xxv. sotto le stelle

𝐅𝐎𝐑𝐒𝐘𝐓𝐇𝐈𝐀 ... !
𝖺 𝚆𝙾𝙾𝚂𝙰𝙽 𝖿𝖺𝗇𝖿𝗂𝖼𝗍𝗂𝗈𝗇 ❨ 𝙰𝚄 ❩
ooi. 𝑪𝑨𝑷𝑰𝑻𝑶𝑳𝑶 𝑽𝑬𝑵𝑻𝑰𝑪𝑰𝑵𝑸𝑼𝑬
🌌💙 — 𝘶𝘯 𝘤𝘪𝘦𝘭𝘰 𝘱𝘪𝘦𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘵𝘦𝘭𝘭𝘦




















𝖺 𝖼𝗁𝗂 𝗉𝖾𝗇𝗌𝗂 𝗊𝗎𝖺𝗇𝖽𝗈 𝗍𝗂 𝖽𝗂𝗌𝗍𝗋𝖺𝗂?







Wooyoung era seduto al banco del suo compagno preferito, Yunho. Sopportava le ore delle discipline scientifiche solo perché almeno poteva stare un po' con lui ma, quel giorno, non c'era. Aveva occupato il suo posto in fondo a destra, l'ultimo della fila nell'angolino; gli piaceva perché da lì poteva guardare tutte le persone senza che si accorgessero, poteva usare indisturbato il cellulare e poi, cosa più importante, era vicino alla finestra. Il sole entrava e rifletteva sul tavolo bianco, gli scaldava il viso e le ossa, inoltre poteva perdersi guardando le nuvole e il mondo.

Proprio quello stava facendo, fissava tutto ciò che era al di fuori del vetro: gli alberi spogli, i freddi raggi di sole, le persone di corsa.
Pensava che la realtà fosse grigia, nonostante la fioca e giallastra luce che donava un po' di colore, era pur sempre novembre e il cielo non era cosi brillante, i volti della gente erano assorti e quasi afflitti, cosi come i loro cuori.

«Ohi?» chiesero scuotendogli la mano davanti alla faccia, costringendolo a concentrarsi di nuovo, Woo scosse il capo e sgranò gli occhi osservando la persona di fronte a lui.
«Yunho?»
«Alzati dal mio posto, scemo»
«Che ci fai qua? Non dovevi tipo andare al mare con Mingi o qualcosa del genere?»
«Abbiamo rimandato, quel cretino si era dimenticato del compleanno di sua sorella domani. Ora spostati, su!»
Quando il moro si scansò e l'altro potè tornare in possesso del suo amato banco, i due iniziarono a chiacchierare senza ascoltare, come al solito, nemmeno una parola di spiegazione.

«Senti ma.. toglimi una curiosità, Jung»
«Da quando mi chiami per cognome?» replicò Wooyoung, soffocando una risata e, quasi, soffocando. Yunho accavallò le gambe e alzò un sopracciglio: «Sono qua in vesti di investigatore, devo fare chiarezza su una faccenda..» disse guardandolo negli occhi.
«Tu mi spaventi, Yuyu» fece ridacchiando e aprendo una bottiglia per bere.
«Cosa mi sai dire su Choi San?»

Che il piano di Yunho abbia inizio.

Il moro si bloccò cercando di non ingozzarsi o sputare l'acqua su tutto il banco. Deglutì a forza continuando a guardare attorno a lui.
«C..Choi San..?»
«Eh, proprio lui»
«Perché..?»
«Mio dio, ti stai agitando manco avessi ucciso un uomo Wooyoung!» esclamò ridendo.
«Che vuoi sapere?» domandò timidamente, forse confuso e leggermente preoccupato.
«Tipo se è fidanzato o meno» sputò l'amico, con totale indifferenza e concentrato nel vedere la reazione dell'altro.

