xxxv. tu, tra tutta la gente

𝐅𝐎𝐑𝐒𝐘𝐓𝐇𝐈𝐀 ... !
𝖺 𝚆𝙾𝙾𝚂𝙰𝙽 𝖿𝖺𝗇𝖿𝗂𝖼𝗍𝗂𝗈𝗇 ❨ 𝙰𝚄 ❩
ooi. 𝑪𝑨𝑷𝑰𝑻𝑶𝑳𝑶 𝑻𝑹𝑬𝑵𝑻𝑨𝑪𝑰𝑵𝑸𝑼𝑬
🌾🌙 — 𝘷𝘪𝘴𝘪𝘵𝘦 𝘪𝘯𝘢𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢𝘵𝘦



















𝖼𝗁𝗂 𝗌𝗈𝗋𝗋𝗂𝖽𝖾 𝗌𝖾𝗆𝗉𝗋𝖾, 𝖼𝗈𝗆𝗎𝗇𝗊𝗎𝖾 𝗉𝗎𝗈̀ 𝗌𝗍𝖺𝗋 𝗆𝖺𝗅𝖾.







Erano passati sette giorni da quando Wooyoung si era trasferito temporaneamente da San. Viveva la sua vita tranquillamente, o almeno ci provava, cercando di evitare le stupide voci dei suoi genitori che parevano risuonare incessantemente nella sua testa.
Capitava, a volte, che durante la notte si svegliasse tutto sudato pronto a gridare contro la madre o il padre ma, quando afferrava la mano del maggiore, capiva che era solo un incubo. Uno stancante, pesante incubo.

L'ottava mattina, mentre l'altro era a scuola, ricevette una visita.

Il campanello suonò e la sua mente temette il peggio, il sangue si gelò nelle sue vene ma, dopo aver esitato qualche secondo, pensò: "I miei genitori non conoscono l'indirizzo di San, non possono essere loro. Almeno spero."

Infatti, non erano loro.

Si avvicinò al citofono e il suo cuore si alleggerì di colpo quando vide nella telecamera un viso amico, quello di Seonwgha. Non voleva vedere altre persone che non fossero il fidanzato, non si sentiva pronto e non aveva nemmeno l'energia per farlo; però tra tutta l'altra gente, Hwa era quella che gli dispiaceva di meno.
Quella persona che aveva bisogno di avere accanto, anche se inconsciamente. Un piccolo e tenero sorriso spuntò sul suo volto sciupato e, subito dopo, gli aprì.

«Wooyoung, ciao» disse contento di vederlo,  scuotendo la mano, mentre con l'altra reggeva una borsa della spesa.
Il minore ricambiò il saluto con un grande sorriso, forse il più grande che aveva fatto nell'ultima settimana: «Che ci fai qua?» chiese facendolo entrare in casa.
«Ti ho portato qualcosa da mangiare, ti va? Anzi no, ritiro tutto: ti ho portato qualcosa da mangiare, ora ti siedi e mi racconti che succede mentre io ti preparo una torta. Ecco.»

Dopo quelle parole lui socchiuse gli occhi, fece un respiro profondo e quando rilasciò l'aria che occupava i suoi polmoni, si sentì già meno pesante; la pace tornò per qualche secondo nel suo corpo e riusciva a sentire il sangue pulsare ad un ritmo regolare e normale.
Avrebbe voluto catapultarsi tra le sue braccia.
Capì che, dopo tutto l'aiuto che gli aveva offerto, ormai sola presenza di Seonghwa lo rendeva tranquillo all'istante. Si sentì di tornare al passato, ma ora non aveva paura.

Ne era già uscito una volta, perché non poteva riuscirci ancora? A volte era stanco, sì, stanco di mettere a tacere il suo cervello e le stupide voci, stanco di consolarsi da solo davanti allo specchio e di dirsi che valeva abbastanza, stanco di impegnarsi e provarci.
Però, poi capiva ogni giorno che ne valeva la
pena e quindi non mollava mai, di certo non avrebbe mollato in questo momento.

«La versione breve di tutta questa storia è che non ho più una famiglia»
«Questo non è vero»
«Si che lo è»
«E io allora cosa sarei? Un soprammobile?»

Wooyoung rise, illuminando tutto attorno.

"Finalmente" pensò il maggiore.

«Non fare lo spiritoso, hyung»
«Guarda che io sono serio.. Io, San, Yeosang, Emma, Yunho, Mingi...
Ci hai dimenticati? Noi siamo la tua famiglia, Wooyoung, e tu sei la nostra
«Non è la stessa cosa»
«Si che lo è. Certe persone non puoi sceglierle, ma altre si. Sta a te decidere chi vuoi accanto quando cresci.. E a volte il destino toglie dalla tua vita alcune persone che la peggiorano soltanto; fai due più due e vedi il risultato»
«Posso scegliere di avere voi accanto a me?»
«Guarda che ci hai già scelti tanto tempo fa.. - disse sorridendo e accarezzandogli la testa - Solo.. Non allontanarci, ecco..»

Stette zitto per qualche attimo fino a quando d'improvviso si alzò e corse tra le braccia dell'amico che, nemmeno troppo sorpreso di questa sua reazione, lo strinse forte al petto.
Wooyoung cresceva, come ogni persona, però lui rimaneva sempre con quel lato da bambino, quel lato giocoso e pieno d'amore che pochi sapevano apprezzare completamente. Rimaneva sempre con quella sua parte che alcuni possono reputare infantile ma, altri, reputano un diamante.

