ᴋᴏᴍᴏʀᴇʙɪ || sᴀɪᴛᴏ ᴍɪᴄʜɪʏᴏ
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➤ 𝙽𝙰𝙼𝙴: 𝚜𝚊𝚒𝚝𝚘 𝚖𝚒𝚌𝚑𝚒𝚢𝚘
➤ 𝚁𝙾𝙻𝙴: 𝚒𝚗𝚏𝚘𝚛𝚖𝚎𝚛
➤𝙰𝙵𝙵𝙸𝙻𝙸𝙰𝚃𝙸𝙾𝙽: 𝚏𝚞𝚓𝚒𝚘𝚔𝚊-𝚔𝚊𝚒
➤ 𝙺𝙴𝚈 𝚆𝙾𝚁𝙳: 𝙸𝙽𝙵𝙾𝚁𝙼𝙰𝚃𝙸𝙾𝙽𝚂
Nome: Michiyo
Michiyo non è il nome che gli è stato dato quando è nato, originariamente si chiamava Hiroshi, ma ha cambiato il nome quando ha compreso di non ritrovarsi nel nome maschile che gli è stato dato dato alla nascita. Non si è mai sentito propriamente a suo agio nel proprio corpo, altalenando momenti in cui si identificava più in una donna che un uomo, altri in cui non si ritrovava in nessuno dei due generi binari e di conseguenza si riteneva qualcosa a parte. Non ha sempre ricevuto supporto, molte volte suoi vecchi conoscenti usano ancora il suo deadname, ma anche se gli dà un po' di fastidio non è tipo da farci una crisi di stato. Il suo nome attuale è Michiyo, scelto da lui stesso, per cercare di trovare un nome utilizzabile sia quando si identifica in uno dei due generi binari o quando non si identifica proprio in nessuno dei due, possiamo definirlo un nome un po' "neutro". Michiyo, scritto coi kanji "三千代", assume il significato di "mille generazioni di bellezza"; la prima cosa a cui si può giustamente pensare è il fatto che scegliere tale nome è un'evidente dimostrazione di quanto il suo ego sia leggermente più grande del normale, ma dopotutto cosa possiamo aspettarci, ognuno è diverso e Michiyo apprezza il risaltare, anche se molte volte è costretto a tenere un basso profilo, cosa difficile da fare con i capelli che si ritrova. Ha deciso di iniziare ad utilizzare questo nome quando aveva sedici anni, lo scelse con l'aiuto del suo ragazzo, quello con cui era fidanzato al tempo: alla fine lui proponeva dei nomi e l'altro commentava il significato, dicendo quale fosse più o meno adatto alla sua personalità. In fin dei conti Michiyo ha sempre avuto un aspetto particolare, che attirava l'attenzione di chiunque gli passasse accanto, ma ne parliamo meglio nell'aspetto ehehe.
Il suo nome di nascita è Hiroshi, che è un nome chiaramente giapponese, di sessualità maschile, e il suo significato può essere basato su diversi kanji o sulle loro combinazioni. In questo caso, il nome Hiroshi, scritto in giapponese " 寛" significa: "Tollerante", "Generoso" oppure "Liberale". Non gli è mai piaciuto come nome, se lo sentiva pesare troppo addosso, come se lo stesse limitando e sminuendo, costringendo a conformarsi al sistema binario dei sessi: maschio o femmina? Fisicamente è nato come maschio, quindi era normale che i genitori gli dessero un nome maschile, ma cosa non gli piace è il fatto che suo padre continui a chiamarlo Hiroshi, anche se inizia sempre di più a presentarsi come Michiyo: entrambi i suoi genitori supportano sì il suo essere genderfluid- la madre è sempre stata di mentalità aperta e suo marito, che ha sposato da poco e che non è il padre biologico di Michiyo, è stato il primo a dirgli che poteva essere qualsiasi cosa si sentisse e che loro lo avrebbero supportato incondizionatamente; il padre biologico, invece, ha sempre cercato di tenere nascosta questo tratto del figlio, come se si vergognasse, cosa che ha turbato parecchio Michiyo, dubitando sempre di più sul fatto che il padre fosse veramente interessato a lui, temendo che quello che cercasse fosse solamente approvazione pubblica e fama.
Cognome: Saito.
Il cognome Saito è un cognome abbastanza noto nel campo imprenditoriale, appartenendo alla figura di Saito Eiji: un uomo dall'ampia influenza, proprietario di un'azienda di revisione, famosa alla luce del sole per i grandi casi da essa seguita, conosciuta nell'ambito criminale come un importante fornitore di informazioni, dati e codici bancari.
Il cognome Saito, chiaramente giapponese, è composto dal termine "sai", che significa "venerare" e "to", che significa "glicine"; il significato generale potrebbe essere "venerazione del glicine", seppur sia spesso inteso come "venerazione dell'imperatore", la cui figura è appunto rappresentata da tale pianta. Michiyo porta il cognome Saito con tanta disinvoltura da aver sempre sorpreso chiunque con cui parlasse: non è una persona dall'atteggiamento ostentato, nemmeno snob ed elitario, la particolarità del giovane è semplicemente la sua selettività per quanto riguarda gli amici, null'altro.
Il cognome della madre? Eiji è convinto che non lo sappia, ma in realtà il nostro furbo e attento Michiyo è perfettamente a conoscenza che la madre di cognome faccia Maeda, ma poiché il padre non ha mai mostrato disponibilità nel parlare della madre del ragazzo, questo ha facilmente compreso cosa in realtà fosse successo prima della sua nascita.
Età: 24 anni.
Dire che sia un ragazzino sarebbe una grande menzogna: la maggiore età è un traguardo già superato da un po', tanto che non è raro che faccia commenti dicendo "quando ero giovane io", come se sottintendesse di essere stato minorenne molto tempo prima, cosa nemmeno troppo vera: solo tre anni sono passati dal compimento dei ventuno anni, la maggiore età in Giappone.
Sa ben distinguere il momento adatto a divertirsi da quello fatto apposta per lavorare, non è mica uno sprovveduto anzi, è convinto di essere molto bravo in ciò che fa, risultando anche un po' troppo sicuro di sé a volte, sfociando nell'ostinatezza. Dire che non sappia tenere un atteggiamento adatto ad un ventiquattrenne sarebbe falso, dopotutto è cresciuto in un ambiente formale, ha sempre seguito suo padre ovunque andasse, apprendendo ogni etichetta di comportamento, sebbene la maggior parte del tempo finga di non conoscere nemmeno le buio a maniere, solamente per divertirsi a vedere gli altri irritarsi. Forse il modo giusto per descrivere il suo comportamento è quello di suddividere le varie situazioni e considerare l'approccio che lui ha nei diversi contesti: ci sarà sempre quella volta in cui si fingerà un emerito idiota, ma sorprendentemente molte altre lo rappresenteranno come una persona che sa come far funziona la propria testolina, arrivando a risolvere quasi tutti i quesiti che gli vengono messi davanti.
