❥08.
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HANA'S POV
Ogni passo sembrava pesante quanto un macigno; con movimenti lenti, avrei evidenziato molto lenti, mi avvicinai assieme a Mei verso l'infernale tavolo.
Gli occhi di tutti erano posati su di noi, principalmente su di me e iniziavo a pentirmi sempre di più della falsa relazione che avevo deciso di intraprendere con Taehyung.
Ma ormai non potevo più tornare indietro, gli altri avrebbero capito che quello fosse tutto un bluff e ci avrebbero deriso e preso in giro all'infinito.
Giunti al famoso tavolo situato al centro della sala, scrutai velocemente i posti liberi; ce n'erano giusto due, uno era tra Jimin e Jungkook e di fronte era seduto Jin.
L'altro invece si trovava nel lato opposto tra Taehyung e Jin, ma di fronte era seduto Jimin.
Oh, bella merda.
In entrambi i casi mi sarei seduta vicina a Jimin, lo avrei avuto al mio fianco o di fronte.
Era decisamente più scomodo avere il pungente e insistente sguardo del mio ex posato davanti a me, quindi se mi fossi trovata in un'altra situazione avrei scelto di mettermi accanto a lui e Jungkook, di fronte a Jin... lasciando poi il posto libero accanto a quest'ultimo alla mia migliore amica.
Mei si vergognava tanto, era timida quando Jin si trovava nei paraggi ma la conoscevo bene, e sapevo che il suo cuore sarebbe esploso di gioia se avesse avuto la possibilità di sedersi accanto a lui.
Ma.
C'era un ma.
Per tutti adesso io mi stavo frequentando con Kim Taehyung, quindi...
Cercai di non sospirare quando mi sedetti accanto a lui e Jin, con il mio ex seduto davanti a me e la sua attuale e odiosa fidanzatina appiccicata a lui, seduta proprio davanti a Taehyung.
Di conseguenza troppo vicina pure a me, con mia enorme felicità.
Felicità che sprizzava da ogni poro, si notava?
No?
Bene, perché ero ironica.
Mei quindi andò a sedersi accanto a Jimin e Jungkook, di fronte a Jin.
Alla fine a lei non andò male, andava d'accordo con il mio ex, ed era molto amica di Jungkook.
Erano i due piccoli del gruppo, entrambi caratterialmente simili, si erano trovati.
Quando il corvino aveva compreso che la mia migliore amica fosse timida tanto quanto lui col sesso opposto, lui ci impiegò poco nello sciogliersi e prendere confidenza con la mia piccoletta.
Cercai di non far caso al bruciante sguardo che Jimin mi lanciò appena presi posizione di fronte a lui; o tentai di non prendere in considerazione il braccio che apparve immediatamente sulle mie spalle.
Mi voltai verso Taehyung; cattiva mossa, perché mi accolse con uno dei suoi soliti ghigni compiaciuti.
Il biondino mi fece l'occhiolino e si sporse, accostando così il suo viso al mio e provocandomi un evidente ma irritante batticuore.
"Ti sto sussurrando all'orecchio solo per fare scena, non ti agitare." Bisbigliò, il suo respiro caldo colpì la mia gota, e il suo dolce ma intenso profumo invase le mie narici.
Non dovevo agitarmi era vero, aveva ragione... cazzo, ero agitata eccome però!
Ma mantenni la calma e lo assecondai, ormai c'ero dentro.
Per di più continuavano a ripetersi dentro la mia testa ciò che mi disse Taehyung quella mattina.
Jimin gli aveva detto che non saremmo durati neanche una settimana, e io ero pronta a dimostrargli il contrario.
Anzi, avevo proprio voglia di fargli vedere cosa fossi in grado di fare, in una sola settimana.
Sorrisi, facendo finta che Taehyung mi avesse appena sussurrato dei complimenti quando invece mi aveva solo chiesto di non farmi sovrastare dall'agitazione.
Ma quel sorriso svanì ben presto non appena percepii le sue labbra racchiudere il lobo del mio orecchio.
Ma... era impazzito?
Okay che dovevamo far vedere che ci stavamo frequentando ma queste avances pubbliche?
Così? In mensa di fronte a tutti?
Soprattutto di fronte ai suoi amici...
Sentii i denti del maledetto mordicchiare quel piccolo punto carnoso del mio orecchio; deglutii e potei percepire un po' di calore attraversare il mio viso che tornò nuovamente bollente.
