ᴠɪsɪᴏɴ ɪɴ ᴡᴀʀ- ɢᴇɴsʜɪɴ ɪᴍᴘᴀᴄᴛ || ᴠɪᴊʏᴀ ɪʟ'ᴊᴀᴠɪᴄʜ ᴍᴀᴛᴠᴇᴇᴠ

Nome: Vijya Il'javich.
Il nome con cui preferisce farsi chiamare è Vijya, nonché quello che noi chiameremmo il nome di battesimo. Il volere Vijya è una delle varianti russe del nome Viktor, che deriva da il nomen romano Victor, originatosi a sua volta dall'omonimo termine che vuol dire "vincitore", "conquistatore", "vittorioso", nella forma del participio del verbo vinco. Ad essere onesto, si è sempre domandato il motivo che aveva spinto il suo Maestro a dargli un nome tanto importante, non capiva cosa in lui ci fosse di degno di nota e attenzione, non riusciva proprio a raggiungere la soluzione di tale innocente quesito da solo; l'uomo gli doveva una spiegazione e quando si rese conto di sentirsi finalmente pronto per parlarne rivelò al ragazzo il motivo del suo nome: il nome Vijya era stato scelto dalla moglie per il loro figlio, quando questo vide per la prima volta la luce del mondo. Vijya, quello "originale", se vogliamo vederla in questo modo, è morto molto piccolo, per un problema cardiovascolare: perdere un figlio appena nato è sicuramente un brutto colpo, per questo l'uomo aveva deciso, in preda allo sconforto, che avrebbe trovato per sé e per sua moglie un modo per avere un figlio senza rischiare di perderne un altro, dati i problemi che i due avevano. Vijya, quello attuale, non è altro che quello che l'uomo aveva giurato di fare: era diventato il figlio che molto tristemente avevano perso, ma che allo stesso tempo aveva fatto tornare il sorriso alla donna.
"Vittorioso", su cosa dovrebbe vincere? A Vijya piace pensare di essere il simbolo della vittoria del Maestro su tutte le avversità che la vita ha posto davanti a lui e alla sua famiglia, nel suo piccolo gli piace credere di essere veramente qualcuno da elogiare per una grande vittoria, ma non ha mai nemmeno cercato lodi, dopotutto le persone tendono ad elogiare chi fisicamente risulta essere forte, dimenticandosi spesso di chi preferisce rimanere nell'ombra.

Possiamo quindi passare alla parola che segue il nome: Il'javich. È un patronimico, in Russia è presente la tradizione del patronimico, nonché il nome del genitore con accanto il suffisso "-ich", che appunto significa "figlio di". In questo caso anche il patronimico apparteneva al figlio del Maestro, il cui nome è Il'ja, nonché una variante di Ilija, che a sua volta sarebbe la variante macedone del nome Elia. L'origine del nome è ebraica, da אֱלִיָּהוּ ('Eliyyahu), che, composto dai termini El ("Dio") e Yah (abbreviazione di "YHWH"), può essere interpretato come "YHWH è Dio" o in modo più individualistico "il mio Dio è Yahweh". Non gli dispiace portare sempre con sé il nome del Maestro, ma ha a lungo creduto di non esserne degno, anche se ora risulta essere totalmente indifferente a tale questione, vedendo il patronimico come un promemoria per non fargli dimenticare quale sia il suo unico scopo.

Ci sono due modi in cui Vijya può essere chiamato oltre al nome- il patronimico spesso evita direttamente di usarlo, ritenendolo una formalità spesso eccessiva-, questi due modi sono: Vik e Vitja. Il primo è molto più raro, lo usava uno dei suoi più cari amici, anche se sono un po' di anni che non lo vede. Il secondo è una forma affettuosa, uno di quei soprannomi carini con cui ci si rivolge a qualcuno a cui si vuole bene, ed era prevalentemente usato dalla moglie del Maestro, che quando lo salutava gli appoggiava una mano nei capelli e gli sorrideva, pronunciando quel nome. Se dovesse scegliere un soprannome, Vitja sarebbe il suo preferito, più che altro perché gli ricorda quella donna, che in cuor suo un po' gli manca.

