CAPITOLO 8

DYANA

Quando Chris mi pone la domanda:
« Perché prima mi hai baciato?»
Non so cosa rispondergli, perché in realtà il motivo non lo conosco nemmeno io.
Lui mi guarda aspettando una risposta.
Evito il discorso provando a parlargli d'altro:
« Sei nervoso per la visita di domani?»
« No, affatto. Dyana, non hai risposto alla mia domanda!»
Chiede insistente. A quel punto, non posso più evitarlo:
« Ti ho baciato perché...per ridarti fiducia e perché mi andava! »
Gli comunico tutto d'un fiato.
Lui rimane sorpreso e poi emette una risatina sarcastica asserendo:
« Ti andava! Ma mi hai guardato bene! Cosa potrei ispirarti... solo ribrezzo!»
« Non è così, prima forse, ma per quello che mi hai fatto, non per il tuo aspetto.
E poi... credo di essere attratta da te adesso. Lo so sembra assurdo anche a me»
« Lascia perdere dottoressa! »
« Perché?»
« Perché?! Non mi vorrai venire a dire che ti sei innamorata»
« Innamorata? No, questo no... non penso!»
Per non tornare sull'argomento, cambio discorso chiedendogli:
« Ti serve un'altra coperta per caso?»

Rimane silente e poi scocciato:
« No, sto a posto così, grazie ! »
« Okay! Allora buonanotte!»
Mentre mi allontano da lui per dirigermi in camera mia, ripenso a quello che mi ha detto Chris "non ti sarai innamorata".
Io non credo di essere innamorata di lui, non posso innamorarmi del mio stupratore. Mi ha fatto male, tanto male e non intendo solo fisicamente.

Non sarei normale a provare dei sentimenti d'amore per lui.
Però dopo avermi raccontato tutta la vicenda, è stato come aver provato pietà; anche se ciò non gli dava alcun diritto di farmi quello che mi ha fatto.
Forse ha ragione lui, forse sono davvero strana.

CHRIS

Dyana non ha voluto rispondermi.
Ma non può tergiversare sempre, prima o dopo dovrà dirmelo. E se si fosse veramente innamorata? No, lo escludo categoricamente, come potrebbe amare uno come me... un mostro (non solo per l'aspetto) ma anche per quello che sono stato capace di farle.

Peggio delle bestie, degli uomini primitivi.
Chiederti perdono non basta.
Lei continua a rivolgermi la parola, vuole farmi aiutare da quel suo amico dottore.
Si comporta come niente fosse successo, perché?
Un' altra alla prima occasione sarebbe volata via e ritornata con la polizia per farmi arrestare.
Ma lei no, perché ?!
Ho deciso me ne vado, la lascerò libera e che si fotta anche la vendetta.
Non mi importa più oramai.
Sto per aprire la porta e andarmene, quando rifà capolino nel vano.

Mi chiede vedendo che ho afferrato il pomello:
« Chris, dove stai andando? Non puoi andare fuori a fumare!»
Esclama con disappunto.
Mi allontano dalla porta, e torno sul divano. Ci ridiamo la buonanotte e lei si dirige in camera sua.
Mentre sto sdraiato al buio con un solo fascio di luce della luna a illuminare solo una parte dell' ambiente dove mi ritrovo ora, mille pensieri affollano la mia mente. E senza farci caso mi addormento.

Il mattino seguente, quando mi alzo e mi porto in cucina, Dyana è già ai fornelli a preparare la colazione.
Q

uesta ragazza fa' tanto per me è non dovrebbe.

Vorrei fare anch'io qualcosa per lei, potrei prepararle la colazione e portargliela a letto una di queste mattine. Anche se sono sicuro che lei si chiuda a chiave nella sua stanza.
Con il cappuccio della felpa sollevato sopra la testa avanzo in cucina e le asserisco:
« Buongiorno, bella giornata oggi non trovi?»
« Sì, per fortuna stamattina è uscito un pò di sole a riscaldare la giornata. Oggi pancake con salsa di mirtilli, ti va? »
Mi chiede con sguardo in attesa di una mia risposta affermativa. E io non posso che ribadirle:
« Certo che mi vanno, sono i miei preferiti»
Felice come una bambina, si siede a tavola soddisfatta e iniziamo a mangiare, nel mentre mi annuncia:
« Lo ricordi che nel pomeriggio abbiamo l'appuntamento con quel mio amico medico, vero?»
« Sì che lo ricordo, ma a proposito di questo Dyana, non potremo...»
Non mi lascia continuare proclamando:
« No no no, non incominciare a trovare scuse. Noi andremo a quell'appuntamento»
« Ok, ma vorrei solo ricordarti che certi interventi sono costosi ed io non ho il becco di un quattrino. E non posso permettere che sia tu a pagare per me»
Ma lei irremovibile insiste sulla sua linea:
« Di questo non devi preoccuparti, Dick è un mio amico, quindi saprò gestire la cosa con lui»
Capisco che con lei non la spunterò, testarda com'è non mi darà ascolto.
D

opo aver terminato di mangiare mi alzo volgendo il capo verso di lei annunciando:
« Mi chiedevo, al lavoro non ti cercano? Non potrebbero insospettirsi non vedendoti e mandare qui la polizia?»
« Sono in ferie. Chris, posso farti una domanda?»
« Certamente! »
« Dove volevi andare ieri sera?»

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