v. alzando la guardia

𝐅𝐎𝐑𝐒𝐘𝐓𝐇𝐈𝐀 ... !
𝖺 𝚆𝙾𝙾𝚂𝙰𝙽 𝖿𝖺𝗇𝖿𝗂𝖼𝗍𝗂𝗈𝗇 ❨ 𝙰𝚄 ❩
ooi. 𝑪𝑨𝑷𝑰𝑻𝑶𝑳𝑶 𝑪𝑰𝑵𝑸𝑼𝑬
🏴‍☠️〰️ — 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘣𝘢𝘳𝘳𝘪𝘦𝘳𝘢.











𝗅𝖾 𝗉𝖺𝗋𝗈𝗅𝖾 𝗆𝗂 𝗌𝗉𝖺𝗏𝖾𝗇𝗍𝖺𝗇𝗈.








UNA SETTIMANA DOPO

«Comunque oggi avremmo dovuto studiare letteratura, non so se te lo ricordi» disse Yeosang ridacchiando e lanciando un pop-corn a Wooyoung che lo prese al volo tra le labbra.
«La verifica è lunedì, no?» rispose lui intento a masticare, l'amico annuì, «E allora! Ci pensiamo domani, questi sono problemi di noi del futuro» dichiarò contento.

Ormai lo sapevano, ogni volta che decidevano di studiare insieme, non studiavano mai. Erano procrastinatori seriali, nulla da aggiungere. Stavano per ore seduti sul divano a mangiare e chiacchierare delle cose più stupide e, poi, avevano pure il coraggio di stupirsi quando si ritrovavano a dover fare tutto la sera prima del compito.

«Come ti trovi con Seonghwa?» domandò Woo, mentre si alzava per pulire i loro rifiuti. «Bene, è apposto, credo.»
«Quante parole, mamma mia!»
«Che devo dirti.. Sto ancora imparando a conoscerlo, ci siamo visti solo un paio di volte..» rispose alzando le spalle.

«Sicuramente andate più d'accordo di me e San, non che ci voglia molto
«Tu nemmeno ci provi a sopportarlo» rise.
«No! Guarda che io mi impegno! E comunque stavamo parlando di Hwa!»
«Beh.. È un ragazzo simpatico, gentile.. Poi si vede che ci tiene a te» fece abbassando leggermente lo sguardo.

«Che c'è? Sei geloso?» fece il moro tirandogli una spallata e sghignazzando.
«Io? Geloso? Pff.. Smettila»
«Ooh! Si! Sei geloso!»
«No! È solo che.. È ricomparso nella tua vita dopo che non vi vedevate da tanto.
Wooyoung rise, «Guarda che è nella mia vita da quando ho due mesi.. Non è colpa sua»
«Sarà... E comunque io non sono geloso!»
«No, no. Assolutamente non lo sei» replicò prendendolo in giro.

Rimasero a parlare del ragazzo con i capelli grigi ancora per molto e, quando si accorsero di essere in ritardo, sistemarono in fretta tutto il loro disordine, cambiandosi poi a velocità lampo per uscire.
«È Emma» disse Yeosang guardando il telefono che squillava, «Dille che arriviamo» rispose l'altro, mentre si allacciava le scarpe.

Chiusero la porta e, quasi cadendo, scesero le scale saltando tre gradini ogni volta.
«Aspetta..» sussurrò Woo, afferrando il braccio dell'altro che stava già per salire in auto, «Mh?», «Il mio migliore amico sarai sempre tu, ricordatelo.» annunciò serio - stranamente.

[ ... ]

«Io giuro, li odio!»
«Come sei pesante però, lasciali stare»
«Stai zitto! Solo a te piace quel gay di merda»
«Insulta ancora una volta Wooyoung e ti lascio in mezzo alla strada. Davvero, non mi va di fare tutto il tragitto ascoltando le tue insulse lamentele, Isabel.» sbroccò Seonghwa.

Mentre loro discutevano, come al solito, San se ne stava in silenzio. Da che parte doveva stare?
«Sannie! Difendimi amore!» esclamò affacciandosi attaccandosi al sedile davanti.
«C.. Cosa?» rispose riprendendosi dai suoi pensieri, «Non riesci a fare niente senza il tuo ragazzo?» disse il maggiore.

