𝐃𝐀𝐘𝐒𝐀𝐌. Bᴜʀɴᴛ
Ma salve Corvy. Scusa per il ritardo ma wattpad in questi giorni sembra essersi fatto di qualche sostanza particolarmente pesante. In ogni caso, ecco il Capo dei Bruciati, spero che ti piaccia perché è stato abbastanza difficile da fare. Non troverai la parte delle relazioni perché sono ancora in lavorazione, mentre riguardo a quella delle curiosità (si capirà anche nella scheda) non è presente perché si è dimenticato tutto quanto. Chiedo venia per errori di battitura vari ed eventuali.
𝐎𝐂 [𝐎𝐂 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐲] 𝐟𝐨𝐫: Corvy_Ilcorvetto
𝐒𝐭𝐨𝐫𝐲: The kingslayer
☬𝗡OME: Dᴀʏsᴀᴍ
L'uomo ha spesso cambiato nomi e soprannomi anche a causa della sua età e delle sue tante imprese. Le persone sembrano amare creare dei personaggi leggendari da persone comuni, arrivando a dare soprannomi meravigliosi o elaborati fino al midollo anche ad assassini senza freno. Il primo che gli venne dato tra tutti, il giorno della sua nascita, fu Daysam, il cui significato è "notte oscura". Il motivo dietro a ciò non è altrettanto tedioso come il suo valore, tutt'altro. Semplicemente, il bambino venne al mondo nella notte più buia che si verificò negli ultimi millenni; il fenomeno terrorizzò tutto e tutti: la luna svanì dal cielo, come inglobata dalle tenebre più nere, le stelle scomparirono dietro le nuvole e non vi fu luce fino alla mattina seguente, almeno non luce naturale. La luna poi ricomparve ma non di un colore bianco naturale, era invece di un rosso strano come il sangue, spaventoso, come la condanna di una divinità a chiunque stesse guardando. Un avvenimento del genere normalmente corre scientificamente sotto il titolo di eclissi lunare, un evento con il quale la Terra si interpone tra il sole e la Luna, colorandola delle sue sfumature rossastre. Tuttavia, quando allora tutto non si sapeva, l'eclissi lunare veniva trattata come qualcosa di nefasto, una maledizione degli dèi per chiunque spettasse al fatto. Già era di mal auspicio assistere all'evento, nascere in una notte del genere significava la più terribile delle condanne. Daysam col tempo ha imparato a disinteressarsi alla cosa.
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☬𝗖𝖮𝖦𝖭𝖮𝖬𝖤: ...
Daysam è un uomo ormai vecchio, sono passati molti anni da quando gli venne dato un cognome. Il motivo per cui il cognome non viene mai citato dall'anziano è semplicemente perché si è dimenticato la sua origine. Il suo cognome non ha mai avuto abbastanza rilevanza da essergli tornato utile. Non lo ha mai usato né salvato, quindi tanto valeva non averne più uno o sceglierne uno nuovo che gli si adeguasse. Per tale ragione il cognome nuovo scelto da Daysam è Abnalnaar, ovvero "I Figli del Fuoco". "La Notte Oscura Figlia del Fuoco" come nome completo a detta sua ci sta davvero bene, e si identifica molto bene con con quello che rappresentano i Bruciati. Del resto i cognomi sono una disgrazia, le donzelle nobili saranno eternamente condannate a dover maritare qualcuno che non amano solo perché il loro cognome di famiglia lo impone. Meglio non aver legami con qualcosa se non ciò che si desidera davvero.
