capelli lunghi e sciolti di Hana erano tutti riposti sul davanti, coprivano la parte del petto esposta della ragazza e a Taehyung tremarono le mani, perché avrebbe tanto voluto spostare quei capelli e poter vedere da vicino il corpo splendido della ragazza.

Ma Taehyung rifletté a lungo sulle ultime parole di Hana e un solo pensiero era nato nella sua mente da quando si era avvicinato al suo corpo.
A quell'irresistibile e provocante tentazione.

'Devo andare via da qui.' Il maschio pensò, un po' più lucido e cosciente della situazione che stava prendendo piede tra lui e Hana.

All'improvviso un'ondata gelida colpì il corpo seminudo di Hana; il calore che l'aveva invasa fino a qualche secondo fa sparì in un battibaleno, e ancor prima che la ragazza si girasse la porta sbatté violentemente.

Taehyung se n'era andato.

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Non appena Mei rimase da sola in camera con Jin, questo non si fece problemi e si tolse immediatamente la maglia, sotto lo sguardo imbarazzato della più piccola.

Sentendo gli occhi di Mei su di sé, Jin si voltò, sorrise quando beccò la ragazza mentre lo stava fissando con insistenza.
E quando Jin spostò lo sguardo verso Mei lei cercò di fare lo stesso, girando il viso verso la finestra che però era già chiusa e con la tapparella abbassata.
Non c'era molto da vedere, l'unico spettacolo interessante da guardare si era appena spogliato davanti alla povera ragazza con gli occhiali che tentò di mantenere la calma, e si ordinò di continuare a guardare quella triste finestra sbarrata.

"Io di solito dormo senza maglia ma... questa notte me la tengo. Solo per te Mei." Jin borbottò, si infilò una maglia rosa extralarge, Mei tornò a respirare ma il suo volto era ancora caldo e rosso come le fiamme.

"Grazie..." Mormorò lei con un filo di voce, facendo sorridere Jin per quanto fosse carina.

"Tu non ti cambi?"

Mei voleva andare in bagno a cambiarsi, mai e poi mai si sarebbe spogliata di fronte al ragazzo dei suoi sogni.
Ma aveva paura che Jin la giudicasse negativamente per questo, Mei temeva che per questa scelta il più alto la potesse vedere come una bambina e non come una donna adulta.

"Mei, se ti senti a disagio puoi andare in bagno a cambiarti." Jin disse dolcemente, uno sguardo premuroso si manifestò sul suo viso.

Mei avvampò ancor di più ma annuì energicamente e si affrettò a prendere il pigiama e uscire dalla stanza, sotto lo sguardo divertito del maggiore.
A Jin piaceva molto la più bassa, e anche se si divertiva a metterla in imbarazzo qualche volta, non voleva essere un completo stronzo con lei.
Aveva visto negli occhi della castana la paura di doversi cambiare di fronte a lui e l'ultima cosa che Jin voleva fare era spaventarla.

Jin pensò che dato che quella notte avrebbero dormito nello stesso letto, di modi per metterla in imbarazzo e stuzzicarla ne aveva tanti.
E lui non vedeva l'ora.

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Taehyung stava per ritornare nella stanza dove Hana si era già adagiata sul letto.
Il biondo era andato a bersi un po' d'acqua, si era rinfrescato il viso ordinandosi dentro di sé di darsi una calmata, di non cedere alle tentazioni e di ricordare per quale motivo lui e Hana avessero creato quella messinscena che li aveva spinti ad approfondire la loro conoscenza.
Per Iseul.
E Taehyung non poteva rovinare tutto proprio adesso che l'obiettivo era quasi raggiunto.

Il ragazzo si avviò verso la porta, ma udì un vociare farsi sempre più vicino; Taehyung rimase nascosto dietro la parete, con la coda dell'occhio vide Jimin e Yoongi parlare sulla terrazza.

