Due Vite E Una Pistola pt.5

Pov Seonghwa

Arriviamo davanti alla via che prima avevo trovato e la troviamo anch'essa vuota.
"Signore, c'è una casa laggiù" dice uno dei miei uomini. Mi giro verso di lui e poi mi giro verso la parte che il suo dito indicava.
Trovo veramente una casa abbastanza malandata. Tutto questo è veramente troppo semplice.
Con la macchina andiamo verso di essa e appena arriviamo io scendo e corro verso la casa. Provo ad aprirla ma purtroppo è completamente chiusa. Cerco di buttarla giù e per fortuna arrivano gli altri e mi aiutano e riusciamo ad entrare.
Controlliamo la casa ma non troviamo niente, controlliamo anche la porta che conduce alla cantina ma è vuota pure essa. Questa casa è stata abbandonata tempo fa.
"Haseul chiedi alla centrale da quanto tempo questa casa è disabitata" ordino alla mia assistente ed esegue subito.
Prende il computer mentre si mette in contatto con la centrale e inizia a cercare.
Hwanwoong invece controlla meglio in ogni zona della casa.
"Signore, nessuno ha lasciato questa casa" mi dice Haseul.
"Come è possibile? Questa casa è palesemente inabitata, che il proprietario sia morto? Haseul controlla chi è l'ultimo proprietario per favore" dico ed esco fuori. Ti prego Hongjoong dimmi che stai bene....


No one pov's

Hongjoong si era svegliato e appena acquisì i sensi sentì dolore per tutto il corpo. Stava sanguinano ancora da alcune ferite mentre altre si stavano pian piano chiudendo. Non riusciva nemmeno ad alzare la testa che sentì la porta aprirsi e poi chiudersi e poi di nuovo quella voce.
"Caro Hongjoong, spero tu sia sveglio per sentire meglio il dolore che stai per provare" disse Jongin e Hongjoong cercò di alzare la testa per vedere quello che stava facendo.
"Oh sei sveglio, perfetto. Beh penso proprio che ora dovremmo passare a questa, che ne dici?" disse l'assassino prendendo in mano una frusta.
Hongjoong non sentiva più nessuna parte del suo corpo e non riusciva nemmeno a focalizzare bene quello che stava per accadere. Jongin si avvicinò a lui e accarezzò la sua guancia.
"Allora, hai qualcosa da dire per salvarti?" chiese e ovviamente Hongjoong non poté né fare né dire niente perciò Jongin perse la pazienza e andò al sodo. Andò dietro il povero ragazzo, sciolse i nodi ma si occupò di legargli di nuovo i polsi e le caviglie insieme e tolse la sedia facendolo cadere per terra e sbattere leggermente la testa. Hongjoong poteva sentire le sue gambe, ormai sporche di sangue, cader per terra senza aver più nemmeno la forza di contrarsi per il dolore e per il freddo.
Portò le ginocchia il più possibile vicino alla faccia con la poca forza che aveva e lasciando il dolore in disparte.
Jongin d'altro canto si era allontanato un po' e aveva preparato la frusta per il colpo.
Inizio col primo che tirò fuori un urlo dalla bocca di Hongjoong e nemmeno lui sapeva dove aveva trovato le forze per usare le sue corde vocali.
Le lacrime iniziarono a sgorgare dai suoi occhi e aumentarono al secondo colpo che però era più forte.
Ci fu un terzo e un quarto colpo, e le urla continuavano ad aumentare ma poi Jongin andò verso il ragazzo per terra e gli tappò la bocca. Aveva sentito un rumore provenire da sopra.
"Stai zitto, non ho ancora finito con te. Prova a fare qualche rumore e ti ucciderò oggi stesso" lo minacciò. Hongjoong non stava capendo niente, non sapeva perché si fosse fermato così all'improvviso ma stava ringraziando ogni santo presente in cielo. Sperava che Seonghwa lo venisse a salvare o che almeno la polizia lo salvasse anche se ormai le sue speranze erano quasi sparite.

Iniziò a sentire anche lui dei rumori o meglio dire delle voci. In cuor suo voleva tanto far capire alle persone che erano sopra, che lui era lì e che aveva bisogno di aiuto ma purtroppo i rumori cessarono e per fortuna di Hongjoong, l'assassino uscì da quella casa.

Possiamo dire che la fortuna in questo momento sta dalla parte di Hongjoong siccome la sfortuna, ora, sta dalla parte di Seonghwa.

Esso era andato dietro la casa e si era messo a cercare all'inizio una qualche struttura ma non trovando niente, cercò per terra siccome si era ricordato di quel caso in cui le persone erano dentro una botola sotterranea. Ormai non si meravigliava più di niente dopo gli anni che aveva passato.
Appena però ci pensò per bene gli tornò in mente che la botola era in casa e loro in casa non avevano cercato così dettagliatamente.
Cercò rapidamente per terra ma non trovò niente. Entrò dentro la casa ma nell'esatto momento in cui se ne andò, Jongin uscì dalla porta del retro che era abbastanza nascosta dalle piante.
Aveva preparato con sé ogni cosa, aveva visto i poliziotti in casa sua e soprattutto aveva visto chi voleva tanto ferire : una persona che gli ha portato via tutta la sua famiglia che ormai ora non c'è più.

