↳ ꒰🍭 °•*⁀➷ 𝐬𝐡𝐨𝐰 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐞𝐥𝐥²


𝙩𝙖𝙜𝙨

-mxplx ;; Bianca221B ;; PolloSupremacy ;; _denki_is_a_pikachu_ ;; -winterhunter ;; Robb_Moony


𝙞𝙣𝙛𝙤

━ name : luna

━ surname : brown

━ age : 18 years - 04/04 - aries

━ pv : zero two

━ creature : devil

━ sexuality : heterosexual heteromantic



𝐰𝐡𝐚𝐭 𝐢𝐬 "𝐡𝐮𝐦𝐚𝐧" 𝐭𝐨 𝐲𝐨𝐮 𝐩𝐞𝐨𝐩𝐥𝐞?


꒰🍭 °•*⁀➷𝐍𝐎𝐌𝐄

Luna [Pronuncia: Lùna].
L'origine del nome è latina: gli antichi romani utilizzavano questo termine per indicare sia l'astro che la dea che lo personificava. Dal punto di vista semantico è uguale al nome Selene, che era la Luna nell'antica Grecia. In antichità il significato della parola leuk era "brillantezza, luce".

Sua madre lo ha scelto perché la ragazza è nata in una notte di luna piena.


꒰🍭 °•*⁀➷𝐂𝐎𝐆𝐍𝐎𝐌𝐄

Brown [Pronuncia: Braun].
Brown è un in lingua inglese in origine principalmente descrittivo di una persona con capelli, carnagione o vestiti castani. È uno dei cognomi più comuni nei paesi di lingua inglese. È il secondo cognome più comune in Canada e Scozia, il terzo più comune in Australia e nel Regno Unito e il quarto più comune in Inghilterra e negli Stati Uniti. È particolarmente raggruppato nel sud della Scozia.

Essendo la figlia di Lucifero, Lilith non poteva che prendere il cognome di sua madre, che invece è un essere umana.


꒰🍭 °•*⁀➷𝐒𝐎𝐏𝐑𝐀𝐍𝐍𝐎𝐌𝐄

- Lulù, è il soprannome che le ha dato la sua famiglia e i suoi amici. Luna è famosa per essere abbastanza distratta e imbranata, e questo soprannome le si addiceva perfettamente, mette in risalto il suo animo gentile e un po' infantile. A Luna non da fastidio che gli altri la chiamino così, basta che le vogliano bene e l'accettino per quello che è.

- Moonie, è il soprannome che le ha dato sua cugina. Power trova che Luna sia la ragazza più forte che abbia mai visto, e per questo l'adora. Le sembrava carino, è la traduzione inglese del suo nome. Quando sta per fare uno scherzo a qualcuno suo fratello la chiama in questo modo, dicendo "Moonie Moonie, che ti passa per la testa?". Non può che piacerle, la fa sentire importante.

- Cornuta, è il soprannome più brutto che le abbiano mai dato. L'hanno inventato i suoi compagni di classe, che, bisogna stare ben attenti, non sono assolutamente i suoi amici, quest'ultimi la conoscono perché frequentano attività come pianoforte o danza insieme. Il soprannome deriva dal fatto che ha sulla testa due piccole corna, a differenza di quelle di Lilith, che sono più grandi. Questo perché Luna è la figlia di Lucifero. Le piace affatto quando la chiamano in questo modo, ma non lo da a vedere, per far capire loro che non le importa quanto la prendano in giro.


꒰🍭 °•*⁀➷𝐄𝐓Á

18 anni - 4 Aprile - Ariete - 5° anno

Le sue caratteristiche principali sono: spontaneità, impulsività, impazienza, precipitazione, passionalità, aggressività, assolutismo, energia, audacia, esaltazione. Il temperamento del nato nell'Ariete è dinamico, esprime sempre al massimo energia e fede in se stesso. Perciò è ottimista, entusiasta, ostinato. L'Ariete è un segno dinamico, sempre attivo e che ama essere impegnato in vari fronti, va quindi fortemente in crisi quando si ritrova a vivere situazioni piatte, poco stimolanti e vivaci e, soprattutto in amore, quando una relazione si trascina senza slanci e colpi di testa.


꒰🍭 °•*⁀➷𝐍𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐀𝐋𝐈𝐓Á

Italo-inglese.
La madre di Luna ha sia origini italiane che inglesi, rispettivamente da parte materna e paterna, per questo si può dire che lei sia un misto tra le due, nonostante sia nata in Inghilterra, più precisamente nella città di Oxford, e non abbia mai visitato l'Italia, del cui paese ha solo i racconti della famiglia. Luna, infatti, è la cugina di Lilith, in quanto le loro rispettive madri sono sorelle.


꒰🍭 °•*⁀➷𝐂𝐑𝐄𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀

Diavolo.
Luna è un diavolo, in quando figlia di Lucifero e di un'umana, però, lo è solo a metà, per questo mantiene un aspetto umano. In collegamento a questo motivo, a volte preferisce che si rivolgano a lei come una devilman, appunto un diavolo dall'aspetto umano.

Nelle religioni il diavolo (o demonio o maligno) è un'entità spirituale o soprannaturale essenzialmente malvagia, distruttrice, menzognera o contrapposta a Dio, all'angelo, al bene e alla verità.
Il termine "diavolo" deriva dal latino tardo diabŏlus, traduzione fin dalla prima versione della Vulgata (fine IV - inizio V secolo d.C.) del termine greco Διάβολος, diábolos, ("dividere", "colui che divide", "calunniatore", "accusatore"; derivato dal greco -διαβάλλω, diabàllo, composizione di dia "attraverso" bàllo "getto, metto", indi getto, caccio attraverso, trafiggo, metaforicamente anche calunnio).

Nell'antica Grecia διάβολος era un aggettivo denotante qualcosa, o qualcuno, calunniatore e diffamatorio; fu usato nel III secolo a.C. per tradurre, nella Septuaginta, l'ebraico Śāṭān ("avversario", "nemico", "colui che si oppone", "accusatore in giudizio", "contraddittore"; reso negli scritti cristiani come Satanas e qui inteso come "avversario, nemico di Dio").

