જ cαρıтσłσ 16: crollo જ

12 maggio 850

Levi's pov

.

È passato più di un mese dalla battaglia di Trost.
Grazie al mio sesto senso siamo riusciti a trovare e a sconfiggere tre ragazzi in grado di trasformarsi in giganti, due dei quali hanno causato la perdita dell'intero Wall Maria.

Oggi stesso ha inizio la 56esima spedizione al di fuori delle mura.
La gente ha iniziato a pagare le tasse più volentieri, per permettere a noi del corpo di ricerca di scoprirne di più sui giganti e di dare finalmente la parola fine a questa guerra.
Il corpo di gendarmeria e di guarnigione sono anch'essi più favorevoli alle nostre spedizioni.

D'altro canto, negli ultimi due mesi, siamo riusciti a scoprire cose inimmaginabili come appunto i ragazzi-titani o il fatto che i giganti non sono altri che esseri umani.

«Soldati! Anche oggi abbiamo la possibilità di uscire al di fuori delle mura! Mostriamo a tutti ciò che la legione esplorativa sa fare... mostriamo a quegli ammassi di muscoli la forza dell'intera umanità!»

Alcuni soldati della guarnigione aprono il cancello, mentre il suono della campana sopra le nostre teste rimbomba in tutto il Wall Rose.

«... poniamo fine a questa guerra!
Uomini! Per la libertà del genere umano... shinzou wo sasageyo!»

Una volta che Erwin ha finito il suo solito discorso, iniziamo a galoppare velocemente fuori dalle mura. I soldati urlano e alzano le loro spade in segno di determinazione.
Io, come ogni volta che esco dal cancello, alzo lo sguardo al cielo, osservandone la vastità e la lucentezza.
È come un segno di libertà, oltre che una specie di saluto a Farlan e Isabel.

Continuiamo a galoppare con la formazione di Erwin e riusciamo a raggiungere la vecchia base del Wall Maria con poche vittime.

.
~
.

«Questo sarà il nostro posto per la notte. Per via della scarsità dei giganti siamo arrivati qui prima dell'orario prestabilito.»

Dovevamo essere qui quando ormai il sole era calato, tuttavia è ancora alto nel cielo e illumina il paesaggio con i suoi raggi primaverili.

Erwin riprende parola. «Ci divideremo in squadre e terremo controllata la zona fino a notte. A quel punto basterà fare a turno in gruppi minori.»

«Sì, signore!»

Io e la mia squadra abbiamo il compito di perlustrare la zona dall'alto. Ci troviamo sulla torre più alta della base, che è circondata da alberi. L'ambiente è, quindi, comodo per usare il movimento tridimensionale.

Mi guardo attorno inquieto, è da sta mattina che ho la sensazione che succederà qualcosa di brutto.
Ho come un vago ricordo di ciò che succederà oggi, una specie di visione, ma non riesco a ricordare di che si tratta.

«Capitano, fin'ora tutto tranquillo. Le squadre sottostanti hanno combattuto qualche gigante, ma erano pesci piccoli e ne sono usciti tutti illesi.» afferma Oruo.

Annuisco. «Perfetto, voi tenete gli occhi aperti.»

Dopo qualche istante sento la voce di Petra arrivarmi alle orecchie. «Gigante anomalo in lontananza!»

Mi avvicino a lei, dalla parte opposta della torre e osservo il punto che mi sta indicando.
Un gigante quasi completamente ricoperto di peli si aggira attorno a noi, senza però avvicinarsi. Sarà alto 17 metri e sembra una scimmia.

Un flash mi passa per la mente.

Aiutandomi con gli arpioni e il gas, scendo velocemente a terra e raggiungo Erwin.

«Hai visto anche tu quel gigante che somiglia a una bestia?» chiede il biondo, vedendomi.

Annuisco. «Sì, ma non è un semplice gigante. È un essere umano in grado di trasformarsi.»

«Ne sei sicuro?»

«Sì.»

Lui mi guarda negli occhi, per poi mettermi una mano sulla spalla. «Va bene, mi fido del tuo giudizio. Dopotutto è grazie al tuo sesto senso se siamo arrivati fino a qui.»

Il tuo sesto senso.
Perché una parte di me è convinta del fatto che sia una grandissima cazzata? So che non è mio il merito... ma allora di chi è?

Erwin sta per dire qualcos'altro, ma una voce lo sovrasta: «Il gigante bestia ci sta attaccando!»

Non abbiamo il tempo di fare altro che una serie di massi sgretolati si frantumano contro la base, che miracolosamente rimane intatta.
Tuttavia molte persone ne restano ferite e altre muoiono sul colpo.

Merda.

«Uomini! Salite a cavallo, andiamo all'attacco! Dobbiamo catturare l'ospite di quel gigante!»

