❥12.

WORD COUNT: 4.276

======== • ✠ • ========

HANA'S POV

"JIN HA LECCATO LO STESSO CUCCHIAIO CHE HO MESSO IN BOCCA IO!"

Sgranai gli occhi.
Ero appena rientrata in camera, Taehyung mi aveva accompagnata e quasi sicuramente aveva sentito anche lui le urla di Mei.
Speravo per la mia migliore amica di no, ma aveva alzato molto il tono di voce e Taehyung era dietro la nostra porta fino a cinque secondi fa.
L'aveva certamente sentita, poco ma sicuro.

"Cosa? Ma... sul serio???" Domandai incredula, un enorme sorriso si distese sulle mie labbra.

Jin aveva fatto davvero questo?
Oh, sapevo che quel bastardo era interessato alla mia piccoletta... mi chiedevo però perché la stesse torturando così, non poteva direttamente chiederle di uscire e basta?
Se avessi scoperto che la stava solo prendendo in giro giuro su Dio che-

"Unnie oddio è bellissimo, ma come può essere così non respiravo neanche avevo trattenuto il respiro in quel momento stavo soffocando e lui non faceva altro che parlare di cose bollenti e cazzo io ero un bollore vivente!!!"

"Aspetta Mei, calmati..." Non riuscii più a starle dietro, quando Mei iniziava a parlare a macchinetta diventava impossibile per me comprendere le sue parole.

"Volevo essere quel cucchiaio..." Ad un certo punto sussurrò, il viso era completamente affondato nel cuscino quindi la voce uscì ovattata e poco limpida.

"Mei ricomincia da capo, voglio sapere tutto!"

Iniziai a togliermi il cappotto e a preparare il pigiama, e quando mi voltai vidi subito il viso accigliato della mia migliore amica.

"Tu. Mi avevi detto che non mi avresti lasciata da sola." Borbottò imbronciata, puntandomi l'indice contro.

"Lo so ma Tae mi ha trascinata in camera sua e- ehi! Di cosa ti lamenti?
Se ci fossi stata io con te Jin non si sarebbe mai preso tutte queste libertà, quindi dovresti ringraziarmi invece di incolparmi."

"Ringraziarti? Hana non capisci, stavo morendo!"

"Esagerata."

"Lo hai visto? Stiamo parlando di Kim SeokJin."

"Sì, l'ho visto... è un bellissimo ragazzo che sta mostrando di avere dell'interesse per te. E tu mia cara, dovresti cogliere l'attimo!"

Dopo aver detto quelle parole Mei stranamente si zittì.
Borbottò qualcosa che però non riuscii a sentire; andai in bagno per darmi una pulita, lavarmi i denti e rimuovere il poco trucco che avevo messo quella sera.
Nel mio caldo e comodo pigiama di paille tornai dalla mia amica, la trovai nella stessa posizione in cui l'avevo lasciata.
E cioè morta sul letto.

"Mei?"

"Quindi andremo al compleanno di Jimin?" Mi chiese con una vocina piccola piccola.

Mh, questa era una bella domanda.
Forse dopo stasera, dopo avergli risposto in quel modo Jimin aveva già declinato il mio invito.
Taehyung me lo avrebbe fatto sapere, ma se l'invito fosse stato ancora valido?
Cos'avrei fatto?
Una parte di me voleva accettare, solo per infastidire Jimin e Iseul, più il mio ex però, alla sorella di Jungkook meno la consideravo e meglio era per tutti.
D'altra parte però, avevo un brutto presentimento.
Non sapevo come spiegarmelo, ma avevo il timore che se avessi accettato e fossi andata, sarebbe potuto accadere qualcosa di sgradevole... molto sgradevole.

E poi c'era Taehyung.
Tutta la conversazione che avevo avuto con lui questa sera mi aveva fatto riflettere parecchio.
Era incredibile quello che avevo scoperto; gli piacevo, ma dato che avevo accettato di uscire con Jimin lui aveva deciso di mostrarsi fin dall'inizio antipatico e arrogante nei miei confronti, così tanto da allontanarmi e da discutere con me ogni volta che ne aveva l'occasione.
Che scemo.

