5.
Aveva passato gran parte del pomeriggio a casa insieme a Benkei, nonostante avessero parlato e cazzeggiato per tutto il tempo però era stato inevitabile per l'albino riportare i pensieri a Shiniciro mano nella mano insieme a quella tizia, gli si stringeva lo stomaco in una morsa sempre più feroce e potente che, a ogni minuto che passava e il solo pensiero che lui non fosse lì a spiarli, si sentiva davvero così male e contava ogni minuto, in attesa che Benkei si alzasse e andasse via.
Infatti, il suo sguardo saettava velocemente dal suo amico all'orologio attaccato al muro, si strofinava le mani tra di loro e annuiva svogliatamente alle sue parole. Non aveva nessuna idea di cosa stesse dicendo però poteva ben dire che il suo corpo fosse tutto un fremito. Doveva andare da Shiniciro, in quel maledetto centro commerciale, prima che fosse tardi. Doveva vedere cosa stava combinando. Poi a un tratto gli balenó per la testa l'idea di proporre un'uscita all'altro.
Spostò gli occhi color glicine,per l'ennesima volta, in direzione del ragazzo dai capelli corti e intrecció le braccia al petto:《hai da fare per caso ora ?》
Il ragazzo, a sua volta, lo guardò alzando un sopracciglio biondo e passandosi le dita tra i capelli dal taglio a spazzola biondo platino che si estendeva fino alla barba olandese curata.
《Uhm. In realtà no, dovrei ritornare a casa per cena. Sai, mia sorella ci tiene tanto a queste stronzate.》 Tra le labbra sottili il suo amico aveva uno stuzzicadenti, fece un sospiro e si lasciò dondolare sulla sedia.《Perché? Avevi intenzione di fare qualcosa ?》
Le sopracciglia albine di Waka si arricciarono fino ad arrivare al centro della sua fronte, sfiorando l'attaccatura del naso:《non puoi chiamarla ?》 Sfoggió uno dei suoi soliti sorrisi serafici. Uno di quei sorrisi sulla quale Shiniciro avrebbe avuto da ridire; avrebbe detto come suo solito che quei sorrisi avrebbero fatto cadere milioni di ragazze ai suoi piedi, ma...certo come no. Già sarebbe stato con qualcuna.
《Per dirle ?》
《Che mangiamo fuori. Sai al centro commerciale ha aperto un nuovo ristorante e ho proprio voglia di mangiare lì. Cosa dici ? 》
Tra i due ci fu in breve silenzio, Wakasa sperava tanto che il suo amico accettasse il suo invito altrimenti si sarebbe disperato sul serio. Almeno avrebbe avuto compagnia al centro commerciale.
《Io...》
《Dai che ti costa !? Mica hai paura di tua sorella per caso ?》
Il ragazzo fece una smorfia; fu quando afferrò il cellulare dalla tasca e iniziò a comporre un numero che sul viso di Wakasa si accese un sorriso consapevole di aver convinto il suo amico.
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Finalmente, dopo un quarto d'ora, tra discussione con Benkei e sua sorella, lui che si era andato a cambiare per mettersi qualcosa si può comodo come una tuta interamente grigia e confusione tra i vari mezzi e fermate, i due erano arrivati davanti al grande centro commerciale.
La sorella di Benkei alla fine era stata magnanima con lui e gli aveva concesso quella giornata al centro commerciale.
Era momenti come quello in cui Wakasa ringraziava di essere figlio unico.
Almeno sua madre avrebbe dovuto dare conto solo a lui.
Entrano all'interno della grande struttura; c'era molta folla, nonostante fosse un giorno in settimana come tanti.
Wakasa si guardava intorno alla ricerca di una testa corvina che conosceva bene mentre Benkei camminava tranquillo al suo fianco con le mani nelle tasche.
Girarono a vuoto. O almeno lui girò a vuoto, aveva lanciato anche lo sguardo sull'orologio da polso per accettarsi che fosse abbastanza presto per il corvino e che non fosse scappato via.
Fecero il giro della grossa fontana della piazza principale, lì dove c'erano scale mobili, tavolini che appartenevano ai vari ristoranti nei dintorni, bambini che correvano aventi e indietro, schiamazzando e facendo disperare in genitori.
Ma di Shiniciro nessuna traccia.
Sospiró esausto e si sedette sul bordo della grossa fontana posizionata al centro della grande sala, li dove vi erano bambini e tavolini.
Benkei sembrava troppo intenzionato a scorrere lo sguardo sul menù del negozio che aveva appena aperto quello menzionato da Wakasa per accorgersi che il suo amico aveva appena assottigliato gli occhi e si era alzato: aveva visto Shiniciro.
Era seduto su uno dei tavolini della piazza, davanti alla ragazza, i due ridevano e scherzavano.
Wakasa non riuscì a reggere oltre quella visione che si era per l'appunto alzato e si era avvicinato a Benkei.
《Mh, secondo te è più buona la piadina o il panino ?》
Gli chiese il biondo, leggendo ancora il menù mentre si accarezzava la barbetta sovrappensiero.
《Secondo me è meglio che andiamo via》
《Ma...siamo appena arrivati, Waka》
《Mi sono scocciato.》
Sospiró. Cercò di appararire indifferente, mentre alzava le spalle ma dentro stava morendo.
Spazio autrice
Buongiorno!
Spero vi stia piacendo la storia e io approfitto di questo spazio per dirvi che il libro non durerà molto; fino al capitolo 10. Questo perché ho una storia già in corso su jjk su toji e poi ho intenzione di scrivere una ticcidrowned sulle creepypasta !
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