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[Echo — Jason Walker]

🌹 HA R R Y  🌹

Riuscivo a percepire gli occhi di Ariel su di me ogni singolo istante. Riuscivo a sentirli quando mi hanno chiesto di suonare, e la pelle quasi mi bruciava mentre le mie dita scivolavano sullo strumento.

Avrei voluto sollevare lo sguardo e incontrare il suo, ma immagini di lei tra le braccia di Zayn hanno declinato la mia volontà, ricordandomi che quello doveva essere il primo passo per permettere ad entrambi di poter andare avanti senza più voltarsi indietro.

Sentire le sue labbra sulle mie è stato anche migliore di quanto ricordassi, della prima volta. Adesso c'era la consapevolezza di entrambi, insieme alla presa di coscienza di quello che stava succedendo e di quello che non sarebbe più dovuto succedere.

Ho notato che è diversa, come se fosse più viva. Come se il barlume che risiede nei suoi occhi stesse iniziando a mostrarsi anche agli altri, anche a chi resta solo a guardare negandosi di vedere. Ho posto la mia attenzione su Liam, e ho capito che questo è anche grazie a lui e al fatto che sia qui.

Inizialmente ho creduto che uno dei due potesse provare segretamente qualcosa di più per l'altro, ma guardandoli stasera mi sono resa conto che per loro non è così.  La loro amicizia è pura, e non sfocerà in amore da parte di nessuno dei due, perché il legame che li unisce è più forte per permettere che un altro tipo di sentimento possa distruggerlo con un solo colpo. Sono felice che abbia Liam, e che abbia deciso di venire da lei. Non so quanto abbia intenzione di restare, ma spero abbastanza per poter permettere ad Ariel di assaporare un po' della serenità e della pace che merita.

«Harry», sento chiamarmi, così mi volto.

«Zayn», rispondo, guardando oltre la sua spalla per vedere se Ariel stia assistendo alla conversazione.

«È di sopra con Tara», dice, rispondendo involontariamente alla mia domanda. Annuisco, aspettando che mi dica ciò che deve.

«Le ho quasi detto di essere innamorato di lei», afferma, e sono sicuro che se in questo momento stessi bevendo o mangiando finirei per morire sul colpo.

«Non dovrebbe esserci il quasi», sostengo, tentando di restare neutrale e non lasciar trasparire niente. È maledettamente difficile.

Conosco Zayn da qualche anno, e si è sempre dimostrato un amico leale. So che se mi sta parlando di questo — di ciò che sente — è perchè si fida di me, e mi sento uno stronzo per essere proprio io quello che un'ora fa stava baciando la ragazza di cui ritiene essere innamorato.

«Credo di esserne sicuro, ma voglio andare piano», si giustifica, un barlume di paura risiede nella sua voce. «A volte non sono sicuro dei suoi sentimenti per me.»

«Perché?», gli domando.

Lo sto facendo per lui, ovviamente.

«È una sensazione, e non credo neanche di piacere a suo padre.» Mi risulta quasi impossibile che qualcuno non possa piacere al padre di Ariel. È un uomo serio, ma è sempre cordiale con tutti. Lo vedo spesso, tra i corridoi, stanco e con un caffè tra le mani per sostenere turni asfissianti, eppure riesce sempre a non sfociare nel nervosismo o nella maleducazione.

«Lei», inizio, distogliendo lo sguardo dal suo. «Quando tu le hai detto di essere innamorato di lei, cosa ti ha risposto?» Sono nervoso, quando so che non dovrei.

Anche lei è innamorata di lui?

Sono quasi sicuro che se Ariel amasse Zayn non mi avrebbe baciato. Due volte.

È così? Cazzo.

«Allora?», incalzo, consapevole di stargli facendo pressione.

Dannazione, sembro paranoico.

«Che ha bisogno di tempo», risponde, la delusione presente nella sua voce mentre la mia scivola via dal mio corpo, che si rilassa istantaneamente dopo le sue parole.

Il suo sguardo si sposta sulle scale, e insieme al suo lo fa anche il mio. Ci sono Tara e Ariel che si stanno dicendo qualcosa, ma non mi preoccupo neanche di cosa possa essere perché osservandole, mi rendo conto di quanto siano diverse. Tara ha lunghi capelli biondi, mentre quelli di Ariel sono così scuri, quasi neri; gli occhi di Tara sono di una chiara tonalità dell'azzurro, mentre quelli di Ariel sono l'opposto, di un caldo marrone. Tara è più bassa di Ariel, ma entrambe hanno più o meno la stessa corporatura. Sono come il giorno e la notte, il buio e la luce.

E io ho sempre creduto di non volere altro che la luce, dopo anni a brancolare nel buio.

Mi chiedo se sia possibile che, soltanto comparandole adesso, le mie certezze si siano completamente ribaltate. Mi chiedo se tutto quello in cui ho imparato a credere non basti più.