E ancora non riuscivo a comprendere ciò che provava per Iseul, ma d'altronde quel che aveva detto questa sera era vero, io mi basavo su ciò che vedevo, non conoscevo bene la sua amichetta bionda.
Era anche vero che quel che Iseul mostrava di sé non fosse tanto positivo.
Non tanto perché la lanciava come se fosse un pallone in una partita di basket perché lei poteva andare a letto con chi le pareva; era proprio il suo atteggiamento, il suo sentirsi così superiore e importante rispetto a tutti noi che mi faceva innervosire.

Jeon Iseul non era nessuno, la monarchia qua non esisteva più e lei non era la regina di niente, quindi doveva darsi una calmata.
Se si fosse comportata in maniera un po' più rispettosa e soprattutto umile con me, con Mei e con tutte le altre ragazze che non erano sue amiche, allora forse la sua immagine sarebbe stata un filo più sopportabile.

"Non lo so... hai sentito cosa mi ha detto stasera?"

Mei negò con il capo, ricordandomi che appena aveva visto Jimin era scappata subito, lasciandomi appunto lì in piedi sulla soglia della porta ad affrontare la gelosia del mio ex.
Velocemente ripetei il breve scambio di battute che avevo avuto con lui; la mia amica spalancò gli occhi, ma subito dopo cominciò ad applaudire, fiera e orgogliosa della risposta che avevo rifilato a Jimin.

"Hai fatto bene a rispondergli così!
Ma come si è permesso?" Mei continuò a lodarmi, facendomi sorridere.

"Lui può fare quel che cavolo gli pare e io no? Non penso proprio." Sbuffai, ricordandomi l'espressione derisoria e il ghigno strafottente che Jimin mi aveva mostrato questa sera.

"Comunque, ritornando alla tua domanda... non so se il nostro invito è ancora valido, proprio per come gli ho risposto stasera.
Ma Taehyung mi ha detto che parlerà con Jimin e mi farà sapere."

Non appena nominai il biondino, gli occhi di Mei si assottigliarono formando due strette fessure; una nota di curiosità scintillò in quelle sfere color caffè, nascoste però dai grandi occhiali della mia migliore amica.

"Sei stata parecchio tempo in camera di Tae stasera..."

"Ah no. Non fare domande!" Esclamai imbarazzata, non volevo assolutamente ricordare cosa fosse successo in quella stanza.

"Perché fai improvvisamente la timida? State insieme, è normale che vi lasciate andare e facciate certe cose."

"Sì ma-"

"È stato bello? È bravo? Ti ha trattata bene? Com'è andata?"

Ecco.
Mei era sempre stata una persona terribilmente curiosa, ma se in passato non avevo avuto problemi a raccontarle della mia relazione con Jimin, adesso mi sentivo a disagio.
Perché quel che c'era tra me e Taehyung era tutto finto.
O meglio, sarebbe dovuto essere tutto finto... solo che il mio corpo sembrava non capirlo e aveva reagito anche parecchio volentieri alle attenzioni che Taehyung mi aveva dato.
Non avrei dovuto provare niente, ma non potevo negare che le sensazioni che invece avevo percepito in quel momento fossero più vivide che mai.
E questo mi preoccupava, mi preoccupava tantissimo.

"Non cambiare argomento, devi sempre raccontarmi di Jin che si infila in bocca lo stesso cucchiaio che avevi in bocca tu." Tentai di riportare il centro della conversazione su di lei.

Fu un'ottima mossa, conoscevo bene la mia amata amica.
Kim SeokJin era l'argomento di cui Mei avrebbe parlato per ore infinite; faceva tanto la finta tonta dicendomi che non aveva intenzione di restare sola con lui, ma sapevo benissimo che in fondo in fondo, dentro di sé sperava sempre di avere qualche momento con l'affascinante moro, senza essere disturbati dai tanti amici di quest'ultimo.
Alla menzione di Jin il viso di Mei avvampò a dismisura, conoscendola probabilmente stava ricordando l'attimo in cui era rimasta in cucina con lui.

"Oddio Hana è così bello!!!!" Scoppiò, ridacchiai poiché la mia amica tentava in tutti i modi di contenersi ma non ci riusciva mai.