È nato il 3 Giugno, in una calda mattina, non sa nemmeno in quale parte di Tokyo, non si è nemmeno informato, dopotutto non gli interessa sapere futili dettagli sulla sua vita, piuttosto si interessa molto alle vite, abitudini e opinioni altrui.
Ruolo: Informatore, Fujioka-kai.
Ad essere onesto non avrebbe mai pensato di ritrovarsi in un clan di mafiosi, anche se in questo modo quando gli dicono che l'azienda di suo padre è governata dalla mafia può non tanto ironicamente rispondere "Non lo è ancora, aspettate che diventi io il presidente". Non viene preso sul serio, inutile dirlo, ma alla fine è sincero, almeno questo: lui ci prova, se poi nessuno gli crede non è un suo problema. Ironia a parte, Michiyo trova estremamente comodo il proprio lavoro di informatore, non essendo un personaggio importante nel clan non deve nemmeno rischiare di metterci la faccia- anche se sappiamo che il Fujioka-kai è noto per la segretezza: non ha bisogno di stancarsi troppo per ottenere informazioni che riguardano il campo economico e bancario di molte aziende, società e imprese essendo l'azienda del padre ricca di importanti clienti provenienti da tutto il Giappone e non, dopotutto alcuni team esperti di revisori si occupano di aziende occidentali con sede nella terra del sol levante. In quanto vice-presidente e futuro presidente, Michiyo ha accesso a qualsiasi tipo di informazione, dopotutto non è nemmeno raro che i dipendenti ricevano consigli da lui o che tenga riunioni e assemblee per discutere di questioni importanti. Poiché si annoia a passare ai propri superiori solo ciò che gli viene consegnato sulla propria scrivania, Michiyo ha deciso di cimentarsi anche nell'ambito del gossip e delle faccende private di personaggi pubblici o importanti, andando ad investigare lui stesso sia in ambito giornalistico e sia nei tipici locali che la gente frequenta, fingendosi un cameriere nei posti in cui ha alcuni contati, che gli permettono di poter agire indisturbato.
Se vuole scalare i ranghi in realtà non è dato saperlo, non sembra interessato ad ottenere potere all'interno del clan, ma allo stesso tempo è chiaramente una persona ambiziosa, cosa sospetta se si presenta come qualcuno che non ha intenzione di migliorare la propria posizione. Se vogliono promuoverlo non dirà di no, ma ora come ora non farà niente per farsi notare dai propri superiori più di tanto, oltre a dar loro fastidio con la sua favolosa presenza.
Aspetto e Prestavolto: Zyrak- Stray Souls
Il suo è un aspetto che salta subito all'occhio, un aspetto che si ricorda facilmente proprio per l'impatto visivo che porta con sé: l'abbinamento di colori, il caldo colore chiaro che domina la vista di chiunque guardi nella direzione di Michiyo.. non è la tipica persona che si ingaggerebbe per raccogliere informazioni dato il suo aspetto stravagante. Eppure egli, imprimendo la propria immagine nella mente altrui, finisce sempre per essere la persona meno sospetta di tutti: è come giocare a nascondino in una stanza buia con una torcia in mano, sicuramente sarai il primo ad essere visto, ma subito dopo verrai già dimenticato per concentrarti su chi si nasconde veramente nell'ombra. Suo padre lo negherebbe in tutti i modi, volendo a tutti i costi che Michiyo guardi a lui piuttosto che alla madre, ma il giovane ha preso la maggior parte dei tratti fisici da lei, ad eccezione di quel particolare colorito chiaro che lo rende inconfondibile agli occhi altrui. Le probabilità che si incontrassero due persone portatrici sane di albinismo sono estremamente basse, ma mai impossibili: Michiyo è nato con una forma di albinismo limitata, nota come oculocutanea, avendo a che fare semplicemente col colore degli occhi e dei capelli, non andando ad interferire sul resto delle funzioni vitali del suo corpo, lasciandolo con capelli bianchi latte e occhi quasi trasparenti, grigi. Ha sempre avuto addosso sguardi incuriositi, interessati dal suo aspetto particolare tanto che più e più volte gli è stato chiesto se fosse in realtà di origine estera, prima di scoprire che in realtà era semplicemente albino. Le sue sopracciglia, sottili e allungate, si confondono con la chiarezza della sua pelle, leggermente pallida a causa del poco tempo che trascorre sotto la luce del sole, non perché abbia qualche problema con essa- essendo solamente in parte albino non soffre di alcun disturbo legato alla pelle- ma più che altro perché è più un tipo da interni, gli piace star seduto sul divano a guardare qualcosa in televisione o a leggere libri, piuttosto che perdere tempo camminando per strada. I suoi occhi, allungati e affusolati, sono caratterizzati da quel colore grigio che molte volte pare trasparente, rendendo il suo sguardo, soprattuto se intenso, più inquietante del normale, anche se di inquietante in lui c'è solo il modo in cui parla, nulla di più. Un piccolo naso leggermente all'insù si trova al centro del volto del ragazzo, poco sopra a delle sottili e lucidi labbra, sempre caratterizzate da una lucidità che può solo significare che si metta un qualche tipo di rossetto con lo stesso colore della sua pelle o un lucida labbra, giusto per rimanere coerente con sé stesso, dato che tiene in maniera esorbitante al suo aspetto fisico, molto più di quanto tenga ad altre persone. Ma ecco la sua caratteristica principale: i capelli. Parlando di una persona albina ci si aspetterebbe un color latte soffice e splendente: Michiyo ha sì i capelli bianchi a causa della mancanza di melatonina nelle cellule, ma le punte sono colorate di un vivace rosso/rosa, che gradatamente si confonde col bianco originale. Convincere suo padre a lasciarsi tingere di tale colore è stato difficilissimo, ricorda le litigate a cena per ottenere un semplice "sì", ma alla fine gli è stato concesso solamente di fare lo shatush. I suoi capelli sono di media lunghezza, gli arrivano poco sotto alle spalle anche se è solito legarli in un codino, soprattuto quando ha bisogno di vedere senza impedimenti, dato che già porta le lenti a contatto per miopia e astigmatismo, se poi ci si devono mettere pure i capelli...
Al tatto lisci e soffici, i capelli di Michiyo sono sempre ben pettinati e curati, lisci di natura non hanno nemmeno bisogno della piastra per poter dare il meglio di sé. Nascondono due piccole orecchie rotondeggianti, caratterizzate dalla presenza di numerosi orecchini ad anello, quello più evidente è quello pendente dal lobo, che col suo color oro risalta parecchio in quella palette di colori chiari e pastello.