Jimin stava guardando con occhi sospettosi la porta della stanza di Hana e Taehyung; se quest'ultimo avesse fatto qualche passo in più, i due si sarebbero visti.
Ma il biondo rimase nascosto, e Jimin pensò che il coetaneo fosse già a letto con la sua ex.

Jimin stava imprecando internamente perché tutto quel che aveva pianificato era andato a monte quella sera; voleva utilizzare la scusa del gioco per scoprire qualcosa di più riguardo la relazione che legava la sua ex al suo amico, pensava di smascherarli dato che era pienamente convinto che i due stessero recitando di stare insieme, eppure la coppia aveva dimostrato di piacersi, e pure parecchio.

"L'attrazione tra i due c'è, non puoi dire di no." Yoongi borbottò, ricordando di come Taehyung si era avventato sulla bocca di Hana.

"Non avevo nemmeno finito di contare." Il più grande aggiunse, Jimin sbuffò.

"La discussione tra Tae e Iseul però è stata una sorpresa. Non lo pensi anche tu?" Il festeggiato rimembrò, se non aveva messo in difficoltà Taehyung e Hana, sembrava che il biondo si fosse messo in difficoltà da solo proprio con Iseul.

"A Tae piace Iseul?" Yoongi domandò poco convinto, quasi disgustato perché non sopportava la sorella di Jungkook.

"Da sempre praticamente." Jimin sospirò.

"Perché sta con Hana allora?"

"Per fare un torto a me no? È ovvio... io mi sono messo con Iseul, e lui si mette con la mia ex.
Forse Tae non si rende conto che lo conosco bene, conosco il suo modo di pensare... non può nascondermi nulla."

"Jimin." La voce di Yoongi si incupì; Jimin aggrottò la fronte, guardò l'amico con un'occhiata interrogativa.

"Perché ti sei messo con Iseul se sapevi che lei piaceva a Tae?"

Silenzio.
Jimin non aveva mai raccontato a nessuno del tradimento.
Perché non ne andava fiero, il solo pensiero lo disgustava.
Il disprezzo e la delusione per sé stesso lo colpivano sempre come delle frecce infuocate che puntavano direttamente al centro del cuore.
Jimin ancora oggi non poteva credere di aver perso una ragazza come Hana per uno sbaglio che poteva benissimo evitare.

"Sono andato a letto con Iseul quando ancora stavo con Hana."

Il cuore di Taehyung si fermò.
Il biondo non riuscì a credere a quel che aveva appena origliato; strinse le mani così forte da far impallidire le nocche, le unghie affondarono in profondità nella pelle.
Il ragazzo scosse la testa, capì quindi che Hana non aveva colpe di nulla, che Jimin l'aveva lasciata perché era lui quello che si sentiva in colpa e non riusciva più a guardare negli occhi la sua fidanzata.
Taehyung lo aveva sospettato onestamente, da quando Jimin aveva guardato per quel brevissimo secondo Iseul durante il gioco, proprio quando lui aveva chiesto al moro perché avesse lasciato Hana.
Ma anche se Taehyung lo aveva sospettato, sentire l'ammissione vera e propria di Jimin lo destabilizzò.

"È per questo che l'hai lasciata quindi." Quella di Yoongi non era una domanda, ma Jimin annuì comunque.

"Ma che cazzo Park! Con Iseul?"

"Avevo bevuto quella sera-"

"Stronzate. Amavi tanto Hana, per colpa di due bicchieri di troppo la tradisci con quella? Oh andiamo Jimin, questo è troppo anche per te." Yoongi non nascose la repulsione che stava provando non appena scoprì come fossero andate davvero le cose.

"Credimi... me ne pento ogni giorno." Jimin ringhiò.

"Sei eri davvero pentito allora non ci stavi con quella stronza. Non ti baciavi con lei davanti ad Hana.
L'hai persa amico... facendo così l'hai persa per sempre."

