Pov Narratore
Con Wooyoung voleva fare qualcosa di nuovo ma bene non sapeva. E se avesse preparato qualcosa che, iniettandolo nel suo corpo lo avrebbe fatto soffrire lentamente? Aveva già preparato tempo fa cose del genere perciò gli sarebbe bastato solo andare a prendere il necessario siccome delle siringhe ne aveva già abbastanza a casa.
Si tolse i guanti e uscì dalla cantina per poi prepararsi e andare verso l'uscita di casa e in quello stesso momento Jongho era arrivato davanti alla porta della loro abitazione ed era pronto anche a buttarla giù pur di salvare i suoi amici ma quando si trovò davanti all'entrata, sentì dei rumori molto vicini provenire dall'altra parte. La paura passò dentro il suo corpo senza però avere una via d'uscita e con la mano tesa in avanti si bloccò sul posto.
Era l'uomo che faceva quei rumori siccome era sul punto di uscire dalla casa ma nell'esatto momento in cui mise la mano sulla maniglia pensò al fatto che se, con le sostanze che possedeva avesse aggiunto qualcosa che solo lui e Dio sapevano allora la reazione sarebbe stata perfetta quindi si ritirò in camera sua a preparare il tutto chiamando anche la donna con sé come aiuto.
Jongho era ancora fermo lì davanti e quando una persona passò per quella strada e lo guardò male come se fosse un ladro o un rapitore, si vide costretto a farsi forza e ad entrare. Girò la maniglia e trovò la porta aperta : si era dimenticato di questo particolare, cioè che potesse essere chiusa ma siccome non lo era, non ci fece tanto caso ed entrò. Si nascose subito vedendo una donna -aveva pensato si trattasse della madre di Mingi- salire le scale e poi scomparire e per sua fortuna era girata di spalle se no se lo avesse visto sarebbe stata la fine per lui.
Appena si assicurò che non ci fosse nessuno, si alzò da dietro il divano e iniziò a cercare i suoi amici.
Pensava che magari la donna si stesse dirigendo da loro perciò si era di nuovo bloccato sul posto : doveva andare a controllare?
Intanto si era messo a camminare per la casa fino ad un punto in cui alcune macchie rosse, palesemente di sangue, lo avevano attirato e condotto lungo tutto il corridoio fino ad arrivare ad una porta, nonché quella della cantina.
Si guardò di nuovo attorno per verificare che non ci fosse nessuno alle sue spalla e quando ne ebbe la conferma scese immediatamente le scale che portavano di sotto. L'immagine che si piantò davanti a lui faceva venir la voglia di vomitare : tutti apparte Wooyoung erano ricoperti di sangue e di ferite, in sostanza c'era sangue ovunque.
Quest'ultimo, assieme a San e Yeosang, sgranò gli occhi alla vista del ragazzo alla quale si era congelato il sangue sul posto. I ragazzi vedendolo avevano pensato che finalmente erano salvi ma quando sentirono la voce di Chul capirono che non era così e che più che mai Jongho era in pericolo in quel momento.
Ritornando però alla polizia che stava indagando sul caso dell'omicidio di quell'uomo in quella strana foresta, aveva iniziato a trovare dei segni lungo alcuni alberi, più precisamente delle "x".
Alcuni avevano chiamato per chiedere se l'area fosse protetta o meno e ottenendo una risposta positiva iniziarono a dubitare e a fare delle ricerche più approfondite nei dintorni seguendo ovviamente gli alberi marcati.
Siccome la scia delle "x" stava su determinati alberi che creavano una strada e non sapevano se andare a destra o a sinistra di essa, decisero di dividersi in due gruppi e di tenersi in contatto se avessero trovato qualche indizio. L'ispettore era con quattro suoi uomini fidati e si stavano dirigendo esattamente nel punto in cui avrebbero trovato ciò che avrebbe messo fine a tutto questo se solo qualcuno avesse avuto buon occhio, ma parlando di polizia, niente sfugge vero?
Gli uomini si erano fermati siccome erano arrivati alla fine della "via delle x" e uno di loro, un uomo alto e scaltro, aveva notato la fragilità della terra e come i suoi piedi piano piano sprofondassero in essa. Fece notare la cosa a tutti e il capo mandò gli altri a prendere degli attrezzi per poi far venire più uomini possibili ad aiutare, dubitava ci fossero altri corpi ormai senza anime.
Quando sentirono le pale sbattere contro qualcosa di duro e subito dopo un rumore metallico, si affrettarono a vedere cosa fosse trovando appunto delle armi : le armi che Chul e Soyun avevano nascosto.
L'ispettore avvertì subito gli altri dell'esistenza degli armamenti della quale alcuni anche molto pericolosi e chiamò chi ne sapeva per far preparare il necessario.