Il fisico di Michiyo non è robusto anzi, pare più come un ragazzo atletico e snello che come qualcuno che potrebbe creare problemi in combattimento ravvicinato, dopotutto è normale pensare ciò guardando il suo corpo, che sì è caratterizzato dalla presenza di evidenti muscoli, ma non quanto vorrebbe, anche se sa di potersi allenare di più, gli manca la voglia.
Particolari sono i tatuaggi che spiccano sulla sua pelle pallida a causa dei colori vivaci: per tatuarsi ha scelto di usare il metodo tradizionale solo per il tatuaggio del clan, gli altri sono tutti fatti col metodo moderno, non tanto per il dolore ma più per motivi fisici, non voleva farsi un danno in modo tanto inutile. Giusto per non esagerare, la sua schiena è interamente ricoperta da una pianta di glicine dai fiori lilla che ha il tronco il corrispondenza delle spalle e da lì cadono verso il basso tutti i fiori e i petali, in una costante alternanza di colori rosati e verdeggianti. Michiyo non ha molti tatuaggi: oltre a quello sulla schiena, fatto in modo tanto visibile proprio perché è qualcosa a cui tiene, ha semplicemente sul braccio sinistro le tipiche onde giapponesi, rappresentate varie volte in opere d'arte dello Stato nipponico.
Carattere:
La personalità di Michiyo è sempre stata particolarmente vivace, ha sempre avuto quel profondo desiderio di andare contro ciò che gli veniva imposto, anche se facendo così avrebbe rischiato di irritare le persone che avevano a che fare con lui, ma dopotutto nessuno gli avrebbe mai detto niente: ha sempre frequentato ambienti particolarmente formali, in cui le persone seguivano gli ordini del padre, che nella sua cerchia di conoscenti pareva essere una figura parli a quella dell'Imperatore stesso. Per essere un comune cittadino, suo padre era davvero qualcuno che la gente ammirava e rispettava, finendo così per eseguire qualsiasi cosa venisse loro detta, persino se era il giovane Michiyo a chiederla, dopotutto avrebbe potuto parlare col padre per lamentarsi dell'inefficienza delle persone a lui attorno, no? Seppur abbia vissuto in un ambiente tanto elegante e formale, Michiyo non ha sviluppato comportamenti che lasciano presagire quel sentimento di superiorità che chiunque altro avrebbe potuto avere: non ha mai avuto comportamenti spregevoli verso gli altri solo per il fatto di non essere al suo stesso "livello", tantomeno si considerava superiore. Ha sempre avuto una personalità piuttosto fuori luogo, sia per la sua esuberanza che per la sua tendenza ad apprezzare commenti cinici e critici, finendo per commentare qualsiasi cosa facciano gli altri, arrivando ad infastidirli dopo aver toccato possibili tasti dolenti. Ha sempre trovato interessante lo studiare ed analizzare le persone, tanto che se avesse potuto avrebbe frequentato psicologia all'università, ma ovviamente suo padre aveva altri piani per lui, cosa che non gli ha comunque impedito di svolgere corsi di psicologia extra, avendo in mente fin da piccolo il voler lavorare nell'ambito dell'analisi delle persone, anche se sarebbe finito a fare l'economista piuttosto che lo psicologo. Trova estremamente interessanti i comportamenti insoliti di chi incontra, tanto che se una persona si guadagna il suo interesse può essere considerata parte dei suoi "conoscenti", cosa che può essere vantaggiosa se sfruttata bene, dopotutto per quanto sia una persona estremamente intelligente e furba, non gli dispiace fare qualche favore per poter analizzare meglio l'indole delle persone. Dire che perda interesse facilmente sarebbe un po' un errore: una volta che ha trovato qualcosa di interessante in una persona, niente lo distrarrà dallo studiare a fondo il carattere di quest'ultima, qualsiasi sia il metodo necessario, è il primo ad aggirare e manipolare le persone, ha sempre avuto la straordinaria abilità di ingannare gli altri e la utilizza spesso nelle conversazioni, spingendo le persone a fare quanto vuole lui o ad avere comportamenti che lui stesso vuole vedere. Quanto di più interessante ci sia è qualcuno che fa fatica ad analizzare: più dubbi ha e più sarà l'impegnò che metterà nel conoscere meglio ogni lato della persona in questione, che ad essa piaccia o meno a lui poco interessa. Lo studio psicologico delle persone lo aiuta molto anche a prevedere loro possibili comportamenti, reazioni sotto stress o simili, tanto che sfrutta molto questa sua abilità anche in ambito lavorativo al di fuori del campo mafioso, dopotutto in quanto vince-presidente dell'azienda di suo padre ha il compito di partecipare e gestire varie riunioni, lì lascia libera la sua immaginazione, studiando e divertendosi a guardare i dipendenti o membri delle riunioni, trovandoli interessanti cavie per le sue analisi. Ha sempre avuto uno spirito critico e analitico, per questo eccelleva nelle materie scientifiche e matematiche, cosa che non si sarebbe per nulla detta guardandolo- secondo suo padre il suo aspetto un po' anticonformista rischia di rovinare l'immagine della sua azienda e della sua famiglia, ma poco interessa a Michiyo. Nulla c'è di più interessante dell'usare i propri dipendenti come cavie da laboratorio per i suoi studi sulla psicologia, dopotutto non se ne accorgono nemmeno.
Michiyo ha sempre avuto quello sguardo tagliente e fisso di un predatore, qualsiasi cosa su cui si poggino i suoi occhi chiari diventa automaticamente la sua preda, seppur non sia una persona violenta, la sua arma rimane la parola. Il suo comportamento spesso assomiglia a quello di un felino: attento, silenzioso e veloce. Non è il tipico "elefante in gioielleria" anzi, Michiyo è sempre stato abile a sgattaiolare via senza emettere alcun rumore, dopotutto è una tecnica di sopravvivenza appresa nei ventiquattro anni di convivenza col padre. Altra sua caratteristica è la furbizia, per essere un ragazzo dall'apparenza poco sveglia, Michiyo sorprende chiunque quando si tratta del prevenire le mosse altrui o risolvere problemi: la sua rapidità di ragionamento lo aiuta ad essere avanti agli altri in molte cose, anche se spesso non tutti se ne accorgono e continuano a crede che sia un ragazzino troppo sicuro di sé. Che sia sicuro di sé non è sbagliato, che sia ingenuo e che esageri parlando delle proprie abilità sì, è sbagliato; infatti, Michiyo tende a dire sempre il vero parlando delle proprie abilità, ovviamente se in presenza di confidenti, in presenza di sconosciuti sarebbe capace di inventarsi su die piedi una storia talmente complicata da essere realistica. Una volta ha fatto credere a delle persone di essere uno dei cugini della famiglia imperiale giapponese, inutile dire che ci sono cascati in pieno e che si è fatto parecchie ridaste.
