Capitolo 110

Pov Narratore

Il primo a svegliarsi in quel momento fu Mingi. Aprì lentamente gli occhi mentre cercava di focalizzare dov'era e cosa era successo. L'ultima cosa che si ricordava era il bicchiere di Yunho, contenente il succo all'arancia, cadere per terra assieme al suo corpo e poi un suono simile seguito dal buio più totale.
Alzò leggermente la testa che era completamente inclinata in avanti e dopo qualche minuto che gli servì per svegliarsi per bene, capì di trovarsi in cantina siccome tempo fa, assieme al suo ragazzo, aveva pulito quel posto.
Appena sentì le forze iniziare a prendere il possesso del suo corpo, alzò completamente la testa guardandosi intorno. Cercò di muoversi ma non ci riuscì e lì capì di avere le mani legate dietro la schiena e le caviglie legate alla sedia ma i fili delle gambe che riusciva a vedere non erano normali.
Si guardò intorno, prima a destra e poi a sinistra finendo per vedere il corpo di Yunho accanto al suo nella stessa sua posizione ma ancora privo di sensi.
"Yunho! Yunho svegliati! Avanti!" cercò di dire a bassa voce ma mettendo forza sulle parole senza però ricevere nessuna risposta.
"Yunho cazzo apri quegli occhi" continuò Mingi sperando che si svegliasse velocemente anche perché la paura che gli fosse successo qualcosa stava aumentando sempre di più.
Non sapeva quanto tempo era passato da quando avevano bevuto quel succo con il sonnifero ma sperava che Yunho non si fosse svegliato prima di lui e che non sia stato vittima di nessun tipo di dolore.
Ci riprovò un'ultima volta ma lo stesso i risultati erano quelli perciò perse le speranze e decise di provare a fare qualcosa per liberarsi.
Con le mani intrecciate dietro lo schienale della sedia cercò di liberarsi dai fili ma senti qualcosa bloccarlo : un filo -che poi filo non era- collegato ai polsi di Yunho.
Appena vide il suo colore argentato scuro capì che non era quello che pensava ma che quei fili in realtà erano dei cavi. Bene non sapeva come mai erano legati da quei cavi ma appena sentì qualcosa bruciare, intuì.
"Mingi" la voce flebile derivante dal ragazzo accanto a lui che finalmente si era svegliato aveva scaturito una forte emozione nell'altro.
"Yunho! Stai bene? Ti prego dimmi di sì" Mingi era preoccupato più per lui che per sé stesso.
"Si...sto bene, che è successo? Come mai siamo in...cantina?" Yunho si era pian piano ripreso ma appena cercò di muoversi sentì un dolore lancinante alla testa. La sentiva pesante, tanto pesante, come se il suo collo non riuscisse più a sostenerla e ovviamente la stessa cosa valeva per Mingi.

"Vedo che vi siete svegliati" Mingi alzò la testa verso la voce anche se il dolore era ancora insopportabile mentre Yunho non c'è la faceva.
"Soyun non ti avevo detto di non esagerare con la quantità di sonniferi? Finalmente posso divertirmi" continuò l'uomo.
Era passato circa un giorno da quando i due erano svenuti, la donna aveva veramente esagerato con la quantità della sostanza.

Erano circa le due del pomeriggio e ovviamente nessuno dei due era andato a scuola, il che fece pensare agli amici che avessero marinato solo per stare tra di loro e magari fare un passo in più nella loro relazione appena iniziata siccome il fatto che stessero insieme era ormai noto a tutti e sei i ragazzi che ne erano più che entusiasti, ma nessuno di loro sapeva che quella felicità sarebbe durata per poco.

Tornando invece ai due ragazzi, il padre li aveva legati con dei cavi elettrici con l'estremità attaccata al collo e collegati ad una forte presa elettrica, alla quale, schiacciando un determinato tasto, i due ricevevano una scossa.
La cosa poteva essere letale se non fosse che il padre aveva architettato tutto e aveva allontanato per bene i due dalla presa. In quel caso, le due estremità non emettevano scosse che portavano alla morte ma creavano solo un forte dolore. Voleva far passare del tempo prima di compiere il suo atto e vederli soffrire era il suo più grande traguardo.

Appena la donna lo raggiunse, esso prese un piccolo ma affilato coltello e iniziò andando prima da suo figlio, un figlio che tanto detestava e che mai avrebbe voluto avere.

Yunho non era nato perché i due genitori inizialmente si amavano, il padre aveva violentato la donna quella notte e si era dimenticato di usare le protezioni perciò lei era rimasta incinta ma per vari motivi e pensieri che iniziavano ad avere i vicini, esso decise di tenere il bambino per poi usare lui come sfogo per la sua collera assieme ovviamente alla moglie.

Si avvicinò alla sua faccia mettendo una mano sulla sua spalla.
"Allontanati da lui brutto lurido puttaniere" Mingi lo fulminò con gli occhi mentre cercava di liberarsi ma un'altra scossa colpì tutti e due.
"Che ne dici figliolo di far da cavia per provare questo bellissimo coltello? La tua faccia sembra così morbida e senza imperfezioni che un piccolo taglio" -graffiò profondamente la guancia sinistra del ragazzo facendogli uscire sangue mentre Mingi stava iniziando a perdere il controllo- "un piccolo taglio non rovinerebbe il quadro...o forse sì? Forse l'ho fatto troppo lungo e profondo?" il taglio andava dall'occhio sinistro fino alla mandibola ed era appunto abbastanza profondo.
Il sangue del ragazzo iniziò a colargli sul viso e sul collo ma ovviamente Yunho era abbastanza abituato ad un dolore del genere.
Mingi iniziò ad urlargli contro siccome vedeva la persona che più amava essere ferita davanti a suoi occhi senza che nemmeno potesse fare qualcosa ma l'uomo rivolse uno sguardo feroce anche a lui e non si fermò lì. Andò da Mingi e senza esitare gli graffiò il braccio.
Mingi imprecò di dolore mentre Yunho stava piano piano focalizzando l'accaduto.
Il taglio non era tanto grave solo perché avrebbe voluto divertirsi di più ma vedendo Yunho che non mostrava segni di dolore decise di sfogarsi maggiormente mentre la donna rimaneva dietro ad osservare la scena.
Graffiò anche a lui il braccio ma il taglio era più profondo di quello sulla faccia e di quello di Mingi infatti esso tirò un urlo di dolore e l'uomo fece comparire una smorfia compiaciuto.
"Cosa potrei usare ancora su di voi?" disse ma prima di cambiare arma, si diresse di nuovo da Mingi.
"Due fidanzati dovrebbero sempre essere uguali, no?" guardò Mingi inclinando la testa di lato sorridendo per poi procedere con un graffio profondo sulla faccia del ragazzo, come ad eguagliare i due fidanzati : il taglio più doloroso di Yunho era sul braccio mentre quello più doloroso di Mingi era sulla faccia e per chiudere con bellezza, i due presero una lunga scossa che li fece svenire entrambi, ormai stremati dal dolore.
"Vi siete già stancati? Questo è solo l'inizio" disse sempre l'uomo posando poi il coltello e prendendone uno più grande....







***

In questo momento sono insicura tra un finale felice e un finale triste...
Come state?


Buona festa delle donne per tutte le ragazze magnifiche che ci sono❤️ e auguri sis -HongJisoo-💙!

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