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☬𝗘𝖳𝖠': 350 anni
Sì, normalmente una persona non potrebbe avere un'età così avanzata, ma è davvero importante? Daysam ha il potere di entrare nella mente delle persone, lui decisamente non è una persona normale, quindi a detta sua questa regola a sé non dovrebbe mai porsi. Parte del suo servizio verso la Dea Malefica ha come dono una vita lunga, molto lunga, in cambio dell'eterno servizio all'unica e giusta dea. Del resto cos'è la definizione di buono o cattivo se non una definizione estremamente egoistica di come noi vediamo le persone che potrebbero tornarci utili? La Dea Malefica è tale solo per chi non le ha mai sorriso, gli altri sono solo meno ingegnosi. Daysam ha vissuto tanti anni che a stento capisce lui se si comporta come un adulto o come un bambino, come un anziano o un adolescente. Dopo tutti quegli anni trascorsi in quella terra si arrivava a un punto in cui non si poteva più invecchiare, quindi Daysam ha iniziato ad andare all'indietro, iniziando a comportarsi in modo più infantile. Per Daysam è inutile avere pochissimo tempo per essere bambini e troppo per essere adulti, quindi dato che ha l'opportunità di dare spazio anche al suo giovane interiore, non ha intenzione di sprecare una simile rarità. A pochi capita un pregio simile.
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☬𝗔𝖲𝖯𝖤𝖳𝖳𝖮 𝖥𝖨𝖲𝖨𝖢𝖮: Zeeko Zaki
Il motivo delle due immagini è molto semplice: Daysam è molto vecchio nonostante tutto, e il suo corpo si è tutto raggrinzito e rovinato, è invecchiato molto e anche a causa di tutte le cicatrici, è tutt'altro che piacevole alla vista. Daysam dunque utilizza i poteri che ha sulla mente delle altre persone per illuderle che il suo sia un aspetto molto giovane, bello e muscoloso. Questo principalmente a causa del fatto che molti tendono a vedere una persona bella come una persona forte e viceversa, una mentalità ancora attaccata di troppo a solo ciò che si vede, piuttosto che quello che si sente rispetto a un altro individuo. L'aspetto di Daysam agli occhi degli altri è per questo variabile, parecchio. Gli piace essere mutevole, oltre ad essere molto utile per gli spostamenti dei Bruciati e per non farsi riconoscere. La posizione delle sue bruciature per questo motivo sono sconosciuti a tutti se non alla figlia, a cui risponde sempre "sul cuore, sulla schiena e sul petto", ma non gliele mostra mai, perché sono orrende. Non sorprendetevi se leggerete spesso "ragazzo" quando Daysam parla di sé; del resto ormai ha vissuto talmente tanto da non aver avuto la possibilità di crescere con i suoi tempi. Lui è ancora un ragazzo di nome e di fatto.
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☬𝗖𝖠𝖱𝖠𝖳𝖳𝖤𝖱𝖤:
Daysam ha da sempre avuto un carattere piuttosto strano, tanto che certe volte nemmeno lui riesce ad inquadrare quale sia realmente la sua situazione. Trova spesso molta difficoltà nel capire quale sia il suo vero regime di comportamento, dato che si è sempre visto incoerente su molti punti sin dalla prima infanzia. Non è mai riuscito a descriversi caratterialmente in modo esaustivo, dato che ha dei comportamenti ambivalenti ed opposti riguardo le stesse questioni, viste in modo diverso a seconda degli ambiti. È un ragazzo molto cauto e alquanto pignolo, non agisce prima di avere ogni minimo dettaglio sotto controllo, e tende a cercare di supervisionare ogni possibile avvenimento prima di considerare un vero piano d'azione riguardo a qualsiasi evenienza, il che lo rende molto spesso nervoso o paranoico. Si dice che il sangue freddo sia l'essenza della vita dei malviventi. Non mancano tuttavia le volte in cui, preso dalla rabbia o da qualche altro sentimento negativo, mandi all'aria tutto il piano o il discorso che si era preparato, andando a rotta di collo e agendo in modo impulsivo, dicendo ciò che pensa o non dovrebbe dire. Sono scatti di rabbia che sono sempre stati presenti nella sua vita e che lui ha sempre cercato di calmare tenendo tutto sotto il più maniacale controllo, di modo da crearsi una bolla sicura contro gli imprevisti: non c'era motivo di scaldarsi se si era a conoscenza di ogni minimo particolare, e che quindi non si stava trascurando niente. Non è cosciente del fatto che questo suo metodo non faccia altro che aumentare i motivi per cui lui possa perdere le staffe, dato che sin da bambino è sempre stato un ragazzo molto preciso. Tuttavia, quando sa che ogni cosa è al suo posto o quasi, riesce a ragionare in calmo e oggettivo, senza mettere in mezzo alcune sue situazioni personali o stati d'animo, e si concentra nell'agire o nel pensare in modo razionale e preciso, senza preferenze o altro.
