๐พ๐๐ฅ๐๐ฉ๐ค๐ก๐ค 21
T/n pov:
-Certo, dimmi pure- replico aggrottando la fronte e mordendomi nervosamente il labbro inferiore.
Che cosa vorrร ? Ho fatto o detto qualcosa di sbagliato? Non posso negare di sentirmi davvero nervosa in questo momento.
-Oggi tu e le tue amiche stavate parlando di me? Ho notato che mi fissavate in mensa-
Mi blocco all'istante, soffermandomi sul tono di voce da utilizzare per replicare. Non so se sentirmi sollevata per la domanda alla quale posso dare una risposta semplice oppure in imbarazzo per essermi fatta beccare a parlare di lui e fissarlo -Si, ci stavamo chiedendo se fosse il caso di invitarti a mangiare con noi-.
Non ho formulato la frase molto bene, ma per lo meno non mi sono ingarbugliata con le parole finendo per balbettare cose incomprensibili.
Nelle situazioni di tensione ed ansia mi capita molto spesso.
Come immaginavo in modo automatico il suo capo si china ed i suoi occhi puntano d'istinto nella direzione del pavimento.
Non lo conosco benissimo, ma รจ un gesto che fa spesso.
-Mi scuso in anticipo se la cosa ti dovesse aver dato fastidio- proseguo provando ad interpretare i suoi comportamenti.
-Non mi piace molto trovarmi al centro delle conversazioni altrui, perรฒ ora che so le vostre motivazioni non lo reputo un problema- si sfila le mani dalle tasche dei pantaloni lasciandole ricadere lungo il corpo -Al contrario, vi ringrazio per esservi preoccupate per me, ma vi assicuro che se non ce n'era il bisogno-.
In effetti non ha torto. Mi sento in colpa per averlo messo a disagio senza un valido motivo. Ora รจ probabile che di me si sia fatto l'idea sbagliata. Potrebbe pensare che sono una di quelle persone non in grado di farsi i fatti propri.
"E in parte potrebbe avere addirittura ragione..."
-Se ti va perรฒ domani puoi unirti a noi- aggiungo sorridendo.
Merda, ho parlato di nuovo senza pensare.
Aspetto trepidante una risposta, stringendo nervosamente i pugni.
-Si, magari- dice dopo secondi interminabili di silenzio.
La sua piรน che una conferma sembra una riflessione silenziosa con sรฉ stesso, ma non mi ferma dall'esultare in silenzio dentro di me.
-Comunque sappi ancora che dispiace tanto, non volevo crearti disagio-.
Sento la necessitร di scusarmi un' altra volta. Mi sento davvero uno schifo al solo pensiero di aver messo in soggezione una persona.
Scuote la testa senza proferire parola, lo prendo come un buon segno.
- C'รจ qualcosa che posso fare per farmi perdonare?- domando, consapevole del fatto che con buone probabilitร risulterรฒ insistente.
-Non ce n'รจ bisogno, non hai nulla per cui farti perdonare-.
Potrei anche fermarmi qui, sorridere e annuire restandomene zitta, ma evidentemente non รจ una cosa che so fare bene -Che ne dici se andassimo a mangiare in un posto a tua scelta?L'ultima volta l'avevi proposto anche tu. Prendilo un po' come un mio modo per domandarti scusa-.
Potrebbe essere solo una mia impressione, ma sembra quasi sussultare silenziosamente. Mi pento all'istante di quello che ho appena detto, ma ormai รจ troppo tardi per rimangiarmi le parole.
-Non credo sia una buona idea- sussurra infine, evitando di proposito il mio sguardo.
In questo istante รจ come se mi stessero prendendo a martellate nello stomaco.
Ci rimango male, nonostante io non mi aspettassi che la situazione andasse diversamente.
Perรฒ non voglio farglielo notare, non desidero che si senta in colpa.
-Oh, capisco...- cerco di non sembrare troppo delusa, recitando una parte che non corrisponde al modo in cui mi sento ora -Non preoccuparti, sarร per un'altra volta- accellero il passo per scappare da questa situazione imbarazzante in cui mi sono messa con le mie stesse mani.
-T/n non fraintendere- si muove veloce per rimanere al mio fianco -verrei volentieri a mangiare fuori con te, ma questa settimana mio padre sarร tutti i giorni a casa e non penso mi...-
Lo interrompo, sapendo giร cosa vorrebbe dire -Certo, immagino desidererai passare del tempo con lui. Deve essere un uomo molto impegnato. Non preoccuparti, lo capisco-
L'effetto che mi provoca parlare di Endeavor come se fosse solo una persona normale รจ strano.
Sono sempre stata abituata a vederlo nelle vesti da Pro Hero, รจ difficile credere che conduca anche una vita ordinaria.
Mi fermo quando arriviamo proprio davanti alla 1-A, indecisa se entrare o continuare la conversazione, che perรฒ ho come l'impressione stia prendendo una piega parecchio indesiderata per Shoto.
Non so bene in che rapporti sia con suo padre, ma dalle reazioni che ha avuto finora quando l'ho nominato direi non molto buoni.