Una volta arrivati al centro commerciale, lei, non degnò di uno sguardo nessuno dei due e si limitò a camminare spedita verso i suoi negozi preferiti. «Ora possiamo fermarci, secondo te?» chiedeva San sottovoce all'amico che, nel frattempo, era tutto tranne che interessato ai mille outfit di Isabel. «Me lo auguro».

Dopo aver svaligiato anche l'ultima vetrina, tornò a infastidirli: «Comunque questi vestiti, Emma non se li potrebbe mai permettere!» disse seria, togliendo dalla borsa in carta una maglia firmata.
«Ma tutti i tuoi discorsi tornando sempre a lei, non è che magari ti piace?» chiese Seonghwa, rivolgendole un'occhiata divertita e inarcando un sopracciglio.
«A me?! Scherzi per caso?! È solo una stronza, anzi, stronza pure troia! E poi lavorare con lei è un incubo, non sa fare nulla!»

«Scusa tesoro, potresti ripetere? Voglio proprio rivedere la tua orribile faccia mentre mi insulta ancora e ancora.»

Davanti alla bionda si piazzò Emma, sorridente e divertita come non mai. Fece un paio di passi in avanti e si avvicinò a braccia conserte: «Che c'è? Ora non parli?» chiese corrugando la fronte e alzando le spalle. «Io aspetto
La scena era piuttosto comica: Yeosang rischiava di svenire mentre cercava di trattenere le risate e, Wooyoung, nemmeno cercava di limitarle, tutti lo potevano sentire.

«E quindi? Ho detto la verità» insistette.
«Sai qual'è un'altra verità? È che muoio dalla voglia di tirarti uno schiaffo, magari così ti calmi. Mh? Che dici?»

Seonghwa, che fino a quel momento si era contenuto parecchio, scoppiò in un fragoroso riso, piegandosi in due e dicendo: «Emma, se dovessi mai farlo in mia assenza, registra la scena così ogni volta che sarò triste la potrò guardare» disse prendendo fiato.

«Oh, Hwa, stai pur certo che lo farò davanti a tutti voi.» ribatté lei, sorridendo.
«Che quadretto simpatico, ora, però, è meglio se andiamo» si intromise San, afferrando il braccio della fidanza e rivolgendo un'occhiata a Wooyoung che, d'istinto, posò lo sguardo sulle mani, ormai incrociate, dei due.
«No, voglio rimanere a parlare con questo branco di idioti ancora!» esclamò.

«San, quand'è che la tua fidanzata imparerà a tenere la bocca chiusa?» provocò Woo, avanzando leggermente e guardandolo. «Quand'è che tu, invece, ti farai i cazzi tuoi?» replicò lui, assottigliando gli occhi.
Nonostante tra i due non corresse buon sangue, i loro battibecchi non erano mai finalizzati a ferire l'altro ma, questa volta, il più piccolo ci era rimasto quasi male.
«Ouch..» disse Yeosang a denti stretti.
«Non lo farà mai. A lui piacciono i cazzi degli altri, non è così, Wooyoung?» si intromise nuovamente Isabel.

«Magari inizia anche tu a controllare il tuo fidanzato, mh?» fece Emma piegando il capo.
«Cosa? Che intende amore?»
San sbiancò e si poteva notare a metri di distanza il suo sguardo perso e a disagio.
«Non intendeva niente, lascia perdere, era solo per dire. Tranquilla.» rispose Woo, salvando l'altro da una situazione orrenda che, in cambio, lo guardò stranito. Nonostante la risposta terribile di pochi istanti prima, lui, decise comunque di dargli una mano in quel momento e, questo, non era chiaro a San.

«Andiamo, davvero però»
«Un bacio tesori» disse Yeosang, girandosi e proseguendo, finalmente, per la sua strada.