Non era bastato l'acceso scambio di baci avvenuto quella mattina, adesso questo: sbaglio o Kim Taehyung sembrava gradirla parecchio questa farsa?
"Eddai Tae ma fai sul serio? Stiamo mangiando cavolo!"
La voce petulante di Iseul si fece sentire.
Inarcai un sopracciglio, confusa ma al contempo soddisfatta che la stronzetta si sentisse così infastidita dalla nostra vicinanza.
Mi sarei aspettata una reazione simile da parte di Jimin, non da parte sua.
A quanto pareva Taehyung riusciva a suscitare qualcosa in lei, non le era indifferente.
Accidenti, forse l'antipatico aveva ragione; forse la sorella di Jungkook provava qualcosa per lui, le serviva solo una spinta.
Taehyung ridacchiando allontanò il suo viso dal mio, ci voltammo entrambi e sussultai non appena incontrai le sfere seriose e giudicanti di Jimin.
Mi stava perforando con le sue occhiate fulminanti.
La mascella era contratta, la bocca piegata in una linea sottile e stretta; un'espressione contraria lampeggiava su quel volto solitamente tanto sorridente.
Diversamente da quel che avevo pensato Jimin si stava controllando; ma anche se non stava facendo battute o commenti di alcun tipo, il suo sguardo bastò per rendermi ansiosa e altamente turbata.
Il mio ex era silenzioso, ma poteva risultare letale... e forse questo era anche peggio.
"Dov'è il problema? Voi pomiciate da far schifo ogni volta che ci troviamo qui in mensa." Taehyung ribatté alle precedenti parole di Iseul.
"Infatti." Sentii Yoongi commentare a bassa voce, dando ragione al suo amico più piccolo.
Questo fatto mi sollevò un poco; avevo paura che Taehyung si fosse messo contro tutta la sua comitiva di amici per aver cominciato a frequentare me, la ex di uno del loro gruppo, invece Yoongi aveva appena concordato con le sue parole, senza commentare in modo aspro o acido ricordandogli che il mio ex si trovava di fronte a noi.
Anche Hoseok annuì, segno che pure lui si trovava d'accordo con le parole di Yoongi e del mio falso fidanzato.
Gli altri non si esposero, ma mi sentii comunque più tranquilla nel sapere che i ragazzi non mi odiavano per la mia decisione di frequentare Taehyung.
Anche se per finta, ma questo non lo potevano sapere.
"Ma noi possiamo." Iseul si vantò.
Non lo feci apposta, fu un gesto automatico che non riuscii a controllare; alzai gli occhi al cielo e sbuffai, anche piuttosto rumorosamente.
"Perché, noi no?" Replicai, la mia lingua era già partita all'attacco, non fui in grado di frenarla.
"Un po' di cattivo gusto non credi? C'è il tuo ex seduto davanti a te, conosci il significato della parola rispetto?"
Sgranai gli occhi.
L'atmosfera silenziosa che aleggiava attorno al tavolo divenne pesante e quasi irrespirabile.
Sentii Jungkook schiarirsi la gola, Yoongi e Namjoon emisero un sonoro sbuffo, gli altri continuarono a mangiare o guardare il loro piatto, nervosi dall'aria tesa che si era creata.
Se le parole di Iseul mi avevano colpita?
Sì, eccome... anzi, dovevo ammettere che da una parte aveva ragione.
Una piccolissima parte però.
"Lo stesso rispetto che mi ha portato Jimin quando ha deciso di mettersi con te, subito dopo avermi scaricata?
Oh sì mia cara, conosco il significato di quella parola... solo che decido di portare rispetto a chi me lo porta a sua volta."
Lo sguardo di Iseul si gelò in un istante.
Jimin invece non disse nulla, anche dopo le mie parole continuò ad evitare il mio sguardo, ma sapevo che dentro di sé stesse scoppiando.
Ero pronta ad accusare il colpo e assistere all'esplosione della bomba contenuta dentro di lui.
"Bella risposta amore, mi è piaciuta." Commentò Taehyung sorridendo e... fermate il gioco.
Mi aveva appena chiamata amore?
Già l'atmosfera era tesa di suo, perché questo cretino si divertiva ad appesantirla ancora di più?
"Oh, si parla già di amore?"
Eccolo.
Il primo commento da parte di Jimin, lo stavo aspettando da una vita ormai.