Nello Zoroastrismo.

Angra Mainyu ("Spirito del Male") è lo spirito malvagio e distruttore, l'avversario di Spenta Mainyu ("Santo Spirito"; pahlavico Spentomad) lo spirito santo del Bene e guida degli "angeli" indicati come Ameša Spenta. L'origine di Angra Mainyu è dibattuta dagli studiosi. Alcuni lo intendono una creatura spirituale celeste del Dio unico creatore Ahura Mazdā e a lui successivamente ribellatasi per libera scelta.

Altri studiosi lo intendono invece come un essere originario contrapposto fin dall'inizio dei tempi al Dio unico Ahura Mazdā.
Studiosi ritengono che la figura di Angra Mainyu sia equivalente alla figura abramitica di Satana. Nella più antica religione Mazdeista infatti, Angra Mainyu era l'angelo caduto che scelse liberamente la sua natura e la sua vocazione malefica, divenendo un'entità malvagia e distruttrice, guida di una schiera di angeli malvagi che si trascina con sé (chiamati Daeva) e contrapposti al Dio unico (chiamato Mazda) che viene assistito dai suoi 7 angeli del bene (spiriti santi il cui capo è Spenta Mainyu e gli altri 6 sono chiamati Ameša Spenta), e nello stesso identico modo nella successiva religione ebraica Satana era l'angelo caduto, divenendo un'entità malvagia, guida di una schiera di angeli malvagi che si trascina con sé (chiamati Demoni) e contrapposti al Dio unico (chiamato Yhwh) che viene assistito dai suoi 7 angeli del bene (con Michele alla guida di altri 6) evidenziando il fin troppo ovvio spunto che la popolazione ebraica aveva tratto nel periodo dopo il ritorno dall'esilio in Babilonia (VI secolo a.C.).

Nell'Induismo.

A differenza del Cristianesimo, dell'Islam, e dello Zoroastrismo, l'Induismo non riconosce alcuna forza o entità malvagia principale come il Diavolo in opposizione a Dio. L'Induismo riconosce però che esseri ed entità differenti (ad esempio, gli Asura) possano compiere atti malvagi, sotto il dominio temporaneo del guṇa chiamato tamas, e causare sofferenze agli uomini. Le guna rajasica e tamasica del Maya sono considerate molto vicine al concetto abramitico, ovvero come le porzioni diaboliche dell'Illusione Definitiva chiamata "Prakriti". Una rappresentazione di ciò è il concetto di Advaita (non-dualismo) dove non si distinguono il bene e il male ma semplicemente differenti livelli di comprensione.

D'altra parte nell'Induismo, che dà assai spazio al contrappunto, esiste anche la nozione di dvaita (dualismo) in cui c'è un'interazione tra le tendenze buone e quelle malvagie. Un Asura importante è Rahu le cui caratteristiche sono simili a quelle del Diavolo Tuttavia, gli Indù, e i Vaishnava in particolare, credono che un avatar di Visnù si incarni per sconfiggere il male quando raggiunge la sua massima potenza. Il concetto di Guṇa e Karma spiegano inoltre il male come un grado, piuttosto che come l'influenza di un diavolo

Per essere più specifici, la filosofia Indù indica che l'unica cosa esistente (Verità) è il Dio Onnipotente. Così, tutte le tendenze degli asura sono inferiori e la maggior parte esiste solamente come illusione nella mente. Gli Asura sono anche persone differenti in cui cattive motivazioni e intenzioni (tamas) hanno temporaneamente soppiantato quelle buone (Sattva). Esseri diversi come siddha, gandharva, yaksha e altri vengono considerati entità a differenza dell'umanità, e in qualche modo sono superiori agli uomini.

Nell'Ayyavazhi, ufficialmente un ramo dell'Induismo prominente a Tamil Nadu (uno Stato meridionale nell'India con retaggio Dravidiano), i seguaci, a differenza di molte altre correnti dell'Induismo, credono in una figura simile a Satana, Kroni. Kroni, secondo gli Ayyavali è la manifestazione primordiale del male e si manifesta in svariate forme, come ad esempio, Rāvaṇa, Duryodhana, ecc., in diverse epoche o yuga. Di contro a questa manifestazione del male, i fedeli della religione ayyavaliana credono che Dio, come Visnù si manifesti nei Suoi avatar quali Rāma e Krishna per sconfiggere il male. Infine, Ekam con lo spirito (lo spirito assunto da Narayana solo per incarnarsi nel mondo) Nārāyaṇa si incarna nel mondo come Ayya Vaikundar per distruggere la manifestazione ultima di Kroni, Kaliyam.

Kroni, lo spirito di Kali Yuga viene considerato onnipresente in questa epoca e si crede sia una delle ragioni per cui i seguaci dell'Ayyavalismo, come la maggior parte degli Indù, ritengano che l'attuale yuga, Kali Yuga, sia così degradata.

Nel Buddhismo.

Una figura simile a quella del diavolo nel Buddismo è Mara. Egli è un tentatore, che ha tentato anche Gautama Buddha cercando di sedurlo con la visione di bellissime donne che, in varie leggende, sono spesso riconosciute come le figlie di Mara. Mara personifica l'incapacità, la "morte" della vita spirituale. Egli cerca di distrarre gli uomini dal praticare una vita spirituale rendendo il noioso allettante o facendo sì che il negativo sembri positivo. Un'interpretazione di Mara è che esso rappresenti la personificazione dei desideri malsani della mente umana, impedendone la visione della verità. In un certo senso, quindi, Mara non è soltanto un'entità sovrannaturale a sé stante, ma è parte integrante dell'essenza stessa di una persona, che deve essere sconfitta.

Nell'Ebraismo.
Nell'Ebraismo non esiste il concetto di diavolo come nel Cristianesimo o nell'Islam. In ebraico, il termine biblico ha-satan (שָׂטָן) significa "l'avversario" o l'ostacolo, o anche "l'accusatore in giudizio, contraddittore" (sottolineando così che Dio viene visto come il Giudice finale).

