જ cαρıтσłσ 3: lacrime જ

10 marzo 2019

Eren's Pov

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«Eren!»

Mi sveglio di soprassalto, ritrovandomi delle iridi grigio scuro che mi scrutano con rimprovero, ma anche con preoccupazione.

«Mikasa... cosa c'è?» chiedo alzando lentamente il busto, facendo scivolare le coperte che mi hanno tenuto caldo per tutta la notte.

«Cosa c'è?» mi fa il verso. «Dobbiamo andare a scuola, per colpa tua siamo in ritardo!»

Sgrano gli occhi, come se mi fossi svegliato proprio in questo momento e con un balzo scendo dal letto. Prendo i primi indumenti che mi capitano sotto mano e faccio per andare in bagno, ma mia sorella mi blocca con una frase.

«Eren aspetta... perché stai piangendo?»

D'istinto mi tocco una guancia e rimango stupito nel sentirla bagnata.
Ma quando ho iniziato?

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«Comunque come ti senti? Ieri eri molto strano...»

«Eh? In che senso?»

Ci stiamo dirigendo verso la scuola con calma. Ormai siamo troppo in ritardo, tanto vale saltare la prima ora.
Abbiamo scritto un messaggio al nostro amico Armin per avvisare il prof. di matematica.

«Non te lo ricordi? Sembravi privo di emozioni e assomigliavi ad una donna col ciclo... se devo essere sincera mi hai fatto un po' di paura.»

Mikasa che si spaventa? Impossibile mi sta prendendo per il culo.

Tuttavia non mi ricordo assolutamente niente di ciò che è successo ieri...

«A dir la verità non mi ricordo nulla.» affermo dando voce ai miei pensieri.
Mia sorella aggrotta le sopracciglia, ma notando il mio sguardo, probabilmente confuso, decide di non dire più nulla e così il tragitto verso scuola continua in silenzio.

Una volta arrivati, busso alla porta della nostra classe e, avuto il consenso, entriamo. Vado a sedermi al mio solito banco e noto che tutti hanno lo sguardo puntato su di me.
Hanno certe facce... e sussurrano alle mie spalle, lanciandomi occhiate fugaci. È palese che stiano parlando di me.

Ma cosa diavolo sta succedendo?

«Jaeger... ti senti bene oggi?» mi chiede il professore, con una certa punta di... paura nella voce?

Aggrotto le sopracciglia, sempre più confuso. «Emh, sì?» più che una risposta sembra una domanda.
Non mi aspettavo un quesito simile, mi ha colto alla sprovvista.
L'adulto mi osserva ancora per qualche secondo, poi annuisce e inizia a spiegare la lezione.

Strano, non ci ha nemmeno rimproverati per il ritardo...

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Mi accascio sulla panchina gustandomi la mia merenda -uno snack preso alla macchinetta-, mentre lascio che l'aria fresca di marzo mi solletichi il viso.

Mikasa si stringe sulla sciarpa rossa che le ho regalato un Natale di anni fa, mentre Armin osserva le foglie di un albero mosse dal vento, finché non posa i suoi occhi blu come il mare su di me.

«Sai Eren... ieri eri molto strano, so che probabilmente te lo hanno chiesto tutti, ma stai meglio oggi?»

Anche lui.

«Sì, sto meglio.» affermo sbuffando. «Ma cosa diavolo è successo ieri?»

«Innanzitutto hai iniziato a chiamarmi mocciosa e non riconoscevi più nessuno o vari oggetti tecnologici.»

«Avevi un'espressione apatica e facevi decisamente paura. Poi sembravi sempre molto vigile, come se stessi aspettando qualcosa.»

«Non rispondevi quando venivi chiamato per nome, tanto meno per cognome.»

«Osservavi l'orizzonte e poi... durante la lezione ti sei alzato e te ne sei andato.»

A un certo punto non riesco più a star dietro ai loro discorsi. Continuano ad alternarsi le frasi manco fossero due gemelli e a dire cose strane... così decido d'intervenire.

«Okay, okay ho capito.» mi alzo dalla panchina e m'incammino verso la classe. «Sarà stato lo stress o la stanchezza.» affermo cercando di sembrare il più sicuro possibile, ma anche io non sono certo di ciò che è successo ieri... continuo a non ricordare.

Mi ritorna in mente il sogno di questa notte.
Ma perché ho fatto quel sogno? Cosa sta a significare?

Forse sto impazzendo.

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10 marzo 850

Levi's Pov

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Mi sveglio di soprassalto, rendendomi conto di essere nel mio letto.
Osservo la mia mano e noto che è tornata del suo colorito normale. Sospiro, era solo un sogno.

Passo le dita sul volto, sfregando gli occhi e mi rendo conto che sono umidi.
Quand'è che avrei pianto?

Sospiro di nuovo e scendo dal letto, oggi mi sento particolarmente riposato, cosa che non succede da anni. Mi preparo, sistemando l'imbracatura e scendo nella sala pranzo per fare colazione.
Lì c'è solo Hanji, il che è strano. Solitamente è l'ultima a svegliarsi.
Appena si accorge della mia presenza, le faccio un cenno di saluto e mi preparo il tè.