Cognome: Matveev.
Un cognome di evidente matrice russa, riconoscibile principalmente dal suffisso "-ev", che come "-ich" significa "figlio di". Il cognome significa "figlio di Matvey". A sua volta Matvey è la variante russa del nome Matthew, che deriva dall'ebraico מַתִּתְיָהוּ (Mattityahu); composto dai termini matath ("dono") e Yah (abbreviazione di "YHWH"). Può essere tradotto come "dono di YHWH".
Il cognome di Vijya appartiene ad una famiglia ben nota a Snezhnaya, se la fama sia positiva o negativa tutto dipende dalle voci che circolano, dopotutto la maggior parte di coloro che non abitano quelle fredde terre ritiene i sudditi della Tsaritsa persone dalle quali diffidare, manipolatrici e pericolose. Generalizzano molto gli innocenti abitanti della regione del Nord, ma non si può dar loro torto quando effettivamente coloro che si distinguono a Snezhnaya hanno caratteristiche che fanno comodo alla sovrana suprema di quella nazione, la glaciale Tsaritsa. La famiglia Matveev ha antiche discendenze, vanta personaggi anche noti nel resto di Teyvat, più per le loro scoperte che per altro, anche se sono sempre stati leali servitori della loro Sovrana: ogni suo desiderio era un ordine, nessuna eccezione. Non serve parlare di persone la cui memoria svanisce di più ogni anno che passa, nemmeno Vijya conosce i nomi degli antenati che hanno portato quel cognome, eppure anche ai giorni d'oggi vanta una certa fama. Il tratto principale della famiglia Matveev è legato a doti mentali: sono persone brillanti, intelligenti, per certi versi eccentriche, ma sempre un passo avanti agli altri. Le ultime generazioni dei Matveev si sono concentrati su due discipline in particolare: l'alchimia e la fisica.

Età e Data di Nascita:
19 anni.
Questi sono gli anni che lui dice di avere quando gli viene posta la domanda "quanti anni hai?". Già di suo non dimostra diciannove anni, eppure in realtà ne ha anche di più. La particolarità del ragazzo è l'incapacità di cambiare totalmente il proprio aspetto, come invece accade per le normali persone nel loro periodo di crescita. In pratica lui ha questo aspetto da diciotto anni, essendo nato con l'aspetto di un normale bambino ma avendo avuto una crescita limitata ad un anno soltanto. La magia dell'alchimia, possiamo dire; il frutto dell'esperimento del suo Maestro, che a tutti i costi voleva un figlio. In pratica se lo è creato, sì.
4 Dicembre.
Il suo compleanno è il quattro dicembre e per tale motivo è di segno zodiacale sagittario.
In quanto sagittario i suoi tratti caratteristici dovrebbero essere la schiettezza, l'ottimismo, l'impulsività e la vitalità. Dovrebbe essere anticonformista, intuitivo e superficiale, sincero e affettuoso ma non troppo affidabile per la sua facilità nello sparire e ricomparire dopo lunghi periodi. Inoltre dovrebbe essere molto curioso, irresponsabile e disattento ma contemporaneamente bisognerebbe riconoscere la sua saggezza e capacità di aiutare, di proiettarsi nel futuro e di non essere soggetti alle troppe preoccupazioni. Inoltre dovrebbe essere una persona opportunista, sia in relazioni amichevoli che sentimentali. Dovrebbe essere un po' presuntuoso ed egocentrico, ma allo stesso tempo disciplinato e indipendente.
Hanno una mente molto attiva ma sono altrettanto distratti e incapaci di concentrarsi a lungo.
La realtà dei fatti è che Vijya, egocentrismo e discipina a parte, riflette perfettamente i canoni caratteriali dei sagittario. Non è molto voluto, semplicemente risulta essere molto più simile allo stereotipo del sagittario di quanto non voglia ammettere.

Genere: Maschio (M)

Pronomi: He/Him.

