Chapter 40.

Sono ormai le 6.00 passate ma Taehyung non si decide ad alzarsi, sembra morto o talmente stanco che carica tutto il suo peso sulla mia povera spalla.

Lentamente lo sposto e appoggio la sua testa al muro, mi alzo con cautela e altrettanto attentamente faccio lo zaino e me ne vado.
Pensando ha ciò che ha detto il mio cuore si stringe, non riesco manco ad immaginarmi la signora e il signor Kim trascurare loro figlio.
Mi dirigo verso la villa più grande del mio quartiere, ciò un enorme casa bianca con un giardino decorato da tantissimi tipi di fiori e una fontanella in mezzo.

Conosco quella casa, da piccola ci passavo di fronte ogni giorno e ho sempre avuto il sogno di entrarci: forse oggi si sarebbe avverato.
Sono solo le 7.00 ma decido comunque di andare a bussare, le mani mi sudano e ogni secondo che passa senza che mi aprono mi agito di più.

:«Signorina Kang» all'improvviso un vocione enorme insieme ad un uomo grosso come la porta si presentano davanti a me, mi rivolge un sorriso malizioso e porge la mano.

:«Choi Minho,piacere entra pure» stringo la mano osservando i baffetti del uomo, pensandoci attentamente assomigliava davvero tanto a Seojoon.

Entro con diffidenza e mi guardo intorno, una normale casa ma elegante e piena di materiali costosi, il mio sguardo viene incantano da un quadro interamente oro insieme a tutti gli armadietti e mobili lucidi come non mai.

:«Ti piace la casa?» chiede fissandomi mentre io annuisco senza saper cosa fare.

:«Immagino tu abbia ricevuto un messaggio» dice accarezzandosi i baffi, annuivo nuovamente.

:«Ma Taehyung, non ti ha detto di non metterti nei guai?» chiede, contemporaneamente qualcuno dietro di me mi prende le braccia e mi blocca.

:«Sono sempre io» mi sussurra all'orecchio ma stavolta senza il cambio voce, conosco quella voce....ci parlo con quella persona ne sono certa.

:«Pensavo fossi qui per parlare e per spiegarmi» dico ormai sapendo di essere in trappola.

:«Dovevi ascoltare Taehyung bambolina» dice l'omone ammiccando, lo guardo con ribrezzo mentre il mascherato dietro di me mi stringe con più forza per trascinarmi via e rinchiudermi in una camera.

:«Fermati!» urlo con la voce tremolante prima che se ne andasse via, ma lui non si gira.

:«Cosa vuoi» chiede senza guardarmi in faccia.

:«So chi sei, fatti vedere» dico, la sua corporatura è familiare come anche i suoi capelli e le mani che si intravedono alla fine del giubbotto nero.

L'anonimo non risponde e mi chiude lì dentro senza nessuna bontà d'animo.

Passo minuti e minuti a cercare di aprire la porta senza però  nessun risultato, quando sento due voci familiari parlare con Choi Minho.

:«Per una stupida scommessa?» dice una parte.

:«Scommetti su qualsiasi ragazza e porti a termine sempre tutto, ma con lei hai rinunciato solo perché Namjoon ti ha detto che la voleva per sè?» dice Choi.

:«Non mi andava di continuare, io e Namjoon eravamo d'accordo, tra l'altro Seo-joon non l'hai mai più vista e l'unico che continuavamo a giocare eravamo io e Namjoon. Non c'era più gusto» dice l'altra parte.

:«Avevi scommesso su Kang Seoyeon e poi hai ritirato la parola, tu sei Taehyung non lo faresti mai» dice Choi, facendomi venire un attacco di pianto.
Aveva scommesso su di me? Cosa aveva scommesso? Più voglio cercare di capirlo più scopro di peggio.

:«Ti voglio qui con noi di nuovo, rinunci a tutto per una stupida ragazza? Perché ti ha incantato?» chiede Choi confondendomi.

Rinuncia a tutto a causa mia? Perché dovrebbe?

:«Non torno mi dispiace Choi»

A quel punto la porta si apre facendomi cadere seduta.

:«Bene allora possiamo tenerla lei, che ne dici?» esclama Choi riferendosi al ragazzo di fianco, gli occhi di Taehyung escono quasi fuori dalle orbite vedendomi.

:«Cazzo Seoyeon!» dice cercando di avvicinarsi. Ma due ragazzi dietro di lui lo bloccano.

:«O torni da noi o facciamo chiamare la polizia dalla nostra piccola Seoyeon, facendole confessare tutte le commissioni che hai fatto. Il fatto è che faremo credere che sia stata lei e non tu» l'omone si piega e accarezza i capelli, la mia paura aumenta di più e voglio gridare ma vedere Taehyung in ginocchio bloccato da due ragazzi mi paralizza.

:«Taehyung vado dalla polizia io, non tornare da loro, non farlo» la voce mi trema e le lacrime scendono senza uno stop, mi sembra di aver quasi allagato il pavimento.

Taehyung cerca di staccarsi dai due ragazzi che lo tengono e rifiuta la mia proposta scuotendo con forza la testa.

:«Non ti bastano i soldi di Sun-hi?» chiede rivolgendosi a Choi.

:«A me interessi tu non i soldi di Sun-hi, ah! E per tua informazione sono stato io a mettere in testa a Sun-hi di chiederti come accordo di metterti con lei, era più divertente avresti creduto che davvero fosse così» risponde Choi per poi mettersi a ridere.

Quindi era quello il motivo per cui stava attaccato Sun-hi, per cercare di uscire da quella situazione.

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