Michiyo non è un tipo troppo serio, preferisce di gran lunga ridere che dover maniere un'espressione impassibile, motivo per cui le persone che lo conoscono sono ben consapevoli che per lui la serietà non i dimostra con sguardo truce e freddezza, ma con un'evidente supremazia intellettiva, dimostrando quanto l'altro sia insignificante rispetto a lui, sminuendo le persone fino al punto in cui dubitano persino di saper scrivere. Potrebbe passare per un modo poco efficace di dimostrare la propria serietà, ma bisogna fare attenzione: deridere una persona, criticarla e commentare ogni sua azione e abitudine con un ampio e allegro sorriso può facilmente passare per vero e proprio "bullismo", se fatto con adolescenti, ma il concetto è lo stesso anche per gli adulti. Michiyo non è una persona aggressiva e prevaricatoria, ma gli è più volte capitato di fiorire etichettato come "bullo" da dei ragazzini più piccoli, seppur nel suo comportamento spesso non ci sia malizia, a meno che sia lui stesso a volerla lasciar trasmettere. Effettivamente è un tipo abbastanza malizioso e canzonatorio, si diverte a infastidire le persone, nel loro limite ovviamente, ma non è da escludere che a volte lo faccia volontariamente, risultando sì scortese ma estremamente fastidioso.
Di natura è una persona estroversa, sempre disposta a stringere amicizia con persone la cui amicizia potrebbe portare vantaggio o con chi risulta essere interessante: non è il tipo da isolarsi e rifiutare la socializzazione, semplicemente fa pensare che sia una persona approfittatrice, cosa non vera: apprezza genuinamente la compagnia altrui, è sempre stato una persona a cui piace sentire l'affetto che gli altri gli danno, che sia poco non gli interessa, basta che ci sia. Certo, se poi da un'amicizia riesce a trarne vantaggi legati al suo commercio di informazioni non gli dispiace per niente, ma non è propriamente il tipo di persona da andarsi a cercare conoscenze solo per sfruttarle, dopotutto ha già una vasta gamma di clienti del padre da poter spremere fino all'osso per le informazioni. Una cosa che apprezza veramente è il sapere i fatti altrui, più perché gli fa piacere essere parte delle difficoltà altrui e poter aiutare, dopotutto non è una cattiva persona, semplicemente tende a far sì che la sua immagine lasci trasparere niente se non una persona manipolatrice, scaltra e sempre attenta alle debolezze altrui. Genuinamente apprezza sapere che gli altri si fidino di lui, non andrà a dire informazioni private se gli viene chiesto di non farlo da suoi confidenti o amici, un conto se si è clienti, un altro se si è amici.
Ha un comportamento spesso esuberante, affettuoso e flirtante anche con persone che conosce di vista, da sua madre ha imparato a sfruttare tutto di sé: sa bene quanto una buona prima impressione possa pesare in una relazione, per questo motivo ha deciso di lasciar perdere il rimanere a guardare ed essere il primo a scendere in pista: ha sempre apprezzato andare contro le regole o frequentare locali con una reputazione non proprio positiva, ma da quando lo fa ha sempre i rifornimenti di informazioni, sia perché origliare le conversazioni non è difficile e sia perché nel bene e nel male riesce ad ammaliare le persone, col suo aspetto stravagante e particolare.
È un tipo di cui diffidare, in generale, a meno che non si faccia parte della cerchia di persone che ritiene "amiche", "interessanti" o "colleghi", anche se le persone interessanti non devono sempre sentirsi al sicuro, se si parla di rivali o cose simili è probabilissimo che volti le spalle appena possibile, sia perché non è una persona che si fa scrupoli a raggiungere il suo obbiettivo e sia perché se gli viene detto qualcosa da una delle persone che ritene più interessanti, spesso e volentieri tende a preferire la parola di quest'ultimo rispetto a quella degli altri, motivo per cui è tanto fedele al proprio kumicho, è una delle persone più enigmatiche e interessanti che conosca.
Quando si parla con lui si ha sempre quella strana sensazione di trovarsi in un interrogatorio, come se Michiyo sapesse sempre le risposte alle domande che pone, forse perché è così o semplicemente perché gli piace dare l'impressione di sapere sempre qualcosa in più. Non escluderei che volontariamente ometta informazioni quando fa rapporto, solamente per avere qualcosa in più rispetto agli altri, anche se non è un tipo così scorretto, dipende molto dal tipo di informazioni e dalla persona in questione. Non è il tipo da non apprezzare i lavori sporchi, semplicemente tendevi ad evitarli perché non è un esperto combattente, ma se deve torturare qualcuno per notizie o informazioni, sarebbe mentire bellamente se si dicesse che non lo ha già fatto e non lo rifarebbe.
Punti forti:
- Ingannare e mentire.
È sempre stato bravo a mentire e omettere informazioni, fin da piccolo risultava incontrollabile dal genitore o dalle persone a cui era affidato proprio per il suo essere tanto abile nel nascondere la verità agli altri. Come ogni bambino che si rispetti ha sempre cercato di nascondere le sue piccole e innocenti malefatte dietro a semplici bugie, creandone alcune talmente tanto dettagliate e realistiche da mettere in difficoltà gli ascoltatori. Crescendo questa sua abilità gli è tornata sempre più utile, sia in ambito scolastico che extrascolastico, arrivando al punto in cui mentire e ingannare sono non ironicamente il uso pane quotidiano: non è che gli piaccia farlo e ne tragga divertimento, semplicemente ha deciso di far fruttare le proprie abilità. Quando mente è estremamente difficile- se non impossibile- capire se stia dicendo il vero o meno, sia perché non ha movimenti involontari che dimostrano il suo star dicendo qualche bugia, sia perché è estremamente abile nel risultare impossibile da "leggere", avendo appreso come comportarsi da un vecchio amico del padre, un ex poliziotto.
- Manipolare e dialogare.
La sua arma è la parola, soprattuto perché non sa combattere più di quel poco che gli è stato insegnato al corso di autodifesa. È sempre stato abile nel parlare, un ottimo retore ed estremamente convincente, se si può dire, motivo per cui quando parla lui coi clienti finisce sempre per ottenere quello che vuole, e qualcosa in più. Le sue più grandi qualità si limitano al campo del parlato, avendo una lingua tagliente e un'ottima capacità di analisi delle persone, Michiyo sembra sempre sapere cosa gli altri vogliono sentirsi dire, qualsiasi sia la situazione. La sua eloquenza non è da poco: fin da bambino ha sempre parlato in modo molto più maturo di quanto ci si aspettasse, con parole che non ci si immaginerebbe di sentir dire da un bambino, è sempre stato molto più abile con la parola che con qualsiasi altra cosa, tanto che ha evitato molti problemi basandosi solamente sulla sua capacità di parlare e sulla sua eccellente abilità di manipolatore. Ovviamente la sua eloquenza non gli impedisce di parlare come uno scaricatore di porto, se gli gira: sono più le volte in cui parla come se non avesse mai aperto un libro rispetto a quelle in cui si dimostra Cicerone 2.0
- Corsa.