"Prima di tutto mi ha chiamata piccola... piccola! E non una volta sola, ma due!"

"Accidenti, si è preso parecchie libertà stasera Mr. Worldwide handsome."

"Può prendersi tutte le libertà che vuole... anzi no, non può perché io ho il cuore debole e se lui continuerà a fare così io potrei non arrivare ai miei venticinque anni."

Scoppiai a ridere, fortunatamente con la mia domanda ero riuscita a distrarre Mei.
Almeno così non avrei pensato a tutta la situazione che si era creata tra me e Taehyung.
Al momento non volevo assolutamente pensarci, non volevo soffermarmi a pensare al fatto che quel ragazzo tanto antipatico e presuntuoso stasera aveva dimostrato di essere una persona dolce e comprensiva e non solo, aveva per di più ammesso di aver provato dell'interesse per me la prima volta che mi aveva vista, stupendomi notevolmente.

E se mi fossi messa anche a ripensare ai nostri corpi che sbattevano e sfregavano tra loro, alle mie labbra racchiuse dai suoi denti, alla sua bocca premuta sulla mia pelle e alle sue mani che vagavano su ogni mia curva... beh, probabilmente come Mei non sarei arrivata nemmeno io ai miei venticinque anni.

Ero terribilmente confusa, e l'apparizione improvvisa di Jimin aveva peggiorato il tutto.
Sospirai, sembrava che avessi giudicato in maniera troppo superficiale tutta questa cosa della finta relazione; a quanto pareva mi ero infilata in un guaio più grande di quel che mi ero immaginata.

"Hana?"

La vocina di Mei mi fece tornare coi piedi per terra, mi ero momentaneamente estraniata da tutto il discorso su Jin poiché Taehyung aveva invaso completamente i miei pensieri.
Di nuovo... maledetto.
E perché continuavo a pensare a lui?
Perché la mia mente mi riportava al suo caratteristico sorriso a scatola?
Lui adesso si trovava già a casa sua, ci eravamo salutati da un po', quindi basta pensare a lui.
Concentrati su altro Hana.

"Scusami, ero sovrappensiero." Sussurrai.

"Quindi, dicevi che Jin ti ha fatto assaggiare lo stufato?"

"Sì! E non mi ha dato direttamente il cucchiaio, me lo ha avvicinato al viso perché voleva imboccarmi lui!
Sono morta per l'imbarazzo, volevo scappare in quel momento!"

Le guance rossissime di Mei mi fecero sorridere.
Dissi alla mia amica di continuare a raccontare, e lei sempre più imbarazzata mi raccontò della voce sensuale che Jin aveva questa sera, e dell'espressione particolarmente seducente che aveva in volto mentre parlava con lei.

"Ci stava palesemente provando!" Esclamai un po' incredula.

Onestamente avevo sospettato che Jin fosse un po' interessato a Mei, ma comunque nel corso dei mesi il ragazzo era sempre stato molto sulle sue; certo, si era sempre dimostrato tanto gentile e dolce con lei, ma non si era mai preso certe libertà.
Cosa gli era successo stasera?

"Aspetta aspetta... sembrava che ti stesse per baciare?" Ripetei le sue parole, i miei occhi erano sempre più allargati, così come il mio stupore.

"Sembrava... non ne sono più tanto sicura. Forse mi sto facendo troppi viaggi con la fantasia." Borbottò lei, l'entusiasmo che aveva all'inizio della conversazione stava diminuendo rapidamente.

"Ma hai detto che aveva il viso molto vicino al tuo, e la testa era inclinata.
Sai perché era leggermente inclinata?
Per far incastrare perfettamente le sue labbra tra le tue!" Dissi sorridendo con malizia, ma Mei scosse la testa.

"No, secondo me stava solo scherzando."

"Spero tu ti stia sbagliando, perché non può scherzare su una cosa del genere.

"Non scoprirò mai cos'avesse realmente intenzione di fare, anche perché poi è arrivato Hoseok." Mei sospirò, e adesso l'entusiasmo era definitivamente scomparso, la sua voce uscì molto sconsolata.

"Basterà vedere come si comporterà nei prossimi giorni, no?"