«Hwa.. Mi passi il numero di Wooyoung?» chiese a bassa voce il ragazzo, mentre gli altri si allontanavano, lui si avvicinava all'amico per non farsi sentire da nessuno. «Davvero non ce l'hai? Lavorate insieme e non gli hai chiesto nulla? Manco il nome di Instagram?»
«No, non mi interessava ma ora mi serve

╭ ╮
↳ 𝚠𝚑𝚊𝚝𝚜𝚊𝚙𝚙 ↲
𝑡𝑒𝑙𝑒𝑓𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑎𝑛
╰ ╯

jung wooyoung

senti io devo parlarti

saresti?

sono san
lo sai benissimo

ah si vero c'è la tua faccia
orrenda come foto profilo

non ci credi nemmeno tu

che vuoi?

ci vediamo tra cinque minuti
al bagno del primo piano

perché?

devo parlarti

in un bagno?

si

scusami se rido

smettila

di che cosa devi parlare

te lo dico dopo

se io non volessi venire?

dai wooyoung finiscila
vieni e basta
ti aspetto tra cinque minuti
non fare tardi

come sei pesante

non mi sembra di averti
chiesto chissà cosa

non mi va di vederti

piantala
so che ne hai voglia in realtà

se mandi un altro messaggio
ti blocco

noioso



«Vado un attimo al bagno io.. Torno subito»
Wooyoung e San, per allontanarsi dai loro rispettivi gruppi, dissero le stesse identiche parole e all'ora esatta si trovavano nel posto stabilito, o meglio, deciso dal secondo.

«Non vuoi che i tuoi amici ti vedano con me, però poi finiamo in bagno insieme. Non è divertente?» scherzò il minore, incrociando le braccia e avvicinandosi. Si appoggiò al lavandino del bagno e, poi, aspettò che l'altro iniziasse a raccontare ciò che aveva da dire.

«Hai parlato ai tuoi amici di me?»
«Perché avrei dovuto? Siamo forse fidanzati e io non lo sapevo?»
«Smettila di fare lo sbruffone, Wooyoung. Mi riferisco alla sera al locale, gliel'hai detto?»
«Anche se fosse?»
«Eh, vedi di fare stare zitto quei cretini»
«Scusa? Non mi sembra che abbiano detto a tutti che sei gay, o mi sbaglio?» replicò con tono più serio e sicuro.
«Punto primo, io non sono gay. Punto secondo, di' a quegli sfigati del cazzo che ti girano sempre attorno di tenere la bocca chiusa.» ribatté aspramente, cambiando il tono di voce e diventando più nervoso.

«Come li hai chiamati?» chiese avvicinandosi.
«Sfigati del cazzo, mi hai sentito. Cosa preferisci che dica, mh?»
«Preferisco che tu non parli di loro»
«Sai, a me sembra che siano soltanto dei burattini senza personalità, che tu usi e che ti girano attorno tutto il tempo perché non hanno nulla di meglio da fare.»
Wooyoung non sapeva se ridergli in faccia o scoppiare a piangere, «Scusati» disse.
«Perché dovrei? È la verità» replicò.
Woo tratteneva il respiro e cercava, inutilmente, di ristabilire il suo battito cardiaco che che era aumentato di troppo.

«Pensi che ai tuoi amici faccia piacere starti tutto il giorno attorno? Non credo proprio» aggiunse quasi sussurrando.

Il moro prese le poche forze che ancora aveva in corpo e, avvicinandosi gli disse all'orecchio: «Parla ancora una volta dei miei amici, che distruggo il tuo teatrino del cazzo in due secondi.» dopo queste parole, rivolse a lui lo sguardo più disgustato e carico di odio che avesse mai fatto.

«C'è una festa in bagno e io non lo sapevo?» chiese Seonghwa, interrompendo la scena.

Wooyoung non aggiunse altro, sentiva le sue gambe tremare che a fatica lo reggevano in piedi e il suo cuore, quasi, spezzarsi. «Ciao Seonghwa» salutò con tono gelido e distaccato, mentre, tirando una spallata a San, lasciava il bagno dove si sentiva quasi soffocare.

«Che cazzo è successo qua dentro?» chiese il ragazzo dai capelli tinti di grigio all'altro.













༄˚ ༘ ༉ ⋆ ೃ⁀➷ 𝚊𝚞𝚝𝚑𝚘𝚛'𝚜 𝚗𝚘𝚝𝚎 🏴‍☠️〰️

ciao come va🥺
bho niente voglio postare il prossimo capitolo perché mi piace come è venuto basta volevo solo dirlo :)
ok stop spero vada tutto bene a voi altrimenti potete scrivermi e facciamo due parole
ciao ily

giulia

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top