Non è abile nel combattimento, tantomeno è bravo nella maggior parte degli sport. L'unica cosa che è sempre riuscito a fare bene è la corsa, sia di resistenza che di velocità. Giochi come baseball per lui non erano malaccio, soprattutto perché oltre alla battuta era fondamentale la corsa, ma sport come pallavolo per lui erano una tragedia. Fisicamente è sempre stato predisposto all'atletica, suo padre lo ha sempre incoraggiato a partecipare alle competizioni e ad iscriversi al corso, motivo per cui ancora ora, Michiyo risulta essere un abilissimo corridore, soprattutto su scatti di velocità.
- Economia e statistica.
Più che un punto forte, questo è l'ambito in cui lavora e che quindi conosce molto bene. Ha seguito il corso di economia all'università, motivo per cui egli è esperto in statistica, che sarebbe il suo campo di lavoro, anche se nell'azienda del padre gli danno più compiti legati alla revisione, cosa che non lo entusiasma più di tanto, preferirebbe di gran lunga gestire la sezione che si occupa di statistica, ma non oserebbe criticare la decisione del padre, sia perché l'uomo non lo accetterebbe di buona volontà e sia perché non ha voglia di iniziare un litigio. Se qualcuno ha qualche problema legato a questioni economiche, bancarie o simili può di certo andare a chiedere a Michiyo, che non si rifiuterà mai di aiutare: se si tratta di membri del Fujioka-kai farà questo favore gratis, se sono membri di altri clan potrebbe chiedere qualcosa in cambio, niente di eccessivo, può essere amiche un caffè al bar.
Punti deboli:
- Combattimento.
Michiyo non è esperto nei combattimenti, qualunque sia il tipo: è cresciuto in un ambiente in cui non aveva la necessità di combattere, tantomeno di difendersi da solo, ma per volontà personale, dopo aver incontrato la madre, ha deciso di frequentare un corso di autodifesa, gli sembrava il caso. Non è abile nei combattimenti colpo a corpo, ma rispetto a quelli a fuoco risulta essere molto più abile, dato che la sua unica arma è un coltello nascosto da qualche parte tra i suoi vestiti. Non è fisicamente addestrato a gestire un combattimento, motivo per cui definisca la parola la sua unica vera arma, cercando di evitare il più possibile scontri armati: è un informatore, se voleva fare l'assassino andava da un'altra parte.
- Difficoltà a ragionare nei combattimenti.
Non essendo un asso in combattimento, Michiyo riscontra numerosi problemi quando si trova a dover affrontare qualcuno: per quanto risulti veloce e agile, Michiyo è cosciente di non poter affrontare qualcuno di più esperto di lui, motivo per cui spesso non riesce a ragionare per il panico, bloccandosi e facendo fatica a reagire e analizzare le mosse dell'avversario, come di solito farebbe in un discorso. Si è fatto insegnare dalla madre come superare questa situazione di panico, ma non ha ancora trovato una soluzione, motivo numero uno per cui evita in tutti i modi di scontrarsi con qualcuno.
- Parla poco dei suoi problemi.
Ha sempre avuto la brutta abitudine di tenersi tutto per sé, evitando di esporre le proprie difficoltà e i propri problemi agli altri, per la paura che qualcuno possa usare le informazioni ricevute contro di lui. Michiyo è quel tipo di persona che si rifiuta in tutti i modi di sfogarsi con qualcuno, tenendo per sé i suoi dubbi, fino a quando non esplode e inizia ad urlare dietro a chiunque, in preda allo stress. Il fatto che non chieda mai l'aiuto di altri può risultare come diffidenza, ma in realtà è più un suo modo per evitare che qualcuno cerchi di aiutarlo, venga a sapere le sue informazioni e poi le lasci correre in giro. L'unica persona a cui può confidarsi senza problemi su qualsiasi cosa rimane sua madre, con la quale ha stretto un sempre più profondo legame negli ultimi anni.
- Cucina.
Michiyo non sa cucinare. È ironico? Forse, ma non ha mai avuto l'occasione per provarci o tantomeno cimentarsi nella nota arte della cucina. Fin da piccolo è vissuto in una casa in cui era la domestica a cucinare- non fatevi domande, suo padre era convinto di essere un chissà quale aristocratico- e crescendo si è sempre trovato i pasti pronti, tornando a casa da scuola e poi in seguito dal lavoro. Entrando in cucina sarebbe capace di farla esplodere sul momento e non scherzo quando dico che è riuscito a far esplodere il tostapane, cercando di farsi un panino alle due di notte. Per questo motivo ancora ora mangia cibi precotti, preparati dalla domestica di casa di suo padre (che gli fa portare la cena quando sa che torna tardi dal lavoro) o esce e va al ristorante. È esattamente quel tipo di persona che quando incontra qualcuno che potrebbe essere il suo partner la prima cosa che chiede è se sa cucinare, o rimarranno a dieta entrambi.
Backstory:
La sua storia non è niente di interessante, lui stesso sui definisce una persona mediocre per quanto riguarda il modo in cui ha vissuto: c'è chi a quindici anni partecipava a risse letali tra gang di studenti (riferimenti puramente casuali alla serie che ovviamente amo di più- non sono ironica ovviamente, ma cosa andate a pensare?), chi si guadagnava da solo i soldi per mantenere la famiglia e chi non aveva genitori.. e poi c'era lui, che passava i suoi pomeriggi alternando televisione e libri da leggere e studiare. Ma andiamo con ordine, prima di confonderci troppo e dimenticarci le parti veramente fondamentali della storia di Michiyo. Dire che suo padre Eiji amasse sua madre, Urano, sarebbe una grandissima bugia ed esagerazione: l'unico motivo per cui si sono incontrati era perché lei lavorava in un night club e lui era lì con alcuni amici, quando era ancora giovane e sconsideratamente stupido da andare a rischiare di rovinare la reputazione sua e della sua stessa famiglia perché non apprezzava lo stare in casa il sabato sera. Il loro primo incontro, in realtà, non ha fatto altro che dar inizio a quella serie di avvenimenti che sarebbe culminata con la nascita di Michiyo, o meglio dire Hiroshi.