Quest'ultimo impallidì e i suoi occhi si spalancarono ingrandendosi, iniziava a sentire dentro di sé il cuore battere più forte, «Non.. Non lo so.. Insomma.. Non lo conosco mica cosi bene da sapere certe cose.. Sai..» mentì abbozzando una risata e un sorriso nervoso.

Yunho, dentro di sé, moriva dal ridere. Sapeva benissimo che il motivo per il quale l'amico aveva rifiutato di uscire con Axel giorni prima, era perché in realtà era cotto di un altro.
Egli conosceva qualcosa, insomma, gli aveva dato modo di capirlo anche quando l'aveva costretto a passarci 7 minuti in uno sgabuzzino, però voleva sapere tutti i dettagli. Avrebbe potuto chiederglieli tranquillamente, però non lo aveva fatto poiché amava infastidirlo e fargli scherzi, un po' come faceva Wooyoung con lui da quando avevano più o meno dieci anni.

«Ah quindi tu non mi sai dire se gli piace qualcuno, giusto?» continuò imperterrito
«N.. No..?»
«Era una domanda o un'affermazione?»
«Un'affermazione, un'affermazione» sottolineò insicuro, fissandolo con due occhioni dolci ed enormi; «Perché me lo chiedi?» aggiunse.

«Mh.. - alzò le spalle Yunho, distogliendo lo sguardo - Un mio amico era interessato a lui e voleva provarci» concluse tornando a lui.
Wooyoung iniziò a tossire attirando su di sé tutta l'attenzione della classe e, subito dopo, fu costretto a scusarsi per aver interrotto la lezione. Tutto rosso in viso, con il cuore in gola e la gelosia nel sangue, tornò a rivolgere la sua attenzione a Yunho che lo guardava divertito.

«Chi sarebbe questo tuo amico?»
«Non lo conosci»
«Conosco tutti i tuoi amici, Yunho»
«No lui no, esce sempre in città sai.. Ha detto che San è molto bello, con quei suoi addominali scolpiti, i capelli perfetti, le fossette.. A lui piacciono molto le fossette! Poi cosa ha detto..? Ah si, che ha delle labbra da urlo e che bacerebbe molto volentieri!»

Dopo quelle ultime parole, Wooyoung spense il cervello. Qualsiasi cosa disse l'amico dai capelli azzurri dopo quel commento, lui non lo sentì.
Era geloso, geloso da morire perché non poteva immaginare che altre persone avrebbero potuto sfiorare la sua pelle, accarezzare il suo volto o sentire la sua voce tra un gemito e l'altro. «Okay, okay basta!» sbottò infastidito.
Yunho, non riuscendo più a nascondere le sue vere intenzioni, scoppiò a ridere.

«Jeon e Jung! Fuori dalla classe, subito!» rimproverò l'insegnante, che aveva assistito a tutta quella scena.

A testa bassa, uno ridendo sotto i baffi e l'altro imbronciato più che mai, lasciarono l'aula e si sedettero senza spiccicare una parola ai tavoli del bar. «Quindi?» fece Woo, «Quindi cosa?»
«Chi è il tipo a cui piace San-ah?»
L'azzurro scoppiò in una fragorosa risata che riscaldò tutto l'ambiente attorno a lui.
«Ma davvero fai? Cioè, non ti sei accorto che ti stavo prendendo per il culo?» esclamò.
Il viso del moro divenne paonazzo e si nascose tra le sue braccia, «Non ho capito» disse a bassa voce, alzando poi lo sguardo verso l'altro.

«Lo sai benissimo che riconosco sempre quando menti, idiota. Era impossibile che tu rifiutassi un bel tipo come Axel senza un motivo serio!»
«Merda..»
«Da quanto state insieme?»

