ᴠᴏʀғʀᴇᴜᴅᴇ ʀᴘ || ᴇsᴅʀᴀ ᴇɪsᴇɴʜᴀʀᴅᴛ
Name: Esdra.
Il nome Esdra, unico nome dato al ragazzo, è l'unica cosa che resta della sua famiglia, assieme al cognome che porta e ai ricordi accumulati nella sua mente. Un nome che per lui etimologicamente non ha significato ma che affettivamente ha un valore ben più grande di quanto sembri. Esdra, nome maschile germanico, ha origine biblica infatti viene portato nell'Antico Testamento da Esdra, lo scriba ebreo autore dei Libri di Esdra e dei Libri delle Cronache. Etimologicamente parlando, risale all'ebraico עֶזְרָא ('Ezra'), una contrazione del nome עַזְרִיאֵל (Azaryah(u)), che è composto da ezer ("aiuto") e Yah (forma abbreviata di Yahweh). Il significato è quindi "YHWH ha aiutato", "YHWH aiuta". Alcune fonti lo considerano invece basato sul solo termine "ezer", dandogli quindi il significato di "aiuto" o "colui che aiuta". Il nome è un chiaro riferimento alla religione ebraica, allo stesso protagonista di tale culto, come appunto dimostra la prima interpretazione nome; il motivo per cui sia stato scelto non è legato alle credenze dei genitori ma ai membri della famiglia del ragazzo infatti Esdra è una sorta di variante del nome Esra, appartenente al nonno e dato al ragazzo per onorare e rispettare la morte del familiare. No, a differenza di quello del nonno il suo nome è stato volutamente modificato, i genitori hanno scelto di rendere unico il nome del figlio per evitare che venisse confuso col parente, in modo che il nome sarebbe stato ricordato per lui e non per qualche altro parente. Ed ecco che Esdra si ritrova a portare la forma storpiata del nome di suo nonno, parente di cui non ha mai nemmeno visto il volto dato che è morto poco prima che nascesse. Per sua grande fortuna, odiando i soprannomi, nessuno è mai riuscito a storpiare il suo breve nome permettendogli di non preoccuparsi di possibili orrendi soprannomi, quelli con cui i ragazzini si chiamano spesso tra loro. Se deve essere sincero il nome che porta non gli dispiace: è breve e dal significato anche piacevole perciò non ha mai avuto la necessità di cambiarlo seppur comunque non sia il tipo di persona da presentarsi al primo incontro, avendo imparato che fidarsi è bene ma che non fidarsi è ancora meglio.
Surname: Eisenhardt-Daelman.
Il cognome di nascita del ragazzo è Eisenhardt, cognome evidentemente germanico composto dai termini "eisen" e "hart", il primo significa "ferro, acciaio" mentre il secondo termine significa "duro, difficile". Il termine viene inteso come "duro come il ferro" oppure "difficilmente irremovibile", se ci si vuole occupare del significato figurato e non quello letterale. La famiglia del ragazzo non è nota e nemmeno nobile o ricca, erano persone modeste sia in termine economico che di abitudini. Seppur non fossero benestanti Esdra non ha mai avuto ricordi di difficoltà economiche, i genitori hanno sempre fatto in modo di non dar mostra al figlio delle difficoltà in cui si trovavano per non addosrgli pesi inutili. Gli Eisenhardt erano una famigliola molto allegra, erano apprezzati dai vicini e dagli altri abitanti del villaggio per i modi molto amichevoli e cortesi, Esdra quando parla della sua famiglia li ricorda sempre come persone che avevano sempre il sorriso sul volto. Nel villaggio non si viveva in ricchezza, erano tutte persone modeste, e gli Eisenhardt gestivano la bottega del villaggio, erano dei fabbri e si occupavano di riparare le attrezzature per la coltivazione e per la caccia. Per essere una famiglia di umili origini la ricchezza non ha mai interessato i genitori, che vivevano con lui e sua sorella in una graziosa casetta, condividendone parte anche con la nonna paterna. Sulle origini della famiglia, invece, non si sa molto, nemmeno Esdra ne è informato, tanto che ha sempre voluto andare a cercare nella propria storia per risalire alle origini ma tra un'avenimento e l'altro alla fine ne ha perso l'interesse, trovando doloroso ripensare alla famiglia.
Il cognome che teoricamente dovrebbe portare sarebbe Daelman, appartenente alla persona che dopo averlo trovato per strada lo ha accolto e alla fine lo ha anche preso sotto la sua ala seppur la differenza di età non sia accessiva. Esdra vede tale persona più come un fratello maggiore che altro e per quanto ormai faccia parte della sua famiglia non riesce a dimenticare il proprio vero cognome che continua ad usare nelle presentazioni, spesso omettendo anche il secondo, Daelman. Non che non gli piaccia ma Esdra sente la necessità di non dimenticare la sua famiglia e il suo passato. Certo, a volte si presenta come Esdra Daelman ma principalmente quando vuole rendere noto il legame con Warden, il ragazzo che lo ha accolto, in caso contrario continuerà ad usare Eisenhardt. Il cognome di nascita è anche più comune tra i suoi conoscenti, soprattutto nella guarnigione, dato che usare il cognome di Warden finirebbe per creare momenti di confusione dato che lavorano assieme, lui e Daelman.
Age:19 anni.
Esdra ha diciannove anni, cosa che spesso sorprende le persone lasciando abbastanza straniti sia per colpa del suo comportamento spesso infantile che per il suo aspetto non proprio robusto e minaccioso. Minaccioso? Sì, avrebbe voluto essere più alto e robusto in modo da intimidire coloro provano a mettersi sulla sua strada ma è sempre stato basso, magro e dai lineamenti molto bambineschi e delicati e di certo non lo hanno mai aiutato a contrastare i bulletti di turno. Fisicamente non sembra quindi troppo grande, raramente si arriva ad attribuirgli più anni di quanti non ne abbia in realtà ma spesso viene scambiato per un ragazzino, tanto che se non avesse addosso la divisa della guarnigione nessuno gli avrebbe mai creduto se avesse detto di far parte dell'esercito di Paradis. Eppure la sua età fisica non risulta spesso essere coerente con quella reale, dato che per prenderlo in giro a lungo lo hanno ritenuto un ragazzino di sedici anni.
Ad essere sinceri anche la cosidetta "età caratteriale" di Esdra ha i suoi tratti peculiari: sebbene abbia diciannove anni e viva in un mondo alquanto crudele, immancabile è quel suo modo di fare sfrontato e spesso irrispettoso e guidato da un desiderio di divertimento. A lungo lo hanno definito un "moccioso" ma a lui non ha mai importato più di tanto la questione di essere definito tale, sapendo molto bene cosa alcuni aspetti del suo carattere possano portare. Questo è il motivo per cui l'età mentale del ragazzo pare essere molto inferiore a quella che dovrebbe avere, finendo per infastidire le persone meno disposte ad essere comprensive.
Date of Birth: 15 Settembre.