Sessualità: Bisessuale Sapioromantico.
L'intelligenza è una qualità che si deve possedere per riuscire ad attirare la sua attenzione: coloro che che brillano sotto questo aspetto riesce a malapena a sopportarli, non perché si senta più intelligente, semplicemente non riuscirebbe a farsi seguire nella maggior parte dei discorsi.
Una sua abitudine è il preferir socializzare con il genere femminile, col quale trova più facile ridere e scherzare, flirtare anche, senza dover sentire il peso del giudizio altrui. Con i ragazzi, con cui non sa nemmeno flirtare, si sente più a disagio.
Sappiate però che non è mai il tipo da fare la prima mossa quando qualcuno gli interessa, inoltre non ha molta esperienza in ambito di relazioni, la cosa che si avvicina di più ad un fidanzato era uno dei suoi collaboratori in laboratorio, che non vede da parecchi anni ormai.

Nazionalità: Snezhnaya.
La regione ricoperta dal gelido manto bianco, tormentata da lunghe bufere di neve, una nazione letale per chi non sa come comportarsi e come contrastare il rigido gelo. Sulle innevate terre di Snezhnaya governa la Tsaritsa, l'arconte dell'elemento cryo, supportata in ogni suo minimo volere dai Fatui. Una regione dai suoi inevitabili difetti, in cui vivere è molto più complicato rispetto alla fresca Monstradt o alla calda Liyue. Gli abitanti di questa nazione, contro ogni aspettativa, molte volte non sembrano interessarsi alla difficoltà del mondo in cui vivono, ringraziando l'assoluta sovrana per essere ancora vivi.
Vijya non è quel tipo di persona a cui piace uscire di casa, sprofondare nella neve e ritrovarsi a tremare come un ghiacciolo. No, a lui piace molto di più starsene chiuso in casa al calduccio del suo caminetto o nel suo laboratorio, la cui temperatura è di gran lunga superiore a quella presente fuori dall'abitazione. Gelido a parte, Vijya non ha nulla da dire su Snezhnaya: ritiene che essere "nato" in questa regione per lui sia già ciò che potesse desiderare, dopotutto la famiglia del suo maestro era sempre stata di Snezhnaya. Ma se si volesse trasferire, cosa che non ha intenzione di fare, la regione a cui punterebbe maggiormente sarebbe Sumeru, più che altro perché è la regione controllata dall'arconte della sapienza e come ben sappiamo Vijya ha una leggera passione per la conoscenza.

Visione: Electro.
La visione di Vijya assume l'aspetto tipico delle visioni provenienti da Snezhnaya, il cui contorno è color argento e dalla forma accuminata. Non facendo parte dei Fatui egli non ha il loro simbolo sul retro della visione, cosa che lo infastidirebbe assai. A Vijya, infatti, non sembra far piacere il possedere una visione, la ritiene solamente una fonte di inutili preoccupazioni e problemi, pertanto decide di farne un uso limitato. Non tende a mostrarla con orgoglio, preferisce che le persone non sappiano nemmeno che ne possegga una: per questo motivo la tiene legata ad una catenella color argento appesa ai pantaloni, nascosta spesso da una delle giacche che indossa. La visione tende a oscillare a seconda dei movimenti, ma risulta comunque difficile da notare a meno che non si tolga la giacca, cosa rara.

Costellazione: Fulminis Vespertillo.
《 Il simbolo di questa costellazione è il pipistrello, spesso, simbolo di morte e prosperità, una morte non vista come fine della vita, ma come auspicio di una lunga e prosperosa vita, piena di successi e risultati soddisfacenti. Viene visto anche come simbolo dei sogni e della ricerca interiore, essendo un animale notturno vive nella quiete della notte, nonché la quiete dell'anima nel percorso della ricerca della sua vera natura 》