"Pensi che non lo sappia?" Jimin si morse l'interno della guancia, era arrabbiato ma con sé stesso, l'errore lo aveva fatto lui e anche se Hana non sapeva nulla, Jimin continuava a cercare il perdono.
Un perdono che solo lui stesso si sarebbe potuto dare.

"Non volevo mettermi con Iseul... ma lei mi faceva pena. Poi mi ha minacciato di dire tutto ad Hana, e non volevo spezzarle il cuore... glielo avevo già spezzato lasciandola senza neanche darle una spiegazione, se avesse saputo del tradime-"

"Avresti dovuto dirglielo subito." Yoongi lo bloccò, Jimin con velocità negò.

"No. Mi avrebbe odiato."

"Non è che ora siate amici eh."

"Ma almeno mi parla." Jimin sussurrò, gli occhi erano diventati malinconici.

"Ti rendi conto... che hai lasciato quella povera ragazza facendole credere che avete rotto perché lei era troppo gelosa?"

Taehyung non rimase lì un secondo di più.
Appena Yoongi finì di parlare, il biondo si mosse; fece pochi passi avanti, ma quei pochi bastarono per farsi vedere dai due amici.
Gli occhi di Jimin si allargarono, deglutì per il nervosismo nel sapere che Taehyung era stato nascosto in quel punto per tutto il tempo e che aveva sentito ogni, maledetta cosa.

Ma il cuore di Jimin tremò ancor di più non appena un ghigno arrogante prese vita sul volto del biondo.
Taehyung continuò a tenere gli occhi ancorati in quelli di Jimin; aprì la porta ed entrò nella stanza dove Hana stava già sonnecchiando, chiudendo poi quella stessa porta con la chiave.

Il ragazzo agì velocemente; in un attimo salì sul letto, torreggiò sul corpo indifeso di Hana e spostò la coperta.
La mora rabbrividì per l'aria gelida che la colpì all'istante.

"Ehi." Taehyung scosse Hana per il braccio, quest'ultima mugolò assonnata.

"Tae... che vuoi?" Hana biascicò, stava per entrare nel mondo dei sogni ma il biondo glielo aveva appena impedito.

"Ricordi quando stamattina ti avevo detto che questa volta non avremmo dovuto far finta di scopare?"

Hana strizzò un occhio con forza, l'altro era mezzo aperto e lucido; la luce lunare che filtrava dalla finestra metteva in risalto i lineamenti eterei, la mascella affilata e il profilo perfetto del ragazzo che in quel momento si trovava sopra di lei.

"Beh, ho cambiato idea." Taehyung sussurrò.

Il biondo sapeva che Jimin si trovava ancora lì.
Ad un passo dalla loro stanza.
Capace di udire qualsiasi cosa, qualsiasi suono... qualsiasi verso.
Hana lanciò un'occhiataccia al maggiore, tentò di coricarsi, strinse il cuscino a sé e cercò di afferrare la coperta per coprirsi di nuovo.

"La stanza di Jimin è lontana dalla nostra." Hana sospirò, richiuse gli occhi ma Taehyung non glielo permise, con un gesto secco allontanò ancora la coperta dal suo corpo.

"Che cazzo fai, sto cercando di dormire!" Hana ringhiò a bassa voce, già sprovvista di pazienza.

"Jimin si trova sulla terrazza che si affaccia a questo corridoio, è proprio qui davanti." Taehyung parlò, Hana storse il naso ma iniziò a mostrarsi particolarmente più interessata.

"Ancora insiste che vi siete lasciati per colpa tua, non hai voglia di fargliela pagare? Di vendicarti? Di fargli sentire come sei felice con me?"