Esdra è nato il giorno quindici settembre verso metà pomeriggio, questo gli diceva la madre quando parlava della nascita del figlio maggiore: diceva che fosse nat molto magro e piccolo, con anche qualche giorno d'anticipo rispetto alla data prevista per la nascita. Il segno zodiacale sotto cui è nato è la Vergine. Come dice il mio fidato sito sui segni zodiacali, i nati sotto il segno della Vergine sono molto altruisti, coscienziosi ed amano il lavoro preciso anche se vengono sommersi da grandi progetti. Sono molto analitici e spesso eccessivamente critici; hanno un livello di intelligenza al di sopra della norma ed un discreto gusto artistico. Devono imparare a moderare il loro senso critico altrimenti l'intera esistenza può risultarne alterata. I Vergine risultano essere molto nervosi. In questo segno il cervello prevale sul cuore, sull'istinto, filtra le emozioni, spesso seziona le cose con un'eccessiva minuzia. La caratteristica costante e generalizzata della Vergine è il suo senso pratico accomunato al dubbio ed all'inquietudine, all'intelligenza, sempre razionale e critica, che fa da elemento catalizzatore. Al Vergine piace generalmente l'atteggiamento da vittima ma è modesto, ha buon senso ed è malinconico; detesta agire con precipitazione: non imponetegli mai di agire in fretta, deve avere il tempo di esaminare tutto con freddezza, con pazienza, con meticolosità. Ad essere sinceri Esdra non risulta essere tanto attento, preciso e minuzioso come vengono descritti i nati sotto al segno della vergine tanto che lui è forse l'opposto: disordinato, spesso superficiale e distratto. Ironico come una persona distratta possa fare il soldato e non rendersi nemmeno conto, magari, della mano di un gigante che si avvicina a lui. Fino ad ora, grazie al cielo, non ha mai avuto questo problema ma in futuro penso dovrà essere più attento al mondo attorno a lui. Che sia una persona più razionale che sentimentale questo è certo, forse una delle poche cose che coincidono con la descrizione del suo segno. Inoltre un altro tratto che non coincide con la descrizione citata sopra è l'agire d'improvvisazione: lui vive al giorno, lo ha sempre detto, e per questo motivo ritiene che improvvisare faccia parte della vita quotidiana tanto che non sempre si ferma a pensare prima di fare qualcosa ma almeno compensa i casini che combina con l'eloquenza, dote che stranamente gli è naturale, e con la sua estrema velcità, mezzo importantissimo quando si tratta di mettere in atto una fuga tattica.
Provenienza: Wall Maria.
Esdra è nato e cresciuto all'interno del Wall Maria, non in uno dei distretti esterni bensì in un piccolo villaggio non troppo lontano dal distretto di Chlorba (ad ovest). Il villaggio non era grande e nemmeno molto abitato: vi erano poche famiglie e tutti si conoscevano, esattamente come in quei paesini in montagna, e collaboravano per aiutarsi. Esdra ricorda quel luogo come un piccolo paradiso: si trovava in mezzo ai campi con un piccolo boschetto ad est e le costruzioni erano molto rurali per mantenere comunque un senso di naturalezza e collegamento con la natura, non come invece di aveva nei distretti in cui vi erano solo case, una attaccata all'altra con qualche albero piantato qua e là. Esdra ricorda con affetto tutti gli abitanti di quel villaggio: persone sorridenti, semplici ma comunque molto affettuose e sempre pronte ad aiutare qualora ve ne sia la necessità. Ha vissuto in quel villaggio fino ai suoi quindici anni quando poi è stato costretto ad abbandonare quelle terre per un motivo che spiegherò nella storia.
Ha vissuto per un po' di tempo per strada, da solo, spostandosi di villaggio in villaggio, passando persino per i distretti e fermandosi a Chlorba per qualche tempo, per poi riprendere il suo vagabondaggio nell'interno del Wall Maria. In quel periodo può dire di aver visitato molte zone che fino a quei giorni non aveva nemmeno sentito nominare: villaggi, mete turistiche, boschi con alberi dall'altezza esorbitante. Durante questo tempo trascorso a rifugiarsi di città in città, di villaggio in villaggio, Esdra si ritrovò a realizzare quanto enormemente piccolo fosse il mondo in cui viveva: centinaia di migliaia di chilometri racchiusi da mura: al di fuori di esse cosa c'era?
Fu vagando senza meta, spostandosi in base a ciò che sentiva dalla gente, che giunse casualmente in un villaggio poco lontano dal distretto di Karanes, un luogo di cui avrebbe ignorato l'esistenza se non lo avesse visto coi suoi stessi occhi. Non che fosse diverso dagli altri villaggi attraverso i quali aveva a lungo camminato ma fu solo lì che la fortuna lo assistette, fortuna che fino a quel momento sembrava averlo abbandonato: incontrò la persona che gli avrebbe permesso di riscattarsi e riprendere le redini della sua vita. Da quel momento Esdra visse stabilmente in quel villaggio, con una casa e una sorta di fratello maggiore che decise di aiutare per quanto gli fosse possibile. In conclusione: Esdra ritiene di non avere una casa fissa, per lui la casa è ovunque ci siano le persone a cui tiene, indipendentemente dal dove e dal come, finché ci saranno loro lui potrà dirsi felice.
Physical Appearance: (Xiao- Genshin Impact)
Per essere un adulto di diciannove anni il nostro Esdra ha mantenuto lo stesso fisico che aveva a sedici anni, lo stesso aspetto in quasi ogni dettaglio, specialmente nell'altezza, nonchè la caratteristica che lui ritiene essere la più problematica. Bisogna partire dal presupposto che Esdra non criticherà mai gli altri per il suo aspetto: chi è lui per decidere se una persona va bene così come è o no? Eppure le persone attorno a lui non hanno deciso di mantenere lo stesso rispetto nei suoi confronti. O almeno, quelli che non sono ancora stati presi a calci continuano a criticare la sua statura non sapendo a cosa stanno andando in contro: Esdra è nanetto aggressivo e se offeso diventa particolarmente pericoloso. In effetti il giovane è sempre stato basso, anche se da piccolo era più o meno di altezza media, crescendo è diventato sempre più basso tanto da arrivare a trovarsi a disagio perché spesso scambiato per un ragazzino. Se non indossasse l'uniforme della guarnigione probabilmente non gli crederebbe nessuno alla sua affermazione di essere un soldato. Egli è alto circa centocinquantotto centimetri e riesce a raggiungere i centosessanta solo se indossa gli stivali con la suola leggermente rialzata. Ha preso questa caratteristica dell'altezza dalla madre che era una donna pittosto bassa anche se il padre avrebbe sperato che il figlio diventasse alto almeno come lui, speranze andate infrante dato che ha smesso di crescere a quattordici anni. Il fisico di Esdra è minuto e snello, abbastanza magrolino tanto che quando era piccolo le persone che lo incontravano gli chiedevano se i suoi genitori gli dessero da mangiare o lo lasciassero a fare la fame. Non è una magrezza da mancanza di nutrimento: Esdra è in grado di mangiare più porzioni nello stesso pasto, è strano se non prende una seconda porzione e bisogna preoccuparsi. Come fa a mangiare così tanto ma a non ingrassare nemmeno un po? Ringraziamo il metabolismo veloce che gli consente di strafogarsi di cibo senza aumentare il proprio peso. A proposito del peso: egli non è nemmeno sottopeso infatti pesa 58 kg, tutti muscoli, ossa e organi. Seppur la sua struttura fisica sia molto snella e magra il fisico è scolpito, ben allenato, come se nel tempo libero non facesse altro che allenarsi e tenersi in forma. In effetti egli quando riesce si fa qualche addominale per non perdere quella forma da lui tanto apprezzata.
