CAPITOLO 12


DYANA

Ieri sera sono stata con Chris, fino a che mi hanno lasciata stare.
Quell' ospedale è uno dei migliori, famoso per il buon servizio medico-ospedaliero e
un' impeccabile igiene, ma osserva delle regole molto rigide, l'orario delle visite termina alle diciotto, a me hanno dato il permesso fino alle ventuno; perché conosco Dick.
E ci è sembrato troppo poco in ugual misura, Chris, quando è arrivato il momento di separarci, mi guardava con gli occhi lucidi supplichevoli di non andare.
Sembrava un bambino al primo giorno di scuola, che non vuole separarsi dalla madre.

Smetto di pensare di botto, non appena dò uno sguardo all'orologio appeso alla parete della cucina:
« Già le sette, alle otto in punto inizia l'intervento, meglio sbrigarsi.
Voglio arrivare prima, per stare un po' con lui e tranquillizzarlo.
Faccio una doccia veloce mi vesto con una felpa azzurra, jeans bianchi e converse, lego i capelli in una coda alta e sono pronta.
Prendo la borsa, le chiavi mi infilo in macchina e parto, la strada è lunga, ma io sono sicura di farcela ad arrivare prima che l'operazione abbia inizio.

CHRIS

Tra poco più di mezz'ora, inizierà l'intervento, ma Dyana ancora non è arrivata. Forse è già per strada, spero che non corra, per arrivare prima che io entri in sala operatoria.
Mi tormento:
" Vorrei chiamarla per sapere se è già partita da casa. Ma poi penso che sentendo lo squillo del suo cellulare potrebbe distrarsi dalla guida, per cercarlo in borsa. No è meglio che aspetti di vederla arrivare".

Conto i minuti e i secondi, mentre il momento si avvicina, l'ansia cresce dentro di me. " Non mi va di finire sul tavolo operatorio senza prima vedere il suo viso, i suoi occhi mi trasmettono serenità" .

Intanto che il tempo scorre inesorabile, io accendo
un' altra sigaretta, sto per dare la prima boccata quando la scorgo da lontano.
La vedo girare la testa a destra e sinistra, questo gesto indica che mi sta cercando.
Nell'immediato le faccio cenno con la mano e le vado incontro, quando l'ho raggiunta la tengo stretta a me mentre lei ansante, sta quasi per piangere, palesando il suo stato d'animo:
« Mi spiace Chris, volevo arrivare prima per stare insieme un po' di più e invece...»
La rassereno prendendole il viso tra le mani affermando:
« Sta tranquilla, ciò che conta è che sei qui con me, ora.
Tra pochi istanti uscirà un assistente del medico che pronuncerà il mio nome e io dovrò andare, ma sappi, in qualunque modo vadano le cose, che sono felice di aver conosciuto una donna straordinaria come te e che ti amo»
Prima di concedermi l'opportunità di esternare ciò che provo si fionda con uno scatto sulle mie labbra finendo in un bacio appassionato.
Affermando:
« Andrà tutto bene, di questo ne sono sicura!»
La tengo stretta a me, con la forte sensazione di vederla per l'ultima volta " ho paura, non so spiegarmelo ma ho come il presentimento di rimanere sotto i ferri. Ma no! Cosa mi viene in mente, Dyana ha ribadito che Dick è un ottimo chirurgo plastico e poi lei mi sa infondere coraggio e fiducia. Non dovrei avere certi pensieri".
N

el contempo, viene chiamato il mio nome:
« Ci siamo, amore, ci vediamo dopo»
Il suo sguardo è dolce, anche se non vuole darlo a vedere, è visibilmente preoccupata. Poi mi afferma a voce alta mentre la mia mano scivola nella sua:
« Sarò qui ad aspettarti Chris! »
Seguo l' infermiera che mi ha chiamato poco prima dirigendo verso la sala operatoria. Rivolgo un ultimo sguardo alla mia donna, mentre le ante della porta si chiudono.

DYANA

" Chris, prima che le porte si richiudessero mi ha guardata, come a volermi dire "se non ci fossi stata tu non avrei affrontato questo calvario". Dice sempre che io so infondergli coraggio, quindi se non fossi arrivata in tempo avrebbe rinunciato.
E per Chris è importante quest'intervento. Per tornare a vivere alla luce del sole, senza stare più nell'ombra.
Io lo amo e voglio vivere con lui, comunque vadano le cose".

Sono trascorse quattro ore, da quando Chris è entrato in sala operatoria, so che ne dovranno passare altre quattro, ma nessuno esce per informarmi su come sta andando l'operazione , sul suo stato di salute !? " Sento l'ansia sovrastare il mio cuore, i battiti accelerano ogni minuto che passa".
In questi casi si consumano sigarette, ma io non ho mai fumato.
Mangiare, non mi va perché ho lo stomaco chiuso, rimane rosicchiarmi le unghie.
Nel frattempo passano le altre quattro ore e dopo qualche minuto, le due ante della porta bianca si aprono.
Ne vengono fuori due portantini dal camice azzurro che spingono un letto, sul quale dorme Chris, con il viso ricoperto di bende. Lo raggiungo, seguo i due inservienti tenendogli la mano. Arrivati in stanza, depongono il letto al proprio posto e escono.
Vedendolo in quel letto, inerme, con il viso tutto bendato, come anche una mano, provo una profonda tenerezza.
Mi accomodo accanto al suo letto tenendo la sua mano nella mia.
Rimango in questa posizione e attendo che si svegli, ma nel frattempo mi addormento io. Con la testa sul letto accostata al suo braccio.
Mi desto dal breve sonno, perché sento qualcuno che mi accarezza la testa, trasalgo a quel tocco notando che Chris, si è svegliato.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top