Taehyung si era improvvisamente trasformato nel diavolo tentatore, e Hana era la preda umana che stava cedendo al fascino ammaliante del demone.
La mora aprì per bene gli occhi questa volta, si chiese dentro di sé come mai Taehyung avesse cambiato idea e volesse aiutarla a far vedere a Jimin cosa si fosse perso.
Ricordava perfettamente le parole che lui le aveva rivolto ore prima; il biondo le aveva detto che non avrebbero finto di fare sesso questa volta, che avrebbero solamente dormito nello stesso letto e basta.
Anche perché l'ultima volta che i due finsero di aver avuto un rapporto sessuale, non andò bene.

Hana si ritrovò a toccarsi bagnata ed eccitata nel bagno dei ragazzi, mentre Taehyung si era dovuto dare piacere in fretta e furia con la propria mano.
No, non andò affatto bene.

La ragazza lanciò occhiate colme di sospetto al biondo; era combattuta, in lotta con sé stessa perché Taehyung le piaceva veramente, si sarebbe gettata più che volentieri sulla bocca del maggiore, come aveva fatto lui poco prima durante il gioco.
Ma una piccola vocina nella sua testa, cercava di far capire ad Hana che Taehyung voleva solamente far arrabbiare Jimin.

"Tae-"

"Sai bene che ti ha lasciato per un altro motivo, non perché eri troppo gelosa. Lo sai tu, e lo so anch'io..." Taehyung sussurrò, le braccia erano tese per non poggiare tutto il peso sul corpo esile di Hana, le mani erano situate ai lati del viso di quest'ultima.

La ragazza fissò con forse troppa insistenza il volto nervoso, ma al contempo acceso di Taehyung.
Hana inarcò un sopracciglio, pensò di sbagliarsi ma sembrava che lui non vedesse l'ora di gettarsi su di lei.

"Secondo te perché Jimin mi ha lasciata?" Hana mormorò con un filo di voce, lei non nutriva sospetti, non riusciva a pensare ad un buon motivo che potesse giustificare la loro rottura.

Taehyung lo sapeva.
Lo aveva scoperto pochi minuti fa, e anche se non avesse origliato la conversazione tra Jimin e Yoongi il biondo già sospettava che tra il suo amico e Iseul fosse accaduto qualcosa.
Ma non lo poteva dire ad Hana.
Non poteva, quello non era il suo compito.

Senza fiatare, Taehyung si abbassò lentamente; il volto di lui si accostò sempre di più a quello di Hana, le loro labbra si sfiorarono, i loro caldi respiri si unirono.
Hana sentì l'aria mancare, ansimò e quel piccolo verso, accompagnato dal movimento del suo petto che si inarcava e andava a toccare quello scolpito di Taehyung, fece scattare qualcosa in lui.

La bocca di Taehyung si scontrò rudemente con quella di Hana, per la seconda volta quella sera.
Entrambi sapevano che per fingere di fare sesso avrebbero dovuto solamente riprodurre alcuni gemiti e smuovere un po' il letto.
Entrambi sapevano che non era necessario baciarsi in quel modo.
Non era necessario toccarsi, perché in quella stanza non era presente nessuno... solo loro due.
E non era necessario il movimento di bacino che Taehyung fece, facendo rotolare i suoi fianchi su quelli di Hana.
No, tutto questo non era necessario... eppure i due ragazzi non si fermarono.
Troppo presi dall'eccitazione, dalla voglia, dal desiderio.
Dal bisogno di volersi.

Le mani di Hana affondarono nei capelli morbidi del ragazzo, tirò alcune ciocche e Taehyung grugnì in segno di apprezzamento.
Il biondo infilò una gamba tra le due di Hana per farle spalancare; le allargò, e il ginocchio sfiorò con delicatezza l'intimità palpitante della mora.
Un gemito.
Un gemito che fece scaldare l'aria già bollente all'interno della stanza.
Un gemito che fece scurire le iridi di Taehyung dal peccato che stava per compiere.

Un gemito acuto che Jimin udì benissimo, anche se fuori dalla camera.
Quest'ultimo fece qualche passo indietro, e si allontanò dalla terrazza.
Yoongi lo seguì.