Eiji era uscito come ogni sabato sera col suo gruppo di amici, aveva da poco finito l'università e lavorava nell'azienda di famiglia, quella di revisione in cui lavora lo stesso Michiyo; ma stiamo parlando di giovani incoscienti, facilmente influenzabili e privi di i ogni freno. Quella sera non successe niente, semplicemente l'uomo iniziò a trovare l'aiuto-barista estremamente affascinante e seppur si dovesse sposare tra poco non riusciva a smettere di pensare a quel suo delicato e piacevole viso. Eiji, infatti, avrebbe dovuto sposare la figlia maggiore di una famiglia di amici dei suoi genitori, tanto che era da quando era piccolo che suo padre gli diceva che da grande avrebbe sposato quella ragazza, così avevano deciso. Non che gli piacesse più di tanto quella donna, era affascinante e sensuale, ma era troppo ostentata e a lui piacevano persone più modeste, umili, ironia della sorte, no? Eiji aveva gusti strani, era sempre stato un grandissimo controsenso, ma nessuno può criticare ciò che astrae gli altri, dopotutto i gusti sono gusti. Seppur il matrimonio fosse praticamente pronto, mancasse una settimana, Eiji non riusciva a dimenticare gli occhi della donna, chiari e affascinanti, l'unica cosa che stonava con quei lunghi capelli scuri. Aveva cercato in tutti i modi di i distrarsi, di ignorare quella vocina in testa che gli diceva di tornare in quel locale, ma alla fine, subito dopo la luna di miele con la moglie, tornò in quello stesso locale in cui aveva incontrato la prima donna ad affascinarlo così tanto da tormentare persino i suoi sogni. Possiamo dire che la loro relazione non ebbe nulla di romantico, si incontravano quando lui le scriveva e in cambio di qualche informazione sulla situazione economica di alcuni personaggi in particolare la donna gli concedeva il suo tempo: uno scambio equo, possiamo dire.
Lui non la amava, apprezzava semplicemente il suo aspetto, lo intrigava, e tutto sembrava filare liscio, fino a quando Urano non lo informò di essere rimasta incinta. L'uomo andò su tutte le furie e le vietò di contattarlo, imponendole il silenzio a riguardo: se qualcuno avesse osato chiedere il suo nome non sarebbe mai dovuto saltare fuori. La donna non aveva i mezzi economici per mantenere un figlio, ma alla fine si convinse che le avrebbe fatto bene aver da badare ad un bambino, tanto che ancora prima di nascere si era già affezionata al suo Hiroshi, aveva deciso di chiamarlo così.
Eiji venne a sapere da sua moglie, un mese dopo, che non avrebbero mai potuto avere figli a causa della sua infertilità: non avrebbe potuto mandare avanti la famiglia Saito, sarebbe stato un disonore enorme per lui. Stava contemplando la possibilità di divorziare quando si ricordò di quella donna che aveva incontrato al night club, quella stessa donna che era rimasta incinta: ne parlò con sua moglie e giunsero alla conclusione che lei non avrebbe rivelato a nessuno della sua infertilità e avrebbero tenuto il bambino dell'altra donna come se fosse loro. Non era infuriata per il tradimento, dopotutto sapeva bene che Eiji non l'aveva mai amata (anche se alla fine la loro relazione si sviluppò in qualcosa di tipo romantico, ma sono dettagli irrilevanti), ma aveva apprezzato la sincerità dell'uomo. Eiji si presentò a casa di Urano un giorno dopo la nascita di Hiroshi, minacciando la donna di denunciarla per qualche crimine che non aveva mai commesso se non gli avesse consegnato il bambino, un bambino dalla carnagione chiara e dalle ciglia di un colore pallido: quante probabilità c'erano che si incontrassero due persone col gene recessivo dell'albinismo oculocutaneo? Poche, ma mai inesistenti. Il fatto che Hiroshi sia nato albino è stato spiegato come la manifestazione di un gene recessivo della famiglia di Saito, che effettivamente aveva contato alcuni albini tra i parenti, in questo modo nessuno sospettò minimamente del fatto che il bambino non fosse della donna e di Eiji, che intanto nei mesi precedenti avevano finto in modo estremamente convincente la gravidanza della donna. Così Hiroshi non seppe mai di essere figlio di un'altra donna, ma l'unica figura femminile nella sua vita fu la moglie di Eiji, fino a quando non morì in un incidente stradale, che costò la vita anche ad altre tre persone, quando il bambino aveva tre anni. Crescere senza una figura materna per lui fu come avere un vuoto dentro di sé, sapere che manca qualcosa: ha sempre invidiato gli altri bambini che passeggiavano con entrambi i genitori, tenendoli per mano, mentre suo padre spesso nemmeno lo accompagnava mai al parco e quando lo faceva si sedeva su una panchina a parlare al telefono. Eppure, Hiroshi crebbe con tutte le cure e attenzioni di cui un bambino avrebbe bisogno, avendo accanto a sé sempre una tata, che lo accompagnasse ovunque volesse e facesse tutto quello che diceva, ovviamente fino a quando non ebbe l'età adatta per decidere da sé. Più cresceva e più il padre cercava di avvicinarlo al suo ambiente lavorativo, portandolo con sé a svariate riunioni, viaggi di lavoro ecc, per fare in modo che iniziasse ad apprezzare quella vita che poi gli sarebbe stata imposta, senza voler sentire alcuna protesta.
Quando a sedici anni decise di rivelare ad Eiji il fatto di non riuscire ad identificarsi solo come uomo, ma anche come donna o in alcuni momenti nessuno dei due incrinò quel rapporto che avevano: l'uomo non voleva assolutamente far scoprire che suo figlio non fosse solo pansessuale, come gli aveva rivelato poco tempo prima, ma anche genderfluid, chissà quante voci sarebbero circolate. Iniziò quindi il periodo in cui Hiroshi, che aveva iniziato a farsi chiamare Michiyo, fu costretto a rinnegare ancora e ancora quel sentimento di inadeguatezza riguardo al genere maschile. Fu in questo periodo che iniziò a comportarsi nell'esatto opposto di quello che gli era richiesto: iniziò a frequentare persone poco raccomandabili, ad accompagnare questi suoi amici nel realizzare i loro "lavoretti", andare ai night club con la carta d'identità falsa, ecc. Fu in questo periodo che incontrò Urano Maeda, che lavorava come barista in un night club: la donna gli aveva fatto compagnia mentre i suoi amici si occupavano di alcune cose, iniziando a parlargli nel modo più amichevole possibile. Magari all'inizio Urano era intenzionata a trarre profitto dalla conoscenza con Michiyo, fino a quando non venne a sapere che si chiamasse Michiyo- deadname Hiroshi- Saito: Urano aveva ritrovato, dopo così tanto tempo, il figlio che aveva creduto di aver perso per sempre. All'inizio Michiyo non capì perché la donna si mise quasi a piangere e lo abbracciò con talmente tanta forza dal rischiare di stritolarlo, ma solo dopo gli fu spiegata la storia per intero, cosa che allontanò ancora di più il ragazzo dal padre.