Stavo per ribattere ma Jin si mise in mezzo, in un vano tentativo di alleggerire la tensione.
"Di solito il cibo della mensa fa schifo ma ehi, oggi è buono!" Esclamò con il suo potente timbro di voce.
"Vero, non è male." Commentò Namjoon.
"Com'è la carne Mei? Volevo assaggiarla ma alla fine non l'ho presa."
La mia migliore amica andò nel panico.
Mentalmente ringraziai Jin per aver distolto l'attenzione riponendola sul cibo; lanciai una rapida occhiata a Jimin, e lo beccai a fissarmi.
Che stesse aspettando una mia risposta?
"Vuoi... vuoi un po' della mia?" Chiese con un filo di voce la mia amica, Jin le rivolse un enorme sorriso.
"Davvero posso?"
Gli occhi del ragazzo si ingrandirono e brillarono alla richiesta di Mei.
Sembrava un bambino appena entrato in un negozio di caramelle o di giocattoli, mi fece sorridere.
Mei annuì con un cenno del capo, ma il suo viso si trasformò in un pomodoro di un rosso vivido quando Jin spalancò la bocca, in attesa che la mia amica lo imboccasse.
Sul serio Jin?
Eppure sentivo dentro di me che il più grande del gruppo fosse a conoscenza della cotta che la mia amica aveva per lui; non era cieco, doveva saperlo.
Anche perché Mei lo aveva apertamente rivelato poco fa, prima di arrivare a questo tavolo.
Certo, contro la sua volontà: lei non poteva sapere che il ragazzo in quell'esatto momento si trovasse proprio alle sue spalle... fatto stava che o ci godeva a metterla in imbarazzo, o semplicemente Kim Seokjin era un ingenuo.
E chissà perché, secondo me era valida la prima opzione.
Scoppiammo tutti a ridere quando fu Jungkook ad imboccare Jin, ma il maggiore accolse con gusto il pezzo di carne dato dal più piccolo.
"Grazie Jungkookie!" Esclamò Jin tutto contento, ma le parole che sussurrò subito dopo mi fecero capire che lui sapeva.
"Anche se avrei preferito che fosse stata Mei ad imboccarmi."
Oh, il bastardo sapeva eccome.
Si divertiva a stuzzicare la mia migliore amica, non mi sfuggì il sorrisino furbo che si formò su quelle labbra piene.
Appena udì quell'ultima frase la mia amica sprofondò su quella sedia, facendosi piccola piccola.
Sorrisi intenerita, ma la mano posata sulla coscia mi spinse a voltarmi immediatamente verso Taehyung.
E una sensazione calda, umida e terribilmente piacevole ricoprì le mie labbra.
Allargai gli occhi con stupore, basita dall'iniziativa del maschio dai capelli biondi; onestamente non mi aspettavo questo bacio a stampo.
Anche se quella mattina ci eravamo lasciati andare ad effusioni un po' più audaci, esse avevano scaldato non solo il mio viso ma l'intero corpo.
Forse dovevo semplicemente abituarmi a questi gesti improvvisi, mettermi in testa che adesso stavo con un ragazzo.
Un ragazzo con cui non ero mai andata d'accordo perché aveva sempre avuto un atteggiamento di merda nei miei confronti ma... era sexy.
Non potevo negarlo, Taehyung era fin troppo sexy.
E baciava bene, e aveva una voce così suadente e calda che-
No, era meglio fermarmi qua.
Taehyung si staccò; fu un semplice, innocente bacio ma lasciò dentro di me sensazioni contrastanti.
Il batticuore aveva accelerato il suo ritmo, dovevo ammetterlo... mi era piaciuto.
Non lo avrei mai ammesso ad alta voce, ma non era così sgradevole baciare Kim Taehyung.
Il biondino mi sorrise, sentii la sua mano ancora posata sulla mia coscia stringere la carne, facendomi così distogliere dai tanti pensieri che inebriavano la mia mente.
Ricambiai il sorriso, e tornammo a mangiare.
Era accaduto tutto in un attimo, eppure quel brevissimo momento era parso così lungo e duraturo; durante quell'innocente bacio tutte le altre persone attorno a noi erano scomparse, il chiacchiericcio, i rumori chiassosi assieme ai disturbanti suoni di sottofondo si erano dissolti e il tempo sembrava essersi fermato.