-Se per caso ti si dovesse liberare del tempo fammi sapere. Ovviamente solo se vuoi- raddrizzo piano la schiena ed alzo il mento.
-Si, lo farรฒ- risponde senza aggiungere altro.
Entro in classe pregando che la lezione non sia ancora iniziata.
Fortunatamente il professore non si vede ancora e tutti sembrano piuttosto occupati a parlare tra loro per fare caso a noi due.
Le uniche che voltano la testa al nostro ingresso sono, come c'era da aspettarsi, Mina e Tsuyu.
Rivolgo un cenno di saluto a Todoroki, camminando nella loro direzione giร pronta a subire un interrogatorio.
Todoroki pov:
Sono consapevole di non aver mentito, nonostante fossi tentato di farlo, eppure mi sento esattamente come se avessi preso in giro T/n.
Mentre vado a sedermi al mio posto infondo all'aula non posso fare a meno di pensare che lei oggi รจ stata sincera con me, rispondendo alla mia domanda, mentre io ho solo girato intorno alla veritร .
Avrei voluto con tutto me stesso spiegarle perchรฉ sono stato costretto a rifiutare il suo invito, ma c'era e c'รจ tutt'ora qualcosa che mi blocca dal farlo.
Forse รจ che non sono abituato ad aprirmi con le persone, oppure non ho ancora abbastanza confidenza con T/n per riuscire a rivelarle di tutto quello che riguarda la mia famiglia.
Poco fa sono stato succube di un'emozione che potrei identificare come "senso di colpa".
Quando le ho detto che non sarei andato a mangiare con lei mi sono sentito triste, dispiaciuto ed arrabbiato con mio padre allo stesso tempo.
Apprezzo perรฒ che lei non abbia insistito.
Sento la porta della classe aprirsi di nuovo ed il prof Aizawa entrate portando con sรฉ il suo solito sacco a pelo giallo.
Arrivato alla cattedra annuncia qualcosa riguardante i rappresentanti di classe, di cui non mi interessa piรน di tanto.
Quasi tutta la mia attenzione รจ focalizzata ancora sulla convenzione che abbiamo avuto io e T/n.
Non riesco a smettere di sperare che questa settimana mio padre sia meno di cattivo umore del solito. Forse se per qualche ora si trovasse impegnato in una missione potrei sgattaiolare fuori casa senza farmi beccare. Ma anche cosรฌ il rischio di essere scoperto sarebbe alto.
Potrei usare qualche scusa come pretesto per uscire, poichรฉ dubito fortemente che se glielo chiedessi mi lascerebbe andare.
Non ho mai avuto amici, per questo l'idea di mangiare fuori con qualcuno che sto iniziando a considerare come tale mi alletta molto.
Sento molti dei miei compagni urlare e proporsi come rappresentanti, mentre Ida, il ragazzo con gli occhiali che si muove in modo simile ad un robot, cerca di tenerli sotto controllo per evitare che la situazione degeneri.
Sono dell'idea che lui potrebbe essere portato per questa carica, anche se all'interno della 1-A ci sono molte figure dominanti che considero all'altezza di una carica come questa.
Il prof non sembra intenzionato a dire qualcosa, quindi suppongo che l'unica soluzione plausibile sia votare il candidato migliore.
Non sono certo sia una cosa efficace, ma al momento non mi vengono in mente altre opzioni.
Come immaginavo il metodo che decidiamo di adottare รจ proprio questo.
Qualcuno fa girare dei foglietti tra i banchi, su cui con matite o penne scriveremo il nome di colui che desideriamo diventi rappresentante.
Immagino che molti si auto-voteranno.
Quando finisco di scrivere piego il foglio e lo lascio appoggiato sul banco, aspettando che qualcuno arrivi a prenderlo.
-T/n, passa tu a ritirare le votazioni-
Sussulto quando sento Kaminari farle questa proposta.
La vedo alzarsi e fare cenno di sรฌ con la testa senza ribattere, cominciando a girare per la classe a recuperare i bigliettini.
Quando arriva proprio davanti a me alzo la testa senza guardarla direttamente negli occhi. Ho giusto il tempo di vedere le sue guance tingersi di una sfumatura rosata prima che si volti per continuare il giro.
Mentre me ne sto fermo, a braccia incrociate, devo ammettere a me stesso che รจ davvero molto carina.
Ma ciaooo ragazzx.
Ebbene sรฌ, al contrario di come avrete potuto pensare in questo miei giorni di assenza non sono morta.
Ormai mi conoscete ed immagino saprete che la puntualitร non รจ esattamente il mio forte.
Vi chiedo scusa per l'attesa.
Il capitolo รจ un po' di transizione, perciรฒ non so quanto potrร piacere.
Mi ero imposta di finire questa fanfiction entro l'inizio di settembre, ma nonostante la mia intenzione sia sempre la stessa ho seri dubbi sul fatto di riuscirci.
Sono di rientro dalle vacanze estive perciรฒ spero che il tempo libero per scrivere a mia disposizione aumenti.
Ricordate che vi voglio bene โค๏ธ
A venerdรฌ :)
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