Nel Libro di Giobbe (Iyov), ha-satan è la qualifica, non il nome proprio, di un angelo sottomesso a Dio: egli è il capo-accusatore della corte divina. Nell'Ebraismo ha-satan non è malvagio, ma piuttosto indica a Dio le cattive azioni e inclinazioni dell'umanità. Essenzialmente ha-satan non ha potere a meno che gli umani non compiano azioni malvagie. Dopo che Dio fa notare la devozione di Giobbe, ha-satan chiede il permesso di mettere alla prova la sua fede. A quest'uomo retto vengono sottratte la famiglia, le proprietà, e in seguito, la salute, ma rimane ancora pieno di fede verso Dio. Alla fine di questo libro Dio appare come un mulinello d'aria, spiegando a tutti che la giustizia divina è imperscrutabile. Nell'epilogo vengono restituiti a Giobbe i suoi averi ed egli ha una seconda famiglia per "rimpiazzare" la prima che era deceduta.

Nella Torah, ha-satan viene menzionato diverse volte. L'occasione principale è durante l'incidente del vitello d'oro: come fonte dell'inclinazione malvagia del popolo, o yetser harah, è responsabile per la costruzione da parte degli Israeliti del vitello d'oro mentre Mosè era sul Monte Sinai a ricevere la Torah da Dio. Nel libro delle Cronache, ha-satan incita Davide a un censimento illegale.

Di fatto, il Libro di Isaia, Giobbe, Qoelet e Deuteronomio hanno tutti passi in cui a Dio viene attribuito l'esercizio del controllo sovrano sul bene e sul male.

Gli Esseni vedono il mondo come terreno di lotta tra i figli della luce e i figli delle tenebre, teorizzando la magia angelica. Nel Libro dei Giubilei le teorie sulle schiere angeliche, sui nomi degli angeli, sulle loro funzioni, hanno un posto di rilievo. Soprattutto, nella loro teologia, agli angeli è riservato un ruolo importante nella guerra contro i figli delle tenebre, capeggiati da Belial.

Nel Giudaismo ellenistico.

La versione dei Settanta utilizza la parola diabolos al posto di ha-satan in due casi, entrambi riguardanti gli esseri soprannaturali:
Nel Cristianesimo.
San Volfango e il diavolo di Michael Pacher.

Secondo la dottrina cattolica il diavolo è noto anche con il nome di Satana e talvolta come Lucifero, sebbene la maggior parte degli studiosi riconoscano che il riferimento in Isaia 14,12 a Lucifero, o la Stella del Mattino, sia in relazione al re babilonese. La teologia cattolica lo descrive come un essere che odia la Creazione e tutta l'umanità operando con menzogne e false promesse affinché l'essere umano rinunci alla sua figliolanza divina, al suo legame con Dio.

Altri cristiani (ad esempio i cristadelfiani) pensano che il diavolo nella Bibbia si riferisca figurativamente al peccato e alla tentazione umani e a qualsiasi sistema umano in contrapposizione a Dio.
Nel cattolicesimo il diavolo viene identificato con il serpente nel Giardino dell'Eden, con il dragone nell'Apocalisse di Giovanni, e con il tentatore dei Vangeli. È menzionato più frequentemente nei Vangeli, specialmente in riferimento alla forza trainante dietro la crocifissione di Cristo.
Sulla personalità e azione del diavolo è interessante quanto il dott. Gabriele Amorth, esorcista ufficiale della Chiesa cattolica, ricava dalle sue esperienze dirette: da esse, e da analoghe presentazioni di altri autori, emerge il pensiero cattolico circa il diavolo: essere personale che influisce nella vita di ogni uomo.

Il diavolo è uno spirito che tiene incatenati agli inferi le persone che sono in stato di peccato mortale infatti Gesù dice "chi non è con me è contro di me e chi non raccoglie con me disperde" 12, 30. Le persone che perseverano in questo stato fino alla morte sono condannate al supplizio eterno (parte 3, articolo 8, sezione 4 versetto 1861) e vengono punite per sempre dal diavolo e dai suoi seguaci all'inferno (San Tommaso d'Aquino, Summa Theologica, supp. III, argomento 97). Al diavolo è stato dato un potere enorme in questo mondo principalmente sulla morte (Concilio di Trento, Sess. 5a, Decretum de peccato originali, canone 1: DS 1511) 2,14, secondo le parole di San Giovanni: "Tutto il mondo giace sotto il potere del maligno" 5,19. Il Signore infatti si è incarnato proprio per distruggere le opere del Maligno 3,8.

Il demonio preferisce agire nell'ombra senza farsi scovare perché appena viene scovato e individuato il suo potere può essere facilmente indebolito o annullato. Per fare ciò il suo modo di operare preferito è la tentazione, la quale si presenta agli occhi dell'uomo sempre come una cosa attraente e "desiderabile per acquistare saggezza" 3,6. Infatti essendo uno spirito può manifestarsi in parole, pensieri o atti contrari alla legge di Dio e all'insegnamento di Gesù (San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, I-II, q. 71, a. 6: Ed. Leon. 7, 8-9). Nella maggior parte dei casi preferisce lasciare le sue vittime libere di operare nel mondo per spargere la zizzania mentre perseguita e tenta particolarmente quelli che si sono decisi per Dio e per i suoi comandamenti come spiega San Giovanni nelle sue lettere.

Sull'origine del diavolo nelle credenze cristiane compie una disamina non cristiana lo storico francese Georges Minois nel suo saggio Le diable. Minois sottolinea che l'immagine del diavolo è indissolubilmente legata al concetto di "agonismo cosmico" e "divino".