Era decisamente strana la sensazione che mi trasmetteva Taehyung quando mi baciava... ma non dovevo assolutamente farmi trasportare dalla situazione; dovevo ricordare a me stessa che era tutta una farsa e che il ragazzo adesso seduto accanto a me, che si dimostrava tanto interessato, dolce e carino nei miei confronti in realtà non mi poteva nemmeno vedere da tanto che non mi sopportava.
Gli altri nel frattempo avevano continuato a mangiare e scherzare tra loro, Mei aveva ripreso il colore della sua carnagione, cercando di non morire a causa dell'atteggiamento così civettuolo di Jin e Jimin...
Oh beh, mi accorsi solo adesso che Jimin e Iseul si stavano baciando: un bacio decisamente più spinto e piccante rispetto al nostro.
Il bue che chiamava cornuto l'asino.
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Trascorse qualche giorno; la farsa proseguiva bene, io e Taehyung ogni tanto ci scambiavamo qualche bacetto, niente di che... nulla a che vedere con il bacio che ci eravamo dati la prima volta.
Mi dovevo correggere: i tanti baci così focosi da non essere capace di farli uscire dalla mia mente.
Fortunatamente i pranzi non furono così imbarazzanti come il primo, semplicemente perché il secondo giorno Jimin e Iseul non erano presenti, il terzo giorno invece non ero presente io poiché avevo trovato una scusa apposta per non pranzare assieme a tutti loro.
Io e Mei ci eravamo preparate il pranzo quella mattina e avevamo mangiato lontane dalla mensa, nel parco del campus.
Il quarto giorno invece Iseul aveva deciso di pranzare con le sue amiche; Jimin c'era, ma mi sedetti nel posto più lontano da lui.
Ovviamente non ci eravamo più parlati, lui ancora non si era esposto sulla relazione tra me e Taehyung, e se da una parte mi andava bene così, dall'altra ero conscia che si stava solo tenendo tutto ciò che aveva da dire per sé.
Sapevo bene che prima o poi mi avrebbe sputato in faccia tutto quel che aveva da ridire, questo silenzio era inquietante e ansiogeno.
Onestamente non mi interessava cos'aveva da dire riguardo l'intera situazione, Jimin mi aveva lasciata e ora stava con Iseul, io non ero più un suo problema come lui non era più un problema mio.
Una cosa che mi premeva era che i due ragazzi litigassero a causa mia... anche se sopportavo poco Taehyung, non volevo di certo compromettere un'amicizia bella come la loro.
Due giorni fa chiesi a Taehyung se Jimin continuava parlargli tranquillamente, se la nostra "relazione" non avesse intaccato in alcun modo il loro rapporto.
Sospirai di sollievo quando il biondino mi disse che Jimin sembrava essersi calmato, si parlavano in tranquillità, usando toni normali e pacati.
L'unica differenza era che il mio ex era leggermente più freddo, ma Taehyung mi disse di non preoccuparmi e che fosse già tanto che Jimin non facesse scena muta, o che non lasciasse la stanza nell'istante in cui arrivava lui.
Conoscevo bene Jimin e il mio finto ragazzo aveva completamente ragione, forse era divenuto più scostante, ma stava comunque cercando di mantenere un rapporto normale con Taehyung, continuavano a parlarsi e non potevamo lamentarci poiché poteva andare peggio.
Iseul invece era la solita stronza che si credeva la regina del mondo ma a questo c'ero abituata, di certo non mi spaventava.
Perché se avessi voluto sarei potuta diventare decisamente più stronza di lei.
Quindi per i primi quattro giorni sembrava andasse tutto bene, ma non avevo preso in considerazione una cosa: un fottutissimo, minuscolo ma importante dettaglio.
"Devi stare lontana da lui!"
Era il quinto giorno.
Durante il cambio tra una lezione e l'altra mi ero recata in bagno per fare pipì, mi stavo lavando le mani quando questa pazza era apparsa dal nulla, sbraitando e urlando di quanto fossi inadatta per Taehyung, e quindi dovevo stare alla larga da lui e bla bla bla.
Alzai gli occhi al cielo, che palle.
"Che hai detto? Non ho capito bene." Sbuffai, asciugandomi le mani con un foglio di carta.
"Quindi sei anche sorda oltre che stupida."
Inarcai un sopracciglio, irritata dalle parole che avevo appena udito.
Calma Hana... calma.