Mei annuì, anche se non mi parve molto convinta.
Purtroppo, finito di parlare di Jin la mia amica riprese il discorso su Taehyung.

"Mei..."

"Dimmi solo se è stato bello!" Lei insistette, nel frattempo si stava infilando al caldo sotto le coperte.

"Sì. È stato bello." Borbottai, seguendo le sue stesse azioni e sdraiandomi sul mio comodo e confortevole letto.

"Non sembri tanto convinta sai?"

"È solo che sono stanca, inizio ad avere sonno." Sussurrai, sperando che la scusa riuscisse a convincerla.

Spensi la luce, così potei nascondere il rossore che si stava velocemente propagando su tutto il mio viso.
Parlare di lui mi faceva tornare di nuovo a quella situazione intrisa di una tensione e una carica sessuale, così forte e intensa che... maledizione.
Cominciai a percepire nuovamente un certo bollore, e non solo sul mio viso.

"Oh, io lo so perché sei stanca!" Mei mi prese in giro, anche se eravamo completamente al buio capii che se la stava ridendo sotto i baffi, la sentii sghignazzare.

Sinceramente avrei tanto voluto confidarmi con lei.
Spiegarle tutto, dirle che la nostra storia era solo una messinscena creata per far lasciare Jimin e Iseul.
Ma avevo concordato con Taehyung che non avremmo raccontato niente a nessuno, e questo comprendeva anche Mei.
E conoscevo bene la mia amica, si distraeva facilmente e se avesse saputo di me e del biondino forse non sarebbe riuscita a reggere il gioco, se lo sarebbe fatto scappare prima.
Involontariamente, ma parlando con gli altri le sarebbe potuto sfuggire e io e Taehyung non potevamo correre certi rischi.
Diedi la buonanotte a Mei e chiusi gli occhi.

Cercai di addormentarmi ma non ci riuscii, il volto, il sorriso di Taehyung continuava a spuntare dentro la mia testa.
Stavo per perdere la pazienza, io non volevo ma il mio subconscio mi spingeva a pensare a lui.
No, questo non andava affatto bene.

|
|

La mattina dopo mi misi d'accordo con Taehyung per incontrarlo prima dell'inizio delle lezioni.
Dato che ormai per tutti stavamo insieme, dovevamo comportarci come una normale coppia di fidanzatini.
Quindi, mentre Mei era già entrata al caldo per prendersi un caffè, io lo aspettai fuori, al gelo.
Ci eravamo scambiati solo qualche messaggio quella mattina per accordarci sul punto d'incontro, non sapevo se avesse parlato o peggio, discusso con Jimin.
Ma speravo di no, in fondo se ci discutevo io non doveva farlo anche lui.

"Stai aspettando il tuo fidanzatino?"

Oh no. No.
Evidentemente non dovevo neanche pensare al mio ex, perché adesso si trovava di fronte a me, e io mi ero svegliata da poco, ero ancora abbastanza rimbambita e non molto pronta ad affrontare le sue parole e frecciatine velenose.
Infatti sospirai e non gli risposi, feci finta di non averlo sentito ma non durò molto, perché Jimin questa mattina sembrava avesse voglia di stuzzicarmi.

"Stiamo giocando al gioco del silenzio? Avresti potuto avvertirmi."

"Jimin... davvero, non ho voglia di discutere con te in questo momento."

Jimin sorrise; odiavo quel suo famoso sorrisino furbetto e malizioso, lo odiavo perché era proprio il sorriso che mi aveva conquistata.
Si avvicinò a me quindi immaginavo volesse parlarmi, magari aveva intenzione di chiedermi scusa per come si era rivolto nei miei confronti ieri sera.

"Dimmi solo una cosa... perché?"

"Perché cosa?" Domandai confusa.

"Perché tra tutti gli imbecilli che ci sono hai deciso di frequentare proprio uno dei miei migliori amici."

Lo sguardo di Jimin era serio e deciso; il sorrisino che tanto faceva cadere tutte ai suoi piedi era sparito, le labbra adesso erano contratte in una piega longilinea.
Deglutii, non pensavo potesse chiedermelo in modo così diretto.
Volevo una reazione da parte sua e l'ho ottenuta sia ieri sera che ora, in questo preciso istante.
L'unico problema è che sembrava arrabbiato, e onestamente volevo mantenere i toni calmi.