La carnagione del ragazzo è chiara, rosea, e quasi pallida come se non stesse mai al sole: è il totale opposto di una persona abbronzata tanto che quando trascorre troppo tempo al chiuso, quindi in inverno quando non si esce troppo sembra diventare un vero e proprio cadavere camminante. Il colore cambia quando si trova in imbarazzo: leggere sfumature rosee danno un po' di colore al volto del ragazzo. Fino a questo momento solo poche volte e solo pochi fortunati hanno avuto la possibilità di vedere Esdra in imbarazzo: è una persona chiusa, raramente ascolta i discorsi degli altri e lascia fluire le emozioni senza controllarle. Ha un naso piccolo e leggermente a punta mentre le labbra solo altrettanto piccole e sottili, perfettamente coerenti con la simmetria del volto del ragazzo, simmetria accentuata anche da quel rombo viola che si disegna in fronte, particolare curiosità del suo aspetto che lascia spesso le persone attorno a lui abbastanza stupite. Non vi sono motivi troppo profondi, semplicemente ha letto nei libri della storia dell'umanità che in certe culture era solito pitturarsi il volto una volta diventati adulti o in seguito ai riti di passaggio e per questo motivo, ritenendosi ormai cresciuto, ha deciso di riprendere ciò dalle tradizioni antiche. Tornando a parlare del fisico: ha due grandi occhi ambrati, un colore intenso e spesso monotono e distante ma anche freddo e autorevole, spesso quando si trova a discutere di argomenti importanti. I capelli hanno un taglio un po' particolare: tende a non chiedere aiuto e a tagliarli da solo, lasciandoli per la gran parte irregolari e mossi, scompigliati. Il colore scuro dei capelli, originariamente un corvino tendente al castano scuro, è stato modificato in modo da avere sfumature di un colore verde acqua, anche se più tendente al verde. Come egli sia riuscito a tingersi? In realtà non è stata una buona idea e lo ammette con strana tranquillità: ha letteralmente messo la testa nel colorante per i tessuti. Se non muore mangiato dai giganti morirà sicuramente per un cancro alla cute. Se anche volesse togliere la tinta dovrebbe tagliarsi i capelli e aspettare che ricrescano del loro originale colore per poi tagliare del tutto le parti ancora colorate dato che non ha la minima idea di come far tornare i propri capelli al loro colore naturale. Se la sua tinta è stata criticata? In realtà viene preso in giro più per l'altezza che per il colore dei capelli, nessuno commenta la sua decisione di tingersi anche se al primo incontro lascia sempre abbastanza straniti vedere sfumature verdi in testa ad una persona.
Nature: Esdra è cambiato nel tempo, è cresciuto e vivere per strada gli ha permesso di crescere molto più velocemente di quanto avrebbe voluto: avrebbe sperato di poter vivere una vita trqnuilla, rintanato nella sua casa con la sua famiglia, stringendosi ai genitori senza volerli abbandonare. Se potesse tornare indietro farebbe in modo di restare con loro, preferendo morire stringendo la mano della madre che vivere e rivedere la casa bruciare e sentire le urla dei suoi genitori una volta chiusi gli occhi per dormire. Esdra avrebbe veramente voluto mantenere ancora per un po' quell'ingenuità tipica dei bambini, un'ingenuità propria dell'infanzia. Per sua sfortuna si è dovuto affrettare a crescere e a maturare prima del tempo, divenendo a sedici anni una copia abbastanza simile di quanto è tutt'ora. Certo, attualmente sembra aver superato la morte della sua famiglia, cosa che prima non sembrava. Il trauma, però, è rimasto segnando profondamente il giovane che da allegro e solare è diventato più silenzioso e solitario, rinchiuso in se stesso con difficoltà ad aprirsi agli altri. Esdra ha preferito allontanarsi dagli altri per evitare di doversi affezionare e subire altre perdite che lo avrebbero rovinato o segnato profondamente: per quetso motivo preferisce cercare di essere amichevole senza far in modo di rimanere legato alle persone anche se, inevitabilmente, non è riuscito a mantenere la sua parola dato il legame quasi fraterno con un membro della guarnigione e una particolare amicizia nata con un membro della gendarmeria. Aver visto la propria famiglia bruciare lo ha reso leggermente più cupo e trova difficoltà a mostrare la propria felicità, sorridendo solo quando si sente di farlo e solo quando si sta divertendo veramente. La sua risata, d'altro canto, è nota a tutti sia per il suo carattere scherzoso e giullaresco, sia perchè non riesce a rinunciare al ridere ad una battuta divertente, che sia sui o altrui non è molto importante. Esdra ha sempre la battuta pronta per rallegrare le altre persone e sdrammatizzare: preferisce far sorridere gli altri, vedere le altre persone felici gli dà una sensazione di tranquillità, come se nei volti rilassati e allegri degli altri egli riesca a trovare quella felicità che gli manca. Esdra è comunque una persona molto scherzosa, lo è sempre stato ed è un tratto del suo carattere che non è mai scomparso: nessuno può salvarsi dai suoi scherzetti, nè i compagni nè i superiori. Stranamente non teme le punizioni, non teme di venir sgridato, sembra quasi non venir nemmeno toccato dalle minacce: il modo in cui reagisce alle sgridate dei superiori è sorprendentemente irrispettoso. Lui stesso afferma che nessuno tra i suoi superiori si sia mai meritato il suo rispetto, nessuno ha dato prova del suo valore. Esdra ha uno strano modo di valutare le persone: per poter avvicinarsi a qualcuno prima deve aver valutato il suo onore, non sopportando essere amico di codardi vigliacchi. Esdra sostiene che qualcuno che non è in grado di fare nulla perchè troppo spaventato non merita neanche attenzione. Lui stesso è una persona temeraria, forse suicida in realtà, anche se non ammetterebbe mai di esserlo: egli non fugge davanti al pericolo, lo affronta con valore e con coraggio. Preferiebbe morire combattendo e con onore piuttosto che fuggendo, senza onore. Sinceramente, preferirebbe non morire proprio. Non che il dolore della morte lo spaventi, non che abbia paura di abbandonare le persone attorno a lui: lui ha paura di ciò che viene dopo la morte, non sa cosa succederà alla sua coscienza, non vuole che il suo corpo rimanga senza vita e senza coscienza abbandonato a se stesso. Per questo motivo, seppur venga definito volgarmente come un suicida, per non mostrare interesse nel vivere, egli in realtà tiene alla propria vita molto più di quanto non sembri. Darebbe la vita per salvare i suoi compagni? Solo dopo averli conosciuti e analizzati: non perderebbe nemmeno una goccia di sangue per salvare un codardo senza onore, lo lascerebbe anche a morire. Sarà forse che disprezza le persone attorno a lui? In realtà no, è solo diffidente nei loro confronti, chi gli dice che non hanno cattive intenzioni? Gli assicura ad Esdra che nessuno lo butterebbe in pasto ai giganti alla prima occasione? Nessuno. Egli tende a non fidarsi molto e preferisce avere pochi amici ma avere di buoni.