È piccola, non sa cosa sta dicendo.
"In realtà avevo sentito, ti avevo dato la possibilità di rimangiare le cazzate uscite dalla tua bocca ma vedo che non hai afferrato... non penso di essere io la stupida qua."
La ragazzina sbiancò; inizialmente sembrava che il gatto le avesse mangiato la lingua, ma poi riprese a parlare, con più strafottenza e superiorità di prima.
Però, ne aveva di coraggio questa matricola.
"Sono presidentessa del fanclub di Tae oppa e-"
"Cosa scusa?"
Risi.
Ma risi tanto, scoppiai a ridere come se avesse appena raccontato la barzelletta del secolo.
Oddio, cosa mi toccava sentire?
"Tesoro, pensa a studiare e a superare gli esami, invece di stare dietro a quell'imbecille e dedicargli pure un fanclub... un fanclub poi?
Ma sul serio?
Per cosa? Non è un idol, un attore o un modello."
Non riuscivo a crederci... eppure quando stavo con Jimin non avevo mai avuto questo tipo di problemi.
Sì, in quel periodo ero comunque sulla bocca di tutti, l'attenzione di qualsiasi studente si posava su di me quando attraversavo i corridoi dell'università ma nessuna aveva mai cercato di avvertirmi e ordinarmi che dovevo stare lontana da Park Jimin perché non ero degna di stare con lui.
Perché con quel borioso invece queste cose accadevano?
Sapevo che Kim Taehyung non avrebbe portato nulla di buono.
"Imbecille? Come puoi parlare così del tuo ragazzo?"
Ah già.
Il mio ragazzo... lo avevo momentaneamente scordato.
Cavolo, dovevo fare più attenzione quando parlavo di lui con altre persone.
All'improvviso si accese una lampadina nella mia testa; sogghignai, compiaciuta dello scherzetto che avevo appena elaborato.
"È il mio ragazzo e lo tratto come voglio." Iniziai, avvicinandomi a lei con passo felino, un sorriso furbo si contorse sulle mie labbra.
"Tu non puoi sapere quanto sia sottomesso il MIO piccolo, tenero Taehyung a letto... quando lo scopo gli piace essere chiamato con i termini più degradanti che io conosca.
Più lo tratto male, più lui si eccita." Sussurrai maliziosamente, evidenziando la parola mio.
La ragazzina scappò immediatamente a gambe levate.
Tentai di contenermi e di non scoppiare a ridere come una scema e uscii dal bagno, consapevole che in poco tempo chiunque avrebbe scoperto del lato sub del mio amato ragazzo.
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"Davvero una ragazzina ti ha detto questo?"
Namjoon mi guardò incredulo, inconsapevole del potere che lui e il suo gruppo di amici avevano sulla maggior parte degli studenti, sia maschi che femmine.
Annuii, sorseggiando il mio succo di frutta.
"Quando stavo con Jimin non mi era mai capitata una cosa simile, perché con Taehyung invece sì?" Domandai, incuriosita da questo particolare fatto.
Mi era rimasto questo dubbio in testa.
Mi ero scontrata con quella tipa ieri e da quel momento in poi avevo continuato a chiedermi tale motivo.
Avevo frequentato Jimin per quasi un anno e mezzo, e nessuna si era mai permessa di venire a rompermi le scatole e dettar legge su quel che dovevo o non dovevo fare.
Notai che gli occhi sempre sicuri di Namjoon tentennarono un po', questo significava che il ragazzo sapeva qualcosa e me lo stava nascondendo.
"Joon?"
"Okay beh... non hai mai avuto problemi in quel periodo perché Jimin ha minacciato tutti e... non te lo dovrei dire."
Spalancai gli occhi all'inaspettata rivelazione, perché stavo scoprendo questa cosa solo adesso?
"Joon... parla." Ordinai, l'attenzione completamente riposta su di lui.
Namjoon sospirò esageratamente, come se dovesse fare una cosa controvoglia.
Non me ne fregava nulla, aveva lanciato la pietra e adesso non poteva nascondere la mano, mi sarei fatta dire tutto quel che c'era da sapere.
"Jimin lo ha raccontato solo a noi, ma quando stavate insieme agli inizi, ha sentito alcune studentesse più grandi di te parlare della vostra relazione, di quanto tu non fossi degna di stare con uno come lui e che avrebbero dovuto fare qualcosa per toglierti di mezzo."