Sento il suo sguardo puntato sulla mia nuca e la cosa mi da fastidio. «Che hai da guardare, quattrocchi?»
La sua reazione è inaspettata. Con uno scatto fulmineo si butta su di me, abbracciandomi... o meglio stritolandomi.

Che cazzo di problemi ha?

«Oi, scansati se non vuoi essere lanciata nella bocca puzzolente di un gigante.»

«Scusami, ma finalmente sei tornato normale! Ieri eri irriconoscibile.»

La mora si sposta e prende un pezzo di pane. «Sembravi una persona completamente diversa. Eri più emotivo e sembravi più dolce, inoltre sei persino arrossito.»

La guardo in cagnesco. «Sei fuori di testa.»

La vedo aprire la bocca, sta per dire qualcosa ma in stanza entra la mia squadra al completo.

«Capitano, si sente meglio oggi?»

«Mai stato meglio, Petra. Muovetevi a fare colazione, vi aspetto fuori per fare allenamento.» detto questo li sorpasso, dirigendomi in cortile.

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La giornata è passata velocemente. Tra allenamento, le occhiate di Hanji, pause, le occhiate di Erwin, ancora allenamento, altre occhiate di Erwin e Hanji si è fatta subito sera.

E anche a ora di cena quei due non la smettono di fissarmi, standosene zitti.

Ma che problemi hanno oggi?

Una volta che rimaniamo solo noi tre, decido di parlare. «Oi, smettetela di fissarmi idioti.»

Si lanciano uno sguardo, poi Erwin riporta l'attenzione su di me e sorride.
«È tornato il solito Levi.» dice più ad Hanji che a me, quest'ultima annuisce, ma la vedo insicura. «Beh, visto che è tutto normale mi congedo. Buonanotte.»

L'uomo se ne va e rimango da solo con la quattrocchi per la seconda volta in una giornata. Faccio per andarmene anch'io, ma lei mi ferma.

«Aspetta, devo chiederti una cosa.»

«Va bene, ma muoviti.»

Mi fa cenno di sedermi con la mano ed io alzo gli occhi al cielo.
Vuol dire che andrà per le lunghe.

«Riguardo a ieri... conosci un certo Eren Jaeger?»

«No.» rispondo subito, ma ci ripenso un attimo.
Il nome mi è famigliare... ma dove l'ho sentito?

Faccio mente locale e sgrano leggermente gli occhi.
È il ragazzino che ho sognato sta notte.

«Forse sì.» dico. Ma lei come fa a conoscerlo?

Hanji annuisce e come se mi avesse letto nel pensiero, risponde alla mia domanda... inquietante.
«Ieri dicevi di chiamarti così, non ricordavi il tuo cognome, a stento il nome, non riconoscevi cose ovvie come le ali della libertà e pensavi che i giganti fossero una leggenda.»

La guardo impassibile. Dovrei dirle di aver sognato di essere qualcun altro? Mi prenderebbe per pazzo.
Ma lei è una pazza di suo, quindi forse non c'è problema.

«In realtà non lo conosco.» dico. «Credo di... averlo sognato.»

Vedo i suoi occhi brillare. «Oh? L'hai sognato?»

Annuisco impercettibilmente. «Sì, ma non farti strane idee, probabilmente è stato un caso.»
Mi alzo con l'intenzione di andarmene, lasciandola rimuginare. Posso quasi sentire gli ingranaggi del suo cervello girare impazziti.

Una volta nella mia camera, mi sistemo per andare a dormire, ma come sempre il sonno sembra non arrivare mai.
Sbuffo guardandomi intorno e la mia attenzione è catturata dalla scrivania leggermente in disordine.

«Tch.»
Metto a posto la penna e le varie scartoffie, poi il mio sguardo cade sul mio quaderno semi aperto. Da quello che ricordo non l'ho mai usato. Me lo aveva regalato Hanji, consigliandomi di usarlo come un diario... ma figuriamoci se mi metto a fare certe idiozie.
La curiosità mi spinge ad aprirlo completamente e rimango stupito nel trovarci una frase scritta con una calligrafia diversa dalla mia.

Mi chiamo Eren Jaeger... ma tu chi sei?

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જ _____Angolo crazy_____ જ

Halo :D

FINALMENTE RIESCO A PUBBLICARE
È tutto il giorno che sono in giro... sono andata a fare shopping perché sabato ho un matrimonio, poi avevo il colloquio orale degli esami (finalmente li ho finiti... anche se poi ne ho altri a luglio PORCO POKKO)... son tornata a casa, ho cenato e adesso fra dieci minuti parto di nuovo perché ho prove di filodrammatica ç.ç

Ed io che vorrei solo starmene a casa e scrivere :(
Che poi sono stupida perché sta notte sono andata a dormire alle 2.30 (mi sono persa a leggere doujinshi Ereri eeee fuck non ho più visto le ore lol) quindi sono stanca morta :D

Vabbe, cosa ne pensate del capitolo?
Eren e Levi sono tornati alle loro vite di sempre... ma non per molto ewe
Ci vediamo lunedì 17 giugno con...

Capitolo 4: di nuovo qui

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