Esdra è un ragazzo impulsivo, non troppo, ma tende a non pensare troppo prima di agire, improvvisando come suo solito. Si adatta alle situazioni con sorprendente elasticità e la sua abilità di improvvisazione sembra essere di grande aiuto, soprattutto quando bisogna agire in fretta. Stranisce alqaunto il fatto che egli sia molto più intelligente di quanto non sembri: è pigro mentalmente, preferisce far fare agli altri e seguirli a ruota. Certo, quando c'è bisogno di emergere singolarmente sorprende sempre tutti, sia per la sua decisione che per la sua determinazione. La sua determinazione è lodevole: quando si impunta su qualcosa nessuno riesce a smuoverlo senza tirargli un cazzotto in faccia e metterlo fuori gioco- vi sfido a farlo dato che buttare a terra Esdra è una bella impresa.
Tende ad essere fin troppo aggressivo quando deve difendere l'onore di qualcuno: anche solo un gesto da lui non apprezzato può dare origine ad una rissa e lui non rifiuta mai di fare a botte con qualcuno date le sue doti di combattimento che sorprendono sempre tutti. la su aggressività gli ha sempre causato problemi ma hanno tutti capito che per aver salva la pelle da un nanetto facilmemte irritabile bisogna rispettarlo.
Esdra non è una persona sentimentale o almeno, fa in modo di non farsi scoprire quando ha un breakdown emotivo e fidatevi di me quando vi dico che ne ha molti. Alcuni sono dovuti al profondo senso di malinconia nei confronti di casa sua, altri sono dovuti al profondo dolore che prova pensando alla sua famiglia ecc. Non ha mai pianto in pubblico ma ci sono momenti in cui se osservato bene si può notare il rossore negli occhi dovuti alle lacrime. Non è un ragazzo ingenuo, ha compreso molto bene il funzionamento del mondo e delle sfere relazionali: è in grado di sostenere discussioni molto precise su svariati ambiti etici, morali ecc ma tra tutte le cose quella che più tende ad ignorare riguarda l'ambito delle relazioni sentimentali. certo, non si imbarazza facilmente ma questo argomento lo ha sempre messo in soggezione dato che pensare a ciò non lo entusiasma.
Backstory: La storia di Esdra comincia in un villaggio chiamato Ukrkras il giorno quindici settembre, a metà pomeriggio, dell'anno 791. Prima di parlare di Esdra penso sia il caso di spiegare chi era la famiglia Eisenhardt. La famiglia Eisenhardt è nata dall'unione di Frank Eisenhardt e Janis Dahl, una coppia che nessuno avrebbe creduto potesse nascere. Frank era un uomo semplice e mondano, il fratello del padre raccontava ad Esdra di quanto preferisse concentrarsi sul lavoro piuttosto che andare in giro a divertirsi con gli altri. Pare che da giovane Frank assomigliasse molto ad Esdra, a parte l'altezza dato che per come se lo ricorda gli sembrava di aver davanti le mura, le altissime mura della città in cui ha vissuto e in cui si trova tutt'ora. Frank era figlio di un fabbro, che a sua volta era figlio di un fabbro ecc: il lavoro della famiglia Eisenhardt è proprio questo: sono fabbri da generazioni e probabilmente si vergognerebbero di Esdra sapendo che ha deciso di lasciar perdere il lavoro della famiglia per diventare un soldato. Tornando alla famiglia di Esdra: Janis, la madre, era una contadina molto allegra e disponibile, la sua famiglia abitava poco fuori dal villaggio Ukrkras ma la giovane sembrava più interessata alla vita degli altri che alla propria. Aiutava il panettiere del villaggio a fare le consegne, aiutava a portare il latte e faceva compagnia ai bambini del villaggio. Frank e Janis si conobbero quando il ragazzo, deciso a regalare ai bambini del villaggio i suoi giochi intagliati in legno, dato che si divertiva ad intagliare come passatempo, riunì i bambini per consegnare loro le sue opere: adorava vedere i bambini sorridere, lo rallegravano. Esdra ha sempre parlato del padre come una persona altruista e sempre pronta a dare motivi agli altri per sorridere. Janis rimase molto colpita dal comportamento del ragazzo e, decisa a fare anche lei una cosa simile, gli chiese di insegnargli a lavorare il legno: anche lei voleva far sorridere i bambini come faceva Frank. Inutile dire che il tempo passato a imparare ad intagliare avvicinò sempre di più i due giovani fino a quando, sorprendendo tutti gli altri abitanti del villaggio, decisero di sposarsi. Poco dopo il matrimonio, celebrato in modo molto contenuto seppur fossero stati invitati tutti gli abitanti del villaggio, Janis restò incinta del loro primo figlio: Esdra.
La nascita di Esdra è forse l'evento che nella sua storia rimarrà più interessante agli occhi del ragazzo: la madre Janis gli raccontò più e più volte di quanti problemi gli diede seppur fosse piccino. Appena nato la prima cosa che fece fu piangere e continuò per un bel po', la madre raccontò al figlio di quando per la prima volta i suoi occhi color smeraldo incontrarono quelli ambrati del figlio, inondando la donna di gioia. Janis raccontò ad Esdra di quanto le piacesse quando il bambino, appena nato, le stringesse le dita con le sue piccole e soffici manine, desiderando che quei momenti non finissero mai. I genitori erano giovani quando Janis diede alla luce il suo primo figlio, avevano reciprocamente venti e ventidue anni. L'infanzia di Esdra fino ai sei anni consisteva principalmente nel giocare con gli altri bambini del villaggio, scorrazzare in giro e farsi insegnare dallo zio Aaron a leggere e a scrivere. A sei anni aveva imparato tutto l'alfabeto e i numeri fino al quaranta: si divertiva ad andare dagli amici e insegnare loro a contare con lui come se fosse Aaron. Aaron era il fratello maggiore di Frank, un ragazzo affetuoso ma che col tempo diventò sempre più scontroso fino a distaccarsi totalmente dal fratello. Avrebbe tagliato i ponti con la famiglia se non vi fosse stato Esdra, era affezionato a quel bambino e si era promesso di insegnargli a difendersi, cosa che fece. Aaron era un membro della Gendarmeria, della Gendarmeria Centrale se vogliamo essere sinceri, e la sua posizione lo stressava visibilmente ma non ebbe mai il coraggio di ammetterlo. Dai sei anni iniziò a crescere sempre meno, i bambini lo prendevano in giro perchè mentre loro diventavano più alti lui restava sempre piuttosto basso. Si sentiva triste per questo, voleva crescere anche lui e più volte chiese alla madre come fare ma quella, ogni volta, sorridendo lo prendeva e lo faceva sedere sulle sue gambe, accarezzandogli i folti capelli corvini, e spiegandogli di non dover cambiare per venir accettato dagli altri perchè i veri amici apprezzano le persone per come sono realmente, non per come fingono di essere.