Raggelai appena le mie orecchie sentirono ciò che disse Namjoon.
Davvero l'invidia arrivava a ridurre le persone in questo modo?
E se Jimin non fosse intervenuto, cosa mi avrebbero fatto quelle ragazze?
Per un attimo mi ammutolii, incapace di pronunciare mezza parola.
Namjoon continuò a raccontare.
"Ovviamente Jimin non rimase zitto, si trovava proprio alle spalle di quella che sembrava la capobranco e le minacciò, facendo sapere loro che aveva sentito tutto e che avrebbero passato guai seri con lui e anche con il resto di noi, se si fossero avvicinate a te.
Quando ce lo raccontò rimanemmo tutti sconvolti."
Abbassai lo sguardo, totalmente scioccata dalla notizia.
Ero grata a Jimin; mi aveva difesa senza farmi sapere nulla... per me era stato davvero un colpo venire a conoscenza di questo particolare episodio dopo così tanto tempo.
Perché mantenere il silenzio comunque?
Jimin me ne avrebbe dovuto parlare.
"Taehyung lo sa? Perché se lo venisse a sapere interverrebbe di sicuro anche lui e-"
"Oh, non ce n'è bisogno." Lo bloccai sorridendo.
Il mio sorriso giustamente disorientò Namjoon, mi affrettai a spiegare.
"Non sono così debole e indifesa, ci ho già pensato io a quella ragazzina.
Era da sola poi, e a parte fare la figura della stupida ossessionata, non ha fatto altro... niente di cui preoccuparsi quindi." Mormorai, sogghignando per l'espressione che aveva avuto quella tipa quando ieri menzionai la parte dell'inesistente intimità che c'era tra me e Taehyung.
"Sei sicura? Se dovessi avere ancora dei problemi sai che-"
"Tranquillo Joon."
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Per le ore successive ripensai alle parole di Namjoon; era stato strano per me scoprire solo adesso che fu proprio Jimin, a rimettere in riga le tipe che gli andavano dietro.
Se Jimin non fosse intervenuto, chissà come avrei vissuto la nostra relazione... forse male, a causa delle sue numerose fans.
Ma dovevo smettere di pensarci, il passato era passato e ora Jimin era solo un ex, era inutile rimuginarci sopra.
A parte i tanti pensieri, la giornata trascorse tranquillamente... fino a quando non sorse un altro problema però.
Se avessi saputo che recitare la parte della ragazza di quell'antipatico avesse fornito tutte queste rotture, non avrei mai accettato.
Questa volta, il problema effettivo era proprio lui.
Kim Taehyung.
"Perché cazzo tutta l'università pensa che io sia un sottomesso?"
Era incazzato, e tanto.
Ma non mi spaventò la gelida espressione che in questo momento aveva stampata su quel volto rosso dalla rabbia, anzi la trovai divertente.
Non lo feci apposta, non riuscii a controllarmi e gli risi spudoratamente in faccia, azione che lo fece alterare ancora di più.
Taehyung sbatté rudemente una mano contro il muro, vicino alla mia testa; l'altra si posizionò sul mio collo.
Le dita tastarono la mia pelle sensibile ma non strinsero la presa; anche se non esercitò alcuna pressione, quel contatto così ravvicinato mi infastidì e non poco.
"Tae-"
Non riuscii a dire altro.
Taehyung attaccò con prepotenza la sua bocca sulla mia.
Sgranai gli occhi, il mio cuore sussultò a quel gesto inaspettato.
Per qualche secondo non capii più nulla; le sue labbra si mossero affamate sopra le mie, i denti sfregarono la carne rosea dopodiché la morsero, spingendomi a schiudere la bocca e a dargli quel poco di spazio per far inoltrare la lingua.
Non potevo scostarmi, ci trovavamo ancora una volta in mezzo al corridoio, di fronte agli sguardi curiosi e persistenti degli altri studenti e se mi fossi allontanata sarebbe risultato strano agli occhi delle altre persone.
La sua lingua rincorse la mia, la accarezzò, la leccò, i denti la stuzzicarono sfiorandola e io nonostante cercassi di assecondare quell'insieme confuso di denti, lingue e labbra, iniziai ad accusare la mancanza d'aria.
Le sue dita si trovavano ancora attorno al mio collo; i punti in cui erano posati i suoi polpastrelli bruciavano, risultando bollenti quanto le mie gote, sicuramente diventate di un notevole rosso scuro.
