xxvi. freddo di dicembre

𝐅𝐎𝐑𝐒𝐘𝐓𝐇𝐈𝐀 ... !
𝖺 𝚆𝙾𝙾𝚂𝙰𝙽 𝖿𝖺𝗇𝖿𝗂𝖼𝗍𝗂𝗈𝗇 ❨ 𝙰𝚄 ❩
ooi. 𝑪𝑨𝑷𝑰𝑻𝑶𝑳𝑶 𝑽𝑬𝑵𝑻𝑰𝑺𝑬𝑰
☁️🩹 — 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘯𝘰𝘪 𝘥𝘶𝘦?




















𝖼𝗁𝗂 𝗌𝗂 𝖺𝗉𝗉𝖺𝗋𝗍𝗂𝖾𝗇𝖾 𝖿𝗂𝗇𝗂𝗌𝖼𝖾 𝗉𝖾𝗋 𝗍𝗋𝗈𝗏𝖺𝗋𝗌𝗂.







╭ ╮
↳ 𝚠𝚑𝚊𝚝𝚜𝚊𝚙𝚙 ↲
𝑡𝑒𝑙𝑒𝑓𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑤𝑜𝑜
╰ ╯

< sannie 3
ore 2:06

hey sani
sai che giorno è il 7 dicembre?

mercoledì?

non intendevo questo :(

tre giorni dopo oggi?

...

è sant'ambrogio

fottiti
ti odio

dai scemo, sto scherzando
so benissimo che giorno è
secondo te non me lo ricordo?

beh..

il 7 dicembre è il nostro
primo mese di fidanzamento
:)

<3
ti va se facciamo qualcosa?

del tipo?

uscire a cena

domani ne parliamo bene
ora dormi che sono le due

dormirei meglio se tu fossi qua

fingi che io sia lì
📸 foto
tieni piccolo, buonanotte

buonanotte sani


Dicembre. Gli alberi sono spogli, il sole è freddo, l'erba è coperta di brina e il cielo è spento un po' come l'anima di ognuno di noi.
La nebbia offusca la vista al mattino presto e, quando se ne va, la realtà rimane comunque di un noioso e triste grigiastro; il clima gelido sembra penetrarti nelle ossa e lasciarti infreddolito per tutto il giorno, strati di vestiti non bastano per combattere l'aria glaciale.
Dicembre era fastidioso, un mese che sembrava non avere mai fine e, poi, aggiungiamoci anche le stupide vacanze con festività da passare in famiglia.

Wooyoung, controvoglia, lasciò le sue calde coperte per dirigersi a scuola circondato da un'atmosfera tutt'altro che piacevole. Nonostante non riuscisse nemmeno a pensare ad una qualità positiva per il dodicesimo mese, si ricordò che quest'anno avrebbe avuto qualcosa di diverso in esso: San.

«Buongiorno Wooyoungie»
«Buongiorno» rispose sorridendogli e lasciandogli un tenero bacio sulla guancia.

Ogni mattina, prima di entrare nell'istituto e frequentare scorsi diversi, si trovavano in un posto, il loro posto. Era un piccolo vicolo, una stretta via a fondo chiuso che era bella pure a dicembre. Gli edifici a destra e sinistra erano probabilmente inabitati ma comunque d'effetto e, il dettaglio più bello oltre ai loro archi in mattoni antichi, era il meraviglioso balconcino che li collegava. San e Wooyoung si baciavano lontani dagli occhi indiscreti, dalle dicerie della gente e quando alzavano lo sguardo osservavano questo piccolo ponte tutto coperto di edera e piccole piante.

«A che ora finisci oggi?» chiese San, accarezzandogli il viso stanco.
«Alle 15» rispose l'altro, sbuffando e roteando gli occhi, visibilmente frustrato.
«Non esser triste, ti aspetto fuori così poi ti sollevo il morale.» propose il maggiore, dandogli un tenero bacio sulla fronte.
«Tranquillo, non fa nulla, non mi va di farti aspettare per due ore» ammise Woo.
«Mi dispiace, ma la mia non era mica una domanda» replicò prontamente, alzando le spalle e ridacchiando.

