જ cαρıтσłσ 10: strano incontro જ

27 marzo 2019

Eren's pov

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26 marzo

Ho iniziato le ricerche.
Con i tuoi amici ho scoperto che i giganti invaderanno Trost nell'anno esatto in cui sto vivendo. Non appena mi sveglierò nel mio corpo lo dirò ad Hanji ed Erwin.
Se scopri qualcosa di più, scrivilo.

Non voglio darti un enorme peso sulle spalle... ma le sorti di molti uomini dipendono da noi. Cambieremo la storia, se necessario, non m'importa.

Perdonami per questo fardello

L.A.
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Chiudo il quaderno con un sospiro.

Forse questo continuo scambio sta diventando pesante per me... non riesco a sopportare l'idea che non potrò mai vedere Levi di persona.
E non riesco a capire il perché.

Dopo quello che mi ha detto ieri Hanji, ho sentito ancora di più la voglia di averlo qui, davanti a me.

Forse... siamo davvero anime gemelle?
Eppure due persone non possono innamorarsi se non possono mai incontrarsi... o forse sì?
Tuttavia, anche fosse, ci condanneremo a sofferenza e dolore. Come si può amare qualcuno senza mai poterlo toccare, vedere, sentire... è come una sorta di suicidio.

Scuoto la testa.
Io non sono innamorato di Levi... non lo trovo possibile!
Ho letto che ci s'innamora delle abitudini delle persone e dei loro piccoli gesti... ma come posso notarli se non posso nemmeno vederlo?

Eppure io lo conosco.

So che odia il disordine e lo sporco e per questo è un maniaco delle pulizie.
So che beve il the tenendo la tazza dal bordo.
So che tiene ai suoi compagni, anche se dai suoi comportamenti non sembrerebbe.
So che porta sempre il suo foulard bianco al collo.
So che ama il the nero.
So che soffre d'insonnia e si addormenta spesso sulla poltrona.

So molte cose su di lui, anche se non l'ho mai visto.

Scuoto di nuovo la testa, come per scacciare i pensieri e decido di uscire. Forse troverò qualcosa per aiutare Levi.

«Mikasa, c'è qualche biblioteca che non avete visto ieri?»

La corvina sembra pensarci su. «Le abbiamo perlustrate tutte... tranne la biblioteca del vecchio Geert.»

La ringrazio ed esco di casa.

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È pomeriggio e l'aria frizzante di marzo mi solletica le narici. Fa un po' freschetto, ma sta iniziando ad essere più caldo.
Cammino per le stradine della città e arrivo in un vicoletto che può sembrare abbandonato. In realtà è la zona più vecchia e trasandata.

Mi fermo davanti a un edificio piccolo, sembra crollare a pezzi da un momento all'altro. La scritta "biblioteca", ai suoi tempi di un bel rosso cremisi, è sbiadita ed è quasi illegibile per quanto è vecchia.
Apro la porta e il campanellino posto in un angolo tintinna lievemente.

Anche il proprietario è vecchio come l'ambiente di questo posto.
Poca gente ormai viene qui e girano voci che stiano pensando di chiudere.

Se non c'è qualcosa qui, non saprei dove cercare.

Faccio un cenno di saluto all'anziano seduto al bancone, il vecchio Geert.
Quando ero piccolo venivo qui molto spesso con Armin. Ormai però non veniamo più, un po' per via degli impegni scolastici e un po' perché è un posto piuttosto lontano rispetto alle nostre abitazioni.

Inizio a cercare ovunque, riguardando più volte gli stessi scaffali.
Qui, se possibile, c'è tutta la storia a partire da prima dell'anno 0 ad oggi. È una biblioteca storica, non riesco a credere che la vogliano chiudere.
Tuttavia, nonostante l'enorme ricchezza d'informazioni, non riesco a trovare assolutamente nulla riguardo all'850.

«Giovanotto, so che dovrei farmi gli affaracci miei, ma cosa stai cercando?»
Mi volto e vedo un uomo anziano piuttosto basso, dall'aspetto fragile.

«Oh... beh, cercavo qualcosa sugli anni attorno all'850 o sui giganti.» affermo.
Lui sembra stupito, ma poi sorride.

«Sai... dubito che troverai qualcosa. Tutto ciò che c'era su quei tempi è andato distrutto o perduto. Però, se vuoi, io possiedo delle informazioni.» chiude gli occhi. «Non dovrei dire queste cose, soprattutto a una persona appena incontrata... ma ho come la sensazione che tu sia... come dire... speciale. I colori dei tuoi occhi, poi, sembrano proprio quegli occhi... sì, quelli di un giovanotto molto forte

Lo guardo confuso, non riesco a stargli dietro. E che centrano i miei occhi?
Lui mi sorride ancora e mi fa cenno di avvicinarmi.

«Non posso rivelarti molto al momento, il mio tempo sta per scadere, ma tieni a mente queste parole: i veri nemici non sono i giganti.»
Per un momento mi è sembrato che le sue iridi grigio-azzurre fossero diventate violacee... ma sicuramente è stata la mia immaginazione.

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Apro gli occhi di scatto. Mi ritrovo nella biblioteca del vecchio Greet.
Sono in piedi e ho un libro in mano.

Mi guardo attorno alla ricerca di quell'uomo, ma non lo vedo da nessuna parte.

Che me lo sia sognato?

Eppure mi sembrava così reale.

Osservo il libro che ho tra le mani. Quando l'ho preso?
Curioso, lo apro e appena leggo le prime righe sgrano gli occhi.
Ci sono varie informazioni probabilmente importanti e indispensabili.
Mille brividi mi percorrono e senza rendermene conto sto iniziando a tremare.

Guardo la data sul display del mio cellulare: il 27 marzo.

Il tremore aumenta e sento gli occhi pizzicare, con le lacrime che minacciano di uscire.

Dio, ti prego, fa che non muoia.

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જ _____Angolo crazy_____ જ

Hallo :D

Le cose iniziano ad essere forse un po' interessanti... ma la parte pIcCaNtE è più avanti ewe

Comunqueh, ho appena finito la seconda prova scritta per l'ammissione al prossimo anno (ieri ho fatto la prima)
E niente sono completamente morta dentro :')
Solo la mia scuola può finire l'anno facendo un esame a giugno per una cazzo di qualifica e poi farne un altro a metà luglio per il prossimo anno. Ma farli entrambi a giugno così fuori dai coglioni no eh?

Vabbe, fatto sta che sono morta dentro e appena sono a casa me ne vado a dormire :'

Noi ci vediamo lunedì 15 luglio con...

capitolo 11: preoccupazioni

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Vi lascio anche questi meme molto tristi (?) che ho fatto lunedì mentre mi crogiolavo nella tristezza :')





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