Arma: Sword.
Un'arma leggera ed elegante, dalla tecnica raffinata e fluente: un'arma perfetta per qualcuno che cerca la più totale perfezione. Vijya non si considera un abile spadaccino, ritiene più importante la saggezza e la conoscenza al puro e semplice combattimento. Seppur rivendichi la superiorità della diplomazia egli è perfettamente in grado di sostenere scontri armati, essendogli stata insegnata l'arte l'arte scherma da uno degli assistenti del Maestro. Non rifiuterà uno scontro se chiesto con cortesia, nemmeno se si osa andare a minare il suo onore, ma contrariamente a come ci si aspetterebbe egli ritiene l'arte della guerra qualcosa di insulso e incivile. C'è un motivo se diffida dei Fatui, pur essendo un fidato collaboratore: i loro metodi a suo parere sono "rozzi e incivili", ma poiché la paga è buona tende a chiudere un occhio.. o tutti e due.
Tornando a noi: Vijya impugna la spada che gli regalò il suo Maestro e non ha intenzione di cambiarla, per ora.
Egli è ambidestro, essendo in grado di utilizzare senza alcun problema anche la mano sinistra, per questo motivo una delle sue mosse è il cambiare mano con cui impugna la spada e attaccare. Il cambiare mano nel bel mezzo di un combattimento potrebbe risultare scomodo, eppure i suoi movimenti sono talmente fluidi e veloci che riuscire a colpirlo in quel brevissimo lasso di tempo risulta difficile.

Prestavolto: Lilia Vanrouge | Twisted Wonderland.
La vista che ci si ritrova davanti incontrando Vijya è quella di un basso giovane, dal fisico minuto e snello; per quanto il suo aspetto risulti essere bambinesco, sia per la sua limitata altezza che per i suoi tratti, egli non ha l'età che la gente tende ad attribuirgli. Un aspetto controverso, soprattutto per alcune particolari caratteristiche fisiche quali le orecchie a punta, diverse da quelle dei normali umani, e gli occhi rossastri dalla pupilla allungata, quasi come gli occhi dei gatti. Gli occhi dall'inusuale colore sono sempre illuminati da una scintilla di curiosa vivacità, accompagnata da uno sguardo che rapidamente alterna momenti di cupa serietà ad altri di vivace allegria. Ha delle labbra sottili, spesso piegate in un furbo sorrisetto, che improvvisamente può sostituirsi a smorfie seccate.
La carnagione è chiara, un po' cadaverica, ma sappiamo quanto a lui non piaccia uscire di casa, preferendo di gran lunga il rimanere nelle mura domestiche e dedicarsi agli esperimenti, inoltre a Snezhnaya non è consigliabile uscire e prendere il sole.
I capelli sono tagliati in un simil-caschetto piuttosto corto, caratterizzato da due ciocche che non seguono la linea del taglio e che gli ricadono ai lati del viso ed infine da una frangia scalata da destra a sinistra. Ciò che salta subito all'occhio, colori a parte, sono due ciuffi che sembrano avere vita propria e siano rivolti verso l'alto, sfidando coraggiosamente ogni legge della fisica. I suoi capelli sono di colore scuro, un brillante corvino, interrotto qua e là da ciocche di un colore simile al fucsia.
Indossa una giacca sopra a qualsiasi tipo di vestito, che questa sia corta o lunga a lui non interessa, l'importante è averla. Inoltre tende ad apprezzare le scarpe con un leggero tacco, essendo basso gli fa piacere sentirsi più alto, anche se poco cambia.
Altezza: 157 cm.