Dall'altra parte c'è la giustizia, la tanto rinomata giustizia. L'onore della Dea Malefica, sua unica dea e padrona. Frase tanto bella quanto ossimorica. Daysam vuole tentare di pensare in modo razionale e giusto proprio per non incappare nell'errore del padre biologico, che pensava ai suoi interessi e alle sue angoscie, ai suoi guadagni. Lui vuole essere giusto anche contro coloro che vanno contro il suo strano carattere. Per suo difetto personale, quando va in antipatia con una persona è difficile che tale opinione cambi, e tende a non nascondere il suo astio verso qualcuno: tante volte da ragazzo gli è capitato di fare preferenze dettate unicamente dalla simpatia. È un errore che vuole tentare di correre con ogni mezzo ma, arrivando al suo carattere ambivalente, non è raro che durante i suoi scoppi tutti i suoi buoni propositi vadano in fumo e non riesca più a concepire l'idea di uguaglianza incondizionata ed oggettiva, talvolta con qualche pensiero realmente oscuro che si annida nella sua testa. Naturalmente, anche il fatto stesso di gentilezza in una visione di panorama criminale è sciocca, ma altrettanto sciocco è Takuya, cresciuto per una vita intera con due principi diversi. L'inesperienza è più assassina di qualsiasi coltello. Sa essere tanto "amabile" quanto detestabile e, per quanto lui si sforzi di non giudicare le persone al primo sguardo, resta a tratti il ragazzo impulsivo e infantile che era da piccolo. Ci mette pochi secondi a farsi un'idea delle persone, per quanto questa possa essere superficiale e nascondere il fastidio non è di certo il suo forte, così come non mostrare particolare gioia per dover parlare con persone a lui poco gradite, caratteristiche tipiche delle persone ancora troppo infantili.
Cercare di mantenere una certa equità mentale è piuttosto difficile, con un caratteraccio del genere.
Da un'altra parte ancora c'è l'onore e l'orgoglio, i tratti tanto necessari per incoronare un sovrano quanto per spodestarlo. Il primo onore e orgoglio all'interno dell'animo di Daysam è certamente quello che si può definire il suo cognome, l'esser il capo dei Bruciati. Un ruolo di tale portata lo ha sempre infiammato e fatto sentire in parte quasi superiore agli altri, chi altri al mondo può dire di esser divenuto quasi discendente di un ente tanto famoso e importante? Anche qui, ha un'opinione bivalente. Come già detto, il "cognome" fa il suo effetto ma questo non fa sì che Daysam abbia tutto già per dato, e pretendere troppo per il proprio nome porta al risultato opposto. Per lui il gruppo è una famiglia, ma è ancora infantile l'idea che questo valga per tutti. L'altra sua opinione ancora è l'onore e l'onere di avere tale ruolo. Essendo già di per sé una persona alquanto paranoica e tendente a perdere la pazienza in certi momenti, la pressione che sente sulle spalle non migliora di certo la sua situazione, al contrario, non fa altro che farlo stare peggio. Sente tale responsabilità come un macigno che pesa sulla coscienza e non sa come abbia fatto a non crollare. Per quanto tenti di mostrarsi tranquillo e per quanto odi essere compatito e farsi vedere vulnerabile, senza la presenza di coloro che lo hanno sostenuto nella sua crescita si sentirebbe perso. Vuole mostrarsi indipendente ma si appoggia alle spalle di coloro che considera quasi i suoi genitori, in modo indiretto, e vede la loro presenza come una manna dal cielo. Sono gli unici che, nella sua testa, lo riescono a capire e gli unici con i quali lui sia in grado di restare calmo.
È per questo che ha sempre trovato molto difficile riuscire a inquadrarsi. Ha dei comportamenti molto incoerenti tra loro e spesso opposti ai modi in cui si comportava prima.