"Non starò qua ad ascoltare mentre quello si scopa Hana."

"Quello, è il nostro migliore amico." Yoongi parlò, ma Jimin si bloccò e di scatto si girò verso il più grande.

"Il Tae che conosco io non è così bastardo ed egoista. Sta usando Hana solo per far ingelosire Iseul, non gliene frega un cazzo di lei!"

"Come puoi dirlo? A me sembra che a lui piaccia Hana, e parecchio."

"Non lo hai visto vero? Non hai visto come Tae guarda Iseul? Hana è presa da lui, ma lui non so cosa cazzo stia facendo. Si getta su Hana come un coniglio in calore e poi mette su quello spettacolo con Iseul nello sgabuzzino."

"Jimin... calmati..." Yoongi sussurrò, vide quanto si stesse innervosendo il più giovane.

"Si sta approfittando di lei." Jimin insistette, puntò il dito verso la camera dei due diretti interessati.

"Secondo me ti stai sba-"

"Spero anch'io che io mi stia sbagliando! Spero davvero che Tae sia innamorato realmente di Hana, che non gliene freghi nulla di Iseul, ma purtroppo non è così!
Farà soffrire Hana... e lei non se lo merita.
Ha già avuto un pezzo di merda che l'ha fatta soffrire, non merita di ricevere lo stesso trattamento anche da parte sua." Jimin concluse, riferendosi ovviamente a sé stesso e percependo i sensi di colpa aumentare così tanto da sovrastare il suo stato d'animo.

Nel frattempo Taehyung e Hana si baciarono con voracità, le lingue si intrecciarono tra loro, le labbra premevano con forza le une sulle altre.
Taehyung mise fine al bacio solo per potersi dedicare al collo candido e appetitoso della mora; morse un lembo di pelle e un altro gemito abbandonò le labbra gonfie di Hana.
Quel piccolo pezzo di pelle venne risucchiato dalle labbra esperte del biondo, venne torturato e martoriato con i denti, venne leccato nuovamente; Hana strinse gli occhi, l'eccitazione era a mille per entrambi, ma la mora dentro di sé non faceva altro che ripetersi una cosa.

Fermati.
Fermalo.
Ferma tutto.

Quei pensieri rimbombavano dentro la testa di Hana ma dalla sua bocca non usciva nulla, non riusciva a pronunciare quelle maledette parole perché Taehyung le stava risucchiando anche il più minuscolo lume della ragione.
Dopo aver marchiato il collo di Hana con un segno che sarebbe rimasto impresso sulla sua pelle lattea per giorni, la mano di Taehyung dal lato del viso di Hana si spostò sul petto ansante di lei.
La mano si posò a coppa sul seno di Hana, che sentì il suo respiro già corto mozzarsi per quel tocco così intimo, così ravvicinato.
Così rude.

Taehyung sgranò gli occhi, anche il respiro di lui era irregolare, e sentire sotto il suo palmo la carne morbida e cremosa della ragazza gli fece salire il sangue al cervello.

"Non... non indossi il reggiseno..." Ringhiò lui con un tono quasi impercettibile.

"Me lo tolgo sempre per dormire." Ribatté lei, gli occhi lucidi erano annegati completamente nell'oscurità lussuriosa delle sfere del biondo.

Taehyung strinse il seno nel suo palmo, Hana inarcò la schiena e un altro verso voluttuoso uscì involontariamente dalla sua bocca.
Verso che mandò la mente di Taehyung all'altro mondo.

Stava amando tutto.
I suoi gemiti, le sue espressioni, il suo corpo agitato sotto di lui.
Se prima Taehyung voleva che Jimin udisse i versi di piacere di Hana, adesso non ne era più così sicuro.
Adesso era più che intenzionato a tenersi quei gemiti solo e unicamente per sé.