"Non ho deciso niente... è successo e basta." Sussurrai.

Jimin storse la bocca, era visibilmente infastidito dalla mia risposta.
O forse era tutta la situazione che gli dava fastidio, non sapevo cosa pensare... sapevo solo che mi trovavo a disagio perché non ero psicologicamente pronta ad avere una conversazione da sola con lui, incredibilmente mi sono ritrovata a sperare nell'arrivo di Taehyung.

"Perché non riesco a crederti?" Jimin parlò ancora, ma adesso quella che stava cominciando ad infastidirsi ero io.

"Ma che vuoi? Tu mi hai lasciata e ti sei messo subito con un'altra, sei l'ultimo che puoi pa-"

"Ehi ehi ehi... calmati. Ritira gli artigli gattina, voglio solo parlare con te, non voglio litigare."

Mi ammutolii, anch'io volevo solo parlare con lui, ma il suo atteggiamento mi stava altamente scocciando.

"A me non sembra che tu voglia solo parlare, mi basta ricordare cosa mi hai detto ieri sera." Sbuffai, incrociando le braccia al petto perché quella mattina faceva davvero freddo.

Sentii Jimin sospirare; con la coda dell'occhio lo vidi avvicinarsi ancor di più alla mia figura, mi scostai.

"Fai sul serio Hana? Vedi che sei tu quella che vuole litigare?"

"No Jimin, io non ho mai voluto litigare con te, sei tu con il tuo comportamento che-"

"Non dire cazzate! Ho sempre cercato di restare tuo amico anche dopo che ci siamo lasciati, e tu invece mi hai sempre guardato con odio!"

"Ma quando hai cercato di essere mio amico? Quando hai detto che sono passata da casa vostra per una sveltina? Wow, che amicone che sei!"

"Senti non ti basare solo sulle parole di ieri sera, prima che tu ti mettessi con Tae ho sempre cercato di avere un confronto maturo e civile con te, ma tu invece mi hai sempre trattato con sufficienza!"

"Cazzo Jimin mettiti nei miei panni! Mi lasci dopo un anno e mezzo senza un valido motivo e poi ti ritrovo a pomiciare con quella dopo pochi giorni, ma cosa dovrei pensare di te? Sul serio hai davvero pensato che noi potessimo restare amici dopo il modo in cui mi hai trattata??"

Se volevo che i toni rimanessero calmi quell'intenzione se n'era bellamente andata a quel paese.
Io stavo urlando come una pazza, Jimin stava facendo lo stesso; entrambi stavamo alzando la voce e stavamo involontariamente attirando l'attenzione  di tutti gli altri studenti.

"Hai battuto la testa per caso? Sai benissimo perché ti ho lasciata!"

Allora voleva farmi davvero incazzare.

"Esatto, mi hai lasciata quindi non sono affari tuoi se esco con qualcun'altro!"

"Diventano affari miei se quel qualcun'altro è uno dei miei migliori amici!"

"Ah, ti riferisci al vostro codice del cazzo?"

Forse non avrei dovuto menzionare il codice, ma ero così arrabbiata che non ero riuscita a dare un freno alla mia lingua lunga.
Jimin si bloccò; spalancò lievemente gli occhi, sembrava parecchio stupito del fatto che fossi a conoscenza di quella cavolata.
Forse era una cosa tra di loro e Taehyung non me ne avrebbe mai dovuto parlare?
Jimin aprì bocca, sembrava volesse dirmi qualcosa ma subito dopo la richiuse.
Alzai un sopracciglio e cercai di allontanarmi da lui e aspettare Taehyung da un'altra parte ma la sua voce mi bloccò.

"Rispondimi sinceramente... usciresti con l'ex della tua migliore amica?"

"Mei non ha-"

"Okay, allora usciresti con Jin, sapendo che Mei ha una cotta per lui?"

Questo era un colpo basso.
Negai col capo, Jimin sorrise come se avesse vinto perché aveva ottenuto come sempre l'ultima parola.

"Capisci adesso?" Sussurrò, ma aggrottai le sopracciglia e continuai a scuotere la testa, contrariata per le sue parole.