Ai suoi otto anni nacque il secondo figlio di Janis e Frank: era una bambina. La chiamarono Nora, come la sorella della madre morta poco dopo la nascita. Esdra aveva sempre desiderato una sorellina: aveva sempre voluto essere la guida per qualcuno, poter difenderla e abbracciarla, rincuorarla e coccolarla. Si divertiva a tenerla in braccio mentre la madre cucinava e mentre il padre lavorava nella bottega di famiglia. Esdra e Nora avevano un rapporto molto stretto, si volevano bene e col passare degli anni la ragazza cercò di imitare sempre di più il fratello. Le giornate di Esdra venivano per lo più trascorse nella bottega: aiutava il padre nel suo lavoro o intratteneva i clienti. Spesso si distraeva e correva via con gli amici ma il padre non si arrabbiava mai, gli voleva bene. Esdra amava la sua famiglia, per lui era un sogno vivere in pace in questo modo. Lo zio Aaron quando tornava al villaggio passava il tempo insegnandogli a combattere, per questo motivo Esdra risulta essere tanto abile in combattimento: un gendarme lo ha addestrato, Aaron era un abilissimo combattente, aveva anche un'ottima mira. Il suo problema più grande era che faceva troppe domande. Questo fu il motivo, sconosciuto allo stesso Esdra, per cui non tornò più a casa ma si presentarono nel villaggio dei suo colleghi, addolorati, portando la sua uniforme: Aaron era morto, dissero che era stato colpito mentre difendeva delle persone da una rapina di criminali nella capitale. Aaron era morto eroicamente, questo era quello che dicevano i suoi colleghi della gendarmeria centrale. In realtà era stato ucciso perchè aveva chiesto troppo, si era informato troppo e una volta scoperto quello che voleva aveva cercato di andarsene, sconcertato da alcuni dettagli. Ma la famiglia Eisenhardt continuò a credere che la sua morte fosse avvenuta in modo eroico.
Esdra fu molto rattristato dalla morte dello zio Aaron ma cercò di non modificare troppo la sua routine, inserendo un programma di allenamento e combattimento per non fare lo stesso errore dello zio. Voleva diventare forte e difendere la sua amata famiglia. Tutto andò bene fino ai suoi quindici anni, mancavano pochi giorni al suo sedicesimo compleanno: dei criminali con cui un altro abitante del villaggio aveva fatto affari giunsero a riscattare i soldi che questo doveva loro. Peccato che i soldi mancavano e non era la prima volta che questi chiedevano indietro il denaro prestato per avviare la sua attività. Quella notte Esdra non si trovava al villaggio, era scappato nel bosco lì vicino inseguendo il proprio cavallo che aveva sentito nitrire e correre via dal retro dell'abitazione. Senza farsi sentire era sgattaiolato fuori e aveva rincorso nei campi l'animale. Una volta raggiunto e giratosi indietro ciò che vide gli rimase impresso nella memoria: le case bruciavano, tutto il villaggio bruciava. Era notte e tutti dormivano: nessuno era pronto a reagire ad un incendio, le case di legno non avrebbero resistito a lungo. Cavalcò fino al villaggio il più veloce possibile ma quando arrivò casa sua era crollata sotto al peso delle assi di legno carbonizzate dal fuoco: la gente nelle case urlava ma non riusciva ad uscire, avevano sprangato le porte delle case. Esdra quel giorno perse tutto: perse la casa, la famiglia, il villaggio e tutte le persone a cui teneva. Ricorda ancora le grida delle persone che chiedevano aiuto ma lui era incapace di agire, era terrorizzato e sconvolto. Si occupò la polizia militare del villaggio: recuperarono ciò che restava dei cadaveri e li sotterrarono nel campo lì accanto. E sulle lapidi ancora presenti ora, vicino ai resti di un villaggio bruciato, Esdra ha potuto leggere i nomi di sua madre, suo padre, sua sorella, dei suoi amici e dei suoi vicini... di tutte le persone che non è riuscito a salvare.
Da quel momento, il ragazzo iniziò a vagare per il Wall Maria senza meta, cercando luoghi in cui passare la notte al sicuro e qualcuno di magnanimo che gli desse del cibo. Camminò per villaggi, trascorse dei giorni anche in alcuni distretti del Wall Rose e una volta giunse persino a vedere il Wall Sina. Visitò ambienti diversi: laghi, montagne, pianure, boschi.. eppure non riusciva ad apprezzare niente che i suoi occhi vedessero. Il ragazzo visse per mesi interi senza obbiettivi: sarebbe stato disposto a morire in quel momento, la sua vita non aveva un senso. La gente non lo aiutava, lo ignoravano e lo cacciavano come se fosse un appestato. Intanto lui piangeva ancora la morte dei genitori, piangeva ancora la perdita di tutto quello che aveva. Per un breve periodo si diede al furto: non aveva soldi con cui pagarsi il cibo e non sapeva come mangiare. Divenne anche discretamente bravo a rubacchiare.
Fortunatamente questa situazione si risolse nel migliore dei modi: in un villaggio dall a parte completamente opposta delle mura incontrò la persona che lo avrebbe aiutato a riprendere la propria vita in mano. Tutto accadde per caso: se non avesse rubato il pranzo ad un soldato che si trovava lì in ferie e che era tornato a casa per incontrare la sua famiglia. Esdra non si interessava minimanente della gente, in quel periodo viveva per se stesso e rubare il pranzo ad un soldato o ad una persona a caso non gli importava. Diciamo che il soldato se ne accorse e lo inseguì ma prima di prenderlo si fermò, per fingere di voler lasciar perdere: Esdra in questo modo si fermò e tutto soddisfatto iniziò a mangiare. La foga con cui consumava il pasto del soldato fece comprendere all'uomo la situazione del ragazzo: Warden Daelman, così si chiamava (oc di _thecryofMadness), provò pena davanti a quella scena e decise di aiutarlo. Non penso ci sia molto da dire: Warden portò a casa con se Esdra, gli offrì dove dormire quella notte e un pasto caldo la sera. Il motivo per cui rimase a vivere col soldato e sua nonna, dato che viveva con solo la nonna, fu grazie a quest'ultima che provò un grande senso di affetto materno nei confronti del ragazzo: gli dispiaceva della sua situazione e poi lo trovava una persona fantastica. Esdra, infatti, si rese molto utile: aiutava l'anziana signora come poteva con i lavori di casa, spesso cercava di cucinare qualcosa seguendo i suoi suggerimenti... si guadagnava da mangiare aiutando. Alla fine anche Warden, inizialmente scettico a riguardo, ammise che il ragazzo fosse più di compagnia di quanto non sembrasse, seppur parlasse il minimo indispensabile, ma col tempo con Warden e con l'anziana donna avrebbe iniziato a sostenere anche conversazioni molto lunghe e complicate. Alla fine sviluppò una sorta di relazione fraterna con quel soldato, iniziò a stimarlo talemente tanto che scelse di arruolarsi per poterlo aiutare anche mentre lavorava dato che doveva spesso lasciare il villaggio per tornare nella guarnigione.
Entrò nel corso di addestramento verso la fine dei suoi sedici anni e lo concluse al'inizio dei diciannove, ma non era l'unico che si arruolò in quel periodo e della sua stessa età. Nel suo corso era uno dei più grandi ma rimaneva comunque uno dei più bassi, tanto che le prese in giro non mancavano. Veniva sottovalutato e deriso da tutti o almeno, questo fino alla prima sessione di combattimento corpo a corpo in cui stracciò i suoi avversari uno dietro l'altro, di fila, senza venir atterrato nemmeno una volta. In combattimento era uno dei migliori, era talmente bravo che ad una certa nessuno aveva più intenzione di sfidarlo per la paura di venir stracciato senza ritegno. In questo periodo fece amicizia, più o meno, con due altri cadetti: una ragazza più giovane di lui di un anno di nome Marleen e un ragazzo della sua età di nome Abel. Furono le uniche persone del corso con cui socializzò molto, forse perchè fin da subito non lo avevano preso in giro per l'altezza e lo avevano accettato così com'era. Durante l'addestramento non si impegnò molto nella parte teorica, non avendo molta voglia di studiare sui libri, improvvisando e riuscendo sempre a farla franca.