Quello che non ha preso in considerazione è che i tratti del suo carattere associabili ad un uomo grande non sono realmente parte del suo carattere, ma ostentazioni. È giovane, di buona volontà (per quanto questo possa essere detto del membro di un clan criminale e temuto da tutti), ma ancora troppo impreparato. Daysam non è una persona giusta con tutti, viste le sue antipatie, ma tenta di esserlo; non è sempre calmo e razionale ma finge di aver padronanza delle sue reazioni davanti agli altri. Nulla di lui rispecchia l'immagine di una persona la cui moneta è caduta dalla parte della grandezza, ma il suo non credere a questo mito non gli ha fatto ancora capire che è molto più legato al padre di quanto lui non dica. Alla fine, lui si cura solo del primario interesse di venir apprezzato e riconosciuto dal suo gruppo; non può essere il Capo dei Bruciati se non viene rispettato dai Bruciati. Poco importa esser il leader, era la moralità familiare, il legame stretto quasi di parentela e famigliarità, quello che gli interessa. La rabbia è sempre presente nell'animo del ragazzo, sia con una motivazione sia senza che ci sia qualcuno di preciso a a farlo scatenare. A causa della facilità con cui si innervosisce, non è difficile che anche le piccole cose gli facciano perdere la pazienza e spesso il ragazzo deve ricorrere a vari metodi per calmare la sua tendenza ad infuriarsi. Ha una natura violenta repressa difficile da placare e con l'arrivo della rabbia ha sempre l'impulso di rompere oggetti, alzare le mani sulla persona che si trova davanti, quindi tende a ficcare le unghie sulla carne della mano, giocare con l'orlo della veste, camminare nervosamente, battere le mani, fare rumore, ferirsi o fare qualsiasi altra cosa che lo tengano impegnato e gli impediscano di scoppiare. Quando l'ira trabocca si può vedere distintamente negli occhi del ragazzo il passaggio dalla rabbia contenuta e alla formalità che usa per restare calmo, ad una persona animalesca e cruda, che urla senza motivo, parla tranquillante e poi strilla, minaccia di fare del male o di uccidere, parla con tono ironico di argomenti seri, inizia a ridere nervosamente per qualsiasi cosa o arriva a compiere gesti estremi, seguiti dal pentimento appena tornato sotto il lume della ragione.
È una persona sempre stanca a causa dei continui sforzi che deve fare: seppur possa sembrare intoccabile o estremamente calmo dal tono di voce, nella sua mente digrigna i denti per sopportare la rabbia che cresce e fa in ogni modo per non perdere la calma. Si arrabbia con nulla, una risposta sbagliata o una provocazione sono sufficienti per mandarlo su tutte le furie, quindi deve continuamente soffocare ogni sentimento di fastidio, arrivando ad accumulare tantissima rabbia repressa. Se si potesse descrivere ciò che prova ogni istante, sarebbe lo stesso iracondo fastidio che si prova nello sbagliare continuamente un esercizio pur dopo aver tentato tantissime volte, essersi fatto spiegare il procedimento ed, eppure, non capir nulla; quell'esasperante desiderio di prendere e lanciare per il fastidio tutto ciò che ti capita davanti solo per sfogare l'immenso fastidio che rode dall'interno e fa desiderare di urlare. È una persona che soffre d'ansia per ogni cosa che fuoriesca dalla sua rigida scala di controllo, e spesso lui stesso tende a contraddire le sue stesse paranoie, aumentandole di conseguenza. Se può, si atteggia come una persona severa e rigida, che punisce chi deve e anche in modo severo, ma si dimostra anche una persona assai scostante. Se ordina una prigionia molto rigida, imponendo e ricordando ciò che va fatto, dopo un periodo di tempo anche lui tende ad alleggerire il tutto fino a far sparire la punizione stessa, per la sua mancanza di continuità di opinioni e azioni.