Carattere:
Vijya non è un ragazzo che ha una predisposizione naturale al socializzare anzi, per lui risulta anche impegnativo cercare di avvicinarsi alle altre persone senza risultare scortese, dopotutto Fatui a parte non ha avuto grandi esperienze con persone della sua età, casi particolari esclusi. Eppure, per quanto gli risulti difficile introdursi a sconosciuti, Vijya ci prova, poi se trova l'altra persona non di suo gradimento ha il brutto vizio di interrompere a metà la conversazione e allontanarsi. Non ha mai avuto difficoltà nell'esprimere il proprio parere: se qualcosa non gli piace lui lo dice, se qualcuno non gli va a genio non ha difficoltà nel criticare ecc. Un misto tra una persona schietta e cinica, soprattutto per i commenti che tende a fare, un'ironia sottile e pungente. Non è un tratto che molti comprendono, solo chi gli è più vicino ha potuto sperimentare sulla sua pelle i commenti cinici di Vijya, che non dice mai con cattiveria, molte volte gli vengono anche involontari, ormai è abituato a il suo collaboratore che non si offende facilmente, di conseguenza involontariamente ha fissato una soglia di livello di cinismo un po' troppo alta. Passiamo ad un'altra caratteristica di Vijya: l'ottimismo. È quel tipo di persona che vede il bicchiere sempre mezzo pieno, che trova un lato positivo in qualsiasi cosa e che sarebbe capace di commentare con "cosa potrebbe mai andare storto" mentre sta per essere colpito da un fulmine vagante di Inazuma. Il suo ottimismo è sempre apprezzato, cerca di tenere alto il morale delle persone accanto a sé anche se l'insicurezza di poter infastidire con tale atteggiamento non è poca.
Inoltre tende ad essere impulsivo, nelle relazioni sociali più che altro, poiché quando si concentra sugli esperimenti e sullo studio qualsiasi cosa faccia, anche spostare la penna di un centimetro, è frutto di indeterminate riflessioni sulle conseguenze di un anche minimo gesto. Impulsivo nelle relazioni significa che sarebbe capace di abbracciare una persona per rendersi conto solo dopo del gesto, ma tende a non farlo con chi ha appena conosciuto. Attualmente solo una persona è stata abbracciata da Vijya: il suo coinquilino e assistente Nikita. È sincero, questo va spesso a braccetto con la schiettezza, ma a Vijya non fa piacere mentire o fingere, preferendo di gran lunga esporre i fatti esattamente come stanno: si possono evitare numerose incomprensioni parlando direttamente con coloro che sono interessati dalla situazione. Vale soprattutto per le relazioni: a Vijya piace avere relazioni basate sulla sincerità reciproca, non pretende di sapere quanti scheletri si ha nell'armadio, ma almeno sapere ciò che lo riguarda è importante. La fiducia, però, è qualcosa di più complicato ai suoi occhi: si può riporre tutta la fiducia che si vuole nelle persone, ma queste sono facilmente corrompibili una volta comprese le loro debolezze. Trovare qualcuno che anche in condizioni difficili non si rimangia le proprie parole o non tradisce è difficile, lo stesso Vijya afferma che se dovesse scegliere tra salvare la propria vita e quella di un ipotetico amico sarebbe quasi più propenso a salvarsi. Di certo non è un ragionamento piacevole da sentire, ma tende ad avere uno spiccato individualismo, dovuto al molto tempo passato senza amici.
La superficialità è una pessima caratteristica, che purtroppo egli dimostra con tanta naturalezza quanto imbarazzo: per quanto possa essere intelligente, Vijya non è in grado di comprendere le persone, si trova in difficoltà, perciò si basa sulle proprie sensazioni e sui propri pensieri, finendo erroneamente per cadere in errore. Accetta critiche costruttive, ovviamente, purché vengano fatte con civiltà e rispetto nei suoi confronti.
L'intuizione è fondamentale, agevolata dalla sua sorprendente rapidità nell'elaborazione dei dati, Vijya risulterebbe essere un abilissimo detective, se si interessasse ai gialli probabilmente arriverebbe a scoprire il colpevole molto prima della fine del libro. La disattenzione c'è, principalmente legata a ciò che lui ritiene meno fondamentale, cioè la vita al di fuori dell'alchimia e della fisica, ma quando si parla di qualcosa che gli interessa ogni anche minimo dettaglio viene impresso nella sua mente e non se ne va fino a quando non sarà abbastanza soddisfatto. La sua disattenzione spesso porta all'irresponsabilità: ha spesso bisogno di ammonizioni che gli ricordino quali siano i comportamenti da evitare e quelli da seguire, poiché spesso domentica concetti anche importanti, l'esempio principale è la morale: per Vijya non c'è distinzione tra cosa è giusto e cosa è sbagliato, il concetto di giustizia è arbitrario e non comprende come mai invece gli uomini tendano ad avvidarcisi tanto. Ha spesso bisogno di qualcuno che lo aiuti a seguire le norme sociali imposte o finirebbe per infrangerle tutte, ritenendole troppo "limitative".
L'opportunismo è un altro tratto fondamentale di Vijya. Se gli piaci o dimostra interesse nei tuoi confronti devi porti due domande: sono talmente tanto intelligente da averlo affascinato? ho qualcosa che potrebbe dargli qualche vantaggio?
Vijya non sente la necessità di fare amicizia, ritiene che sia importante avere pochi amici ma buoni piuttosto che tanti ma inaffidabili, per questo motivo se sai di avere una relazione piacevole con lui ma di non essere abbastanza vicini penso sia il caso di iniziarsi a chiedere cosa vorrebbe Vijya da te. Prima di concludere citiamo il tratto principale del ragazzo: la brillante intelligenza e l'eccezionale capacità di ragionamento e memorizzazione. Può imparare a memoria pagine e pagine di libri senza lamentarsi, può passare ore a riflettere sui più minimi dettagli. A lui basta l'intelligenza: molte volte risulta più efficace della forza e utile nel gestire situazioni diventate improvvisamente pericolose o difficili da gestire. Ha una vastissima conoscenza in alchimia e in fisica, ma se gli chiedi qualcosa di letteratura rimane in silenzio: gli piace leggere ma non ha mai avuto tempo di trovare libri che gli piacessero, di solito leggeva solo quello che serviva ai suoi studi.