Da ricordare nell'addestramento è l'allenamento combinato con l'aiuto della Gendarmeria, erano arrivati dei gendarmi ad aiutare l'istruttore. La giornata sembrò entusiasmare i cadetti che fecero di tutto per impressonare i loro superiori della gendarmeria. L'allenamento si sarebbe concluso alla perfezione se un gendarme non avesse iniziato a deridere Abel per un'errore commesso, anche banale. Esdra prese le difese dell'amico, fronteggiando il gendarme senza timore. Sarebbe seriamente stata una lite come le altre se il gendarme non lo avesse spinto: la reazione del ragazzo fu rapida e aggressiva. Esdra prese il polso del gendarme, distraendolo, e con un piede, con forza, gli spezzò la caviglia, per poi colpirlo dritto in volto con un gancio destro. In poche parole: Esdra atterrò un gendarme senza problemi e la cosa da una parte sorprese e dall'altra spaventò. Per evitare che la situazione peggiorasse intervenne il Gendarme Manfried Rinaldi (oc di -chaxticat) che alla fine peggiorò solamente il tutto dato che iniziò lui stesso a combattere contro Esdra, concludendo in parità con due pugni in faccia a testa perchè interrotti dall'istruttore. Esdra si beccò una settimana di punizione per aver colpito due superiori e fu costretto a fare le pulizie nel quartier generale della gendarmeria più vicino alla zona d'allenamento dei cadetti. Durante la punizione, affiancato dallo stesso Manfried che evidentemente anche lui non aveva tenuto un comportamento adatto, per prima cosa il clima fu competitivo ma col passare delle ore alla fine i due, gesti abbastanza perfidi a parte (come il rovesciare il secchio dell'acqua, fatto da Manfried, ripagato poi con una doccia d'acqua sporca strizzando un'asciugamano da parte di Esdra), finirono per diventare anche piuttosto amici. Alla fine Esdra riconobbe che il ragazzo, litigi e minacce non verbali a parte, era di buona compagnia. Certo, il mutismo del ragazzo fu fonte di parecchi scherzi: quando Manfried gli chiedeva di parlare al posto suo, passansogli una tavoletta con su scritto quello che doveva dire, spesso cambiava le parole e diceva scemate, finendo per prendersi due scappellotti dal ragazzo e occhiatacce dai superiori.
La conclusione del suo addestramento fu ottima: era tra i primi dieci del suo corso cadetti, più precisamente era sesto. Marleen, che era nona, cercò di convincerlo ad unirsi alla gendarmeria con lei e fare carriera assieme, ma Esdra rifiutò decidendo di entrare nella guarnigione per seguire Warden, come gli aveva promesso. Fece di tutto per farsi mettere nella squadra di quello che era diventato una sorta di fratello maggiore per lui e si ripromise di guardagli le spalle sempre, dato che non eccelleva in combattimento.
Abilità:
- Combattimento corpo a corpo.
Esdra ha seguito l'addestramento per entrare nell'esercito di Paradis, seguendo l'esempio di Warden, e per tal motivo ha affinato e migliorato le sue tecniche di combattimento fino a quel momento molto superficiali. Bisogna dire che è un ragazzo basso, magro e apparentemente nemmeno tanto forte ma la sua estrema velocità di movimento e la sua sicurezza in combattimento ravvicinato lo rendono un avversario molto più temibile di quanto non ci si aspetti. Il suo modo di combattere fonde la sua estrema agilità con mosse che gli permettono di sconfiggere velocemente l'avversario senza la necessità di prolungare troppo il combattimento, considerando che la sua tecnica è ottima. Ha sentito la necessità di imparare a combattere quando veniva deriso perchè troppo basso, verso i suoi undici anni, e così ha domandato al fratello del padre, membro della Gendarmeria, di insegnargli qualche mossa. Dallo zio apprese alcune tecniche molto interessanti tra cui l'abbattere l'avversario nei punti deboli e di sostegno, come le ginocchia o le caviglie, mossa di cui va fiero principalmente perchè gli consente di abbattere avversari anche il doppio di lui. Inoltre la sua ampia movibilità gli consente di compiere movimenti più sciolti e atletici, riuscendo a prendere a calci una persona in piedi e anche più alta di lui fino a buttarla a terra.
- Agilità e velocità.
Ha sempre avuto una struttura fisica molto nella e minuta e seppur gli piacerebbe essere più alto, è arrivato alla conclusione che doveva imparare a sfruttare il proprio attuale corpo per eccellere in quello che stava facendo. A lungo non ha dato molta importanza alla propria velocità e agilità, finendo per riscoprire queste sue caratteristiche solo più avanti nella sua vita ma iniziando ad utilizzarle in modo furbo e intelligente: è estremamente veloce e agile, cose che gli permettono di eccellere non solo nel combattimento ma anche in situazioni di necessità nella vita di tutti i giorni. Durante il periodo di addestramento e in quello nella guarnigione, Esdra veniva usato come messaggero data la sua capacità di corsa e la sua alta resistenza che gli permetteva di ricoprire buone distanze senza morire a metà della strada e consegnare il messaggio con rapidità ed efficienza. La sua velocità gli consente non solo di percorrere distanze in un breve tempo ma anche di scappare il più velocemente possibile dai superiori leggermente alterati dopo aver scoltato uno dei suoi soliti commenti stupidi e inadatti al contesto.
- Mentire.
Fin da piccolo il nostro Esdra è stato un bambino decisamente poco onesto, senza mai sfociare nell'illegalità (furti di panini a parte) ma limitandosi ad alterare la verità a suo piacimento, per far sgridare la sorella piuttosto che lui stesso o per evitare punizioni per aver rotto qualcosa. Stranamente Esdra non ha movimenti involontari che permettano di far comprendere quando stia mentendo e per tale motivo risulta pressochè difficilissimo distinguere il falso dal vero. Solitamente usa questa sua abilità nel mentire, mescolata alla sua strana eloquenza, per convincere la gente ad aiutarlo, spesso ne faceva uso nel periodo in cui vagabondava senza meta, convincendo le persone che incontrava a lasciargli almeno un panino, inventando anche storie senza un totale senso. Le sue bugie però non sono mai gravi, di solito si limitava a mentire sulla distruzione di un piatto a casa sua, oppure sul perchè non avesse lavato i piatti con la madre ma mai arrivava a inventarsi qualcosa che lo avrebbe messo in seria difficoltà. Inoltre usa le bugie semplicemente per difendersi da accuse o critiche, anche con i suoi stessi superiori nella guarnigione. Non bisogna vedere tale abilità come qualcosa di negativo, lui stesso afferma di essere in grado di comprendere quando la situazione richieda sincerità, ma mi sembrava corretto specificare questa sua caratteristica.
- Lavoro manuale.