Mentre Yunho era in attesa di una risposa, dopo aver finalmente estorto la verità a Woo - verità che lui non vedeva l'ora di raccontare, tra l'altro - un ragazzo disturbò la loro quiete.
«Hey!» esclamò sbracciandosi dall'altra parte della caffetteria e avvicinandosi tutto contento.
«Mingi!» chiamò il moro.
«Che ci fate qui?» chiese con la sua voce roca.
«Io con te non parlo oggi» rispose l'azzurro imbronciato, mentre l'altro gli sollevava il mento per lasciargli un tenero bacio.
«Scusami, amore. Mi farò perdonare» insinuò facendogli l'occhiolino e baciandolo nuovamente.

Probabilmente invidioso dei due, Wooyoung si rinchiuse in sé stesso, zittendosi e pensando.
Avrebbe voluto una relazione così, in cui ci si poteva baciare davanti alla gente senza aver paura, in cui ci si coccolava noncuranti degli occhi delle persone attorno, in cui ci si poteva dichiarare amore tra le strade di una stupida città. Si ammutolì perché si chiedeva cose tipo: "chissà se capiterà anche a noi, di tenerci per mano o baciarci tra i corridoi".

[ ... ]

Quella stessa sera, sdraiati sui sedili di un auto, tutte le paranoie del piccolo sparirono come le nuvole nel cielo. Gli bastava voltarsi verso destra e osservare il dolce viso del suo fidanzato per capire che, a lui, non mancava proprio nulla. Teneva stretta la sua mano e, di tanto in tanto, accarezzava il suo palmo provocandogli il solletico.

Respirava e lo guardava, perché nonostante il cielo fosse bellissimo, San lo era ancora di più.

E poi dal nulla spuntava sul suo viso un tenero sorriso e nascevano quelle adorabili fossette che lo facevano impazzire, cosi il moro si sporgeva e lo baciava tutto rosso in volto.

«Ti piace questo posto?» chiese il maggiore, prendendo l'altro sotto braccio e avvicinandolo a sé stesso. Wooyoung socchiuse gli occhi quando posò la testa sul suo petto, rimase in silenzio e ascoltò il battito del cuore che, per lui, era come musica e poi annuì, ringraziandolo per averlo portato.

«È un posto speciale, non per tutti.» fece San, accarezzando i bruni e morbidi capelli di Woo. «È.. Un po' come te, che sei tanto speciale ma non tutti ti capiscono» continuò.
In silenzio, il minore, lo ascoltava come se ogni cosa che dicesse fosse la più profonda poesia.

«La vedi quella piccola stella lì? - allungò il braccio e puntò una flebile luce nel nero - Ecco, Wooyoungie, tu sei come quella piccola stella.
Guardala, non è bellissima? Lo è, eppure non tutti la notano. Non tutti vedono quanto splende ma lei continua, ogni momento, a splendere. E non si spegne mica eh, perché senza quella piccola stella, le altre stelle non avrebbero senso.»
«Perché no?»
«Perché ci sarebbe sempre uno spazio che nessun'altra stella può colmare. Ci sarebbe sempre un vuoto lì in mezzo, per questo non può spegnersi. È essenziale.»
«Non possono nascere altre stelle, hyung?»
«Potrebbero, ma non sarebbe la stessa cosa. Nessuna è come lei, come te, non puoi mica rimpiazzare una stella tanto facilmente, sai?» concluse San, lasciando sulla nuca del suo ragazzo un bacio pieno d'amore.

"È il momento perfetto per dirgli che mi sto innamorando di lui" pensò Wooyoung, ma nonostante ciò, quella sera non si dichiarò mai.












༄˚ ༘ ༉ ⋆ ೃ⁀➷ 𝚊𝚞𝚝𝚑𝚘𝚛'𝚜 𝚗𝚘𝚝𝚎 🏙💙

CIAOOOO
posto ora dopo un secolo perché sono stata in vacanza al lago con le mie amiche e nulla sono tornata oggi, quiiindi ecco il capitolo
questo è carino dai godetevelo😅

giulia

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