Wooyoung abbassò il viso con le guance tutte rosse, poi sorrise e lo abbracciò calorosamente.
Rimase poggiato sul suo petto con le braccia che gli circondavano la vita per minuti interi, ascoltò il battito del suo cuore e tutta la freddezza che lo circondava, svanì d'improvviso come per magia.
«Scusa, ma ne avevo bisogno»
«Va tutto bene?» si preoccupò il ragazzo, sollevandogli il mento e prendendogli il volto tra le mani; il moro annuì socchiudendo gli occhi e lasciando che San lo coccolasse.

«Odio dirtelo ma.. Tra dieci minuti dobbiamo essere in classe, sarebbe meglio iniziare ad andare..» fece il maggiore, già col broncio.
Wooyoung sbuffò senza dire una parola, raccolse il suo zaino da terra e si avviò verso la destinazione da raggiungere, con l'umore sotto le scarpe e il muso lungo.
«Piccolo..» sussurrò San, afferrandogli un braccio e portandolo davanti a sé.
«Che c'è» sbottò senza guardarlo.
«Non fare così..»
«Voglio solo poter stare tutto il giorno con te e non dover fingere di essere interessato ad una racchia che mi parla della stupida vita di Pirandello, cazzo» imprecò.

Il maggiore si fece scappare un risolino che fece sollevare lo sguardo di Woo, compiaciuto di averlo fatto ridere.
«Lo so che non ti va ma
«No, non è che non mi va, è che non so se piangere o vomitare all'idea.» replicò prontamente, incrociando le braccia al petto.
L'altro scosse il capo dicendogli che, perlomeno, potrebbe salutarlo decentemente.
Dopo tali parole il minore si alzò sulle punte e sporgendosi un poco in avanti, lo baciò delicatamente.

[ ... ]

«Hey!» esclamò il moro uscendo dall'istituto un'ora prima del previsto.
«Che ci fai qua?» domandò San, confuso.
«Mancava un professore»
«Ma se stai uscendo soltanto tu..»
«Okay, non avevo voglia di fare lezione! Ho seguito sei ore, mi sembra abbastanza no?»

«Andiamo a casa mia?» domandò San, mentre camminavano per le strade vuote mano per la mano. Quel semplice e piccolo gesto, per Wooyoung significava il mondo intero.
«Aha, altrimenti potremmo andare in qualche bar o qualcosa di simile» propose il minore.

In quell'esatto momento, mentre il moro aspettava una risposta del suo fidanzato, lui lasciò le sue dita per prendere il telefono dalla tasca. Woo si bloccò rattristandosi per quel suo gesto non appena, alzando lo sguardo, notò una persona sulla loro via. Socchiuse gli occhi e respirò profondamente, cercando di non far notare all'altro il suo dispiacere.
Dopo aver risposto ad un paio di messaggi sul momento, San rimise il telefono nei jeans ma non riprese la mano del minore lasciandolo ancor più infastidito. «Andiamo da te?» disse poi a bassa voce, gettando la spugna sulla sua idea precedente.

Canticchiarono qualche canzone lungo il tragitto ma nulla di più e, una volta a casa Choi, Wooyoung iniziò una conversazione di cui non avrebbe mai voluto sapere le risposte. Insomma, una conversazione che, sapendo prima come sarebbe finita, non avrebbe mai iniziato di sua spontanea volontà.

«Sani..»
«Dimmi piccolo»
«Uhm.. Sai il nostro anniversario.. Andiamo a mangiare da qualche parte..?»
«Io e te?»
«Io e te»
«Noi due in un ristorante, intendi?»
«Si, San, certo. Solo noi due a cena»
«Oh ehm.. Non lo so, i ristoranti sono sempre molto pieno sotto il periodo natalizio..»
«Direi che un posto in tutta la città lo possiamo anche trovare, no?»
«Si, però..»
«Però?»

Wooyoung sentiva le sue gambe tremare pentendosi di avergli chiesto un'uscita.
Sentiva il cuore in gola e l'ansia circondargli lo stomaco e il cuore. Iniziò a scrocchiare le sue dita in modo compulsivo pur di tenere a freno tutte le sue emozioni.