Seonghwa intanto era rientrato da Haseul e da Hwanwoong.
"Cercate qualche botola o qualsiasi porta per terra. Cercate per terra e basta" urlò velocemente e i due annuirono e si alzarono per fare come aveva detto Seonghwa.
Si erano divisi le parti della casa e avevano iniziato a cercare.

Intanto Hongjoong vedendo Jongin andarsene e non ritornare più, si sentiva un peso in meno addosso. Era di fretta perciò lui sperava che qualcuno lo avesse portato via da lì. Appena gli passo in mente quell'idea, decise di urlare, urlare il più forte possibile mentre cercava di alzarsi dal pavimento freddo nonostante la minaccia. La sua voce usciva solamente perché stava soffrendo e anche tanto. Un dolore immenso e inimmaginabile, diverso e addirittura più atroce di una caduta sui sassi appuntiti.
Urlò il più forte possibile e di sopra, Haseul che era nella camera di Jongin aveva sentito una voce che piano piano si faceva sempre più forte. Chiamò tutti e insieme cercarono di capire da dove provenisse il suono.
"Spostiamo il letto, velocemente" ordinò di nuovo Seonghwa e tutti e tre lo spostarono e come il vice aveva presupposto, c'era veramente una botola lì. Hwanwoong uscì e andò a prendere dalla macchina degli attrezzi e poi ritornò in casa e cercarono di sbloccare la serratura.

Jongin l'aveva bloccata ed era uscito dalla parte opposta.

Appena i tre poliziotti riuscirono nel loro intento, Hwa si precipitò velocemente di sotto scendendo le scale e inciampando anche. Non gli importava di farsi male, voleva solo salvarlo ma purtroppo appena scese trovò un'altra porta sempre chiusa che ovviamente Jongin aveva bloccato assieme alla prima.
Cercò di rompere la serratura e usò tutte le sue forze infatti le sue vene erano più che visibili chiaramente sulla sua faccia.
Purtroppo appena il vice entrò nella stanza, trovo una scena che gli ha provocato più dolore di quanto pensasse.
Per terra c'era sangue, qualche arma di basso costo e vari utensili.
Con l'occhio seguì le tracce del sangue fino ad arrivare a Hongjoong stesso che ormai stava per crollare di nuovo.
Seonghwa si precipitò verso di lui e lo abbracciò forte come se non lo volesse lasciar andare da nessuna parte, d'altro canto Hongjoong non realizzava ancora ciò soprattutto perché aveva visto come era vestito Seonghwa e il suo distintivo e inoltre, vide anche gli altri due poliziotti arrivare e liberare i suoi arti superiori e inferiori. Si sentiva al sicuro, non capiva cosa stava succedendo ma di una cosa ne era certo : era salvo finalmente.

A Seonghwa intanto pesava il cuore vederlo in quelle condizioni e vedere tutto quel sangue per terra assieme a varie cose sempre sporche di quel liquido rosso, non era per niente d'aiuto.
Lo prese a mo di sposa e lo portò fuori da quella casa. Avrebbe voluto fare di più, qualsiasi cosa pur di farlo sentire bene ma non aveva minimamente idea di cosa o come fare.
Andò verso la macchina sempre con lui in braccio seguito da Haseul mentre l'altro era rimasto a controllare quel posto.
Seonghwa mise in macchina Hongjoong e cercò di rassicurarlo.
"Tranquillo, ora sei salvo. Resisti solo un po' per favore, non chiudere gli occhi Hongjoong fallo per me. Solo qualche minuto e starai meglio promesso" disse Hwa.
Hongjoong gli rivolse un sorriso doloroso che fece venire una voglia matta all'altro di uccidere la persona che lo aveva ridotto così perciò lo abbracciò un'ultima volta e si staccò.
Una mano però lo fermò.
"Ti prego, non te ne andare" cerco di dire Hongjoong interrompendo la frase varie volte.
"Non ti lascerò, tranquillo rimarrò con te" disse e poi si rivolse verso Haseul.
"Tienilo d'occhio e cerca di aiutarlo" la sua assistente annuì mentre Seonghwa ritornò davanti quella casa.
Sentì poi un rumore provenire da dietro di essa e corse subito verso quella direzione ma non trovò nessuno.
Ancora prima di guardarsi intorno sentì una scossa elettrica passargli per tutto il corpo e poi cadde per terra. Era paralizzato perché Jongin aveva usato contro di lui un taser e si era abbassato alla sua altezza per poi accarezzargli il viso.
"Finalmente sei mio" disse e prese il coltello che aveva portato con sé.
Seonghwa voleva prendere la pistola che aveva nella cintura sotto la giacca ma più provava a muoversi più non otteneva i risultati che desiderava.
"No no, non hai speranze adesso" Jongin fece segno di negazione col dito con fare strafottente e iniziò a passare il coltello vicino al petto del ragazzo disteso per terra.

