xxx. platone, simposio
༉ ⋆ ೃ 𝐅𝐎𝐑𝐒𝐘𝐓𝐇𝐈𝐀 ... !
𝖺 𝚆𝙾𝙾𝚂𝙰𝙽 𝖿𝖺𝗇𝖿𝗂𝖼𝗍𝗂𝗈𝗇 ❨ 𝙰𝚄 ❩
ooi. 𝑪𝑨𝑷𝑰𝑻𝑶𝑳𝑶 𝑻𝑹𝑬𝑵𝑻𝑨
🍒💌 — 𝘪𝘭 𝘮𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘯𝘥𝘳𝘰𝘨𝘪𝘯𝘪
𝖺𝗅 𝗍𝗈𝖼𝖼𝗈 𝖽'𝖺𝗆𝗈𝗋𝖾 𝗍𝗎𝗍𝗍𝗂 𝖽𝗂𝗏𝖾𝗇𝗍𝖺𝗇𝗈 𝗉𝗈𝖾𝗍𝗂.
QUATTRO MESI DOPO
«Voglio presentarti alla mia famiglia - disse Emma, spostando un ciuffo di capelli biondi della fidanzata dietro l'orecchio - Ormai stiamo insieme da quasi tre mesi, è arrivato il momento. Non credi?»
«Conosco già tuo fratello, non può bastare?» replicò Isabel, sollevando la testa dal libro e mostrandosi visibilmente nervosa.
«I miei genitori sono inclusivi, hanno un figlio gay e una figlia lesbica. Di che hai paura?» ribatté ridendo disinvolta.
«Non è questo.. È che.. Se poi non gli piaccio?» domandò con gli occhi enormi.
«Piaci a me, questo è l'importante» sussurrò a pochi centimetri dal suo viso, finendo poi per baciare le sue rosee e carnose labbra.
La bionda tornò a fissare il libro con un sacco di paranoie, pensieri e preoccupazioni per la testa. Tutto ciò non era affatto positivo né per la sua salute, né per il suo studio. La sua odiosa vocina interna, infatti, non faceva altro che distrarla e renderla insicura.
Del suo comprensibile nervosismo, Emma se ne accorse all'istante. Si alzò dalla sedia in cucina e spostò quella dove era seduta la sua fidanzata, «Che fai? Lo sai che devo studiare, Em..» disse subito lei, sulla difensiva.
Senza rispondere, ella si mise seduta a cavalcioni sulle gambe della maggiore e le accarezzò le guance prendendole il volto tra le mani. «Non essere nervosa, amore - sussurrò toccandole i capelli lucenti - Li conoscerai quando ti sentirai pronta. Non dobbiamo
per forza farlo subito» concluse baciandola.
Lasciandole alcuni violacei segni sul collo, Isabel perse anche l'ultimo briciolo di forza di volontà che le era rimasto e si lasciò completamente andare dimenticandosi della scuola. Si tolsero gli indumenti gettandoli sul pavimento a terra, la stessa fine fecero anche i quaderni presenti sul tavolo e, le due ormai rimaste solo in biancheria intima, avvertivano la necessità di consumare il loro amore in quel momento in sala da pranzo.
La bionda lasciò che l'altra sfilasse dal suo corpo asciutto gli ultimi pezzi di stoffa che coprivano le sue parti più vulnerabili e, poi, Emma si dedicò a far raggiungere alla sua fidanzata il massimo del piacere e del godimento, facendola eccitare come nessuno aveva mai fatto prima di quel momento.
Raccolse i suoi capelli e le baciò il petto, i seni, il ventre, lasciando su ogni centimetro di pelle un po' del suo sapore, un po' del suo profumo.
«Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo» continuava a ripetere Isabel, lasciando uno stampo sulle labbra della mora dopo ogni parola.
La piccola divenne tutta rossa in viso mentre cercava di mascherare l'imbarazzo ridendo.
La parte che lei aveva messo a nudo, non era quella del suo corpo, ma quella della sua anima. Emma era completamente a suo agio con la sua parte sessuale, con il suo corpo e con la nudità; lo era un po' meno quando si trattava di sentimenti, sentimenti veri.
«Ti amo anche io» sussurrò dopo qualche minuto, quando ormai la bionda si era allontanata per vestirsi di nuovo.
«Ce ne hai messo di tempo per dirlo» fece in battuta proprio la maggiore. Le rivolse un'occhiata divertita mentre indossava una delle sue maglie lunghissime che le coprivano anche metà coscia, dopo averla messa - inutilmente - si avvicinò ad Emma che, in un battito di ciglia, la ributtò sul pavimento e tornò a baciarla dappertutto.
Non c'era imbarazzo tra loro, a dire la verità, non c'era mai stato. Avevano imparato a conoscersi minuti dopo minuto e giorno dopo giorno che trascorrevano insieme. Sapevano benissimo che non si sarebbero mai state indifferenti, nemmeno dopo anni, nemmeno dopo litigi, nemmeno dopo rotture.
Emma e Isabel si appartenevano come i pesci al mare, le stelle al cielo, l'amore alle persone.
Si appartenevano un po' come Wooyoung e San, due cuori fatti dello stesso materiale e due anime complementari.
Ogni sera uno dei due si addormentava guardandolo e pensando a quanto fosse stato fortunato a trovare la sua anima gemella ora.