Uno dei suoi difetti peggiori è quello di rinfacciare alle persone ciò che fanno, ma ovviamente anche questo rientra tra le azioni che compie solo e soltanto nell'ambito privato. Vi è infatti un'enorme differenza tra la persona che si mostra e la persona che è: alcune volte capita che l'ansia trapeli fuori da una corazza che si sta sempre di più spaccando, ma sono momenti che odia. Un re o un principe, quali lui si vede, non possono permettersi di mostrarsi in ansia o in difficoltà di fronte a delle persone che confidano nel loro buon senso. Una sua caratteristica è inoltre quella di cercare sempre l'approvazione delle persone a cui lui tiene, il suo lato bambino che pretende le attenzioni che un piccolo necessita. Quando agisce, subito dopo aver dato un ordine, fatto un discorso o qualsiasi altra cosa, cerca sempre gli occhi di qualcuno a lui fedele e lo fissa quasi implorante di un sorriso o di un cenno di approvazione, per sapere di aver fatto la cosa giusta. Poco importa se l'opinione dell'altro fosse stata oggettivamente sbagliata, nella testa di Daysam nulla di ciò che è detto dai suoi mentori è sbagliato. Se normalmente è una persona che ragiona con la sua testa, quando si tratta delle persone a cui tiene questo concetto non vale. Avendo paura di essere abbandonato, dà sempre ragione a ciò che dicono gli altri, almeno inconsciamente, e non anche se lui pensa una cosa diversa. Se lui prima non è d'accordo con le sue parole, poi subito si convince che questi abbia ragione e lui torto, spesso plasmandosi in base a ciò che gli altri dicono, adattandosi al loro pensiero o spesso imitandolo, come nella speranza che, in caso il suo modo di riflettere si avvicinasse a quello degli altri, loro lo avrebbero accettato.
C'è poi un altro tratto che è purtroppo inconfondibile, ed è dovuto al suo desiderare di dare l'ideale della perfezione agli altri, ovvero la febbre psicologica o psicosomatica. Si tratta di un disturbo che affligge i più ansiosi o chi soffre di particolari disturbi a livello psicotico, che consiste nel debilitare il corpo di una persona. Più è agitato psicologicamente, peggio sta fisicamente, arrivando ad "ammalarsi di sé stesso", somatizzando la pressione che lui prova e trasformandola nel malessere che poi gli metterà ancora più pressione, in un ciclo senza fine. Nel mondo occidentale, è conosciuta in modo molto più lieve e meno patologico come "febbre da stress".
Inoltre è contraddistinto da una grande incapacità nel suggellare dei rapporti umani: oltre ai mentori e qualche sporadico amico prima dell'avvicinamento al clan, non ha mai conosciuto nessuno. Quindi, quando per la prima volta si è trovato a rapportarsi con i suoi coetanei, si è mostrato impacciato, timido, e anche troppo propenso a fidarsi senza ragione delle persone. Daysam è un ragazzo chiuso, che fatica a mostrare i suoi sentimenti, che non capisce minimamente il divertimento e incapace di sciogliersi o rilassarsi. Non dirà mai direttamente di voler bene ad una persona perché non sa da cosa si capisca che lui provi un sentimento simile: non è minimamente in grado di dare voce alle sue emozioni, sotto ogni aspetto. Solo per i mentori si capisce subito quanto egli sia attaccato a loro, ma già dal comportamento dei suoi "tutori", membri del clan, se si preferisce, si capisce perché abbia queste difficoltà. I genitori di lui non lo hanno mai curato a dovere e per Daysam i genitori sono coloro che ti crescono, non che ti danno alla luce, e i suoi mentori sono per lui quell'esatto caso. Daysam ha la paranoia di essere cresciuto in un bozzolo dentro al quale tutti, volenti o nolenti, lo amavano, ma non sapeva se al di fuori di questa bolla ci fosse qualcuno disposto a volergli bene. A causa della sua storia, non ha mai nemmeno avuto amici ma solo alleati, nonostante le sue incapacità nel rapportarsi con gli altri, cerca costantemente una qualsiasi forma d'affetto nei suoi confronti, per sconfiggere la sua paranoia di inutilità come persona e utilità come capo clan. È stato solo per molti anni e, dato che tutte le spalle su cui si era appoggiato si sono allontanate da lui appena ne hanno avuto l'occasione, ha iniziato a temere di essere una persona odiosa anche verso coloro per cui sacrificherebbe la vita. Sono pensieri e tormenti che nessuno conosce: non ne parla mai con nessuno. Sono brutte bestie con cui si confronta da solo piangendo, la notte, mentre combatte con le paranoie delle guerra e il dolore della perdita della sua famiglia.