Esdra ha appreso dalla sua famiglia le abilità manuali, il padre gli ha finemente insegnato come lavorare il ferro, riparare oggetti e assemblarne altri; la madre gli ha insegnato a cucire e rattoppare le vesti- tanto che faceva a gara con la sorellina su chi cuciva più velocemente- e anche a cucinare alcuni alimenti base in modo da non trovarsi mai in difficoltà. Non è ovviamente abile nei lavori manuali quanto un fabbro professionista dato che non ha mai avuto la possibilità di ultimare la sua preparazione, al contrario di quella da soldato, ma se la cava abbastanza bene. Quando gli si rompe qualcosa, che sia un oggetto o una veste, non chiede aiuto a nessuno e lo ripara da solo, prendendosi il tempo necessario per svolgere un lavoro dai buoni risultati: si rifiuta di lasciare a metà un lavoro o di svolgerlo male, non sopporta veder oggetti orrendi e non funzionali prodotti dalle sue mani. La sua abilità da fabbro è andata sempre più a perdersi col tempo, sono ormai circa tre anni che non la allena più e i risultati si vedono: non è più in grado di lavorare come un tempo anche se rimane capace di riparare utensili o cose varie. Se dovesse forgiare da capo attrezzi nuovi si ritroverebbe in difficoltà.
- Capacità di adattamento.
Esdra ha un'innaturale capacità di adattamento e improvvisazione tanto che il suo agire prima di pensare spesso gli consente di non solo evitare problemi più grandi di quelli già presenti ma anche di uscire da situazioni spiacevoli o adattarsi a certi contesti. Questa sua abilità va a braccetto col mentire dato che mentendo risce anche dare un senso maggiore al suo adattamento. Lui improvvisa e basta, lo ha sempre detto che la sua vita si basa su improvvisazioni. Non c'è molto da dire a riguardo se non che è sopravvissuto per strada grazie a questa abilità.
Debolezze:
-Forza fisica.
Spicca per agilità e velocità, per capacità di adattamento ma non per forza fisica.Già solo guardando il ragazzo si può comprendere quale caratteristica gli manchi: la forza fisica. La resistenza muscolare è buona, peccato che i suoi muscoli non siano in grado di sopportare pesi eccessivi tanto che fa fatica ad alzare le persone più alte e più robuste di lui. In un braccio di ferro è praticamente impossibile perdere contro di lui, tranne se lo si sta facendo volontariamente, in tal caso si riesce ad essere battuti anche facilmente. Il suo corpo è molto magro e snello, non ha la corporatura adatta nemmeno per combattere, secondo alcuni soldati della Gendarmeria, immaginatevi Esdra avere una grande forza fisica. Battuta molto divertente. Ho provato a sviluppare i propri muscoli sottoponendosi a pesanti allenamenti ma non è mai riuscito a migliorare la propria situazione, si è limitato a migliorare nella resistenza e nelle abilità di combattimento. La forza fisica, in conclusione, gli manca. Se una persona robusta gli si butta addosso riuscirebbe anche a schiacciarlo.. forse.
- Mancanza di fiducia nelle altre persone.
Esdra è una persona diffidente o almeno lo è diventato a causa di quanto avvenuto alla sua famiglia e alla sua precedente vita, prima di dover abbandonare tutto per andare alla ricerca di un futuro. Il fatto che casa sua, il suo villaggio, sia stato bruciato da dei criminali gli ha fatto perdere gran parte della fiducia nelle altre persone: perchè dovrebbe fidarsi di qualcuno che potrebbe pugnalarlo alle spalle? Ha un serio problema nell'affidare la sua vita nelle mani degli altri: non sa se questi la lascerebbero alla prima occasione o sarebbero fedeli alle loro parole. Tende di conseguenza a rivelare poche informazioni personali agli altri e ad affidarsi solo a se stesso o a poche persone in particolare, quelle di cui più si fida.
- Soffre di ansia.
Non sono sicura che nel mondo in cui Esdra vive siano in grado di identificare i leggeri problemi psichicici, soprattutto quando non sono gravi o molto evidenti. Esdra non può essere definito con problemi seeri alla psiche anche se il suo problema è quello di soffrire di una quasi costante sensazione di ansia e paura molto collegata alla mancanza di fiducia nelle altre persone. Non fidandosi di nessuno ha sempre una sorta di preoccupazione che qualcuno lo voglia aggredire o assalire alle spalle e ucciderlo per essere sopravvissuto lui e non la sua famiglia. La sua ansia non spesso si trasforma in stress ma risulta evidente dalla psotura sempre rigida e sulla difensiva del ragazzo. Non soffre di ansia da prestazione, semplicemnete da una sorta di turbamento nei confronti degli altri: non può sapere che intenzioni abbiano e ciò lo preoccupa alquanto.
-Cronofobia.
La Cronofobia è la paura del tempo e del suo scorrere, paura abbastanza singolare da avere ma che comunque è una parte caratteristica del ragazzo. Lui ha paura che il tempo passsi e il giorno della sua morte si avvicini, motivo per cui vive la vita come se ogni giorno fosse l'ultimo: non sa mai se riuscirà ad arrivare al giorno seguente. Ha questa fobia da relativamente poco, da circa tre anni e la sua prima comparsa coincide col giorno in cui si è ritrovato senza nessuno a vagare senza meta. Le giornate passavano e più il tempo scorreva più Esdra aveva paura di non riuscire a sopravvivere. Porta con sè un orolologio da taschino, unica cosa rimastagli della sua famiglia, e spesso controlla l'ora: quando trascorre troppo tempo dall'ultima volta che i suoi occhi si posano sulle lancette gli sorge una sensazione di ansia che via via aumenta sempre di più fino a bloccarlo. La sua fobia è principalmente legata alla paura della morte, cosa normale per una persona, e non volendo morire egli non vuole che il giorno della sua fatidica morte avvenga o si avvicini.
-Paura del fuoco.
Inutile dire che Esdra è rimasto profondamente segnato da quanto successo al suo villaggio natio, bruciato da cima a fondo e distrutto affinché più nessuno lo abitasse o vi tornasse. Esdra ricorda molto bene le calde fiamme che si espandevano da una casa all'altra, intrappolando nelle case le persone, in quel momento occupate a riposare data l'ora della notte. Per lui il fuoco non è altro che l'assassino della sua famiglia e di tutti gli amici che aveva avuto: ha portato via non solo i suoi cari ma anche la sua casa, la sua unica casa. Guardare il fuoco, rimanendovi vicino la notte, per lui è un tormento, ha sempre paura che una vampata di troppo distrugga tutto di nuovo, ha sempre il terrore che quello già accaduto si ripeta e che di nuovo quelle poche persone a cui tiene vengano spazzate via di nuovo, lasciandolo solo a se stesso. Gurdare i falò, i bracieri accesi spesso lo spinge ad allontanarsi da essi anche quando fa molto freddo. Guardando le fiamme rosse e arancioni nelle sue orecchie risuonano ancora le urla degli abitanti del suo villaggio, morti tra le fiamme e tra il fumo.
- Scarsa autostima.