L'idea cristiana di diavolo è erede, secondo Minois, di numerosi attributi di altre religioni del Vicino Oriente antico. Miti agonici erano presenti in area egizia (il dio Seth contro il dio Horus), babilonese (Gilgameš contro il mostro Huwawa, il dio Marduk contro il mostro Tiāmat nell'Enūma eliš) e nella religione cananea (il dio Baal contro il dio infero Mot). Sono presenti pure elementi greco-romani: la lotta di Zeus e di suo figlio Dioniso, forze vitali, contro i Titani di Crono, divoratore dei propri figli; Eracle contro l'Idra, e Teseo contro il Minotauro.
Il predecessore del diavolo ebraico-cristiano è, per Minois, Angra Mainyu (pahlavico Ahrimane) che, con il suo esercito malefico di demonii (daeva), era il principio del male nel Mazdeismo (Zoroastrismo) iranico e quindi persiano. Nell'Antico Testamento c'era un Satana accusatore e oppositore, non una maligna potestà. La concezione cambiò sotto l'influsso di testi della letteratura apocalittica non canonica dell'Ebraismo che trattava anche di una rivolta degli angeli contro Dio (Libro dei Custodi, Libro dei Giganti, Visione di Enoch, Libro di Enoch, Libro dei Giubilei, Libro di Adamo). Anche la comunità ascetico-monastica degli Esseni di Qumram, i "figli della luce", si considerava artefice della vittoria imminente su Satana. Le due forze cosmiche rivali, il Bene e il Male, si preparano allo scontro escatologico finale che porterà alla vittoria del bene. Sia nelle sette apocalittiche dell'Ebraismo sia nella comunità di Qumram è evidente l'influsso del dualismo metafisico iranico del Mazdeismo: Ahura Mazdā, dio del Bene e della Verità, contro Angra Mainyu, principio del Male e della Menzogna.

Il diavolo dunque, quasi assente nell'Antico Testamento, si affermò nel Cristianesimo. Egli ha antenati dalla Mesopotamia, dalla Persia e dalla Grecia. Nell'Ebraismo l'idea di un avversario del diavolo si fece strada dopo l'esilio a Babilonia e i contatti con i Persiani.

Un testo degli Esseni recita: "Dall'angelo della tenebra deriva ogni aberrazione [...], gli spiriti come lui sono intenti a far cadere i figli della luce". Gli Esseni formularono per primi un concetto di Inferno. Scrive di loro lo storico Giuseppe Flavio: " Alle anime cattive assegnano una grotta buia e tempestosa, piena di supplizi infiniti". Il già citato Libro di Enoch in ambiente ebraico parla per la prima volta di angeli ribelli a Dio che, comunque, sono spiritualmente superiori all'uomo e possono inclinarlo al male.

Sant'Agostino rifiutò questo libro che invece fu pienamente accolto da Tertulliano, Origene e dal filosofo Giustino. Quest'ultimo, riecheggiando il Libro di Enoch, ma anche Genesi 6,4, scrisse: "Gli angeli trasgredirono agli ordini di Dio, si accoppiarono con donne generarono figli, cioè i cosiddetti demoni". La teologia cristiana mantenne l'idea che Satana fosse un ex angelo, rifacendosi a un passo del Libro di Isaia (14. 12): "Tu, portatore di luce, figlio dell'aurora, perché sei caduto dal cielo?" Il "portatore di luce" diventò Lucifero. L'idea che il demonio abitasse sottoterra non era così diffusa presso i primi cristiani. San Paolo scrive (Efesini, 2: 2): "principe delle potenze dell'aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli" e, più oltre, aggiunge (Efesini, 6: 12): " spiriti del Male che abitano nelle regioni celesti". Soprattutto influssi della cultura dei Greci e dei Romani trasferirono Satana agli Inferi: l'Ade dei Greci, ad esempio, di cui c'è un cenno nel Fedone di Platone e poi nell'Odissea (XI libro) quando Ulisse scende nell'Ade per incontrare l'indovino Tiresia. Nel Tardo Medioevo Satana diventò una figura orripilante, mostruosa e paurosa, dai tratti orrendamente bestiali come negli affreschi di Giotto (Cappella degli Scrovegni) e del Beato Angelico o nella descrizione dantesca della Divina Commedia (Inferno - Canto ventiquattresimo, vv.37- 60). Tratti animaleschi del diavolo medioevale richiamano altre divinità pagane: il celtico Cernumnos, con palchi ramificati da cervo; l'etrusco Tuchulcha, con becco ricurvo, ali da avvoltoio e serpenti al posto di capelli; e in particolare il dio greco Pan, selvaggio, terrificante (anche per le sue urla) e dedito ai piaceri sessuali della carne (con un grande fallo, era rappresentato dedito alla masturbazione, alla bisessualità e alla violenza sessuale). Nel 1215, durante il Concilio Lateranense IV, la Chiesa emanò il documento Firmiter che elencava princìpi dottrinali. Uno di essi recitava: "Il diavolo e gli altri demoni sono stati creati buoni da Dio, ma da se stessi si sono trasformati in malvagi. L'uomo ha poi peccato per suggestione del demonio".
La interpretazione della figura e del ruolo del diavolo fu una delle origini delle "eresie" cristiane; come ad esempio nel bogomilismo che, in sintesi, riteneva che Dio avesse due figli: Satanael (il diavolo), il primogenito, e Michele (l'Arcangelo). Satanael si ribellò al padre e si trasformò in una creatura malvagia la quale, una volta cacciata dal regno dei cieli, creò l'inferno e la terra, cercando nel contempo, di generare l'uomo: non riuscendovi chiese aiuto al padre che soffiò l'anima nel corpo inanimato. Così ormai padrone dell'uomo per aver creato la sua parte materiale, Satanael permise ad Adamo di colonizzare la Terra.