«Posso farti una domanda?» È ancora Zayn, e la sua domandare mi fa riportare l'attenzione su di lui. Annuisco, ma non so cosa aspettarmi.

«Come hai capito di essere innamorato di Tara?»

Quindi, ne sono davvero innamorato?

Credevo di esserlo, e forse lo credo ancora, ma la confusione non fa altro che assalirmi ogni volta che Ariel incrocia il mio sguardo. Mi consuma.

«Ti rendi conto che tutto quello che ritenevi importante non lo è più, perché lei è tutto ciò che riesci a vedere. Ti tiene ancorato a questa vita, mantenendoti a galla senza lasciarti scivolare verso il fondo. Diventa la tua speranza, il tuo centro; diventa la tua dipendenza più tossica e mortale, ma anche la più piacevole e soddisfacente.» Senza il minimo preavviso e il permesso di farlo le parole cadono dalla mia bocca come un fiume in piena, ma Zayn non saprà mai che, forse, sono per la donna che anche lui ama.

«Ogni suo sorriso ti prolunga l'esistenza, e se credi che tutto il tuo mondo stia crollando intorno a te, ti basta guardare lei per ritrovare l'equilibrio. È lei il tuo equilibrio, il tuo motore. Incarna la tua concezione personale di cosa sia davvero l'amore, e ti rendi conto di quanto valga amarla. E se ti venisse data la possibilità, vorresti che il tuo ultimo respiro fosse per lei.»

«Cristo, la ami davvero.» Zayn sospira e un amaro sorriso trabocca dalle mie labbra.

La ami davvero.

«Ne eri innamorato anche prima che succedesse?» Sono sollevato dal fatto che la conversazione si sia spostata su di me e sulla mia relazione con Tara, piuttosto che sulla sua con Ariel.

«Intendi prima di sapere cosa avessi?» So che si riferisce a questo, ma sto temporeggiando. Un brivido mi sfiora la pelle.

«Sì.»

«No», esalo. Sono sincero. «Me ne sono reso conto dopo, anche se i suoi sentimenti per me si erano già formati da tempo.»

Ho dovuto imparare ad amare Tara, e credevo di esserci riuscito; solo che adesso non sono più sicuro di riuscire a ricambiare pienamente i suoi sentimenti.

«Ariel sa di te?» Sapevo l'avrebbe chiesto.

«No, e non deve saperlo.» Mi affretto a correggere il mio tono, data l'espressione che contorna il volto di Zayn.

«Cazzo, scusa. È solo che non credo sia il caso che lei lo sappia», mi giustifico. «Adesso sto bene.»

«Di cosa parlate?» Tara irrompe nella conversazione, circondando il mio corpo con le sue braccia.

Ariel resta ferma accanto a Zayn, ma lui le prende la mano e la intreccia alla sua. Sento una stretta al petto che non riconosco.

«Grazie per stasera» inizia Zayn, salvando entrambi deviando la conversazione e non rispondendo alla domanda. «È stata una bella festa.»

Si protende verso Tara non lasciando la mano di Ariel; si sporge per salutarla con una bacio veloce sulla guancia.

«Mi dispiace che dobbiate andare così presto.» La mia ragazza adesso sta abbracciando Ariel, ma la differenza è che per poter ricambiare l'abbraccio come si deve lascia per un attimo la mano del suo ragazzo.

«Non fa niente», le dice Ariel. «Anche Liam è stanco.»

Quando Tara si allontana da lei, lo sguardo di Ariel incrocia il mio in un fugace attimo, per la prima volta dopo il nostro bacio nel giardino sul retro.

È imbarazzata, posso dirlo con certezza, ma entrambi non riusciamo a distogliere lo sguardo dall'altro.

«Ciao, Ariel Green.» Compio il primo passo, cercando di trasmetterle tutta la mia intenzione attraverso le mie parole. E lei lo capisce.

«Ciao, Harry», quasi sussurra, prima di distogliere lo sguardo dal mio per l'ultima volta.

🌹 A R I E L 🌹

«Vi rivedrete, non c'è bisogno degli addii», dico quando Liam insiste per salutare Zayn, sostenendo di non sapere se lo rivedrà.

Quando gli assicuro che sarà qui anche per Capodanno ci lascia soli, iniziando a salire le scale fuori l'edificio.

Anche alla festa stava iniziando a salutare tutti educatamente, quando Tara gli ha chiesto di essere presente anche a Capodanno.

Ogni festa è organizzata da Tara, che è la ragazza di Harry e la persona più avvicinabile ad una migliore amica che ho qui. Ah, ed è anche il filo conduttore delle persone che ho conosciuto qui.

È il karma.

«Sono stato bene» mormora Zayn portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, anche se un attimo dopo ricade davanti al mio viso.

«Anch'io.»

