[Dangerous night — Thirty Seconds To Mars]

Harry sposta delicatamente una ciocca dei miei capelli: percepisco ancora la pressione delle sue labbra sulla mia pelle. Soltanto quando intravedo qualcosa oltre il vetro delle porte in legno del bagno in cui ci troviamo mi sottraggo al suo tocco, spostando il mio sguardo sulla persona che adesso sta spingendo quella porta. E quando lo fa, la sorpresa è chiara sul suo volto. Harry si allontana all'istante da me avvicinandosi a lei.

«Harry,» inizia Tara, guardando prima il suo ragazzo e poi me. «Cosa ci fai qui?»

«Quando ho finito la telefonata mi sono accorto che Ariel era qui, così ho voluto controllare che stesse bene» risponde prontamente, ma non sarebbe in ogni caso credibile.

Tuttavia, l'espressione sul volto di Tara cambia, e il leggero cipiglio che le si era formato tra le sopracciglia bionde è scomparso, anche se non del tutto.

«Oh, capisco» dice comprensiva sorridendo ad entrambi.

«Tu cosa ci fai qui?» Le domanda Harry, spostando quindi l'attenzione su di lei.

«Ero venuta per Ariel anch'io.» Afferma, poi mi viene incontro. «Sei sparita. Va tutto bene?»

Le sorrido, prima di annuire. «Sto bene, scusami se vi ho fatti preoccupare.»

«Non fa niente. Torniamo dentro?» Propone, continuando a spostare lo sguardo dal suo ragazzo a me.

«Sì, torniamo.»

Harry la segue; afferra la mano che la sua ragazza gli aveva teso dopo avermi rivolto un intenso sguardo. È incredibile come possa condizionare il mio stato fisico e mentale anche con un semplice sguardo.

Quando torniamo in sala Zayn si alza velocemente e viene verso di me.

«Ariel» pronuncia, prendendo il mio volto tra le sue mani.

«È tutto okay» lo rassicuro, avvolgendo le sue mani con le mie.

«Scusa se ti ho lasciato qui così.»

«Sicura che sia tutto okay?» Chiede ancora mentre torniamo a sederci.

«Si, davvero.»

Mi stampa un veloce bacio sulle labbra prima di riprendere da dove eravamo rimasti.

La serata si conclude circa un'ora più tardi, dopo aver finito la nostra cena e lasciato che i ragazzi pagassero anche per noi. Abbiamo passeggiato per un po' tra le vie illuminate di Nottingham prima di dividerci, prendendo della strade diverse.

Zayn accosta la sua auto davanti l'edificio, e prima che possa anche accennare a fare o dire qualsiasi cosa mi attira tra le sue braccia, facendo combaciare le nostre labbra. Inclina lievemente il capo, chiedendo indirettamente di approfondire il bacio. È come se in questo bacio cercasse delle certezze. Certezze che forse dovrei imparare a dargli.

Porta la sua mano tra i miei capelli, io mi aggrappo al retro del suo collo pensando che, se si fosse trattato di Harry, non avrei esitato a lasciare che le mie dita si incastrassero tra i suoi ricci.

Quando Zayn si allontana un sorriso increspa le sue labbra. «Buonanotte, Ariel.»

🌹 H A R R Y 🌹

Potrei sostenere di non aver provato assolutamente nulla quando le labbra di Zayn si sono posate su quelle di Ariel, ma mentirei. E non ho tempo per farlo.

Questa sera l'avrei ribaciata, l'avrei rifatto ancora e ancora lasciando che le nostre labbra si scontrassero una seconda, una terza e infinite volte. E anche se l'ha negato, so che lo voleva anche lei.

Sono un dannato stronzo. Lo sono perché nonostante tutto continuo a stare con Tara. Il fatto è che ne sono vincolato, e non posso tirarmi indietro.

Ma Ariel... ha qualcosa che mi spinge sempre a volere di più da lei. Mi spinge a desiderarla, ma non solo fisicamente. Voglio riuscire a distruggere definitivamente quelle mura che si è costruita intorno a lei. Voglio farla vivere, smettere di lasciarle solo la sopravvivenza. Voglio darle dei motivi per lasciarsi andare, per essere chi è davvero e che si ostina a nascondere.

Perché, quando soltanto cinque giorni fa le sue labbra hanno rapito le mie, ho sentito come se il suo corpo rispondesse al mio tocco. È come se il suo sapore fosse ancora impresso sulle mie labbra, ed è questo a farmi volere di più.