Taehyung non capì più nulla; palpò più rudemente le curve morbide di Hana, la ragazza gemette ancora, non si trattenne poiché era conscia che avrebbe dovuto farsi sentire da Jimin.
La mano tremante per l'eccitazione di Taehyung si spostò più in basso; le dita affusolate del ragazzo accarezzarono il ventre piatto di Hana, che nel mentre stava osservando gli occhi sempre più ipnotici di lui.
Sembrava essere stregata dal fascino di Taehyung.
Ma non appena la mano si posò sulla sua calda intimità, Hana trasalì.

"Tae-"

Taehyung si chinò rapidamente su di lei, le sue labbra sfiorarono il lobo dell'orecchio della fanciulla.
Lo morse, Hana sospirò ma sgranò gli occhi quando la mano del biondo si infilarono senza indugio dentro i suoi slip.

"Aspetta-" Hana capì che si stavano spingendo oltre... troppo oltre.

Ma Taehyung non si fermò per nulla, sembrava volesse andare avanti, che volesse andare fino in fondo.
Il pollice stuzzicò il clitoride pulsante, l'indice giocò con le labbra bagnate dell'apertura di Hana.
A quel punto, la ragazza non gemette; trattenne quel gemito che stava per scappare.

"Tae-" Hana ansimò, sentì le dita del maschio bagnarsi dei suoi umori, l'imbarazzo e la vergogna crebbero a dismisura.

"Taehyung fermati." Hana ringhiò, diede un pugno al costato del biondo.

Un pugno che per Taehyung non fu nulla, ma fu comunque capace di farlo tornare con i piedi per terra.
Il ragazzo fece uscire subito la mano dalle mutandine di Hana, si allontanò repentinamente da lei, la tentazione era stata irresistibile per lui.
Aveva ceduto.
Aveva cercato con tutte le forze di non cedere, di non diventare vittima del desiderio che provava per Hana, eppure si era tradito da solo.
Solo in quel momento, Taehyung capì la gravità delle sue azioni.

Hana chiuse le gambe, guardò Taehyung con occhi inquieti, timorosi.
Il biondo respirò profondamente, il filo che legava i due sguardi era spesso e resistente.
Taehyung fu il primo a spezzare quel filo.

Il ragazzo si alzò di scatto e uscì dalla stanza.
Non si fermò nemmeno a guardare se Jimin e Yoongi si trovassero ancora lì fuori, a passo svelto il biondo si diresse verso il bagno.
Poggiò le mani sul lavello, il suo respiro era pesante come un macigno, la sua schiena si arcuava come se avesse appena trascorso un intero pomeriggio in palestra e fosse affaticato, stanco... stremato.
E Taehyung era davvero stremato, ma di certo non per la palestra.
Il suo membro era duro ed eretto; Taehyung avrebbe tanto voluto tornare indietro nel tempo per evitare quel che era appena successo, non riusciva a realizzare i movimenti che il suo corpo aveva appena attuato su quello di Hana.

"Cosa cazzo sto facendo?" Ringhiò sotto voce, consapevole del danno che oramai aveva fatto.

La stessa mano che poco prima aveva avuto il piacere di toccare il calore di Hana si mosse; Taehyung se la portò al viso, inspirò l'odore intenso e dolciastro che le sue dita, ancora umettate dei succhi di Hana, emanavano nell'aria.
Il ragazzo ringhiò arrabbiato, aprì l'acqua e si lavò le mani con furia.
Scosse la testa quando il volto di Hana ricomparve nella sua mente, quando i gemiti eccitanti della ragazza risuonarono nelle sue orecchie, e anche quando la sensazione piacevole, elettrizzante delle soffici labbra della mora premevano contro le sue.
La sua mente era del tutto proiettata verso Hana, e Taehyung era arrabbiato per questo.
Non solo il suo corpo desiderava ardentemente la mora, ma anche la sua testa adesso non faceva altro che pensare a quest'ultima; di Iseul non era presente nemmeno l'ombra.