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☬𝗥𝖴𝖮𝖫𝖮:
Daysam ricopre il ruolo di Capo dei Bruciati, non che secondariamente quello di governante del suo amato continente maledetto. Ciò che lo rende più orgoglioso di qualsiasi cosa è che Lanstan non lo ha scelto con la paura o con la sua capacità di spargere sangue, tutt'altro, era stato scelto per la sua capacità di decisione e per la sua benevolenza verso gli abitanti. Quanti sovrani del regno dei ricchi snobbettini potevano dire di essere stati eletti per la loro bontà nei confronti dei cittadini? Quanti potevano dire di amare i loro cittadini? Non sudditi, sottomessi al volere di qualche idiota, ma cittadini, facenti parte di una comunità in cui tutti sono uguali. Lui non avrebbe decapitato nessuno per una qualche offesa, non avrebbe tagliato nessuna lingua se qualcuno lo avesse insultato, non avrebbe mozzato mani se qualcuno gli avesse tirato un pugno... Non avrebbe fatto male a nessuno di loro perché avevano osato dare fastidio alle loro personalità delicate come petali di rosa. Il corpo di una persona ere sacrosanto, la loro vita un mausoleo da proteggere. Vivevano in una terra che poteva ucciderli almeno tre volte all'anno, non potevano permettersi anche di uccidersi tra di loro. Lanstan decimava già abbastanza persone perché anche loro si mettessero ad uccidersi ogni secondo. Lui è il Capo, deve proteggere la sua gente, non farle del male. I sovrani del contingente delle fighette non meritano il loro nome.
☬𝗦𝖳𝖮𝖱𝖨𝖠: Top Secret
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☬𝗔𝖡𝖨𝖫𝖨𝖳À 𝗦𝖮𝖯𝖱𝖠𝖭𝖭𝖠𝖳𝖴𝖱𝖠𝖫𝖨:
Daysam ha la capacità di entrare nella mente delle persone e di manipolarla a suo piacimento. Questo spesso inizia col creare alcuni suoni che in realtà non sono mai stati prodotti o della luci inesistenti, poi arriva a livelli più estremi, più distruttivi. Convince le persone di trovarsi davanti una persona diversa da quella che lui è: invece di un uomo anziano trovano un bel fusto, invece di un maschio una femmina o un'anziana... E soprattutto, le sue bruciature sono invisibili a tutti tranne che alla sua amatissima figlia. Chi? Daysam? Un membro dei Bruciati? E dove le vedi quelle ustioni? Ti sembro per caso uno di Lanstan io? Io sono solo un povero bambino che si è perso. Prendere in giro gli esseri umani è il massimo per lui e gli viene estremamente facile. Daysam queste capacità anche in battaglia, confondendo gli eserciti creando davanti ai loro occhi un muro di fiamme, gas velenoso inesistente, burroni che si frappongono tra loro e i loro obiettivi. Magnifico sembra, vero? Ma spesso Daysam si dimentica chi sia: è talmente tanto vecchio e ha preso talmente tanti aspetti per talmente tanto tempo che non sa più chi sia lui. È un bambino, è un adulto, è un'adolescente, è un vecchio? È una donna, è un uomo, è un insieme, non è nessuno dei due? Chi lo può sapere? Lui di certo no. A volte si dimentica il suo nome. È lui o uno dei suoi alter ego? Spesso deve chiedere alla figlia come si chiama o quanti anni abbia, si dimentica se qualcosa è successo un giorno prima o un anno prima... Inoltre spesso usare troppo i suoi poteri gli causa mal di testa lancinanti, che lo tengono immobilizzati in casa anche per giorni successivi alla battaglia... ma cos'è un mal di testa in confronto al perdere la propria identità?
