𝙱 𝚁 𝙰 𝙽 𝙳 𝙾 𝙽
Brandon era un giovane tritone di 18 anni "appena" compiuti. Il suo nome riprende il inglese Brandon o Branton, tratto a sua volta dal nome di , una cittadina del Suffolk , il è composto dai termini brōm e dun, e ha quindi il significato di "collina coperta di ginestre"; talvolta viene considerato una variante di Brendon, sebbene l'origine dei due nomi sia diversa. L' onomastico può essere festeggiato il primo novembre, festa di Ognissanti , non essendovi santi con questo nome che è quindi adespota. Anche lui, come Robin, non possedeva un cognome proprio. Sì, se ve lo state chiedendo, gli ho scelto questo nome perché adoravo Brandon delle winx. Il biondo è nato il 15 marzo, perciò sotto il segno dei pesci. Se si, hai già una idea di com'è il mondo dei Pesci, che questi personaggi rappresentano così bene. I Pesci sono sintonizzati con il mondo delle emozioni e con tutto ciò che abita nel mondo della fantasia e dell'immaginario, vivono "sentendo" e per questo entrano facilmente in connessione con ciò che li circonda. Troppo... probabilmente: l'anima del Pesci è così ricettiva che lo porta a vivere in prima persona tutte le emozioni delle persone che incontra sulla sua strada. Questo è il motivo per cui fra le caratteristiche dei Pesci che esprimono al meglio i tratti del proprio segno spicca la disponibilità a dedicarsi agli altri: percepire la sofferenza dell'altro lo spinge a desiderare di aiutarlo ed assisterlo. Che sia attraverso forme di volontariato, o recuperando cuccioli abbandonati, o assistendo parenti e amici in difficoltà, il Pesci trova sempre un modo di "donarsi". Se non con modalità più evidenti, magari nel modo più classico ovvero sviluppando il complesso della crocerossina , con forme di amore stile "Io ti salverò". Ma non solo: spesso sono i Pesci stessi ad essere tormentati e complessi e a vivere una realtà densa di contraddizioni. Questo accade anche perchè, in qualche modo, il Pesci fa fatica a mettere a fuoco la propria identità, i propri desideri, i confini del proprio essere e spesso trova paradossalmente più semplice sacrificare parti di sé, per consentire ad altri di sviluppare la loro identità. Questa difficoltà di stabilire i propri confini personali, talvolta, induce i Pesci a riporre grandi speranze nell'incontro con qualcuno o qualcosa che arriverà e riuscirà a "definirli" come persone: il principe azzurro o la principessa che arriverà e cambierà la loro vita o l'evento magico che finalmente darà un senso alla loro esistenza. Un'altra parola chiave è: idealizzazione. I Pesci idealizzano la vita, l'amore, l'amicizia e, spesso, quando si dedicano a lavori che prevedono relazioni di aiuto, anche la loro professione. Ma attenzione, perchè l'altra faccia della medaglia della idealizzazione è la delusione. Chi è perennemente alla ricerca dell'ideale, è destinato a restare deluso perchè la vita concede sprazzi di infinito solo di tanto in tanto. Il Pesci deve ricordare che le persone sono persone non idee, non sogni. Spesso la delusione che vive il Pesci non è dovuta realmente all'altro, o alla situazione effettiva, ma al fatto che il soggetto del Pesci ha investito così tanta parte dei propri sogni sull'altra persona o sulla situazione
desiderata che inevitabilmente la realtà
arriva poi ad infrangere quei sogni.