Taehyung non sapeva perché avesse reagito in quel modo; non sapeva perché si fosse fiondato su Hana come se il suo unico scopo di vita fosse quello di assaporarla e gustarla ogni minuto, di ogni ora di ogni giorno.
Appena aveva avuto la conferma del tradimento di Jimin, un forte senso di repulsione crebbe dentro il ragazzo.
E quella sensazione non era solo rivolta al suo migliore amico, ma anche alla ragazza che aveva sempre pensato di desiderare.
Fino a quel momento.

"Tae?"

Taehyung si bloccò immediatamente.
La voce di Iseul arrivò alle sue orecchie come un suono ovattato, debole.
Il più alto si voltò piano, la bionda si trovava sulla soglia della porta del bagno e guardava il maschio con espressione preoccupata.

"Stai bene...?"

I due non si erano più parlati da quando Iseul aveva detto a Taehyung quelle parole.
Da quando aveva dato prova di essere sempre stata a conoscenza dei sentimenti che il ragazzo nutriva per lei.
Un ringhio rabbioso provenne dalla gola del maggiore.

"No. Non sto bene." Taehyung parlò, il tono sempre roco era intriso dalla furia.

"Tae-"

"Jimin ti piaceva così tanto da andare a letto con lui anche quando stava ancora con Hana? Ma cosa ti dice il cervello?"

Non la capiva.
Tutta quella rabbia che si stava impadronendo di lui, Taehyung non riusciva a capirla e nemmeno a dominarla.
Iseul sgranò gli occhi, il battito cardiaco accelerò; pensava che Taehyung potesse avere un sospetto ma ora che lui aveva compreso tutto, lei adesso si vergognava di sé stessa.
Perché aveva paura di deludere il suo migliore amico, l'unico che la apprezzava veramente nonostante i tanti errori che aveva fatto e il suo caratteraccio spinoso.

"Tae-"

La voce di Iseul si spezzò non appena il biondo con uno scatto fulmineo la raggiunse.
La ragazza dovette inclinare leggermente la testa per poter vedere il viso irato e ostile di Taehyung.

"Questo è troppo Iseul... è troppo anche per te." Taehyung sussurrò, superò la ragazza e uscì dal bagno per tornare da Hana.







~ Angolo Autrice ~

Avete guardato il BANG BANG CON?
Non sapevo se aggiornare stasera o aspettare a domani proprio per i concerti, ma alla fine ho deciso di aggiornare, anche perché il capitolo era pronto e per fortuna ci ho messo poco per correggerlo.

Non vi chiedo nulla riguardo quel che ha detto Jimin, anche perché dai commenti avevo notato che alcun* di voi avevate già capito che era successo qualcosa tra lui e Iseul quando lui ancora stava con Hana.

Ditemi però cosa ne pensate del capitolo in generale, cosa pensate possa accadere nel prossimo tra Taehyung e Hana?
E tra Taehyung e Iseul?
E non ci dimentichiamo di Jin e Mei, in questo capitolo li abbiamo visti pochissimo ma nel prossimo
saranno più presenti.👀

Una cosa importante: mi sembra anche inutile scriverlo, ma siccome ho ricevuto commenti negli scorsi capitoli che mi hanno fatto storcere il naso, mi tocca ripetere l'ovvio.
Questa storia ha scene smut.
Non è una novità, c'è scritto pure nella trama e da quel che scrivo si capisce che genere di storia sia Fake boyfriend.

Per favore, se non vi piace questo genere, se vi mette a disagio e non riuscite a leggere certe scene allora EVITATE!
O almeno evitate di lasciare commenti che mi fanno pensare di aver scritto chissà cosa di esagerato quando invece ho scritto molto, MOOOOLTO di peggio.
Okay? Okay.

Grazie per aver letto fino a qui.♥️
Al prossimo aggiornamento.🌌

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