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☬𝗣𝖴𝖭𝖳𝖨 𝖣𝖨 𝗙𝖮𝖱𝖹𝖠:
Molti si arrabbiano parecchio quando sentono dire che Daysam è molto bravo in tante cose... Però in 350 anni di vita si ha molto tempo a disposizione, quindi si può imparare a fare altrettanto. Sa usare la spada, la lancia, l'arco, la balestra... anche se la sua arma prediletta resterà sempre l'arco, il suo fidato compagno in grado di proteggerlo sia da vicino che da lontano. Inoltre ha buone capacità decisionali e di leadership; gestisce una struttura tanto importante quanto pericolosa come il Baluardo e si addentra sia con coraggio che con avventatezza nei terreni di Lanstan quando cambia stagione. I suoi punti di forza sono sapere fare tutto senza curarsi di niente.
☬𝗣𝖴𝖭𝖳𝖨 𝗗𝖤𝖡𝖮𝖫𝖨:
I suoi punti deboli sono una principalmente una forza mentale molto debole: non può utilizzare i suoi poteri per troppo tempo perché si dimenticherà che identità ha preso o che aspetto ha. Potrebbe non controllare più con che persone usa le sue capacità o con che persone li utilizzi. Potrebbe perdere sua figlia, la sua amata bambina, perché convincerebbe sempre la sua mente di essere un'altra persona invece che lui. Potrebbe perdere tutti e tutti potrebbero perdere loro... Addio Daysam è benvenuto o benvenuta chissà quale persona le persone saranno convinte di vedere. Il suo punto debole è non potere utilizzare quasi mai il potere che lo ha reso capo e che ha fatto sì che venisse eletto.
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☬𝗢𝖯𝖨𝖭𝖨𝖮𝖭𝖨:
Daysam dubita che molti sappiano cosa pensi... È convinto che molti credano lui voglia vendetta o morte per i suoi nemici... Ma lui di fatto non ha nemici. Non gliene frega semplicemente un cazzo di quelli dall'altra parte. Vive in una terra che cambia ogni cento giorni, la sua gente rischia di morire di fame, di freddo, di sete, di caldo o di qualsiasi altra malattia e con tutti quei problemi doveva pure preoccuparsi di qualche nobilotto dal culetto rasato dall'altra parte del mare? Aveva decisamente altro a cui pensare. Per lui tutti quelli "dall'altra parte" sono incompetenti e viziati, che si travestono da brave persone ma che si disinteressano degli altri. Una persona buona avrebbe tentato di aiutarli anche con poco, magari li avrebbe accolti e non li avrebbe lasciati lì a morire. I bravi re di là lo hanno mai fatto? Certo che no. Chi lo aveva fatto invece? La Dea Malefica. Che poi malefica per modo di dire, i bellocci della corte l'hanno chiamata così per egoismo. Si definisce buono chi ti può essere egoisticamente utile, e la "Dea Malefica" a loro non ha pulito il culo, ma aveva salvato la vita di chi stava davvero male. E lei dovrebbe chiamarsi Dea Malefica per l'eternità per i suoi atti generosi? Daysam non lo avrebbe mai permesso. Non gli interessa chi sieda su quel trono dai cuscini morbidi o quale cognome abbia la supremazia, gli basta che smettano di insultare la sua Dea. Anzi, la situazione che regna lì in mezzo per lui è molto comoda: al diavolo il regno e al diavolo il potere, Daysam avrebbe sfruttato quel disordine per portare la sua gente nel continente stabile, che non cambiava ogni cento giorni, e avrebbe trovato loro una vera casa. Magari non avrebbero vissuto nel lusso, ma che importa? Per loro vivere senza la paura di morire ogni cento giorni bastava e avanzava. Era giunto il momento che i nobili si facessero da parte e aiutassero i bisognosi. Per quanto riguarda il Credo, non ha mai fatto nulla di buono in vita sua, se anche fosse stato distrutto non sarebbe cambiato tanto. Non è obbligatorio che tutti gli Dèi muoiano in favore della Dea Malefica, è sufficiente che venga riconosciuta anche a lei la sua bontà e il suo senso di giustizia. Non esistono Dei cattivi e Dei buoni, esistono solo gli Dèi. Tutti gli altri appellativi sono dati da umani che giudicano con un intelletto da poco il volere di un essere millenario. La Dea Malefica per lui è e sarà soltanto "La Salvatrice", nient'altro.
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