Perché le cose più strane dell'universo toccano a me?

Spalanco gli occhi e boccheggio alla ricerca d'aria, imprecando in aramaico antico del Perù.
Mi tolgo la cosa che ho in faccia e delle macchine suonano, ma l'aria fresca mi entra nei polmoni.
Qualcuno vicino a me sussulta e scatta in piedi mettendosi in posizione difensiva.

James, è James.
Uno strano vuoto per un attimo si fa spazio dove è il mio cuore, è adorabile con i capelli scompigliati e gli occhi pieni di sonno e le occhiaie...

Stacco con un colpo secco una delle cose attaccate al mio braccio e mugugno di dolore.

«Edith... Sei sveglia» dice James, sembra che stia per piangere.

«Davvero perspicace, Sherlock» commento in modo pungente, strappando un altra flebo.
Macchinari da ospedale.
Ma... Questa è camera mia.

«Non toglierti... quella roba» dice mentre io stacco gli ultimi pezzi dell'attrezzatura e scendo in modo poco elegante dal letto, cadendo per terra con la faccia.
Il biondo si appresta ad aiutarmi, ma io alzo una mano e dico «Non. Osare. Muoverti» e mi ritiro su.

Camera mia. Letto. Macchinari. Pigiama extra large dei Black Sabbath. James.
James in camera mia. Probabilmente gli lo caccerei in malo modo se non sentissi come se qualcuno continuasse a picchiarmi il Mjolnir in testa.

Loki, intruso, liquido nero, James a telefono, e adesso sono qui, ma che cazz-

«Bentornata Signorina» dice Friday

«Che è successo?» chiedo rialzandomi e barcollando non poco.
Lui prova ad aiutarmi ma lo spingo via

«Sei andata in coma»

«Cosa!?»

«Il liquido nero ti è entrato nel corpo»
L'armatura, vero.
Cavolo, dovrò aggiustarla di nuovo, ma basterà un riavvio, dai, solo la parte elettrica è stata danneggiata, non la parte "fisica" per un mese/quaranta giorni giorni ce la posso fare a completarla definitivamente, e prima non aveva la mia playlist salvata.

«L'armatura è distrutta. Letteralmente. Ne rimangono un paio di pezzi»
E i miei piani sono in fumo
Come diavolo ha fatto? Di sicuro non era inchiostro, che razza di liquido è?

«Da quanto sono qui?»

«Dobbiamo chiamare Pepper, non ti sembra, anzi, aspetta un attimo...»
Infila la mano nella tasca della giacca

«James, da quanto?» chiedo con voce più ferma, anche se non sono sicura di voler sapere  la risposta

«Due mesi» mormora

Sento la terra mancare sotto i piedi e crollo, mentre James mi afferra come se fossi di carta.
Due mesi

«Dimmi che questo è solo una dimensione parallela creata dal mio subconscio e in realtà sono a rilassarmi a Bora Bora sotto un ombrellone»

«Ehm...»

«No. Ma perfetto. Morgan?»

«Ci abbiamo messo tantissimo a tirarla fuori dal nascondiglio, ore, voleva vedere te.»

Suona come qualcosa che farebbe Morgan.
Due mesi, ho lasciato mia sorella da sola per due mesi, faccio schifo

«E Pepper? Dov'era finita?»

«Rimasta chiusa in camera sua»

«Davvero utile come madre adottiva, sul serio»
Forse me la prendo un po' troppo con lei.
Forse.

«Adottiva?»

«Sono il frutto di una notte di fuoco di papà, quando sono nata non stavano nemmeno insieme»

«Ah»

«Un giorno lo leggerai la mia autobiografia, "posso farlo, e sì, l'ho fatto", ti piace come titolo?»
Pepper e Morgan irrompono in stanza, (Jarvis sei stato tu?) , e Morgan mi salta addosso. L'afferro al volo, non capisco come e se non fosse stato per il biondo sarei caduta per la seconda volta a terra.
La posizione è scomoda e imbarazzante, ma ho Morgan qui al sicuro

«Scimmietta, sono qui» mormoro ricambiando l'abbraccio.
Lei continua a stritolarmi, facendomi male
Non credo che dopo papà voglia perdere qualcun'altro.