Sono andato contro ogni mio principio prendendola tra le mie braccia in quell'ascensore e lasciando che la toccassi, che la baciassi, che la facessi sentire al sicuro. E sono sicuro che sarei anche andato oltre, se non mi avesse fermato. Avrei tracciato ogni centimentro del suo corpo riaccendendo quella luce e quel fuoco che risiedono in lei.

Il modo in cui le sue mani tiravano le punte dei miei capelli e quello delle sue labbra che si muovevano contro le mie mi hanno dato la conferma che prova esattamente le stesse cose che provo io per lei. Che siano sentimenti, che sia magnetismo, ho bisogno di lei.

Solo che, come io ho bisogno di lei, Tara sembra averne di me. La conosco da tutta la vita, e prima di diventare la mia ragazza è stata la mia migliore amica. All'inizio credevo di essere innamorato di lei, di amarla davvero. Ho capito solo dopo che si trattava semplicemente di una convinzione che cercavo di imporre a me stesso per riuscire a ricambiare i suoi sentimenti.

Tara forse mi conosce come nessun altro, e sapevo che era innamorata di me anche prima di quell'incidente. Lei era con me quella notte, e mi ha salvato la vita. Non posso negare di non stare bene con lei, ma non mi basta più. Non mi basta perché da quando Ariel è comparsa nella mia vita, ne ho avuto la concreta dimostrazione.

Sono quasi sicuro che anche Tara si sia resa conto dell'intesa che c'è tra noi, ma forse Ariel ha ragione; forse dovremmo soltanto lasciare che ciò che sentiamo l'uno per l'altra, qualsiasi cosa sia, si dissolva lentamente senza trarne altro se non una relazione, una storia, ma che non sia la nostra.

Ariel ha perso sua madre e crede di star lasciando suo fratello, non avendolo portato con sé e suo padre qui, a Nottingham. Anche se non lo ammette, se non ne parla spesso, e anche se io sono l'unico a conoscere quelle verità, lei ha bisogno di qualcuno a cui potersi aggrappare, qualcuno che riesca a sostenerla nel momento in cui si frantumerà in mille pezzi. Perché è soltanto questione di tempo, prima che succeda. E prima che sia troppo tardi, se non potrò esserci io, con lei dovrà esserci Zayn. Lui può darle tutto ciò che potrei darle io, e anche se adesso non se ne rende conto, imparerà a farlo. Imparerà a capire che è la persona giusta per lei.

Suo padre conosce ogni cosa, e quando gli ho chiesto di non dire niente a sua figlia ha acconsentito senza opporsi.
Quello che non sa è che conoscevo già sua figlia e che è entrata nella mia vita dalla prima volta che l'ho incontrata in quell'aeroporto. Dopo quella volta è stato tutto un susseguirsi di eventi che hanno portato ad incontrarci di nuovo, fino a far parte della vita dell'altro inevitabilmente.

So che forse, quando rivedrò Ariel la situazione si trasformerà, cambiando ancora una volta la mia prospettiva. Perché, per quanto io possa sperare di auto convincermi che Zayn sia la persona giusta per lei e che Tara non meriti un tradimento da parte mia, una parte di me, forse quella meno razionale, vorrà sempre lei.

Come la vorrei in questo momento, in questo letto troppo vuoto. Mi limiterei anche solo a tenerla stretta tra le mie braccia, a baciarla piano. Potrei suonare, comporre qualcosa per lei. Potrei fare tante cose, anche se nessuna di quelle che vorrei accadessero sembra essere quella giusta.

Finirei per rinunciare anche all'amicizia di Zayn, che mi è stato vicino quando ne avevo bisogno, e tradirei la fiducia di Tara. E per cosa? Per imbattermi in qualcosa che non so neanche se sia destinato a durare, a lottare contro il tempo, che potrebbe essere poco, così dannatamente poco?

E sembrerò un pazzo, bipolare ventenne che delira e che passa le sue notti insonni a pensare se sia la cosa giusta o meno, ma il suo pensiero ormai è costantemente nella mia testa, e da quando le sue labbra hanno sfiorato le mie ho capito che forse dovrei farlo: forse dovrei rinunciare.

🌹🌹🌹

È un capitolo abbastanza di passaggio, sicuramente non uno dei migliori che io abbia mai scritto, ma serve per iniziare a capire cosa pensano Harry e Ariel l'uno dell'altra e di quello che gli sta accadendo.

Cosa credete decideranno? Si lasceranno davvero andare per non compromettere le loro relazioni e ferire chi li ama?

Un bacio,
Chiara 🌙