Capitolo 111
Spazio autrice
Perdonatemi per quello che state per leggere e per quello che ho scritto, fa male anche a me...
Pov Narratore
L'uomo, mentre oramai i due erano svenuti, posò il coltello e ne prese uno più grande e più affilato.
"Chissà cosa accadrebbe se segnassi il mio nome sopra la vostra pelle" disse ghignando mentre preparava il suo piano.
"Non è meglio mentre sono svegli?" intervenne la donna è l'uomo sembrò pensarci qualche secondo.
"Le loro urla sarebbero musica per le mie orecchie" disse lui perciò decise di posare il coltello e andare a preparare delle siringhe.
"Rimani con loro, se si svegliano chiamami e ogni tanto falli soffrire un po'" la smorfia dell'uomo si stava piano piano allargando mentre usciva dallo scantinato e la donna ovviamente non esitò a schiacciare quel tasto anche se non ci trovata niente di interessante.
L'uomo stava esagerando e lei lo aveva capito ma non avrebbe fatto niente siccome sapeva che cosa poteva accadere se si fosse messa contro di esso.
Intanto lui era uscito per preparare una sostanza che sarebbe servita a fargli svegliare ogni qualvolta che sarebbero svenuti e decise di prepararne quantità smisurate quindi ovviamente gli sarebbe servito tempo.
Durante la notte di quel giorno ripugnante Yunho si era svegliato ma la sua vista era completamente offuscata tanto da non riuscir a vedere niente : la donna gli aveva riempiti di dolore durante tutto il pomeriggio e la sera fino a che non si era addormentata profondamente mentre l'uomo, dopo essere andato alla farmacia per comprare alcune cose, era ritornato a casa la sera e si era messo al lavoro.
Quando Yunho provò ad alzare la testa non ci riuscì ma non perché la sentiva pesante, perché non la sentiva proprio, come se non ci fosse. Non riusciva più a collegare le sue intenzioni con i suoi movimenti, era come se fosse paralizzato ma infondo ci era quasi.
Mingi invece non dava segni di vita e quando il ragazzo provò a chiamarlo senza però ricevere risposta, l'ansia aveva preso il sopravvento in lui.
Cercò di alzare la testa in qualsiasi modo ma il dolore lo stava nettamente distruggendo. Non ci diede per niente caso e finalmente riuscì ad alzarla fino a vedere la figura della donna addormentata davanti a lui. La maledì è poi si girò verso il suo ragazzo. Voleva urlare, voleva tanto urlare ma oltre a non aver forze, non voleva svegliare la donna perché aveva paura facesse qualcos'altro.
Si sentiva male, sia fisicamente che psicologicamente perché voleva prendere e scappare da tutta la situazione in cui si trovava.
Si chiedeva come mai i suoi amici non avessero fatto ancora niente anche se non sapeva esattamente quanto tempo fosse passato.
Una lacrima sulla sua guancia iniziò a scendere fino ad arrivare al bordo delle sue labbra e poi procedere lungo il collo mentre continuava a sussurrare le parole "Mingi per favore svegliati" e pregava che il suo desiderio si avverasse.
Chiuse gli occhi mentre proseguiva con la pronuncia di quella frase per poi strizzarli e far uscire tutte le lacrime che non riuscivano a scendere.
La ferita alla faccia di Mingi gli aveva fatto perdere tanto sangue tanto che stava iniziando a diventare pallido più di Yunho. Se avessero continuato così per loro due sarebbe stata la fine.
Yunho inclinò di nuovo la testa in avanti e in quel momento si addormentò, non aveva senso rimanere sveglio e soffrire sia per il dolore sia per Mingi.
La mattina seguente il padre aveva bevuto per rimanere sveglio e oltre ad avere un forte mal di testa, aveva finito quello che stava preparando.
Prese le due siringhe vuote e ci mise dentro la sostanza che avrebbe velocizzato il loro risveglio quando svenivano.
Scese sotto e svegliò bruscamente la donna per poi andare da Mingi che era rimasto addormentato tutta la notte.
La donna vedendolo si chiese subito cosa stava cercando di fare.
"Che cosa vuoi fare con quelle?" gli aghi delle siringhe erano davanti la pelle del braccio di Song e quindi la donna andò da lui e lo spinse prima che compisse la sua mossa.
"Che cazzo fai? Vuoi ucciderli? Ti sporcherai tu le mani" gli disse ma ricevette uno spintone molto forte tanto che, quasi quasi cadeva per terra se non si fosse portata in avanti col busto per equilibrare gli arti superiori con quelli inferiori.