Esdra ha sempre avuto il difetto di credere poco in se stesso, spesso si arrendeva davanti ai minimi ostacoli e non aveva più voglia di continuare, trovando il tutto eccessivamente difficile. I genitori a lungo hanno provato ad aiutarlo a migliorare la condizione della sua autostima, fin troppo bassa, ma non hanno mai fatto grandi progressi. La loro morte non ha solo distrutto il morale del ragazzo ma ha anche abbassato ancora di più quella poca autostima che aveva. Non si ritiene adatto a fare molte attività e la sua poca autostima non gli consente di dare il massimo di sè, spesso, ma ala fine è un problema su cui lavorerà con calma.
Perché vuole unirsi alle Ali della Libertà:
"If we only focus on making the best moves, we will never get the better of our opponent. When necessary, we must be willing to take big risks, and be prepared to lose everything. Unless we change how we fight, we cannot win" -Erwin Smith.
Se Esdra fosse un minimo più aperto con le altre persone sarebbe più facile ai suoi compagni comprendere il motivo per cui in questo momento si trovi lì con loro: a molti sarà passata per la mente l'idea che il giovane si trovasse lì col solo scopo di seguire il suo "fratello maggiore" Warden per non lasciarlo solo a combattere una guerra difficile da vincere, impossibile. Esdra non ha scelto di unirsi alle Ali della Libertà perchè aveva paura che l'unica persona a lui cara rimasta venisse divorata da un gigante durante una missione e quindi sentiva la necessità di proteggerlo, ma per un motivo più profondo, quasi sorprendente per una persona apparentemente superficiale come si mostra essere. Esdra trova disgustoso il fatto di dover rimanere rintanato in quelle mura, mura costruite non si è ancora capito in che modo, tremando davanti alla minaccia dei giganti che abitano il resto del mondo. Non riesce a sopportare di doversene stare rintanato come un topo in una gabbia, perchè le mura sono una gabbia, non potendo contrastare i nemici. Quando ha saputo della presenza di persone tanto folli da pensare di poter combattere per la libertà ha capito cosa avrebbe fatto: avrebbe combattuto perchè se quel giorno non lo avesse fatto lui nessuno dopo lo avrebbe imitato. Esdra è convinto che il suo sacrificio, qualora serva, sarà necessario per permettere al progetto di andare avanti. Secondo lui è giunto il momento di iniziare a combattere per la propria libertà perchè se nessuno inizia nessuno continuerà. Per Esdra è un sacrificio che è anche contento di fare. Ovviamente, però, fino a quando non si deciderà ad esporre agli altri la sua motivazione rimarrà noto a tutti il fatto che si trovi lì solamente per guardare le spalle a Warden, in modo molto egoistico.
Curiosità:
- Intaglia il legno.
Per lui è un po' come un hobby per passare il tempo facendo qualcosa di produttivo. La sua manualità, appresa fin da piccolo, gli consente di lavorare il legno in modo fine ed elaborato tanto che anche da un bastoncino riesce a tirare fuori figure interessanti. Per intagliare il legno fa uso di un coltellino che ha sempre con se: una piccola lama scintillante e un manico in legno beige liscio e perfetto. Il suo principale hobby è quello di creare piccole statuette e andare a regalarle in giro, senza chiedere soldi in cambio, ma lasciandole ai bambini un po' come giochi da usare per divertirsi. Ricorda quando il padre faceva così con gli altri bambini del villaggio, quando si sedeva fuori dalla loro casa a intagliare il legno per poi mandare il bambino a condividere le sue creazioni con i suoi amici. Esdra ha preso tale abitudine dal padre ormai morto, come per onorarlo.
- Allergia al pelo dei gatti.
Sinceramente non so se le allergie erano considerate tali o meno, fattostà che Esdra ogni volta che si trova a contatto con i peli di un gatto o con gatti nelle vicinanze inizia a starnutire a ripetizione e gli iniziano a lacrimare gli occhi, diventando rossi e gonfi. Esdra ha sempre avuto quest'allergia fin da piccolo e èer questo motivo a casa non ha mai avuto gatti, ma nemmeno cani dato che al padre non piacevano. Certo, avrebbe voluto non soffrire di tale allergia per poter coccolare i soffici gatti ma non può farci niente se non accettare la sua situazione.
- Sa suonare il flauto.
Esdra ha imparato a suonare il flauto relativamente da poco, nel periodo in cui non sapendo come sopravvivere aveva la necessità di guadagnarsi almeno una moneta per comprarsi qualcosa. Stranamente è risultato portato per la musica tanto che le melodie che suonava, improvvisate spesso al momento o somiglianti a quelle cantate dalla madre quando era piccolo, erano decisamente piacevoli da ascoltare. Tra tutti gli strumenti quello che ha imparato a suonare è il flauto, il flauto a traverso per precisione, usando per allenarsi il flauto trovato mentre abbandonava i resti del suo villaggio, appartenuto ad un amico del padre, sicuramente morto. Suona raramente, non volendo disturbare le persone, ma spesso lo fa allontanandosi dagli altri e di notte, osservando il cielo.
- Beve.
Bisogna partire dal presupposto che Esdra non beva per "dimenticare" o per distrarsi dai propri problemi: per lui è solo un modo di svago e distrazione, un modo per divertirsi in compagnia e condividere momenti piacevoli. Tende a non ubriacarsi troppo, preferendo rimanere sempre un minimo lucido per non fare stupidate o meglio, per non fare stupidate eccessivamente pericolose. Inoltre regge stranamente bene ed è sempre lui a vincere nelle gare di bevute con i compagni della guarnigione. Cerca di non spendere i suoi soldi in vino o alcolici, tenendo particolarmente ai propri guadagni, ma riservandone una parte per le serate in taverna.
Orientamento sessuale: Bisessuale demiromantico non dichiarato.
Ad essere sinceri Esdra non prova interesse in avere una relazione in questo periodo, ha volutamente scelto di concentrarsi su altro per non perdere la concentrazione su quanto sta facendo, essendo una persona distratta già di suo risulterà difficile ma ce la può fare con la forza di volontà. Non ritiene fondamentale la presenza di un partner, per lui già difficile da trovare per la sua scarsa fiducia negli altri. Esdra è un soldato, non ritiene di aver tempo e voglia per instaurare una relazione con qualcuno. Non è dichiarato, inoltre, perché si vergogna non poco del proprio orientamento, temendo i giudizi delle persone alla scoperta dell'interesse da parte sua anche per persone del suo stesso sesso.
• 𝐄𝐭𝐭𝐲'𝐬 𝐬𝐩𝐚𝐜𝐞 •
Innanzitutto ringrazio chiunque leggerà questa scheda chilometrica dato che l'ho scritta al posto di studiare latino per l'interrogazione.
Inoltre sono stra in hype per la role e nulla, aspetterò che inizi.
Ditemi se va bene -morrigvn e -lycxris. Scusate ancora per tutte le volte in cui vi ho assillato di domande.
+ È STATO IMPOSSIBILE TROVARE LE GIF PER XIAO SANTO CIELO. E no. Non combatte con una lancia. La gif mi piaceva e bast-
Scusatemi per gli errori di battitura ma ho un computer scrauso che non mi fa vedere gli errori su word e che ci posso fare sigh.
Tag tattici della gente che potrebbe essere interessata: s-salem, Corvus_Lestrange27, _thecryofMadness e Max che non so taggare ancora perché cambia nickname ogni due secondi e non lo ricordo (ti vi bi amo).
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