"Jimin... mi hai lasciata. Stai con un'altra adesso, non provi più nulla per me."

Il mio cuore perse un battito quando vidi il mio ex avvicinarsi di scatto a me.
La distanza che separava il suo volto dal mio era minima; i nostri nasi potevano quasi toccarsi e io potevo percepire il suo caldo respiro solleticare le mie labbra.
Il suo atteggiamento mi confondeva, odiavo questo suo lato geloso e possessivo, non stavamo più assieme, perché si comportava come se invece fossimo ancora fidanzati?
Le parole che pronunciò successivamente aumentarono la confusione all'interno della mia mente.

"Non dire cazzate."



TAEHYUNG'S POV

"Hai davvero leccato lo stesso cucchiaio che hai dato a Mei, ieri sera?"

Forse non avrei dovuto fare quella domanda proprio mentre stava guidando, perché notai le mani di Jin stringere maggiormente il volante; deglutì, il pomo d'adamo si mosse flebilmente.

"Te lo ha detto Hana?"

"No, Mei lo ha urlato a Hana e io ho potuto sentirlo perché non mi ero ancora allontanato dalla porta della loro stanza." Risi, ricordando quando ieri sera sentii forte e chiaro la voce di Mei, solitamente molto bassa e timida, di un tono decisamente più alto.

"Quindi lo ha urlato a Hana?" Jin chiese, il suo sguardo mantenne l'attenzione sulla strada.

Jin mi lanciò una rapida occhiata e quando mi vide annuire sogghignò, compiaciuto dal responso ottenuto.

"Carina." Commentò con un filo di voce, forse non voleva farsi sentire da me ma invece lo sentii benissimo.

"Perché non la porti fuori per un vero e proprio appuntamento?" Suggerii, ormai era evidente che l'interesse fosse reciproco.

Ma appena Jin udì le mie parole il ghigno scomparve immediatamente dalle sue labbra; esse si contrassero in una rigida piega, un sguardo tentennante si fece spazio attraverso i suoi lineamenti.

"Non so ancora cosa fare con lei." Bisbigliò.

"Se Mei ti piace-"

"Mi piace. Ma sai bene anche tu cos'è successo con quella con cui uscivo prima."

"Lo so, ma non devi farti influenzare dal passato. Dovresti lasciartelo alle spalle e andare avanti, altrimenti se non hai intenzioni serie ti consiglio di non stuzzicare quella povera ragazza.
Si vede che tu le piaci e parecchio, ma se continui in questo modo la torturi e basta, e lei non se lo merita."

Un aspro ringhio emerse dalla gola di Jin.
Avevo compreso che quel che gli avevo detto lo aveva innervosito, ma ero sincero e qualcuno comunque avrebbe dovuto dirglielo prima o poi.
Non avevo legato tantissimo con Mei, ma l'avevo sempre trovata molto dolce e carina e dato che adesso, anche se per finta frequentavo la sua migliore amica, inavvertitamente mi ritrovavo qualche volta a passare del tempo pure con lei.

L'interesse che Mei aveva per Jin era evidente, e sapevamo tutti che anche a lui piaceva la brunetta.
Si era sempre contenuto però, a causa della brutta vicenda che aveva visto la ragazza con cui si era frequentato in passato.
Quel fatto lo frenava dal frequentarsi seriamente con altre ragazze, per questo per tutta l'università Jin era sempre visto come il principe bellissimo ma inarrivabile.
Gentile e dolce con tutte, ma che non si esponeva mai pubblicamente con una ragazza in particolare.
E anche con Mei cercava di fare così; ma dovevo presumere che ieri sera si fosse lasciato andare un po' di più dato che erano al sicuro, tra le mura di casa nostra.

"Hai parlato con Jimin?" Jin mi chiese, evitò di rispondere a quel che avevo detto precedentemente su Mei.

"No. Quando sono tornato ieri sera lui si era già chiuso dentro camera sua, e stamattina è uscito presto.
Non ne ho avuto l'occasione." Sospirai.

"Non ci ho parlato nemmeno io, è stato particolarmente silenzioso sia ieri, sia prima."

