ᴇᴘɪʟᴏɢᴏ
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10 anni dopo, Napoli :
Era mattina e il sole entrava dalle finestre illuminando il volto dormiente di Ciro Ricci, le coperte gli ricoprivano solo i fianchi lasciando il suo petto tonico scoperto. Solo quando girò il volto verso la finestra un raggio lo colpì negli occhi e inevitabilmente si svegliò
Allungando il braccio tasto il posto al suo fianco. Era vuoto. E le coperte fredde.
La preoccupazione lo colpì e come un razzo si alzò dal letto, si infilò un boxer nero e corse giù per le scale
«Bella? Dove sei?» Domandò il giovane muovendosi freneticamente per le stanze
«Sono in cucina amore» Rispose la ragazza facendo correre da lei il giovane, che appena la raggiunse si inginocchiò, la placcò come un giocatore di rugby e la riempì di baci
Bella rise di gusto e si godè il momento «Hey che succede, non ti senti bene?» le sue mani femminili e fragili si intrufolarono tra i capelli di Ciro e li pettinarono con dolcezza
Ciro scosse la testa e diede un bacio dolce sul collo della ragazza «No è solo che quando mi sono svegliato non ti ho trovano nel letto e sono andato in panico»
«Ciro» lo chiamo lei facendogli alzare il volto «Non vado da nessuna parte te l'ho già detto, il mio posto è qui..con te e con-» Uno pianto acuto interruppe Bella, che sorridendo accarezzò la guancia del giovane «Tocca a te questa volta»
Ciro sbuffo divertito facendo sorridere anche Bella «Sei una ragazza cattiva«
«Oh lo so...e a te piace» Rispose lei maliziosamente provocando un ringhio di eccitazione in lui
Prima di raggiungere la loro piccola figlia Ciro tirò su dalla sedia a rotelle Bella e la posò sul tavolo con le gambe aperte. Si intrufoló tra di esse e si avventò come un animale affamato sulle labbra carnose di Bella
Le loro lingue si cercarono e combatterono tra di loro in una guerra che alla fine venne vinta da lui. L'eccitazione di entrambi salì alle stelle ma il pianto persistente della loro bambina li portò ad allontanarsi
«Mettimi giù a vai da Zara che sicuramente avrà fame.» Disse Bella baciando ancora una volta Ciro
«Va bene. Ma dopo continuano il nostro discorso» Ordinò Ciro facendo rabbrividire Bella per l'eccitazione
Una volta che Ciro prese Zara e la mise sul seggiolone, tutti e tre si sedettero a tavola e mentre questo accadeva Bella non poteva fare altro che ringrazierei il signore per averla salvata quel giorno di dieci anni fa
Perché senza la sua benedizione in questo momento Ciro sarebbe ancora in carcere con la rabbia che lo divorava dall'interno e Bella morta in una bara anonima.
Certo essere in sedia a rotelle con le gambe paralizzate e alle spalle tre anni di riabilitazione e crisi isteriche non era la cosa migliore del mondo
Ma per Bella avere una meravigliosa bambina di due anni, con capelli neri, occhi azzurri, e il sorriso più luminoso del mondo gli bastava.
Lei non era poi sola. Apparecchiava per tre, faceva serate dei giochi con Ciro, dormiva tra le sue braccia e piangeva sul suo petto sapendo che lui era lì
Per lei.
Tutto ora era al suo posto e niente....niente gli avrebbe fatto commettere di nuovo l'errore di tanto tempo fa.
Perché ora Ciro amava Bella e Zara
Bella amava Ciro e Zara
E Zara amava il suo papà e la sua mamma.
Chi l'avrebbe detto eh? Che da un messaggio mandato al destinatario sbagliato sarebbe accaduto tutto questo?
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𝐀𝐔𝐓𝐎𝐑𝐄
Siamo alla fine.
Ammetto che questa storia
mi ha dato molta libertà per sfogaretutto quello che avevo dentro.
Ringrazio tutti voi che avete votato, commentato o anche solo letto questa storia. Spero che anche a voi questa breve lettura sia piaciuta.
- editato -
17/05/2024
©RebeccaGelmi
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