Nell'Islam.
Nell'Islam il diavolo prende il nome di Iblīs (arabo: Shaytan, un termine che si riferisce a esseri malvagi simili al diavolo). Secondo il Corano, Dio creò Iblis dal "fuoco senza fumo" e creò l'uomo dall'argilla. La caratteristica principale del Diavolo, oltre alla hýbris, è che non ha altro potere se non quello di gettare suggestioni malvagie nel cuore degli uomini e delle donne.
Secondo la teologia musulmana, Iblis venne espulso dalla grazia di Dio quando gli disobbedì scegliendo di non rendere omaggio ad Adamo, il padre dell'intera umanità. Egli sostenne di essere superiore ad Adamo, basandosi sul fatto che l'uomo, a differenza di sé, era fatto di terra. Come per gli angeli, essi si prostrarono ad Adamo per mostrare il loro omaggio e la loro obbedienza a Dio. Tuttavia a Iblis, inamovibile dal punto di vista che l'uomo era inferiore, e a cui, a differenza degli angeli, venne data la capacità di scegliere, fece la scelta di non obbedire a Dio. Ciò lo portò a essere espulso da Dio, un atto di cui Iblis accusò l'umanità. Inizialmente, il Diavolo riuscì a ingannare Adamo, ma una volta che le sue intenzioni divennero chiare, Adamo ed Eva si pentirono dei loro peccati davanti a Dio e vennero liberati dai loro misfatti e perdonati. Dio diede loro un forte avvertimento riguardo Iblis e i fuochi dell'Inferno, e chiese a loro e ai loro figli (umanità) di stare lontano dalle illusioni dei loro sensi causate dal Diavolo.
Secondo i versi del Corano, la missione del Diavolo fino alla Qiyama, o Giorno della Resurrezione (yawm al-qiyāma), è quella di ingannare i figli di Adamo (l'umanità). Dopo di ciò, egli verrà posto tra i fuochi dell'Inferno insieme a coloro che ha illuso. Il Diavolo è noto anche come uno dei jinn, anche se la natura del diavolo è il fuoco e quella dei jinn è quella del nerofumo, sebbene creato dalle fiamme. Il Corano non raffigura Iblis come il nemico di Dio, poiché Dio è supremo a tutte le sue creazioni e Iblis è solo una di queste. Il solo nemico di Iblis è l'umanità: egli vuole scoraggiare gli uomini dall'obbedire a Dio. Perciò l'umanità è avvertita del fatto che dovrà lottare (jihād) contro le malizie del Diavolo e le tentazioni che egli instillerà in loro: coloro che riusciranno in questo verranno ricompensati con il Paradiso (jannat al-firdaws), raggiungibile solo con una condotta giusta.
Nel Bahaismo.
Nelle Scritture del Bahaismo, il "diavolo" o il "satanico" può assumere diversi significati. A volte viene usato per riferirsi all'interpretazione Bahá'í di Satana. Altre volte si riferisce a persone che sono comandate dalla loro stessa bassa natura. In questo senso, la fede Bahá'í pensa che alcune persone malvagie siano diavoli incarnati, non nel senso di essere governati da una forza malvagia esterna, ma dai propri desideri egoistici. Báb definisce i suoi persecutori come "i seguaci del diavolo". La possessione demoniaca menzionata nella Bibbia è considerata essere un altro esempio di individui che sono comandati dai loro bassi istinti.
Nel contesto della tentazione di Gesù nel deserto, il diavolo viene interpretato come la natura umana di Gesù. Questa gli ha mostrato ciò che poteva ottenere con i suoi poteri, se avesse seguito le vie del mondo. Tuttavia, lo Spirito Santo all'interno di Cristo si rifiutò di sottomettersi alla natura più spregevole, scegliendo di seguire invece la volontà di Dio.

La fede Bahá'í insegna che Satana è anche una metafora dell'"ego insistente" o dell'"ego più infimo" che è un'inclinazione innata all'interno di ogni individuo. Questa tendenza viene spesso citata nelle Scritture Bahá'í come "il Malvagio".
Nel Neopaganesimo.
La tradizione cristiana ha spesso identificato le religioni pagane e la stregoneria con l'influenza di Satana. Nel Medioevo la Chiesa accusò presunte streghe di essere spose e cospirare con Satana. Alcuni scrittori moderni conservatori, come Jack Chick e James Dobson, hanno descritto il neopagano odierno e le religioni stregonesche come esplicitamente satanici.
Nel paganesimo e nel neopaganesimo, così come nella Wicca la figura del satana/diavolo biblico non esiste.
Nonostante molti gruppi neopagani venerino il Dio Cornuto, come ad esempio il consorte della Grande Madre nella religione Wicca, queste divinità non hanno nulla a che fare con il Demonio cristiano propriamente inteso come figura maligna e portatore di malvagità, ma solitamente rispecchiano figure come il Dio Cernunnos oppure il Dio Pan. Qualsiasi somiglianza abbiano con il Diavolo cristiano risale solamente al XIX secolo, quando una reazione cristiana alla crescente importanza di Pan nella letteratura e nelle arti portò a far sì che la sua immagine venisse identificata con quella del Diavolo.
Nel Movimento New Age.
Gli aderenti al movimento New Age hanno punti di vista molto diversi su Satana, il Diavolo ed entità simili. In alcune forme di Cristianesimo esoterico Satana rimane un'entità malvagia, o almeno una metafora del peccato e del materialismo, ma la tendenza più diffusa è quella di negare completamente la sua esistenza. Lucifero, d'altra parte, nel significato originario romano di "portatore di luce", appare talvolta negli scritti di alcuni gruppi come una figura metaforica abbastanza distinta da Satana, e senza alcuna implicazione con il male. Ad esempio, la fondatrice della Teosofia Madame Blavatsky diede alla sua rivista il nome Lucifer poiché voleva che fosse una "portatrice di luce". Molte scuole di pensiero New Age seguono una filosofia non-dualistica che non riconosce una forza centrale per il male; Anche quando viene seguito un modello dualistico, questo è molto spesso affine al sistema cinese dello yin e yang, in cui il bene e il male sono contrapposti in un chiaro dualismo, ma complementari uno all'altro come anima del mondo tra creazione Terra e la manifestazione della generazione in Mondo. Sono presenti anche scuole di pensiero che mettono in rilievo una guerra spirituale tra il bene e il male o tra la luce e l'oscurità, come la filosofia di Rudolf Steiner, Agni Yoga e la Chiesa Universale e Trionfante.
Nel Satanismo.