Dall'altra parte intanto erano arrivate due pattuglie assieme a San. Erano scesi dove c'era l'altra macchina e avevano trovato i due da soli.

Nel frattempo Jongin aveva iniziato a ferire il petto di Seonghwa.
"Adesso farò la stessa cosa che hai fatto con i miei genitori : ti porterò via la tua inutile e insulsa vita" disse e iniziò a puntare la punta del coltello sul petto di Seonghwa.
"Però voglio prima vederti soffrire davanti ai miei occhi" perciò prima iniziò con tagli abbastanza profondi lungo il petto fino ad arrivare alla parte in cui era situato il cuore.
Seonghwa non riusciva più a respirare correttamente e la sua vista era ormai offuscata dal dolore.
L'unica cosa che sentiva era che riusciva a muovere le dita per quanto ci aveva provato.
Jongin intanto aveva fatto un altro taglio profondo solamente che questa volta era esattamente accanto al cuore.
Col coltello iniziò ad entrare in profondità ma poi si fermò subito siccome il ragazzo per terra stava urlando e nessuno li doveva sentire.
Tolse il coltello e gli tappò la bocca. Nel mentre Hwa stava cercando di muovere il suo braccio.
In quel esatto momento arrivò San assieme ad altri due poliziotti e puntarono la pistola contro di Jongin ma purtroppo quest'ultimo alzò Seonghwa e lo mise davanti a sé.
"Se sparerete a me, sparerete anche a lui" urlò e San voleva a tutti i costi ucciderlo mentre vedeva del sangue colare dal petto del suo amico.
Seonghwa non era più in grado di respirare e Jongin continuava a ferirlo, ma una cosa riusciva a farla : prese la pistola dalla sua tasca e la puntò contro l'uomo dietro di lui e sparò per poi svenire completamente.

Hongjoong aveva sentito il rumore di uno sparo e sperava tanto che non fosse diretto a Seonghwa.
Con le pochissime forze che gli erano rimaste, si alzò e uscì dalla macchina mentre Haseul lo fermò subito.
"Lasciami, devo, devo andare da lui" disse senz'aria tra i polmoni.
Haseul si arrese e lo aiutò a camminare e appena arrivarono sulla scena, trovarono sia Seonghwa che Jongin per terra e San con una pistola in mano.
Un quel momento una grande quantità di rabbia prese possesso del suo corpo. Pensava che San avesse sparato ad entrambi pur di uccidere l'assassino ma si ricredette subito appena vide San andare contro Seonghwa e alzarlo. Lo prese come quest'ultimo aveva precedentemente preso Hongjoong e andarono velocemente verso la macchina e partirono.
Hwanwoong andò verso Hongjoong e lo aiutò assieme a Haseul per ritornare in macchina.
"Dobbiamo portarti in ospedale velocemente" disse lui mentre il ragazzo cercava di rimanere sveglio.
Arrivarono all'ospedale e portarono subito Hongjoong sopra un lettino e lo fecero addormentare.
Fecero la stessa cosa con Seonghwa, ma a differenza di Hongjoong, lui aveva meno ferite perciò riuscirono a guarirlo velocemente e a cucire i tagli profondi sul suo petto facendo attenzione a tutti i punti delicati prima che qualcosa andasse storto.

San intanto doveva e voleva sapere come stessero i due perciò appena vide un dottore uscire dalla camera di Seonghwa gli corse subito contro.
"Signore stia tranquillo, il ragazzo sta bene. Ha solo avuto vari problemi respiratori perché le ferite sono profonde sul suo petto, ma con un po' di riposo tornerà come prima" disse il dottore prima che San parlasse.
"Solo questo? Perché è svenuto? Siete sicuri abbia solo quelle ferite?" chiese rapidamente, si sentiva morire dentro perché non era riuscito a proteggerlo.
"Sì, abbiamo controllato, non ha nessun'altra ferita. Signore, il vice è svenuto perché appunto gli mancava l'aria e aveva perso troppo sangue e la scarica elettrica che ha ricevuto ha solo peggiorato la situazione. Qualche giorno e tornerà come prima" continuò il dottore a rassicurarlo.
"E Hongjoong?" chiese di nuovo.
"Le sue situazioni sono critiche, vedremo di fare del nostro meglio. Ora mi scusi tanto agente ma devo andare da altre persone" e il dottore corse via dopo aver pronunciato queste frasi.

San crollò per terra, non si sentiva più le gambe. Avrebbe voluto che tutto finisse il prima possibile.

***


NOH SCUSATEMI DA DOVE ESCE STA FOTO C'È.... KJJSHSJSJJDJSK

anyway spero che vi piaccia il capitolo, sorratemi se non è così...♡

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