Pov Yunho

Mi giro e mi ritrovo Seonghwa che cerca di farmi alzare per portarmi poi a sedere su delle sedie blu.
Continua a tenere il suo braccio sulle mie spalle come per consolarmi per circa mezz'ora ma io dopo quel tempo sbotto e mi alzo dal mio posto mentre l'altro mi segue.
"Hei amico, stai tranquillo c'è la farà" lo spingo e lo prendo per il colletto.
"No amico, non c'è la faccio più. Voglio sparire da questo fottuto mondo" dico esasperato non rendendomi nemmeno conto delle parole che stavano uscendo dalla mia bocca.

Seonghwa mi spinge bruscamente senza però smettere di tenere un contatto fisico e appoggia la sua fronte sulla mia e mi dice sicuro: "Yunho chiudi gli occhi e calmati, tua madre è forte cazzo, è riuscita a sopportare vent'anni di matrimonio con uno psicopatico".
Con le lacrime agli occhi lo abbraccio siccome avevo bisogno di affetto ma all'improvviso la porta della sala operatoria si apre ed esce un dottore abbastanza giovane.

Sciolgo l'abbraccio velocemente e con ansia lo raggiungo mentre lui mi guarda e fa per parlare.
"E lei Jeong Yunho?" mi chiede e io annuisco titubante.
"Salve sono il Dottor Kim, il chirurgo di sua madre, la volevo rassicurare del fatto che l'operazione è andata perfettamente bene e si riprenderà presto. In questo momento è sotto anestesia".
Il mio cuore inizia a calmarsi ma lo stesso il senso di dolore permane.
"Posso chiederle cosa sia successo esattamente?" mi dice.
I miei occhi passano dallo sguardo del dottore a quello di Seonghwa.
Per un attimo esito ma poi rispondo: "Sono...-" il ragazzo accanto a me mi ferma e io lo guardo.
"Era ancora assonnata e mentre si versava l'acqua alcune gocce sono cadute per terra e dato che era buio non se ne accorta ed è scivolata battendo la faccia sul vetro del bicchiere" inventa una scusa sensata ma visibilmente falsa agli occhi di chi lo conosce bene però lo ringrazio mentalmente con gli occhi siccome il dottore sembra crederci.
"Possiamo entrare a vederla?" chiedo io.
"Certo ma fate piano e attenzione".
"Grazie mille" gli rispondo e mi dirigo verso la sua camera.
Io intanto entro con Seonghwa e appena chiudo la porta mi blocco davanti a quella scena: mia madre stesa sul letto con gli occhi chiusi e con cuciture pienamente evidenti sulla faccia. Seonghwa mette una mano sulla mia schiena e prova a spingermi delicatamente verso il letto.
La guardo e scoppio di nuovo a piangere prendendo la sua mano.
"Ti prometto mamma che appena uscirai da qui andremo via lontano da tutto e tutti e ti farai una nuova vita, quella che hai sempre sognato" le prometto anche se consapevole che non possa sentirmi.
Mi giro verso il mio amico e lo guardo.
"Seonghwa sarai sicuro stanco...meglio se ora torni a casa, resterò io" gli suggerisco ma lui nega subito con la testa.
"Non ti preoccupare, non sono stanco. Resterò con te tutto il tempo" dice.
"No, c'è la posso fare da solo, per favore vai a casa e riposati" controbatto io con uno sguardo forzato e lui arreso annuisce e mi scompiglia i capelli.
"Per qualsiasi cosa chiamami ok?" dice. Ha accettato solo perché sa quanto vorrei stare da solo con lei.
Io li gli sorrido e poi lui esce dalla stanza rivolgendomi un ultimo sguardo che sembra dire "Tranquillo andrà tutto bene, c'è la farete" e poi dopo avermi osservato, chiude la porta.

Guardo mia madre con le lacrime agli occhi e penso al perché tutto questo sia capitato a noi. Avrei dovuto proteggerla ma non l'ho mai fatto e mi sento uno schifo. Mi siedo sulla sedia accanto al suo letto e appoggiò la testa su di esso fino a sentire piano piano gli occhi pesanti sia per le lacrime che per la stanchezza.
Qualche ora dopo sento qualcosa muoversi sotto la mia faccia, apro gli occhi e alzo il busto per poi guardare mia madre. La vedo aprire leggermente le labbra e poi i suoi occhi e io sorpreso mi alzo, prendo il suo viso tra le mani dolcemente e le parlo tremando.
"M-mamma mi di-dispiace. Avrei dovuto proteggerti!" la mia voce è stridula ed allo stesso tempo roca.
Lei senza forze prende la mia mano e la accarezza per poi iniziare a piangere e sussurrare qualcosa anch'essa lentamente.
"N-non ti preoccupare non è colpa tua" subito dopo l'abbraccio e rimaniamo così finendo per addormentarci.