ᴏᴛᴛᴏ

₊˚ʚ ᗢ₊˚✧ ゚.

Ciro :
Bella, continuiamo il gioco delle domande?

Bella :
Sbaglio o eri tu che dicevi che era una stupidata?

Ciro :
Ho cambiato idea, voglio sapere tutto di te.

Bella :
Sta volta ti accontento eh, ma la prossima volta non sarò così gentile

Ciro sdraiato sul suo letto rise
e scosse la testa divertito

Ciro :
Oh sì, la ringrazio per questa innata bontà signorina Isabella

Bella :
Sei una tale idiota….
Allora chi inizia, io o te?

Ciro :
Parto io sta volta.
Colore preferito?

Bella :
Bianco!
Animale preferito?

Ciro :
È un colore il bianco?
Pantera.
Cibo preferito?

Bella :
Neanche il nero lo è.
Pasta al ragù.
Come ti immagini tra 10 anni?

Ciro :
Come adesso, su un letto scomodo e una cella con le finestre sbarrate.
Quanti figli vuoi?

La tristezza pervase Bella, non doveva essere facile sapere che per molto tempo la tua vita non sarebbe stata altro che la stessa di anni prima

Bella :
Almeno cinque.
Ragazza ideale?

Ciro :
Mora, con gli occhi scuri e un fisico da farmi girare la testa.
Tacchi o scarpe da ginnastica?

Bella in automatico alzó la testa dal telefono e guardo il suo riflesso nello specchio davanti a lei.

Si prese i capelli biondi tra le dita e sbuffò, poi con i polpastrelli fece dei cerchi immaginari attorno hai suoi occhi azzurri e si lanciò con la schiena contro il materasso, ed una volta sdraiata si sfiorò il corpo magro e definì con i palmi delle mani le sue curve.

Le sue labbra si piegarono verso l'alto e sorrise

Almeno questo c'è l'aveva.

Bella :
Scarpe da ginnastica ovviamente, non so neanche come si cammina su quelle trappole del diavolo.
Dolce o salato?

Ciro :
Salato.
Hai fratelli o sorelle?

Bella :
No.
Giorno o notte?

Ciro :
La notte.

Bella :
E perché?

Ciro :
Perché di notte posso essere me stesso, senza preoccuparmi di interpretare il ruolo del freddo e ragazzo stronzo che mi è stato cucito addosso da mio padre

Bella :
Tua padre deve essere terribile…

Ciro :
Non sai quanto Bella...lui è la causa della morte di Francesco e di mia madre.

Una fitta colpí il cuore di Bella.
Suo madre era morta,
proprio come la sua

Bella :
Come si chiama?

Ciro :
Si chiamava Rosalinda.

Bella :
Non parlare di lei come se fosse passata, è brutto perché anche se lei non c'è più non vuol dire che la sua presenza debba venire meno. Lei è qui, nella tua mente e nel tuo cuore, quindi pensala al presente non al passato.

Ciro leggendo quelle parole in qualche modo si rese conto che anche lei aveva passato quello che aveva vissuto lui.

Un piccolo sorriso nacque sulle sue labbra e solo ad una cosa riusciva a pensare.

Non sono solo.

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- editato -

17/05/2024

©RebeccaGelmi

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