Capitolo 120
Pov Narratore
La situazione nei giorni passati era peggiorata per Mingi.
Erano già passate quasi due settimane e oramai stavano tutti bene, ovviamente chi più e chi meno ma la cosa importante era che erano salvi.
Yunho si era ripreso più lentamente rispetto agli altri, ma si era ripreso e adesso erano tutti e sette fuori dalla stanza di Mingi mentre aspettavano che i dottori finissero.
Stavano aspettando da circa tre ore : Yunho era lì già da prima mentre gli altri lo avevano raggiunto dopo che avevano finito di fare alcuni esami e controlli.
I dottori avevano tenuto sotto stretta sorveglianza il ragazzo cercando anche di curare i suoi problemi nel sangue e quel giorno ci avevano messo decisamente di più rispetto agli altri per il semplice fatto che il medico aveva finalmente trovato qualcosa che lo potesse aiutare a risvegliarsi.
Quando lui e il resto degli infermieri avevano finito, uscirono dalla camera accertandosi di lasciare le situazioni del ragazzo in ottimi condizioni.
Yunho appena vide i medici uscire, andò subito contro di loro e con occhi pieni di speranza fece la domanda che si chiedeva da quando aveva aperto gli occhi in quell'ospedale.
"Dottore come sta? Si risveglierà presto?" mentre parlava, le parole gli uscivano rapidamente dalla bocca e quasi quasi il dottore fece fatica a mettere insieme le sillabe che aveva sentito.
"Sì, si risveglierà presto state tranquilli" gli rispose il più grande e ai ragazzi scappò un sorriso.
"Possiamo vederlo?" chiese San mentre faceva qualche passo in avanti con la speranza che il dottore accettasse.
Quest'ultimo scambiò uno sguardo con l'infermiera che aveva accanto e poi si rivolse verso i ragazzi annuendo.
Yunho non se lo fece ripetere due volte che entrò subito nella camera e si avvicinò velocemente a Mingi che aveva ovviamente gli occhi ancora chiusi.
Il ragazzo si sedette accanto a lui e incrociò la sua mano con quella dell'altro per poi avvicinarsi al suo busto e appoggiarsi col gomito sul cuscino mentre iniziava ad accarezzare i capelli di Mingi con delicatezza.
Mentre lo osservava si chiedeva cosa sarebbe accaduto nel futuro : Mingi sarebbe rimasto al suo fianco? Avrebbe riaperto gli occhi e visto la luce del sole?
Lì, gli occhi di Yunho iniziarono a pizzicare.
Le parole del dottore erano l'unica fonte di speranza che giaceva dentro al suo cuore.
In quel momento anche i ragazzi entrarono. Avevano lasciato Yunho solo per qualche minuto appunto per dargli spazio ma anche essi erano veramente tanto preoccupati.
Quando entrarono si raggrupparono attorno al ragazzo e San aveva iniziato a sentire qualche fitta al petto, come se sentisse un peso addosso per non aver protetto il suo migliore amico a dovere.
Non era l'unico ad avere quella sensazione dentro il proprio corpo siccome più i ragazzi lo guardavano, più si sentivano feriti dal fatto che conoscevamo solo il Mingi felice e rompiscatole che non aveva mai nessun problema e sorrideva sempre.
Oltre San e Yunho per quel pochissimo tempo, nessuno era a conoscenza del passato di Mingi e tutto si sarebbe chiarito in quel momento.
Qualcuno bussò alla porta e dopo un "Avanti" detto da Yeosang, alcuni uomini entrarono mostrando velocemente il loro distintivo.
"Salve noi siamo degli agenti della polizia" disse uno mentre tutti mostravano il distintivo.
"Siamo venuti qui per scoprire cosa è successo e cosa vi hanno fatto Jeong Chul Moo e Song Soyun oltre a quello che ci hanno riferito i dottori" continuò sempre lo stesso agente mentre lasciava il distintivo.
"Chi sono Jeong Yunho e Song Mingi?" chiese mentre leggeva da alcuni fogli e i ragazzi si girarono subito verso gli interpellati.
"Io sono Jeong Yunho e...lui è Song Mingi". Yunho aveva la voce strozzata dalle lacrime bloccate che volevano uscire mentre indicava il ragazzo steso sul letto.
"Oh va bene. Ci dica pure" i poliziotti andavano di fretta per vari motivi e quando Yunho iniziò a parlare, uno dei quattro agenti prese un foglio e una penna e iniziò a scrivere segnando tutto quello che il ragazzo diceva.
"Mio padre da quando ero piccolo maltrattava e" Yunho si interruppe per cercare di prendere un respiro profondo.
"Picchiava a sangue mia madre e quindi ogni volta andavamo in ospedale sia per curare lei, sia per curare me siccome quando cercavo di proteggerla i colpi arrivavano tutti a me" si fermò di nuovo mentre pronunciava quelle parole velocemente.
"Abitavo in un'altra città mesi fa con mia madre e lui, ma una sera dopo averla picchiata sempre a sangue ed essere andati in ospedale, lui mi trascinò obbligatoriamente qui con lui e sua madre" disse Yunho mentre durante le ultime parole indicava il suo ragazzo.
"Abbiamo capito. Stai tranquillo Yunho, la giustizia punisce sempre chi se lo merita" il poliziotto cercò di rassicurare il ragazzo mentre gli altri si sentivano un po' meno tristi.
"Per quanto invece riguarda Song Mingi?" un altro chiese ai ragazzi ma prima che Yunho potesse aprire bocca e pronunciare qualche parola, San lo superò.
"Yunho, racconto io tranquillo" il ragazzo sapeva tutto perfettamente e quando guardo gli agenti prese un lungo sospiro.
Tutti avrebbero scoperto la dura verità di Mingi.
"Anche a lui, è iniziato tutto da quando era piccolo. I suoi genitori litigavano sempre e lui rimaneva col padre siccome la madre...penso ormai lo sappiate" San aspettò una risposta dagli agenti che mossero le testa leggermente in alto e in basso.
"Una notte mentre stavano litigando, il padre aveva detto a Mingi di rimanere nella sua camera e quindi si era addormentato lì" il ragazzo venne interrotto da Yunho.
"Lei aveva cacciato il padre dalla camera e lo aveva fatto dormire in salotto quella notte" Yunho aggiunse questo piccolo dettaglio che agli occhi di chiunque potrebbe sembrare non importante ma non a quelli degli agenti.
"Mingi era ancora piccolo e non sapeva bene che ore fossero quando si era svegliato e aveva sentito dei rumori. Era sceso sotto a controllare e in quel momento aveva visto.." San riprese ma si fermò. Aveva paura, senza un valido motivo ma aveva paura e quando guardò Yunho lesse la tristezza nei suoi occhi mentre quelli degli altri, dopo il racconto di Yunho, erano rimasti pietrificati.
"Cosa aveva visto? Ragazzi abbiamo bisogno che ci diciate tutto" l'agente spronò i due a continuare e San e Yunho sospirarono di nuovo per poi riprendere il discorso ma subito si fermarono.
"Avevo visto il corpo di mio padre privo di vita mentre mia madre lo seppelliva"...
Un sorriso da Mingi
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