«Quale è il problema di cenare con il tuo fidanzato al ristorante?» chiese nuovamente il moro, fissando il pavimento.
San non rispose. Stette in silenzio e, quel suo silenzio, valeva più di mille parole.
Il primo sospirò, deglutì e si alzò dal divano per mettersi le scarpe e andarsene, «Ho capito perfettamente, il problema sono io» disse.
Non ricevendo ancora parola, si strofinò gli occhi e si mise il cappotto per uscire.

«Ora dove vai?» fece il maggiore, quando finalmente la sua voce tornò.
«Via. Sono stanco, ho solo bisogno di riposare» insinuò mentendo.
«Wooyoung..» lo chiamò flebilmente l'altro.
«Tranquillo, Hyung.. Davvero
«Ti porto a casa»
«No, vado da solo»

Il corvino non ebbe tempo di ribattere all'affermazione del ragazzo perché, lui, ormai era già uscito lasciandolo solo in salotto.

«Yeosang..?»
«Ohi Woo, tutto apposto?» chiese il biondo, alzando la cornetta del telefono.
«Posso venire da te?»
«Certo, che domande.. Che è successo?»
«Poi ti spiego»
«Tra quanto arrivi? Preparo qualcosa da mangiare, ti va?»
«Mezz'ora e si, mi va» rispose sorridendo.
«Perfetto. Ti aspetto» attaccò.

Wooyoung arrivò a casa del suo migliore amico stranamente in orario e, quando lui gli aprì, corse tra le sue braccia. Circondò il suo collo con le braccia e, con il volto incastrato nell'incavo, si lasciò scappare una lacrima.
«Mi vuoi raccontare?» domandò Yeosang, dandogli una carezza sui capelli e camminando verso la cucina, «Ti ho fatto i biscotti al cioccolato, quelli che mangiavamo sempre qualche anno fa» aggiunse sorridente.

Mentre masticava quei deliziosi biscotti, il moro iniziò a spiegare la situazione delicata che si era creata: «Non è che abbiamo litigato.. Era tipo una guerra fredda, capito? È stato orribile, se tornassi indietro non inizierei quel discorso.. Anzi, starei proprio zitto» concluse.

«Non voglio tornare a nascondermi di nuovo, ma forse per San..» ammise addentando un altro dolcissimo biscotto.
«Ti piace cosi tanto?»
«Anche troppo»
«Mi sa che ti stai innamorando, amico mio»
«Che faccio ora?»
«Eh.. Cosa fai.. Fai che ne parlate mettendo da parte l'orgoglio e cercate di risolvere»

Continuarono a parlare per un'ora intera prima che Wooyoung si rese conto dell'insicurezza del suo fidanzato e, soprattutto, della sua paura.
«Non puoi obbligarlo, capisci? So che per te è stato difficile e non vuoi tornare al punto di partenza, ma è proprio perché è stato cosi difficile che ora dovresti comprenderlo meglio di chiunque altro. Se lui non si accetta ancora e non è pronto a fare coming out, nessuno può farlo al suo posto, nemmeno il suo fidanzato»

Il moro annuì, «Lo so benissimo, non posso mica mettermi in mezzo se lui non è a suo agio, però.. - si zittì un attimo fermandosi a fissare un punto a caso nel vuoto, immaginandosi tutte le cose che potrebbe fare com lui - Però vorrei poterlo baciare di fretta tra i corridoi della scuola, prendere la sua mano in mezzo alla gente al centro commerciale, abbracciarlo davanti agli amici.. Insomma, questo

«Lo so che ho detto che per lui sarei pronto a nascondermi ancora, ma forse non lo sono poi così tanto...» aggiunse prima di lasciare la casa di Yeosang e camminare verso la sua.












༄˚ ༘ ༉ ⋆ ೃ⁀➷ 𝚊𝚞𝚝𝚑𝚘𝚛'𝚜 𝚗𝚘𝚝𝚎 ☁️🩹

CIAOOOO
mi sono ricordata di postare !!
atm sono in sicilia quindi non sarò tipo mai ?? attiva PERÒ torno lunedi notte
basta ora da qua iniziano in po'😅i casini??se si può dire☺️vabb comunque nulla spero che le vostre giornate procedano bene love u all❤️

giulia

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