Poi al mattino lo riempiva di baci scusandosi per qualche sciocchezza che aveva commesso e li aveva tenuti distanti per ore.
Perché due corpi che si appartengono, si ritrovano sempre, anche dopo i litigi peggiori e le lacrime più amare. Ed è raro trovare la propria persona in questa vita, eppure, a Wooyoung e San era capitata questa fortuna e non avevano intenzione di gettarla al vento.
In un giorno di marzo, il maggiore rimase per minuti interi a fissare il suo fidanzato studiare sui libri di scuola. Rosso in viso, lo osservava mentre, con la fronte corrugata e il cervello concentrato, leggeva nella mente parole su parole. «Perché mi guardi?» chiese poi accorgendosi delle occhiate, ridendo un poco.
L'altro scosse il capo sorridendo, «Cosa stai leggendo con tutto questo impegno?» domandò sistemandogli i capelli.
«Una cosa molto interessante, a dire il vero»
«Cioè?»
«Filosofia» rispose chiudendo l'evidenziatore verde con il suo tappo.
«Ah! - esclamò San portandosi una mano sulla fronte - Io odio filosofia!»
«Ascoltami, questo ti piacerà» disse.
Wooyoung, raggiante in volto, riprese a parlare. «Tu lo conosci il mito degli Androgini? È un'allegoria di Platone, contenuta nel Simposio..» fece guardandolo.
Il corvino scosse il capo, ammettendo di aver dimenticato tutto il programma della materia dell'anno precedente.
«È un mito che spiega la nascita dell'amore. Omosessuale o eterosessuale che sia, amore.
Ogni persona ha la sua metà, una metà che esiste e che lo completa perfettamente.
Secondo questo mito esisteva un tempo in cui esistevano tre generi: maschio, femmina, androgino. Il maschio discendeva dal sole, la femmina dalla terra e l'androgini dalla luna. Erano felici, felici davvero perché erano uniti e persino la loro forma era eccellente: sferica.
Avevano due teste, due organi, quattro braccia. e quattro gambe.
Poi, gli dei, gelosi di questa loro immensa felicità, decisero di intervenire. Non potevano lasciarli vivere così, né tantomeno estinguerli.
Zeus decide che la scelta migliore sarebbe stata quella di dividerli, e così fece.
Tuttavia, quando furono spaccati a metà, anche la loro allegria svanì. Ciascuna metà cercava senza sosta la sua parte complementare sperando di potersi ricongiungere ad essa e riacquistare la serenità, ma, se una moriva, l'altra parte perdeva per sempre il suo sorriso e con esso anche la possibilità di gioia.
Ognuno di noi è soltanto una metà e passiamo la nostra vita cercando l'altra, sperando di avere la fortuna di incontrarla in questa vita.
La felicità e l'amore non sono altro che l'unione di due corpi e di due animi fatti per stare insieme fino alla fine dei loro giorni.»
San rimase zittito per qualche secondo e, poi, si alzò dalla sedia per abbracciare il suo amato.
Lo strinse forte al suo petto consapevole che fosse la sua persona, accarezzò i suoi capelli e gli lasciò un dolce bacio sulle morbide labbra.
«Non mi lasciare» sussurrò alla sua bocca.
«Non ti lascio» rispose l'altro, afferrandolo per la vita e facendolo sedere sulle sue cosce.
«Comunque, quando l'ha spiegato il mio professore non era stato così interessante questo racconto, sai?»
«Certo che lo so, io sono meglio del tuo professore» esclamò Woo ridendo.
Dopo, quando si risedette al suo posto, il maggiore afferrò il libro del fidanzato e, accanto al titolo "Il mito degli androgini, tratto dal Simposio di Platone" scrisse:
così come platone scrive delle amore,
io scrivo di te, scrivo di noi.
wooyoung e san, due anime complementari.
wooyoung e san, due cuori identici.
wooyoung e san, due corpi riuniti.
ti ho trovato quando non ti cercavo, ti ho trovato quando ancora non sapevo chi fossi, ti ho trovato quando le domande mi facevano a pezzi e tu, tu hai preso i miei pezzi e li hai ricuciti insieme togliendomi dubbi e paure.
queste parole qui a bordo della pagina le rileggerai quando sarai pieno di ansia prima dell'interrogazione e ti ricorderai che, a prescindere di come andrà, io starò fuori scuola ad aspettarti pronto per ascoltarti.
chiudi gli occhi e respira, riparti e sii felice perché hai trovato la metà di cui narra questo testo, hai trovato la parte che ti appartiene e, insieme, formiamo una sola persona.
ti amo, parla di noi.
༄˚ ༘ ༉ ⋆ ೃ⁀➷ 𝚊𝚞𝚝𝚑𝚘𝚛'𝚜 𝚗𝚘𝚝𝚎 🍒💌
CAPITOLO TRENTA, PAURA.
basta sorry per il mega ritardo BUT sono stata una settimana con la mia solmottina yovresogolden best week dell'anno that's it
vabbuo comunque 👍🏻😩 capitolo softino spero vi piaccia love u
ah si
dedicazione capitolo (prima parte ovviamente) alle mie prefe😅❤️❤️❤️
annam4ry codyingravidami hob1xcore
giulia
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