Le mie mani afferrarono il suo colletto e lo tirai, per fargli capire che se avesse continuato avrei smesso definitivamente di respirare.
Ma il cretino non lo capì, anzi probabilmente aveva scambiato il mio gesto come un segno di eccitazione da parte mia.
Non potevo negare che quello scambio di baci così passionale e acceso scaldò il mio corpo, per non dire qualcos'altro... maledizione, ero una debole.
Non ero indifferente al contatto fisico che Taehyung mi donava, anche se stavamo recitando una parte quel contatto era più vero che mai.
Con il ginocchio tentai di colpirlo leggermente per staccarlo da me ma inavvertitamente sfiorai il suo cavallo.
E che cavolo.
Davvero, sembrava tutto fatto apposta ma l'ultima cosa che volevo fare era aumentare la sua eccitazione!
Sentii Taehyung ringhiare contro le mie labbra e con la coda dell'occhio lo vidi sorridere.
Compresi quindi che tutto questo gli stava piacendo e... accidenti, stava piacendo anche a me.
Quando si staccò io finalmente potei riprendere a respirare.
Mugolai quando percepii le mie labbra pulsare; le tastai leggermente con le dita sentendole più gonfie del normale, il mio battito cardiaco stava martellando dolorosamente contro il petto e sentivo caldo... ovunque.
Tentai di regolare il respiro e nel frattempo posai gli occhi sul mio avido baciatore; mi stava osservando con sguardo predatore, una scintilla dettata dalla lussuria si rifletteva in quelle sfere oscure.
Con il respiro ancora ansimante ero pronta per mandarlo a quel paese, ma con un ghigno fiero e orgoglioso disegnato su quelle succose labbra esperte, Taehyung parlò prima e rabbrividii per le parole da lui pronunciate.
"Mostrerò a tutti che non sono io la parte sottomessa della coppia.
E non vedo l'ora di mostrarlo anche a te, cara mia piccola Hana... forse non ti rendi conto del casino che hai creato." Sussurrò, il timbro uscì roco e padroneggiante.
"Magari la prossima volta ci ripenserai due volte prima di dire in giro che amo farmi sottomettere... scommetto che sei tu quella che in camera da letto ama inginocchiarsi e piegarsi ogni volta che ne ha la possibilità." Aggiunse, continuando a sorridere con strafottenza.
"Perché? L'idea per caso ti ha sfiorato la mente?" Ribattei con tono deciso.
Incrociai le braccia al petto e non distolsi lo sguardo dal suo, tentando di dare un'immagine risoluta e sicura.
La verità era che le mie gambe non si reggevano in piedi da quanto stavo tremando, e pure la mia anima era scossa da quella serie di brividi che mi avevano travolta come un fiume in piena.
"Perché? Non vedi l'ora di piegarti per me?" Sogghignò lui.
"O forse sei tu che non vedi l'ora che io mi pieghi per te." Replicai a mia volta.
Non stavo capendo più nulla, qualche giorno fa ci odiavamo e adesso stavamo parlando di sottomissioni, piegamenti e-
"Quando vuoi tesoro."
La sua risposta mi pietrificò.
Kim Taehyung aveva appena ammesso che-
Io non... non riuscivo nemmeno a realizzare il pensiero formatasi dentro la mia testa.
Si avvicinò e mi rubò un altro bacio; il volto era estremamente compiaciuto per aver ottenuto l'ultima parola.
Dopodiché afferrò la mia mano e come i giorni precedenti, mi accompagnò al dormitorio facendo la parte del bravo e perfetto fidanzatino.
~ Angolo Autrice ~
Dedico questo capitolo ad una persona speciale che ormai da due anni sopporta me, i miei scleri, le mie paranoie, i miei lunghissimi messaggi vocali e chi più ne ha più ne metta.
Ti faccio ancora tanti auguri imasleepkoala, spero che questo capitolo ti sia piaciuto! 🐨💜
Spero ovviamente che questo capitolo sia piaciuto anche a tutt* voi!
Dite la verità, vi era mancata Fake boyfriend vero?
Nonostante avessi messo questa storia in pausa, ho notato che le letture sono aumentate a vista d'occhio.
Sono felice di vedere che stia piacendo così tanto.🥺
Grazie mille per il continuo sostegno, al prossimo aggiornamento.✨
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