Incontrando Urano Maeda, che lavorava come informatrice per il clan Fujioka-kai, Michiyo si ritrovò coinvolto definitivamente negli affari del clan, prima come qualcuno di esterno e fidato che aiutava la donna, per poi decidere volontariamente di unirsi ad esso, promettendo alla madre che l'avrebbe sempre aiutata e non l'avrebbe più lasciata. Conobbe il marito della donna, Shiro: un uomo simpatico, allegro e festoso, l'esatto contrario di quello che era suo padre. Gli sarebbe piaciuto vivere con Urano e Shiro, ma ormai aveva quasi finito l'università e gli era stato imposto dal padre di accettare l'incarico di vice-presidente nell'azienda di famiglia, incarico che accettò e che ricopre tutt'ora, sfruttandolo per ottenere informazioni.
Paure:
- Autodismorfofobia.
Ha sempre avuto questo terrore, fin da quando era piccolo: la paura di apparire brutto, di essere sgradevole lo tormenta. C'è un motivo se passa tantissimo tempo a curare il proprio aspetto, se usa parte del suo tempo libero per pettinarsi, tingersi, fare maschere di bellezza e usare creme. Ha sempre avuto il terrore di diventare "brutto" e non venir più accettato, motivo per cui spende effettivamente una grandissima somma di denaro per cercare di attenuare questo suo terrore, anche se è ben conscio che non ci potrà fare niente se per qualche motivo un giorno dovesse accedergli di perdere la sua tanto amata bellezza, eppure il pensiero che questo possa succedere lo terrorizza e lo tormenta ogni giorno che passa, sempre di più.
- Paura dei cani.
Non ha mai apprezzato i cani, ha sempre preferito avere a che fare con gatti. I gatti sono più tranquilli e distaccati, i cani hanno bisogno di più attenzioni e sono anche più grassi, tanto che quando era piccolo aveva il terrore di avvicinarsi a quelli più grandi per paura di essere morso o attaccato. In realtà quando aveva cinque anni ed era al parco con la tata, un grosso cane lo ha inseguito per tutto il parco: non voleva attaccarlo, voleva giocare con con lui, ma il povero Michiyo non poteva saperlo e ha avuto il terrore per un'intera settimana che quel cane lo andasse a cercare. Da quel momento ha sempre evitato i cani, anche se quando aveva dodici anni un Labrador gli è saltato addosso: ha avuto il terrore che gli staccasse un braccio. Disprezza i cani con tutto sé stesso e ne è pure terrorizzato. Certo, un barboncino gli procura solo leggero alteramento, se gli metti davanti un Labrador è possibile che si attacchi a qualcuno per la paura.
Opinioni:
Dire che non gli interessa niente sarebbe troppo scorretto? Okay, allora ipotizziamo che Michiyo debba dare una risposta sensata a qualcuno che lo interessa, per poter fare un po' di conversazione.
Non ha molti pareri sullo Shirai-kai, semplicemente non apprezza i campi di cui si occupa: non è che abbia qualche problema a riguardo, semplicemente li ritiene un po' "arretrati", dopotutto parliamo di una persona che per vivere si basa su informazioni, sulla tecnologia: c'è un motivo se Michiyo ha accettato di entrare a far parte del Fujioka-kai, alla fine si ritrovava un po' nel loro modo di pensare che vede le informazioni al centro di tutto. Il commercio di armi, sicari e tutto ciò di cui si occupa lo Shirai-kai gli pare ormai obsoleto, qualcosa che sì permette di guadagnare ma che prima o poi sarà inutile, dato che il mondo si sta spingendo sempre di più verso la tecnologia e le informazioni, prima o poi sarà il Fujioka-kai ad avere il predominio sui traffici, avendo già in possesso chissà quante informazioni.
Parlando del clan Hamasaki-gumi la pensa quasi allo stesso modo per quanto riguarda lo Shirai-kai, forse l'unica cosa utile che fanno è il commercio della droga, dato che probabilmente rimarrà qualcosa che la gente continuerà a cercare. Per il resto non ha altro da aggiungere.
I valori che gli altri due clan rappresentano: rispetto per il primo e fedeltà ai contratti per il secondo, gli sembrano ideologicamente ottimi valori, ovviamente tutto in relazione al fatto di star parlando di mafiosi, ma come può un clan che si occupa di omicidi su commissione e rapine a mano armata basarsi sul rispetto? Come può un clan basato sul truffare gli altri essere basato sulla fedeltà ai contratti? Michiyo non è un esperto giurista, ma è sempre stato educato a leggere bene i contratti che gli vengono presentati, motivo per cui non ha alcuna intenzione di credere che gli Hamasaki-gumi rispettino davvero quello che propongono, dato che ci sarà sempre qualche clausola a loro vantaggio.
Orientamento Sessuale: Pansessuale Panromantico.
Ormai sono anni che è cosciente di provare attrazione per qualsiasi tipo di genere, sia romantica che sessuale: non ha mai visto alcun problema nel farsi piacere uomini, donne, non-binary ecc. Che sia pansessuale non è una novità, chi lo conosce da un po' e può vantarsi di avere la sua fiducia di sicuro saprà che oltre all'attrazione sessuale verso chiunque vi è pure quella romantica, ma fino ad ora non sono molti i casi in cui si è trovato in una relazione romantica, dopotutto non è il tipo che sembra un perfetto fidanzato, motivo per cui molte volte le sue relazioni si fermano a qualcosa di puramente fisico, che può far trarre vantaggi ad entrambe le parti. Alla domanda sul proprio orientamento sessuale, Michiyo non avrà alcun problema a dichiararsi pansessuale, ritenendolo qualcosa di talmente tanto scontato che a momenti dovrebbe sorprendersi per tale domanda. Come ho già detto, Michiyo non è un attivista LGBTQ, semplicemente gli fa piacere che le persone si possano sentire a proprio agio senza doversi nascondere, lui stesso per primo ha dovuto trascorrere anni rinnegando quella sensazione di incompatibilità con il sesso maschile, anche se alla fine ha scoperto che non fosse proprio così, ma tutto temporaneo.
Relazioni:
- Fujioka Izana. { -scylla }
Se Michiyo dovesse descrivere il capo del suo clan, la parola che userebbe sarebbe senza dubbio "interessante". Come ben sappiamo, le relazioni di Michiyo si basano totalmente su quanto una persona gli risulta degna di attenzione su una scala di valutazione che va da "estremamente interessante" a "del tutto banale". Izana ha la straordinaria possibilità di vantarsi di essere una delle due persone che Michiyo considera rientrare nella categoria di quelle più interessanti in assoluto, senza pari in nessun campo. Dire che si sia unito al Fujioka-kai perché l'enigmatica e misteriosa figura del kumicho lo incuriosisse non sarebbe mentire, dopotutto è lì anche per quello. La relazione che ha con Izana la vede più come una grande sfida nel cercare di comprendere e analizzare la sua persona, niente di amichevole o irrispettoso, per lui è tutto un grande gioco, anche se è ben consapevole del comportamento un minimo rispettoso che dovrebbe tenere, anche se non escludo che sia in grado di comportarsi come un idiota, solo per dare un po' fastidio.