CERTO, LA RIVA È SEMPRE PIÙ
SICURA, MA A ME PIACE COMBATTERE CONTRO LE ONDE DEL MARE
Un raggio di sole, Brandon era proprio un raggio di sole. La folta chioma bionda e mossa, sempre scompigliata, incorniciava perfettamente il viso del ragazzo dando risalto agli occhi verdi, dello stesso colore del suo amato mare; gli iridi, appunto, erano caratterizzati da sfumature salmastre, che ricordano molto il suo luogo d'origine. Gli occhi del biondo lo rendevano molto attraente (anche se poi sono gusti), cosa che a lui dava un po' fastidio, non si riteneva poi così carino. Il colore della pelle era più scuro rispetto a quello di Robin, difatti il ragazzo sembrava perennemente abbronzato, anche se rimaneva sempre al chiuso. Questa sua caratteristica pian piano è andata a scemare, ma ne parleremo più avanti. Il naso e le guance del biondo erano piene di piccole lentiggini, queste erano sparse un po' anche in altre parti del corpo, ma con meno frequenza. Brandon era un ragazzo più o meno alto, circa sul metro e settantanove, e dalla corporatura mediamente massiccia; anche quest'ultima caratteristica è andata a scemare col tempo. Una sua piccola caratteristica era che portasse sempre una collanina al collo, un "pendente" raffigurante una stella marina nera. Inoltre, essendo lui un tritone, ogni qualvolta che veniva a contatto con l'acqua, anche solo per sbaglio, finiva per prendere la sua forma "marina": la coda di Brandon era fitta di scaglie bluastre, dal colore perlato. Insomma, si può dire che al sole luccicasse. Con la propria morte e non avendo più un corpo materiale, le sembianze del fantasma del biondo sono decisamente cambiate rispetto a quando era in vita: essendo uno spirito non riesce ad avere un contatto fisico, di qualunque tipo, con qualcuno ed inoltre tutti i suoi colori si sono fatti più spenti, freddi, grigiastri. Fortunatamente il carattere di Brandon non è mutato: lui è sempre stato il bravo ragazzo, il ragazzo della porta accanto, il migliore amico di tutti insomma. E' molto altruista, anzi forse fin troppo, e generoso con tutti: ha una specie di istinto da c r o c e r o s s i n a. Cerca sempre di far sorridere le persone, o comunque farle stare bene (anche se gli capitano, a volte, dei momenti "no", come a tutti). Diciamo che...Brandon ha un sorriso contagioso, non sempre sincero, ma comunque contagioso. Per quanto riguarda le amicizie, perciò non c'è alcun problema, è disposto a fare più conoscenze possibili. Inoltre è anche un ragazzo, o meglio dire un "fantasma", molto romantico, sempre se lo si riesce a conquistare. In ambito amoroso infatti, è un po' più complicato, spesso si prende qualche cottarella, ma raramente queste durano a lungo. Dopotutto ha vissuto per 18 anni in un orfanotrofio, abbastanza tetro e restrittivo, perciò non ha mai avuto l'occasione di capire a pieno i propri gusti
in quest'ambito, perciò chissà...
MI UCCIDEVA IN TANTI MODI. IL PEGGIORE ERA ERA QUANDO PASSAVA ACCANTO IGNORANDOMI
Brandon è nato in un grande ospedale di Toronto, ma non soffermiamoci troppo sulla vita terrena del ragazzo, piuttosto parliamo di come è morto. Fortunatamente è stata molto veloce e, al contrario di quello che si dice, non gli è passata tutta la vita davanti, anche perchè sarebbe stata un po' noiosetta. Da QUEL fatidico giorno il biondo non è riuscito ancora oggi ad arrivare alla pace eterna, c'è qualcosa che lo blocca sulla terra: evidentemente ha un conto in sospeso con qualcuno e quel qualcuno è Robin. Come già spiegato in precedenza, egli non prova rancore nei confronti della ragazza con "chewing-gum alla fragola", ma piuttosto crede di non aver passato abbastanza tempo con lei. Insomma, sì, si conoscevano da molto, circa 8 anni, ma erano entrambi così giovani quand'è successo...~ Avrebbero potuto fare di più, insieme avrebbero conquistato il mondo! Forse era proprio quel rimpianto che lo bloccava sulla terra. E quindi come passa le monotone giornate il nostro Brandon? Avendo dovuto seguire il suo "conto in sospeso" fino a scuola, spesso lo potreste trovare nel giardino pensile, da solo, vicino al suo elemento naturale: l'acqua. Un altro luogo dove lo si può trovare è la biblioteca: anche se non sembra è abbastanza acculturato, o almeno ci prova. Cerca sempre di intrattenersi in qualsiasi modo, insomma, non vuole mica morire di noia! Ah si, ecco un'altra caratteristica del biondo, le battute pessime. Per il resto del tempo tende a "perseguitare" la sua cara migliore amica, nonché omicida involontaria, Robin. A volte le fa p i c c o l i scherzi, per infastidirla un po', ma pur sempre a fine simpatico. Brandon è uno di quei fantasmi un po'...simpatici, non di certo un depresso cronico, non sempre insomma. Tutto sommato cerca di tirarle su il morale, insomma...sì, gli piacerebbe tornare in vita, poterla riabbracciare e MAGARI infastidirla dal vivo, ma preferisce vederla vivere davvero. Non so se mi spiego, ma vuole essere un peso per la ragazza, ecco. Le vuole molto bene, Robin è come la sua sorellina e vederla sempre lì, a leggere inutilmente quegli stupidi libri di magia nera, per un fine che mai raggiungerà...è straziante!
Vorrebbe solamente vederla sorridere
un po' di più, vederla felice per davvero...
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top