.
~
.

In un attimo usciamo dalla foresta, piccola muraglia naturale di quella base ormai abbandonata e ci ritroviamo in pianura.
Qui è quasi impossibile attaccare i giganti col movimento tridimensionale.

Il gigante bestia si appresta a tirare un'altra serie di massi, attorno a lui ci sono degli altri alberi e dietro una foresta.

Ripasso nella mia mente il piano di Erwin elaborato cinque minuti prima di partire.

«Andremo all'attacco contro il gigante, dovremo evitare il più possibile di essere colpiti, ma, al tempo stesso, dovremo dare la possibilità al capitano Levi di avvicinarsi a quel gigante per sconfiggerlo. È l'unico che è in grado di farlo.»

È un fottuto suicidio.

Mi muovo col movimento tridimensionale. In lontananza vedo le file di soldati cadere ad ogni masso. Do gas e cerco di muovermi il più velocemente possibile, devo fare in fretta o altre persone moriranno.

Una volta che sono abbastanza vicino sparo un arpione sulla sua spalla. Lui si accorge di me solo in questo momento e mi osserva con i suoi occhi rossi iniettati di sangue.
Spalanca la bocca e cerca di afferrarmi con la mano sinistra, ma io sgancio l'arpione e dando gas gli taglio il braccio a zig zag.
Sparo di nuovo l'arpione verso la sua collottola, ma lui se la protegge con la mano sana. Per fare questo gira il capo verso di me ed io ne approfitto per accecarlo.

Do di nuovo gas e con due colpi gli taglio i tendini dei piedi e mi riporto in alto prima che mi schiacci con il suo peso.
Come previsto cade rovinosamente a terra, a pancia in giù, e senza pensarci due volte mi fiondo sulla sua nuca. Ancora una volta cerca di proteggersi con la mano, ma io gliela taglio e atterro sulle sue spalle.
Inizio a fare una serie di tagli sulla sua nuca e all'ultimo fendente un uomo biondo esce fuori. Dalla foga gli ho tagliato le braccia, ma poco importa.

Non gli lascio il tempo di realizzare cio che è appena successo. Lo atterro conficcandogli una spada in bocca trapassandogli l'occhio.

«Il tuo corpo è gravemente danneggiato e finché sei occupato a guarire non puoi trasformarti in gigante.» affermo freddo. «Ti conviene arrenderti adesso o non ti darò neanche il tempo di rigenerarti.»

Con la gamba cerca di colpirmi, ma invano. Tuttavia, il mio movimento lo fa liberare dalla spada, ma io lo blocco comunque con un piede.

«Non hai... ancora vinto.» bofonchia. La metà destra del suo viso è ricoperto di sangue e mi stupisco del fatto che riesca ancora a parlare. «Ci vuole molto... di più... per sconfiggere... uno Jaeger!»

Alle sue parole mi blocco.
Qualcosa si è smosso in me a sentire quella parola.

Jaeger.

Perché mi fa questo effetto?

Lui probabilmente si accorge della mia distrazione, perché in qualche modo si alza in piedi. Cerco di reagire, ma ormai è troppo tardi, mi tira una ginocchiata nello stomaco.
Indietreggio, ma scivolo nel suo sangue e cado all'indietro. Il biondo mi da una spinta e per questo, anche se la caduta non è tanto alta, l'impatto col terreno è molto secco.
Sento una forte fitta soprattutto alla testa.

Sento le palpebre farsi pesanti e l'ultima cosa che vedo è una spada che colpisce l'uomo-titano.
Delle persone chiamano il mio nome, ma sento tutto ovattato finché solo il buio s'impossessa di me.

.

«Avevi detto che non saresti morto... Levi.»

.
.
.
.
.
.
.
.
.
.

જ _____Angolo crazy_____ જ

Scusate, ma il "shinzou wo sasageyo" andava messo in giapponese
Era d'OBBLIGO

La battaglia tra Levi e Zeke è identica a quella dell'anime, l'ho solo descritta... ma è troppo epica per cambiarla xD
Inoltre sPoIlEr in questa mia storia Erwin resta in vita... perché ho bisogno del mio sopracciglione preferito (?) ;-;

Comunque devo dire che questo è il mio capitolo preferito :3 insieme al prossimo :>
M̶i̶ ̶p̶i̶a̶c̶e̶ ̶f̶a̶r̶ ̶s̶o̶f̶f̶r̶i̶r̶e̶ ̶i̶ ̶p̶e̶r̶s̶o̶n̶a̶g̶g̶i̶ ̶e̶w̶e̶

Io lo amo.

Ci vediamo mercoledì 7 agosto con...

-
capitolo 17: colpo al cuore

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top