[ ... ]

La mattina dopo, quando aprì gli occhi, il suo cuore si alleggerì vedendo il sole fuori dalla finestra. Tornarono alla sua mente tutti i bei ricordi, tutti i sorrisi, tutte le risate e i baci, le carezze, gli abbracci, la felicità.

La bellezza di un nuovo giorno dimenticando il precedente passato tra le lacrime più amare possibili, il coraggio di mettere da parte ciò che fa soffrire perché la propria felicità è troppo preziosa per essere frantumata come una tazzina di ceramica, la forza di mettersi in gioco ancora e ancora, cadere e rialzarsi.

La vita va avanti e se non stai al passo ti fotte.

Questo pensava Wooyoung. O almeno, questo era quello che Seonghwa gli aveva fatto capire in quella conversazione. Tra una fetta di torta e l'altra, aveva deciso di rimboccarsi le maniche e provare a stare meglio perché, certamente, la serenità non sarebbe venuta a bussare alla porta della sua stanza da sola; doveva fare qualcosa e l'avrebbe fatto. "Non lasciare che altri scelgano cosa puoi o non puoi fare." aveva detto il ragazzo dai capelli grigi, con un tono tanto sicuro e fiero da convincerlo a pieno.

Quel giorno aveva fatto un passo avanti per tornare alla normalità: doveva riconquistarla.
Per questo e per altri motivi, tipo che non avrebbe potuto abbandonare gli studi da un giorno all'altro, era tornato a scuola.

Credeva che sarebbe stato più difficile del previsto, invece, i suoi amici compresero la situazione e gli lasciarono il giusto spazio senza insistere, standogli accanto ridendo e scherzando come se non fosse successo assolutamente nulla. E mentre erano seduti al tavolo della mensa sorridenti e divertiti, Wooyoung si isolò qualche secondo per fermarsi ad osservarli: erano la sua famiglia, per davvero. Vederli allegri, riempiva i suoi polmoni d'aria fresca, il suo cuore di amore e la sua mente di spensieratezza.

«Tutto okay?» chiese poi Emma un poco preoccupata, forse perché si era zittito d'improvviso senza motivo.
«Si» rispose senza pensare il moro, regalando un sorriso puro e genuino, «Sto bene qua» aggiunse poi, arricciando le labbra rosee.
Immediatamente gli occhi di Yeosang di illuminarono e brillarono, subito dopo, circondò le spalle del suo migliore amico con il braccio e lo strinse forte a sé: «Mi sei mancato in questi giorni. Penso che tu sia mancato a tutti, sai? Non è mai lo stesso senza di te» disse, quasi facendolo commuovere.
«Mi siete mancati anche voi» fece l'altro impacciato, lanciando un'occhiata a tutti i presenti al tavolo.

Non avrebbe voluto nessun'altra persona accanto a lui, c'erano già tutti.
San, Yeosang, Seonghwa, Yunho, Emma, Mingi e Isabel. Ognuno di loro aveva un posto speciale nel suo cuore, a partire da chi gli aveva salvato la vita, ad arrivare a chi era partito con un piede sbagliato. Gli avevano lasciato qualcosa, qualcosa nell'anima che non se ne sarebbe mai andato.

«Quindi.. Cambiando argomento.. - iniziò a parlare la bionda, che da qualche mese era entrata a far parte del gruppo e aveva completamente rivoluzionato la sua personalità, in meglio ovviamente. - San.. Tra un mese è il tuo compleanno, cosa hai intenzione di fare?» concluse curiosa.
«Mah.. Non so se mi va di festeggiare, in realtà..» disse serio.
«Oh, andiamo! Non ti piace festeggiare il tuo compleanno? È il tuo giorno, l'attenzione è tutta su di te! È l'evento più importante dell'anno Sani!» fece Woo, intromettendosi.
«Eh, appunto! - ribatté il suo fidanzato - Farò qualcosa di semplice, non ho mai fatto una grande festa. Non saprei nemmeno come organizzarla, in realtà» ammise.
«Facciamo qualcosa tra di noi, no?» propose Seonghwa, ottenendo l'approvazione del futuro festeggiato.

In realtà, Wooyoung, al compleanno del suo amore ci stava già pensando da un pezzo.

Avrebbe organizzato una festa a sorpresa perché il maggiore non ne aveva mai avuta una e nell'ultimo anno aveva provato tante di quelle cose nuove che una in più non gli sarebbe di certo dispiaciuta. Tutti a quel tavolo erano a conoscenza del suo piano, ma solo Hwa ne sapeva tutti i dettagli ed era necessario convincere San a fare una serata solo con gli amici più intimi.

Il corvino aveva fatto davvero tanto per lui e, in qualche modo, Wooyoung doveva pur ricambiare; per questo, da quel momento, egli avrebbe pensato al compleanno perfetto ogni giorno per tutto il giorno e tutta la notte.












༄˚ ༘ ༉ ⋆ ೃ⁀➷ 𝚊𝚞𝚝𝚑𝚘𝚛'𝚜 𝚗𝚘𝚝𝚎 🌾🌙

ciao amici come va ://
stasera non sono al top della forma👍🏻però postare il capitolo risolve tutti i miei mali quindi eccoci qua spero vi piaccia💓💖💕💘

bho nada zero comunicazioni importanti per stasera vvb state bene <3

giulia

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