Il capo disse ad uno dei suoi uomini di chiamare la centrale e di dire che stavano per spedire alcune prove, nonché delle impronte da analizzare e subito dopo si erano diretti al posto in questione portando il tutto nei laboratori e affidando le prove a chi ne sapeva chiedendo loro di dire poi se sarebbero riusciti a captare qualche traccia ematica e a scoprirne l'appartenenza per poi ritornare di nuovo sul posto del delitto e cercare altre informazioni o prove.
Intanto Jongho vedendo i due genitori iniziare a scendere le scale, andò subito a nascondersi il più lontano possibile mentre gli altri stavano iniziando a fremere dalla paura. Hongjoong si era svegliato assieme a Seonghwa ma nessuno dei due riusciva ancora a capire cosa stava accadendo e dove si erano cacciati.
Chul prese la siringa e con l'aiuto della donna ci mise dentro la sostanza indirizzata a Wooyoung per poi mettere i guanti e andare a compiere il suo intento. Quella sostanza, per come aveva calcolato con la quantità estrema che c'era, avrebbe fatto il suo effetto in men che non si dica.
Non gli preparò nemmeno il braccio che infilò l'ago dentro di esso. Wooyoung chiuse subito gli occhi, San stava morendo dalla voglia di uccidere la persona che stava toccando il suo ragazzo e gli altri cercavano di fare il possibile pur di allontanare quell'uomo da Jung ma era pur sempre impossibile.
Jongho invece che stava assistendo alla scena senza poter far qualcosa, stava cercando di calmarsi e si maledì mentalmente per non avere un telefono accessibile. Cosa poteva fare? Non poteva rimanersene con le mani in mano, non mentre i suoi più cari amici soffrivano e lui non faceva niente.
Iniettata tutta la sostanza nel corpo di Wooyoung, tolse la siringa e la posò su un tavolo qualsiasi, esattamente quello in cui Jongho era nascosto dietro. Per un attimo vide la sua vita passargli davanti ma quando l'uomo non lo notò, riprese a respirare.
Voleva divertirsi di più mentre aspettava i risultati della sostanza perciò prese il taser e lo puntò direttamente contro la spalla di Hongjoong senza però accenderlo. Aspettò che il ragazzo aprisse gli occhi e quando lo fece l'uomo gli regalò un sorriso insano e schiacciò il tasto che gli avrebbe dato la scossa per poi iniziare a ridere istericamente alla scena di dolore che stava vivendo e provando Kim. In tutto questo Jongho stava infilzando le sue unghie all'interno della sua carne per cercar di mantenere il controllo : era lì, ma non poteva fare niente di concreto.
Il punto di massima rabbia per il ragazzo arrivò quando Chul si staccò da Hongjoong e andò da Yeosang. Si era messo a girargli attorno per guardarlo e studiarlo attentamente e architettare qualcosa per rovinare il suo bel viso.
Si avvicinò alla sua faccia alzandola con due dita sotto il mento e con un coltello che aveva precedentemente messo in tasca lo tagliò lentamente lungo il naso fino ad arrivare all'estremità dell'occhio. Lo avrebbe fatto? Poteva semplicemente cavargli un occhio in quell'esatto momento ma avrebbe perso una pedina ancora nuova e inutilizzata. Doveva comunque lasciare il suo marchio, anzi, doveva lasciarlo anche a tutti gli altri ma in quel momento qualcuno suonò alla porta e Wooyoung iniziò ad urlare così tanto che anche attraverso la stoffa si poteva udire il suono forte e chiaro.
"Chiudigli la bocca porca puttana" urlò l'uomo ma tenendo sempre la voce bassa mentre Soyun mise la mani sul collo del ragazzo con l'intento di strozzarlo. Chul imprecando e bestemmiando si tolse i guanti, uscì da quel posto e chiuse la porta della cantina mentre andava a vedere chi fosse.
Jongho vedendo la donna girata di spalle sfruttò immediatamente l'occasione e con un pezzo di ferro che si trovava accanto a lui sul tavolo, le colpì la testa così forte da farle perdere i sensi e cadere per terra. Slegò immediatamente Wooyoung che però stava piano piano perdendo i sensi per il troppo dolore in ogni parte del suo corpo e cercò di tenerlo sveglio. Fece la stessa cosa con San che poi andò subito dal suo ragazzo per tenerlo vivo e poi con Yeosang e insieme cercarono di liberare gli altri.
Yunho, Mingi e Hongjoong, a differenza di Seonghwa che fu subito slegato da Yeosang seppur molto dolorante, non davano segni di vita e nessuno lì dentro oltre a Jongho sarebbe stato in grado di portargli sulle spalle. Non sapevano cosa fare perciò l'unica cosa che era venuta in mente a loro in quell'istante era quella di scappare e chiamare la polizia.
Salirono sopra le scale con le poche forze che avevano e si diressero velocemente verso la porta ma uno sparo si sentì rimbombare in quella notte ormai profonda...
Era ormai troppo tardi..
***
E niente, vi ringrazio veramente per tutto il percorso che avete fatto con me♡
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