«Edith, ti sei svegliata...»

«Ciao Pepper»

«... Finalmente»

«Mi piaceva molto essere in coma, non sentivo la tua voce»

Lei apre la bocca per ribattere ma vede James che lì a disagio regge me e Morgan

Battaglia rimandata

«Sono felice che tu sia sveglia» mormora Morgan

«Morgan, dovrei cambiarmi»
Dico, credo di essere abbastanza pesante, (i cheeseburger) e Morgan non aiuta
«Se vuoi ti tiene James in braccio»

«Ma tu sei mia sorella»

«E lui è... Lui è il mio migliore amico, va bene lo stesso?» sento lo sguardo incredulo del ragazzo trapassarmi

«No»

«Okay scimmietta, ora ti passo a James, se vuoi dargli fastidio fai pure, io voglio vestirmi»
"Magari anche ottenere spiegazioni sul liquido, restituire i macchinari a chi me li ha prestati e vedere dove si è cacciato l'idiota con l'elmetto cornuto"
James mi guarda spaesato con Morgan in braccio. Rido sotto i baffi, è semplicemente mitico! Che faccia...

«Edith...» prova a chiamarmi James a disagio.
Io faccio un occhiolino a Morgan, che vuol dire "redimi fiera e dargli il più fastidio possibile" per poi andare a prendere qualcosa da mettere addosso.
James si porta Morgan avvinghiata fuori, e io scoppio a ridere, per poi infilarmi nel bagno e guardarmi allo specchio.
Mi sono appena svegliata da un coma di due mesi e mi sento bene.

Cioé, ho fame e ho sete, ma è tutto okay.
Come ci sono finita? Se non era inchiostro cosa era? Che sta succedendo?
L'ARC è sempre attaccato sul mio petto, esattamente dove dovrebbe essere, le occhiaie sono diventate il triplo del solito, i miei capelli sembrano un nido di uccello, ma per il resto non sono cambiata per nulla, sempre la stessa, fantastica, perfetta Edith di sempre.

Va bene, che cosa abbiamo qui... Gonna, e maglioncino, perché no

Ma la scuola? Oddio ho perso due mesi di lezioni.
Due mesi.
Sarò espulsa, sul serio.
Che io lo sia già stata?
Ci sono dei fiori sul davanzale, Immagino per me.
Che carini, anche loro sanno che sono troppo preziosa per questo mondo.

Mi faccio una lunghissima doccia, mi vesto e poi scendo scansando persone in giacca e cravatta alla ricerca di cibo.

Morgan è ancora in braccio a James, che si aggira in imbarazzo per il soggiorno, guardandosi in giro.

«Morgan adesso puoi anche scendere da James, non credo che sia comodo con tutti quegli addominali»

«Io sono comodo» si intromette James

«Io dico di no»

«Provare per credere»

«Non me lo aspettavo da te»

Morgan scende finalmente dal biondo e mi consegna un piccolo simbolo dello Shield, di ferro, entra perfettamente dentro la mia mano, e io lo attivo

«... L'alunna è sospesa dalle lezione fino a quando non si sarà rimessa completamente sul piano fisico e mentale, il direttore Fury» leggo ad alta voce.

Non sono stata espulsa, e posso fingermi malata.
Chi devo ringraziare?

«Grazie per averlo tenuto al sicuro, Morgan» lei mi fa un sorriso.
«Andresti dalla mamma a farglielo vedere? Io ho un po' di cose da fare»
Annuisce e riprende il cerchietto di metallo

«Ho voglia di uscire a prendere aria, James, vuole unirsi a me?»

«Sicura di stare bene?»

«Respiro, penso e posso fare commenti sarcastici sulla tua maglia fuori moda, quindi sì, sto benissimo. E poi, se mi vuoi seguire, in fretta, prima che qualcuno mi impedisca di mettere in azione questo piano»

«Potrei fermarti io»

«Non lo faresti mai. Allora, ci stai o no?»

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