Acquaforte del Settecento raffigurante scena di omaggio al diavolo (Anne Claude de Caylus, acquaforte da un dipinto di Claude Gillot, I maghi adorano la capra che presiede il Sabba, data ignota)
Alcune sette venerano il Diavolo. Ciò si realizza in un senso politeistico in cui "Dio", Satana, e altri sono tutte divinità con Satana che è il patrono preferito; oppure in un punto di vista più monoteistico in cui Dio viene considerato un vero dio, ma viene tuttavia sfidato.

Alcune varianti negano totalmente l'esistenza di Dio e del Diavolo, ma comunque prendono il nome di satanisti, come ad esempio la Chiesa di Satana di Anton LaVey che vede Satana come una rappresentazione dello stato originario e naturale dell'umanità.

Nel Politeismo.

Nel mito di Osiride scopriamo che Ausar (in greco: Osiride) viene tagliato in 13 pezzi da Seth. Auset (Iside) raccoglie tutti i suoi pezzi tranne il suo fallo. Horo, figlio di Ausar e Auset decide di vendicare la morte e lo smembramento di suo padre affrontando Seth. Horo ha la meglio su Seth, e Ausar, essendo riportato in vita dalla morte diviene il signore degli inferi. È questo dramma che ci riporta al conflitto tra bene e male, con quest'ultimo incarnato da Seth: ciò comunque non significa che Seth sia stato sempre considerato un personaggio malvagio nella teologia dell'Antico Egitto. In più occasioni nella storia dell'Antico Egitto ci sono stati conflitti tra "famiglie" differenti volte alla svalutazione di un dio rispetto a un altro.

Come in molte confessioni politeistiche, i personaggi coinvolti si differenziano dalla tradizione occidentale di un diavolo con cui tutte le divinità sono strettamente in relazione. In questo caso, numerosi testi storici indicano che Seth sia lo Zio o il Fratello di Horo e che nella "sconfitta" di Seth, si possa vedere un altro discostamento dalla norma nel divoramento/assimilazione di Seth in Horo, con il risultato che quest'ultimo venga raffigurato sia con la testa di falco sia con la testa (di un animale sconosciuto) di Seth. Ciò (come nel Buddismo) rappresenta una dissoluzione della dicotomia.


꒰🍭 °•*⁀➷𝐀𝐁𝐈𝐋𝐈𝐓Á

━ manipolazione del sangue

Luna ha la possibilità di manipolare il suo sangue a suo piacimento, per creare oggetti o anche piccole scritte. Si tratta di un'abilità molto efficace, ma il sangue deve uscire dal suo corpo per poter essere controllato, motivo per il quale non può controllare quello altrui o le è molto difficile. Fortunatamente non ha bisogno di stratagemmi, può tranquillamente aprire delle piccole ferite nelle parti del corpo che preferisce in mondo che il sangue fuoriesca e possa essere manipolato.

Solitamente sfrutta questa abilità per creare oggetti utili a proteggerla, il sangue, infatti, a contatto con l'aria di solidifica, rimanendo però facile da modellare. Il più delle volte di dedica alla creazione di mazze o asce, dato che se non conosce come è fatto l'oggetto che vuole creare non può andare a formarlo col sangue.
Per non rimanere a corto di sangue è solita mangiare alimenti ricchi di ferro, ma deve stare attenta a non esagerare, altrimenti avrà un eccesso di sangue, che si andrà ad accumulare nelle sue lunghe corna rosse.

━ olfatto sviluppato

Luna è in grado di sentire odori a grandi distanze, questo le permette di riconoscere le persone solo in base al loro profumo. Non è un'arma infallibile, a volte può anche confondersi, ma fino ad oggi non è mai capitato.
Sfrutta quest'abilità per ritrovare i suoi oggetti quando si perdono.

━ rigenerazione

Luna può anche rigenerarsi, evitando così di morire per sciocche ferite, tuttavia il suo potere ha un limite.
Nella rigenerazione sono inclusi organi, ossa e arti mozzati o semplicemente feriti, ma per permettere loro di tornare com'erano prima del danno deve attendere dai tre minuti in poi. Ogni parte del corpo è diversa dalle altre e complessa a suo modo, se continua a muoversi mentre è ferita non potrà attivare la rigenerazione, poiché deve concentrarsi a fondo.
A volte è un processo automatico, ma per ferite gravi come un braccio tagliato deve rimanere ferma e prendersi il suo tempo. Dopodiché sarà non fosse mai successo nulla.

━ agilità

Luna è anche molto agile e veloce, al contrario della cugina, ed estremamente brava nel mantenere l'equilibrio o compiere acrobazie che si azzardano a fare solo le ginnaste più esperte. Non si frena mai dal tentare di saltare giù da qualsiasi cosa, una volta ha provato anche a salta da un palazzo, senza cercare di attirare l'attenzione, ovviamente, scoprendo di riuscire ad atterrare perfettamente in piedi, come un gatto.

I suoi poteri possono essere collegati al fuoco, un elemento forte e energico proprio come lei, e all'aria, elemento che infonde vita nei corpi, un po' come il sangue.

꒰🍭 °•*⁀➷𝐏𝐑𝐄𝐒𝐓𝐀𝐕𝐎𝐋𝐓𝐎

Zero Two (Darling in the FranXX)

Luna è stata descritta come una ragazza molto attraente, nella sua vecchia scuola perfino i più grandi le andavano dietro, sperando di poter uscire con lei, ma ha sempre rifiutato.

La sua caratteristica principale sono le due piccole corna che le spuntano sulla testa, molto più vicine alla fronte rispetto a quelle della cugina. Come hanno notato molti, è solita portare un cerchietto bianco, ma non ha mai spiegato agli altri la sua utilità.
I suoi capelli sono di un rosa molto chiaro. Non li ha ripresi da nessuno, tuttavia anche suo fratello li ha dello stesso colore. Sono particolarmente lisci e lunghi, le arrivano a metà schiena, una frangetta, dalle ciocche leggermente separate, le ricade sulla fronte, ma senza oscurarle la vista.
I suoi occhi sono di azzurro intenso, molto vicini al verde, del colore dell'acqua cristallina; ai loro lati è solita mettere un eyeliner rosso che li mette in risalto.
I canini appuntiti, invece, sa di averli ripresi dal padre.
Non è molto concentrata sul suo aspetto, ma nelle occasioni importanti sa come mettere in risalto tutte le sue qualità.
E' alta 1.70 m.