"Servirà a fargli svegliare appena svengono così da fargli soffrire di più" disse ed infilò l'ago nel braccio di Mingi. Spinse tutta la sostanza all'interno del suo corpo e poi quando si accertò che fosse finita la tolse per poi andare a posare la siringa su un tavolo e prendere quella per Yunho.
Fece la stessa cosa con lui e appena finì la tolse e posò anche quella.
Era circa mezzogiorno e Seonghwa stava iniziando ad avere qualche preoccupazione siccome neanche quel giorno Yunho e Mingi c'erano e la sera precedente non avevano risposto né a nessuna chiamata né a nessun messaggio.
A fine giornata scolastica propose a Hongjoong di andare da loro due e vedere come stavano siccome sapeva cosa era in grado di fare il padre ma Joong gli disse di non preoccuparsi perché magari avevano bisogno di stare da soli.
Seonghwa d'altro canto gli diede retta sia perché pensava che il ragazzo avesse ragione e sia perché lo amava quindi come non credergli?
San invece non ne aveva ancora parlato con Wooyoung, aveva deciso di aspettare qualche giorno e se non si fossero ancora presentati a scuola sarebbe poi andato da loro perché appunto, lui come Seonghwa, sapeva cos'era in grado di fare la madre di Mingi.
I due intanto si erano svegliati e siccome quella era la prima volta che prendevano quella sostanza senza nessuna protezione per lo stomaco, non avevano avuto tanti effetti negativi o forse non sentivano nemmeno le conseguenze siccome erano ridotti già male.
Il padre era lì davanti che aspettava appunto il loro risveglio e quando li vide dare alcuni segni di vita si preparò mentre loro iniziavano ad assimilare l'accaduto.
"Iniziamo" prese lo stesso coltello che aveva preparato il giorno precedente e si preoccupò di affilarlo per bene tramite un altro coltello.
I suoni dei due coltelli che si sfregavano era arrivato per bene alle orecchie dei due che avevano alzato la testa e guardato in silenzio la scena.
"Un quadro originale deve sempre avere la firma dell'autore" decise di andare prima da Mingi. Gli slegò le mani ma subito dopo legò la sinistra con la sedia.
Prese il braccio in cui aveva iniettato la sostanza siccome aveva pure il potere di rendere debole l'arto o la parte del corpo in cui sarebbe stata iniettata perciò Mingi non sarebbe riuscito ad evitare quello che stava per accadere.
Yunho stava avendo un attacco di panico quando l'uomo tenne il braccio disteso del ragazzo e lo guardo sorridendo falsamente.
L'uomo infilò il coltello lentamente nella pelle del ragazzo solo per sentirlo urlare davanti ai suoi occhi.
Mingi tirò un grido così forte e straziante assieme a Yunho che si stava dimenando nella sedia ma senza ottenere risultati se non una forte scossa. Gli rimaneva solo da fare una cosa : stare a guardare mentre la persona che lo aveva salvato da tutto soffriva.
L'uomo tirò fuori il coltello dal braccio del ragazzo e iniziò a segnare il suo nome su di esso : Jeong Chul Moo.
Lo marcò lettera per lettera.
"Il significato è arma di ferro, come me" disse fiero.
Mingi si era arreso già alla seconda lettera mentre continuava ad urlare ad ogni segno che veniva lasciato sulla sua pelle.
Appena finì, Chul aveva le mani imbrattate di sangue assieme al braccio e ai vestiti di Mingi che ne aveva perso fin troppo.
Si andò a lavare le mani e il coltello per poi ritornare e continuare lo stesso lavoro con Yunho mentre questa volta quello ad urlare era di nuovo Mingi.
Yunho era spaventato, tanto spaventato ma si era arreso anche lui a quella piccola tortura.
Ora entrambi avevano il corpo pieno zeppo del loro stesso sangue e un'altra tortura sarebbe stata la loro vera fine.
L'uomo però non ne aveva abbastanza. Posò il coltello e con un fazzoletto si pulì il sangue di suo figlio dalla mano per poi prendere un aggeggio che tanto avrebbe voluto utilizzare soprattutto perché metà della loro faccia era già marcata dal segno del coltello fatto il pomeriggio antecedente.
Prese un tirapugni e andò da loro e l'immagine che iniziò a crearsi era qualcosa di impossibile da commentare e o da denominare.
I due ormai dopo i vari tagli sulla faccia, crollarono in un profondo sonno, forse anche eterno...
Purtroppo niente era finito, anche Seonghwa, Hongjoong, San, Wooyoung, Yeosang e Jongho avrebbero subito e due di loro forse anche senza un continuo...
***
Chiedo di nuovo scusa per quello che ho scritto col cuore in mano e per quello che sto per fare agli altri..
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