Rivolsi la mia attenzione verso il finestrino; sospirai stancamente, non sopportavo molto questa situazione.
Un pensiero incoerente dato che l'idea di fingere di stare assieme l'avevo avuta io, ma l'impresa si stava rivelando più dura del previsto.
Non solo per quel che poteva accadere tra me e Jimin, ma anche per quello che si stava creando tra me e Hana.

Onestamente, ero più preoccupato per Hana che per Jimin.
Tutta questa farsa mi stava avvicinando a lei, l'obiettivo era far allontanare Jimin e Iseul, non far avvicinare la ex del mio migliore amico a me.
E ovviamente il fatto che io le saltassi addosso come se fossi un animale in calore, in astinenza da mesi non aiutava.
Ma che cazzo stavo facendo?

"Ah, stavamo parlando del diavolo..." Sussurrò Jin mentre parcheggiò la sua auto.

Seguii il suo sguardo notando immediatamente a cosa, anzi a chi si stesse riferendo.
Jimin e Hana stavano parlando.
Ma poi li guardai meglio; Jimin era di spalle quindi mi soffermai sul volto apparentemente furioso di Hana.
No... non stavano solo parlando...

"Stanno discutendo o sbaglio?"

Allargai gli occhi non appena vidi Jimin accostarsi ancor di più a Hana, sembrava quasi che la stesse per baciare.
Non ci pensai due volte e saltai giù dalla macchina, ignorando la voce di Jin che tentò di richiamarmi.

Non seppi perché ma quell'immagine mi diede fastidio, vedere quei due così appiccicati mi irritò particolarmente.
Mi irritava soprattutto il comportamento di Jimin, aveva voluto Iseul no?
Allora perché adesso stava guardando la mia ragazza come se volesse divorarla lì, di fronte a tutti?

Finta ragazza, mentalmente mi corressi.






HANA'S POV

"Non dire cazzate."

Cazzate?
Quindi mi stava dicendo che provava ancora qualcosa per me?
Guardai Jimin come se avesse appena detto qualcosa in una lingua straniera, come se avesse pronunciato delle parole per me impossibili da comprendere.
Stavo per replicare ma con la coda dell'occhio notai Taehyung correre verso di noi.
E dall'espressione che aveva sul viso, sembrava parecchio allarmato, ma anche furioso.
Inarcai un sopracciglio dubbiosa, perché stava correndo come un disperato?

Ma sgranai gli occhi non appena lui si gettò su di me; le sue labbra sbatterono rudemente sulle mie, le sue mani andarono dritte sulla mia vita che strinse subito, così da attirare maggiormente il mio corpo al suo.
Sentii il calore pervadere il mio viso, Taehyung mi stava baciando davanti a tutti per riconfermare ancora una volta che stavamo insieme.

Per riconfermare che io ero sua.

E tutto questo, ad un palmo dal naso di Jimin.









~ Angolo Autrice ~

Scusate se non ho più aggiornato. :(
I capitoli speciali che ho pubblicato in questi giorni mi hanno rubato più tempo del previsto, (soprattutto i due capitoli più lunghi) e quando ho finito di scrivere questo capitolo ho pensato che fosse un'idea carina pubblicarlo il 30, in onore del compleanno di Tae.
E quindi vi ho fatto aspettare un po' di più, mi spiace. ^^"

Ma adesso la settimana di aggiornamenti è finita, quindi se tutto va bene dovrei tornare ad aggiornare questa storia regolarmente.

Questo è l'ultimo aggiornamento del 2020, piango.😭
L'anno non è ancora finito però, quindi non me la sento di farvi gli auguri ora, ve li farò domani sera sulla bacheca del mio profilo.💜

Anche perché è il compleanno di Taehyung, è giusto che gli auguri se li becchi tutti lui. ;)
E quindi tanti auguri al bellissimo protagonista maschile di questa storia!

•━━━ ✽ • ✽ ━━━•

Tanti auguri a Kim Taehyung, che con il suo sorriso, con la sua voce, con il suo caratterino dolce ma anche furbetto scalda il cuore di tutt* noi.🥰

•━━━ ✽ • ✽ ━━━•

Spero come sempre che il capitolo vi sia piaciuto, al prossimo aggiornamento! ✨

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top