꒰🍭 °•*⁀➷𝐒𝐓𝐎𝐑𝐈𝐀

Celestia Brown è la sorella di Sophie Brown, nonché la madre di Lilith, Denji e Angel.

Conobbe Lucifero durante una visita di Satana a sua sorella. Lucifero era il figlio di Satana, di molto più giovane del padre, sembrava quasi un ragazzino, ma nascondeva un'età superiore, anche mentalmente. Celestia non poté fare a meno di osservarlo per tutta la serata, le sembrava una persona interessante. Principalmente si innamorò di lui per via del suo aspetto, era solito non mostrare in giro la sua intelligenza o le altre capacità, per tutta la cena rimase in silenzio, annuendo durante la conversazione nel caso ce ne fosse bisogno. Proprio come lei era un'anima solitaria, che non necessitava degli altri per essere felice.

Quella sera, prima di andare via, gli chiese di tornare a trovarla, la sua compagnia le era parsa gradevole. Lucifero la accontentò numerose volte, e dopo qualche anno nacque il loro primo figlio.

Celestia lo chiamò Alec. Aveva ripreso davvero poco dal padre, le sue corna si vedevano a malapena, coperte dai folti capelli rosa. Crebbe in armonia con il resto della famiglia, dato che la donna andava spesso a trovare sua sorella, sapeva che aveva avuto da Satana un figlio già da tre anni, ma lui l'aveva abbandonata scoprendolo.

Lucifero si mostrò più maturo, tornò spesso a trovare Celestia, ma il padre era contrario, quindi le sue visite furono inferiori a quelle che avrebbe voluto compiere.

Già un anno dopo nacque la seconda figlia, la chiamò Luna, poiché fece la sua comparsa in una notte di luna piena.

Luna era estremamente vivace, le piaceva correre per la casa e mettere tutto a soqquadro, cosa che le veniva facile data la sua sbadataggine.

Strinse un profondo rapporto di amicizia con la cugina, Lilith, erano un po' le ragazze della famiglia e amavano condividere tutte le loro esperienze, ma non i segreti. Luna non si sentiva abbastanza vicina dal punto di vista familiare a Power.
Passarono gli anni e per Luna arrivò il momento di andare a scuola. Non si trovava molto bene in un posto così chiuso, lei che amava l'aria aperta e i prati in fiore, ma fece del suo meglio per essere la ragazza dolce e gentile che tutti adoravano. I suoi compagni la odiavano a morte, la trovavano strana e anche svitata, a volte, durante la ricreazione, usciva dall'aula per fare passeggiate sul tetto della scuola, sapendo che le era difficile cadere l'altezza non la spaventava affatto. Nonostante ciò continuava a comportarsi bene anche con i suoi compagni.
Luna ha sempre vissuto ad Oxford. Sua madre non amava viaggiare e voleva rimanere nel paese del loro padre, rimase in Italia solo pochi mesi, quando avvenne l'incontro con Lucifero, e poi tornò subito nella sua vecchia casa.
A Luna non pesava dover rimanere sempre chiusa tra quelle pareti polverose, le piaceva molto la sua casa e stare con la sua famiglia. Alec non poteva dire che fosse un angelo, sapeva come combinarne di tutti i colori, fu proprio lei ad imparare a Lilith come fare gli scherzi migliori.
Un giorno, però, durante una gita scolastica, uno dei ragazzi che odiava di più se la prese con una compagna più piccola. Luna, che odia le ingiustizie, la difese prontamente intimandogli di lasciarla in pace poiché non gli aveva fatto nulla di male. Il ragazzo insisté e Luna finì per morderlo ad una gamba. Fu uno sciocco incidente, mentre cercava di schivarlo inciampò insieme a lui e neanche a farlo apposta si ritrovò con della carne tra i denti. La professoressa li riportò subito a casa, preoccupata per il bambino, che non si sentiva affatto bene dopo l'accaduto. Luna fu sospesa per un interno mese e venne a sapere che il compagno aveva riscontrato una ferita ben più grave di quanto si potesse immaginare.
Spaventata di poter fare del male anche agli altri suoi amici, si ritirò per un tempo indefinito nella sua camera, a riflettere. Denji, che da sempre l'adorava, riuscì a tirarle su il morale, parlando con lei del fatto che fosse normale che capitassero incidenti come quello. Luna non era del tutto convinta della rassicurazione, ma decise di crederci e riprendere ad essere felice.
Nei giorni a seguire, sua zia informò la madre dell'esistenza di una scuola per creature come loro. Desiderando imparare a controllarsi di più per tornare a stare con i suoi amici, la implorò di iscriverla, del resto stava per compiere quindici anni. Celestia acconsentì, e riuscì anche ad aiutare Lilith a convincere la sorella a far venire il figlio minore.
Luna era molto contenta ora, sarebbe potuta stare in tutta sicurezza con le persone che amava di più al mondo, e così per lei sarebbe stato come diventare un po' "umana".


━ name: celestia

━ surname: brown

━ age : 44 years old - 27/02 - pisces

━ pv : cattleya baudelaire (violet evergarden)


━ name: alec

━ surname: brown

━ age : 19 years old - 08/03 - pisces

━ pv : fuji shikimori (shikimori-san just not a cutie)


꒰🍭 °•*⁀➷𝐂𝐀𝐑𝐀𝐓𝐓𝐄𝐑𝐄

Luna è stata sempre descritta come una ragazza vivace ma in grado di essere molto dolce e gentile con tutti, perfino con chi la infastidisce, si potrebbe dire che preferisce porgere l'altra guancia piuttosto che fare a botte, ma non è affatto così. Anzi, adora riuscire vincitrice in una rissa, tuttavia, si azzarda a colpire l'avversario solo se deve proteggere qualcuno e non lei ad essere stata importunata.
Luna adora passare il tempo con la sua famiglia, anche i cugini, perché sono gli unici, oltre ad altri pochi amici, che non la trovano una ragazza aggressiva, sbadata e ubbidiente tanto da poter essere paragonata a un cane. Con loro sente di potersi sfogare un po' e dare libero spazio alle sue emozioni. Luna è infatti una ragazza molto legata ai suoi sentimenti per gli altri, è capitato in più occasioni che una sua scelta fosse condizionata proprio da questo fatto.