«Voglio che tu sappia che penso realmente tutto ciò che ti ho detto.»

«Lo so», gli assicuro, e lui stringe la presa intorno ai miei fianchi prima di portare le sue labbra sulle mie. I suoi movimenti sono lenti, gentili.

«E ti aspetterò», promette, prima di lasciarmi un ultimo veloce bacio sulle labbra.

Mi ha detto anche questo prima, e inizio a credere che Zayn possa davvero essere la persona di cui ho bisogno.

Prova dei sentimenti per me, me l'ha detto e dimostrato, eppure io continuo a spingerlo via, a trovare delle vie d'uscita ogni volta. Non dovrei farlo, non con lui e non dopo questo.

«Cercherò di non farti aspettare troppo», rispondo, con la speranza che tocca ogni sillaba. Spero davvero di farlo, di riuscire a fidarmi tanto da far emergere i miei possibili sentimenti per lui.

Stasera è stato bello e con lui sono stata bene; merita che ricambi i suoi sentimenti. Mi ha sorpresa tornando a Nottingham solo per qualche ora rinunciando alla sua famiglia, e solo per poter passare del tempo con me.

È quasi successo, mi sono fidata di lui, ma non tanto da non riuscire a fermarlo prima che la situazione degenerasse. Prima o poi riuscirò a farlo. Dopo Jake non sono più riuscita a fidarmi, perché in lui riponevo tutte le mie speranze, i miei sogni, le mie illusioni. Ma un giorno riuscirò a fidarmi di nuovo, e quel qualcuno potrebbe essere Zayn.

«Ci vediamo tra una settimana.» Sorride e mi bacia all'angolo delle labbra.

«Lo spero», ricambio il suo saluto, prima che risalga sulla sua auto e si allontani fino a che non riesco più a seguirlo con lo sguardo.

Quando entro nel palazzo saluto Phil e vado verso l'ascensore; inevitabilmente ripenso a quando Harry si è precipitato qui dentro e mi ha baciata per la prima volta. Mi ha rinchiusa tra la parete di fronte a me e il suo corpo, non lasciandomi la minima via di fuga. Ma io non me ne sarei andata, non sarei mai scappata via da lui.

La mia mente corre a stasera e al modo in cui entrambi ci siamo ricaduti, assuefatti e disillusi dalla presenza dell'altro. Ne eravamo consapevoli; sapevamo entrambi cosa sarebbe successo, eppure nessuno dei due si è tirato indietro. Ci teniamo ancorati come due poli opposti, ed è questo che mi terrorizza: la dipendenza che sto sviluppando nei suoi confronti.

Sono riuscita ad evitare il suo sguardo per il resto della serata, impedendomi di incontrare il verde smeraldo degli occhi che riuscirebbero sempre a trovarmi, ovunque io sia.

Ma come ogni volta ho fallito, cedendo alla loro intensità e a tutte le parole non pronunciate celate dietro di essi.

Harry sembrava così vulnerabile quando mi ha parlato di Andrew che avrei solo voluto poter fare di più; avrei voluto tenerlo tra le braccia ancora un po', con la sua testa sulle mie gambe e la mia mano tra i suoi capelli.

Non so cos'abbia Andrew, ma una strana sensazione pesa nel mio petto al pensiero. È soltanto un bambino.

Le porte della cabina si spalancano e percorro il pianerottolo dirigendomi verso il mio appartamento, preparandomi mentalmente e fisicamente a dare una spiegazione a Liam.

🌹🌹🌹

Nello scorso capitolo ho ricevuto un commento che mi ha fatto riflettere.

È vero, forse non aggiorno così spesso come dovrei e forse ci sono alcuni capitoli di passaggio, e forse i capitoli non sono neanche lunghi e il contenuto non è ciò che vi aspettavate; non vi soddisfano neanche come dovrebbero dopo aver aspettato così tanto tempo.

Sono la prima ad ammetterlo: non sono costante, ma posso assicurarvi che ci metto l'anima in ogni singola parola che scrivo. Sono umana, scrivo perchè mi piace e non perchè per me questo è un lavoro, anche se vorrei lo diventasse, ma per adesso sono soltanto una ragazza di diciotto anni (ah, quando ero giovane) con una vita complicata e tante passioni.

Non è una cosa che accade spesso, ci saranno stati due o tre commenti di questo tipo e non voglio fare nomi o altro, ma voglio dirvi che il mondo è bello perchè è vario, e se la storia non vi piace, vi sembra ripetitiva o lenta, non siete obbligate/i a leggerla.

In ogni caso, cercherò di prendere ciò come uno sprono per migliorarmi, e spero di non deludervi ancora.

Scusate se sono stata dura e grazie a chi continua a sostenermi e a leggere i miei spazi autrice immensi 💛

Volevo dirvi che potete trovarmi su Instagram e Twitter come @ september199six 🌹

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