- Fujioka Masashi. { Green_wood04 }
Persino Michiyo è stupito di esser riuscito ad avere una relazione in linea di massima positiva sia con il kumicho che con uno dei kobun del suo clan. La considera una vittoria assoluta (perché questa scheda è un meme unico? Boh), ma bando alle ciance, Michiyo ha una relazione decisamente tranquilla con Masashi, che all'inizio nemmeno gli stava troppo simpatico, sebbene si comportasse con suo solito atteggiamento amichevole e sorridente. Come si suol dire: bella faccia e cattivo gioco. Seppur non lo trovasse una persona tanto entusiasmante, col tempo ha iniziato a rivalutare questa sua decisione, arrivando persino a considerarlo una sorta di amico, apprezzando il fatto che anche l'altro, che all'inizio mostrava visibilmente la sua poca simpatia nei confronti di Michiyo, abbia cambiato idea e si sia in qualche modo abituato a sopportare quel suo tono scherzoso e quel suo sorriso divertito. Dire che gli convenga avere amici ai piani alti sarebbe poco piacevole, ma alla fine un fondo di verità c'è, anche se ora come ora Masashi gli sta simpatico.
- Ryo. { mmonnezza }
Ed ecco che arriviamo al "best bro" di Michiyo: si conoscono da più di quanto ci si aspetti, data la loro relazione molto tranquilla e "casual". Che siano amici si vede sia dal modo in cui si parlano sia dal tempo che passano assieme: Michiyo si fida di Ryo, gli direbbe qualsiasi cosa ed è sicuro che anche l'altro farebbe lo stesso con lui. Una relazione nata in modo alquanto ironico, in uno dei locali che Michiyo frequentava mentre aiutava la madre nella sua raccolta di informazioni per il Fujioka-kai, prima di diventare anche lui un membro ufficiale. Michiyo ricorda bene quella sera: si è fatto due risate mentre guardava un ragazzo venir misgenderato e iniziare una rissa con quelle stesse persone che lo stavano importunando: fu questo il momento in cui capì di avere davanti un ragazzo interessante e da lì iniziò la loro relazione amichevole. Per la prima volta Michiyo si è sentito qualcuno su cui poter contare e ne è stato felice: gli piaceva incontrare Ryo, andarsi a bere lui un succo di frutta e l'altro un qualche alcolico (yep, prima dei ventun anni in Giappone non si può bere, lol). Per un po' non si sentirono più, cosa che gli dispiacque, ma alla fine si sono incontrati di nuovo al Fujioka-kai e da quel momento hanno iniziato a fare quello che degli amici normali farebbero: battutine per qualsiasi cosa, uscite al bar nel tempo libero, support morale a vicenda quando ce n'è bisogno, ecc. In conclusione, Michiyo ritiene Ryo la persona più vicina ad un migliore amico, non è ben certo che anche l'altro la pensi così, ma a lui va bene lo stesso.
- Ito Akihiko. { -marquis }
Non è che lo consideri un amico, sono più conoscenti che altro: non si è mai interessato più di tanto a cambiare la sua relazione con Akihiko, non perché non lo ritenesse qualcuno da avere come amico, più che altro perché a lui andava avere una relazione professionale e di rispetto reciproco. Michiyo conosce bene il modo in cui bisogna suddividere le persone che si conoscono: amici, buoni conoscenti, colleghi e conoscenti. Akihiko rientra nella categoria "colleghi", caratterizzata da un rapporto cordiale e di reciproco rispetto, nulla di più. Se mai Akihiko avesse voglia di uscire a cena con Michiyo, lui non si tirerebbe indietro, dopotutto non sa cucinare e andare al ristorante sempre da solo poi annoia.
Altro:
- Si identifica come genderfluid.
Non c'è molto da dire se non che ormai sono anni che si identifica come tale, da quando ha la libertà di dichiararsi quello che vuole non si sente più oppresso e incompreso: ha conosciuto persone che sono come lui e si è subito sentito parte di una comunità, anche se limitata. Gli fa piacere avere supporto, darlo e far sentire la sua vicinanza per argomenti come questi. Non che sia un attivista, semplicemente aiuta come può. Spesso la gente lo chiama ancora Hiroshi, altri usano pronomi maschili anche quando dichiara esplicitamente di non volerli usare, ma alla fine comprende di vivere in una società poco aperta. Il suo aspetto androgino gli consente di vestire bene sia capi d'abbigliamento femminili che maschili, tanto che non è raro che a volte al lavoro si presenti con un tailleur da donna piuttosto che da uomo. Capita che non si identifichi in nessuno dei due sessi e in tal caso non gli interessano i pronomi usati dagli altri, ma ci tiene che le persone a lui vicine rispettino questo suo essere genderfluid e almeno non usino il suo deadname.
- Occhio destro.
Non porta occhiali dato che ci vede bene, ma il suo occhio destro, anche se non sembra, è molto più chiaro dell'altro, tanto che ci sono persone che gli hanno fatto notare quanto questo dettaglio sia inquietante. Ci vede un po' meno da quell'occhio, ma non abbastanza da dover portare lenti o occhiali, dopotutto lo usa comunque poco dato che lo nasconde sempre dietro ai capelli o ad una qualche benda medica, come se si fosse fatto male. Non gli piace nascondere il suo occhio, dovrebbe essere accettato così com'è, ma al lavoro è inevitabile che dei clienti nuovi possano scandalizzarsi o stupirsi e distrarsi, quindi il padre gli ha imposto di prendere provvedimenti.
• 𝐄𝐭𝐭𝐲'𝐬 𝐬𝐩𝐚𝐜𝐞 •
E alla fine Etty ha completato a che la seconda scheda. Dire che voglio un biscotto sarebbe fals- no, non è vero: datemi tanti biscotti. Due schede complete, signori miei!
Comunque valgono le stesse identiche cose che avevo scritto anche nella scheda di Satoshi:
- per le relazioni c'è sempre tempo per aggiungere quelle che Michiyo può avere con altri personaggi, non è che se non ho scritto il nome del vostro oc, Michiyo non vi parlerà mai più in tutta la sua esistenza.
Comunque aspetto l'opinione di -scylla e appost.
𝐓𝐚𝐠 𝐭𝐚𝐭𝐭𝐢𝐜𝐢:
s-salem; Corvus_Lestrange27; TAMVMO; -marquis; Green_wood04; shoganay; -sandprince; NeigeKarma; _thecryofMadness; -lycxris; grey_shelby
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