Il carattere di Luna è quindi perlopiù estroverso, imbranato ma molto gentile. Sa sempre come risolvere la situazione, distribuendo ottimi consigli o addirittura abbracci, ai suoi amici più cari. Non è facile farla piangere, sa essere dura e molto testarda. Quando prende una decisione rimane convinta fino alla fine, perché crede che nessuno debba condizionarla con le sue parole, si sente libera di fare e dire quello che vuole, un po' il suo difetto principale.
Grazie al suo buon cuore riesce, però, a passare simpatica agli occhi degli altri. Non le piace dover scegliere da che parte stare, quindi rimane sempre un po' a metà, quando può, cercando di gestire la situazione in suo favore.
Luna, infatti, è molto furba quando vuole, con poche parole potrebbe convincere chiunque a fare ciò che vuole, ma cerca di non farlo mai, per non sembrare sfacciata e arrogante.
E' particolarmente riflessiva, non si apre con le persone se non lo desidera, si tiene tutto dentro finché può cercando da sola una soluzione ai suoi problemi. Trova che gli altri la possano abbandonare in qualsiasi momento e sia inutile affidarsi a qualcun altro. Anche con la sua famiglia ha la stessa opinione. Pur essendo molto legata Lilith ed Alec, non si sente mai grado di avere la piena fiducia in entrambi.
In ogni caso, riesce sempre a far tornare il buon umore, sorridendo come al solito e annuendo, Sarà anche per il aspetto angelico, senza considerare le corna, che molti sono rimasti incantati dalla sua bellezza, e nel disperato tentativo di poter avere anche una sola uscita con lei sono diventati suoi amici, anche se per poco.

Luna odia le persone bugiarde e disoneste. Essendo abituata a dire sempre la verità non sopporta il fatto che gli la tradiscano quando lei si comporta in modo onesto nei loro confronti. Ciò non significa che non abbia segreti con i suoi amici, ma semplicemente non mente loro se non deve.
Luna è comunque una ragazza molto vivace, le piace rimanere in forma ed è solita rimanere all'aperto, gli spazi chiusi non le sono graditi. Scherzare le viene proprio facile, ma cerca di non esagera per non ferire i sentimenti degli altri.
E' molto attenta a rispettare le altre persone e loro pensieri, non si permetterebbe mai di prendere in giro qualcuno, si sentirebbe profondamente in colpa.
Altra caratteristica è la sua sbadataggine. Luna non riesce proprio a tenere le sue cose in ordine, nel suo caos riesce a trovare perfettamente quello che le serve.
Si considera, inoltre, capace di restare da sola per tutto il tempo che desidera. Certo, la compagnia le è sempre gradita, grazie al suo carattere estroverso ha sempre qualcosa da dire, ma di certo, se deve restare solo con sé stessa per poco tempo non le dà affatto fastidio, anzi, a volte è proprio lei a cercare posti tranquilli in cui rimanere.

Luna, quindi, può essere considerata una ragazza amante della compagnia e molto legata ai suoi sentimenti e alle altre persone, adorata da chiunque si sente triste o solo, un po' imbranata ma dal gran cuore.


꒰🍭 °•*⁀➷𝐏𝐑𝐎𝐍𝐎𝐌𝐈 𝐄 𝐆𝐄𝐍𝐄𝐑𝐄

She/Her

Female cisgender


꒰🍭 °•*⁀➷𝐎𝐑𝐈𝐄𝐍𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎

Eterosessuale Eteromantica


꒰🍭 °•*⁀➷𝐂𝐔𝐑𝐈𝐎𝐒𝐈𝐓Á

Luna è una grandissima amante delle cose dolci. Mangia qualsiasi cosa ma è solita aggiungervi zucchero o miele. Ovviamente, per non rimanere a corto di sangue, deve compiere una dieta ricca di ferro, ma anche una bistecca può cambiare sapore tra le sue mani. Il suo dolce preferito sono i lecca lecca alla fragola.

Molte persone trovano strane le sue corna, e a differenza di sua cugina, tendono a domandarle il motivo della loro presenza. Luna si è inventata che in realtà è un cerchietto molto particolare che le piace portare, e il più dei suoi amici ci crede perché porta davvero una specie di cerchietto.

Il cerchietto di Luna serve a gestire il sangue nelle sue corna. Hanno proposto anche a sua cugina di usarlo, ma lei ha detto che poteva controllare da sola il sangue nel suo corpo. Luna ha preferito usarlo per doverci sempre stare a pensare. Si tratta di un apparecchio che si attacca direttamente ai suoi corni e ogni volta che deve smaltire il sangue si accende di rosso ed emette un suono sgradevole.

Ha molte cose in comune con sua cugina, le due si sentono profondamente legate e condividono ogni cosa. Non sono così vicine da rivelarsi i loro rispettivi segreti, ma Luna considera Power più come una sorellina minore. Il legame è forse debole anche per il fatto che Luna frequenta posti, compresa la scuola, differenti da quelli del resto della sua famiglia, pure vivendo come loro ad Oxford.

Luna adora disegnare, lo trova un ottimo modo per sfogare la sua fantasia e rappresentare tutto ciò che le passa per la testa.

Luna sa anche suonare il pianoforte, sua madre le ha dato personalmente lezioni a casa quando cominciò il secondo ciclo d'istruzione.

Luna non si è mai diplomata, nonostante abbia diciotto anni, oramai, questo perché a tredici anni ha smesso di andare a scuola, dopo l'incidente con il compagno di classe.


𝗲𝗰𝗰𝗼 𝗹𝗮 seconda 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝘂𝗿𝗶𝗻𝗮 :3 🍭

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