Curiosità:
• Non vive da solo.
Vijya abita a Snezhnaya, come spero si sia inteso, nella casa di famiglia dei Matveev, di cui rimane solo lui. Il Maestro e sua moglie sono morti lui da due anni e lei da quattro, perciò a gestire la casa e la famiglia rimane solo lui, Vijya. Si sarebbe sentito solo a stare in una casa tanto grande senza nessuno a fargli compagnia, per questo motivo il Maestro aveva richiesto, prima di morire, a Nikita, uno dei suoi più fidati assistenti e casualmente quello che andava più d'accordo col ragazzo, di rimanere a vivere con lui. Nikita aveva accettato, avrebbe fatto di tutto per il suo Maestro. Attualmente sono coinquilini anche se Vijya lo considera più come un fratello maggiore, chiamandolo spesso "fratellone", anche se tra loro non vi è alcun legame di parentela.
• Adora i dolci.
Cosa c'è di più piacevole dei dolci? Vijya ha la fortuna di avere un corpo il cui funzionamento, seppur sia uguale a quello umano, non prevede di natura la possibilità di crescere d'altezza o ingrassare- Vijya considera entrambe le cose come grandi svantaggi dato che ogni volta che incontra qualche amica o amico del Maestro gli dicono sempre che secondo loro mangia troppo poco. Ah, le nonne di Snezhnaya. Tornando a noi: preferisce i dolci che comprendono la frutta e la crema, per lui sono deliziosi, anche se cerca di evitare quelli col cioccolato, dicendo di non apprezzarlo più di tanto.
• Il suo colore preferito è il verde.
Quando si pensa ad un personaggio di tipo Electro la cosa che viene subito in mente è il colore viola, questo anche Vijya lo sa. Eppure lui adora il colore verde, preferendo indossare quello abbinato al nero piuttosto che il viola, che renderebbe a tutti più facile capire che sia in possesso di una visione di tipo Electro. No, non ha intenzione di cambiare abbigliamento.
• Si è tagliato i capelli da poco.
Ha avuto un periodo della vita in cui preferiva avere i capelli lunghi, ma ora che ha capito di dover muoversi di più e di dover uscire da casa sua ha deciso di tagliarli, in modo da non trovarli d'intralcio in ciò che fa. Gli manca avere i capelli lunghi, ma ritiene che il vantaggio di averli corti sia favoloso: non deve passare ore ad asciugarli.
• Non ha mai usato una Kamera.
Non sto scherzando: Vijya non ha mai usato una Kamera di Fontaine. Gliene hanno regalata una per il compleanno ma non ha mai avuto l'occasione di utilizzarla propriamente, per questo ha deciso di portarsela dietro e cercare il momento opportuno per usarla.

(Nikita e Vijya)


Parole: 3675.

Roleplay di: -SAKVSA (scusa il ritardo, pensavo di aver pubblicato)

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