Chapter 32.
:«È permesso entrare?» chiede Taehyung bussando sul lato della porta già aperta, ogni volta che lo vedo mi sembra che attorno a lui ci sia un'aura di luce.
Jungkook annuisce mentre io lo guardo impassibile, mi raggiunge e osserva Min quasi con dolcezza.
:«Si riprenderà presto?»chiede rivolgendosi a Jungkook.
:«Potrà tornare al campeggio già domani» dice mentre Taehyung annuisce comprensivo.
Ho bisogno di parlare con lui, forse voglio chiederli perché mi ha baciato, se l'ha fatto per divertimento e volersi spingere oltre o se l'ha fatto perché prova qualcosa. Ma come formulavo la frase? Non sarei mai riuscita a chiedere qualcosa del genere, forse mi prendeva in giro e forse i miei battiti accelerati erano inutili.
:«T-Taehyung ti devo parlare» dico il più composta possibile.
Rimane sorpreso come se avessi pronunciato delle parola strane, alza un sopracciglio ed esce dalla camera poi dall'ospedale mentre io lo seguo. Siamo uno di fronte all'altro e l'imbarazzo cresce mentre io mi guardo i piedi.
:«Allora?» mi chiede con un tono quasi impaziente.
Se mi prendesse in giro potrei solo sotterrarmi e io non potrei sopportare di doverlo odiare cosi tanto.
:«Mi hai lasciata da sola dopo che l'ambulanza se ne andata» dico con tono offeso, senza avere il coraggio di esporli il vero problema, e lui fa un sorrisetto dolce di cui mi chiedo il motivo alzando un sopracciglio.
Infilo le mie mani congelate dentro alle tasche ma lui me le prende e avvicinandosi un po di più le infila nel suo giubbotto piegando la testa di lato.
:«Tutto qui?» mi chiede ancora con quel sorriso sul volto, il mio cuore batte all'impazzata e minaccia di uscire fuori dal petto.
Come può prendermi le mani cosi, non penso che sia legale.
:«Ti prometto che non ti lascio più sola, ora vai a casa resto io qua» dice prendendo il cellulare per chiamare un taxi quindi per mia sfortuna togliendo una mano dalla mia.
Mentre chiama lo osservo ma non sento neanche ciò che dice e dopo che mette giù stiamo a fissarci in faccia come incantati. I suoi lineamenti sono perfetti ed è più pallido a causa del freddo e probabilmente per l'assenza di sonno, i suoi occhi mi imprigionano dentro di lui un'altra volta e quel leggero sorriso in faccia mi riscalda tutto il corpo. Si avvicina di colpo e mi bacia dolcemente, un bacio così dolce che vorrei pregarlo di darmene un altro ma lui mi indica il taxi e senza tanta voglia mi staccarmi dalle sue mani entro nella macchina mentre lui mi guarda andar via.
TAEHYUNG's POV
La guardo allontanarsi mentre dentro di me sembra essere sbocciato un fiore, delicato e bellissimo. Parte del mio cuore spezzato si sente quasi aggiustato.
Lei mi faceva quel effetto che non avrei mai pensato di poter sentire, a volte era fantastico anche provocarla e litigare con lei, le sue gote rosse per l'imbarazzo o per il caldo e il piacere mi facevano impazzire. Guardarla e ricordare ciò che avevamo fatto sulla spiaggia era spettacolare, nessuno mi faceva sentire cosi vivo dentro, qualcosa che non provavo da anni.
Mi sto per avviare dentro all'ospedale nuovamente quando il mio cellulare suona e mi fermo per rispondere.
:«Oppaaaa!» risponde la voce acuta di Sun-hi, quasi spaccandomi l'orecchio.
:«Cosa vuoi?» chiedo già stufo e roteando gli occhi.
:«Sono venuta a cercarti al bungalow ma non c'eri, da quando abbiamo parlato non mi calcoli più» dice come se fosse scema.
La odiavo, mi aveva rovinato la vita. Mi chiedo ancora perché ho fatto tutte quelle cose per lei, perché ho rischiato tutto?
Tra l'altro sono le 5.30 di mattina.
:«Senti Sun-hi non ho voglia di parlare con te» dico intento a mettere giu.
:«Va bene, va bene! Ho un accordo Tae oppa!» dice alzando di più la sua voce da anatra in calore.
Non potevo essermi innamorato di un'oca del genere, cos'avevo al posto del cervello a quei tempi?
:«Muoviti» dico incuriosito.
:«Ti darò i soldi che devi al tuo capo così te lo toglierai dai piedi, giusto?»dice stupendomi del tutto.
Dove gli prendeva quei soldi?
:«Ad una condizione: da oggi in poi sarai il mio ragazzo e vedi di non tenere quella sciaquetta intorno a te» dice e riesco a percepire il suo sorriso di soddisfazione.
Rimango impassibile e senza dare risposta.
Odiavo la mia vita.
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