ʟᴀ ғᴏɴᴛᴇ ᴅᴇʟʟ'ᴇǫᴜɪʟɪʙʀɪᴏ | ᴀʀᴛᴇᴍɪs

Ruolo: Vice Comandante della Ribellione.
Se qualche anno prima le si sarebbe detto che avrebbe preso parte alla ribellione contro il Regno di Coralius, probabilmente avrebbe riso. Una risata divertita dalla scemata appena ascoltata: sicuramente avevano sbagliato persona. Artemis ha sempre creduto di aver un destino già scritto, segnato, e di conseguenza si è arresa a quello che tutti le avevano più e più volte ripetuto: lei avrebbe seguito gli ordini di chi le era superiore, non si sarebbe mai dovuta ribellare e sarebbe stata ampiamente ricompensata per la sua buona condotta. Non tutti nascono nella condizione di decidere cosa fare della propria esistenza, no? Ma non soffermiamoci su queste cose, limitiamoci a parlare di quello che effettivamente serve: Artemis ricopre il ruolo di Vice Comandante per non sa ancora bene quale motivo: lei continua a dire di non essere mai stata la persona più adatta a tale ruolo, riteneva che ricoprire tale posizione sarebbe stato un gran peso, dopotutto aveva eseguito ordini tutta la vita e iniziare ad impartirli tutto d'un tratto sarebbe stato strano. Eppure è stato quel suo innato istinto materno che le ha permesso di venir apprezzata dai ribelli. Non credeva nemmeno di essere in grado di proporre piani sensati, forse aveva troppa poca stima in sé stessa, ma si era completamente dimenticata di aver sempre vissuto grazie alle proprie abilità fino a quel momento e che le bastava continuare come aveva sempre fatto: per lei, il ruolo di vice comandante è quello di un genitore alle prese con un gruppo di bambini; ha cercato di dimostrarsi disponibile e amichevole, fino a quando è diventata a tutti gli effetti quello che voleva essere per i ribelli: una delle guide, qualcuno a cui chiedere aiuto quando serve o a cui affidare la propria vita. Difendere la propria grande famiglia, quella dei ribelli, è diventata l'unica ragione di vita: basandosi su questo, ella svolge i propri doveri dando sempre il massimo, per non deludere nessuno. In qualità di vice comandante ella si occupa principalmente di suggerire ai superiori idee migliori, strategie o piani da utilizzare: gli incarichi che ricopre possono variare dal semplice suggerire, al supportare in combattimento qualcuno, persino a compiere missioni in solitario per conto del principe. Deve sempre badare al bene dei ribelli, ne è ben consapevole e per questo motivo tende sempre a suggerire mosse che comportino il minor numero di vittime possibile. Non sopporterebbe vedere la propria famiglia morire, sarebbe un bruttissimo colpo.
Ma come è arrivata Artemis a ricoprire una carica tanto importante? Dire che abbia compiuto imprese eroiche sarebbe esagerato, all'inizio era semplicemente un membro comune dei ribelli, che aveva scelto di scappare dalla propria vita aiutando alcuni di loro che erano stati messi spalle al muro da alcune guardie nella città in cui abitava. Avendo scelto di aiutarli fu costretta a scappare con loro, oppure avrebbe dovuto accettare la severa punizione del regnante della città, punizione che sicuramente avrebbe comportato la morte. Non è una codarda, lei stessa ha sempre saputo che sarebbe potuta essere arrestata e uccisa, ma da poco era entrata a contatto con gli ideali della resistenza e ne era rimasta quasi affascinata, come se fosse qualcosa di esotico e curioso. Aveva deciso che quegli ideali sarebbero diventati anche i suoi, che non voleva più vivere in un mondo corrotto e violento nei confronti dei più deboli. Ci impiegò un po' a guadagnarsi la fiducia del principe e a venir nominata vice comandante, tutto fu grazie alle informazioni da lei divulgate, al suo aiuto in numerosi attacchi e alle suoi piani imorovvisati ma sorprendentemente efficaci. Per lei il suo attuale ruolo è importantissimo, darebbe la vita per la causa in cui crede e per la ribellione: è convinta di star combattendo dalla parte giusta e non cambierà idea molto facilmente.

Specializzazione: Operazioni furtive.
Artemis è specializzata in quello che noi definiremmo "stealth" (azione furtiva): ella agisce nell'ombra, rimane nascosta agli occhi del nemico e colpisce per prima, mortalmente, spesso alle spalle. Può essere visto come un metodo di combattimento disonorevole, ma in realtà è per lei quello più conveniente: non ha un fisico adatto a combattimenti corpo a corpo diretti, seppur sia in grado di sostenerli preferisce evitarli, e di conseguenza tende a usare tecniche più subdole e scaltre. È cresciuta con questi metodi di combattimento, li ha perfezionati e messi al servizio dei ribelli. Spesso agisce come supporto, seguendo dall'alto le operazioni e agendo se la situazione prende una piega negativa, attaccando il nemico quando meno se lo aspetta, inoltre è possibile che si occupi persino di ottenere oggetti o documenti utili senza farsi notare. Ha sempre avuto un passo felpato e un comportamento quasi felino, questo è innegabile, ed essendone a conoscenza ha proposto di sfruttare ciò che sa fare meglio: le operazioni furtive.
Prima di diventare il vice comandante, ella era un sicario/mercenario: lavorava su commissione ed eliminava target, lasciava minacce, intimidiva e derubava. Molte persone hanno provato a commissionarle opere di questi tipi, ma ella aveva ordini che andavano ben oltre il denaro: doveva servire solamente una persona, rifiutando qualsiasi paga, qualsiasi fosse il prezzo. La sua lealtà era dovuta, le diceva il committente: sosteneva di averle dato tutto, di averla cresciuta e di averle trovato un posto nella società altolocata in cambio dei suoi servigi. Se prima ci aveva creduto, dopo un po' si era sentita stanca di essere la pedina di un uomo tanto vile e crudele.

Regione di Provenienza: Lux.
Artemis è nata a Lux, precisamente nella città di Freyhall. Se fosse nata in un periodo di pace probabilmente le sarebbe piaciuto come luogo, non si stava male, soprattutto se vivevi con una famiglia nobile. Essendo però nata e cresciuta in una situazione complicata, in una regione che aveva subito parecchio le influenze di Coralius, Artemis non può dire di apprezzare il mondo in cui ha vissuto. Più che altro disprezza le persone che abitano la sua regione, coloro che sono sopravvissuti e si credono i padroni di chiunque, maltrattando i deboli e sfruttando i poveri. Chi non può difendersi non è in grado di reagire, chi lo può fare teme ritorsioni e chi ha il potere lo sfrutta a proprio vantaggio, spremendo il popolo più che può. Atti vili e inaccettabili, Artemis ha vissuto troppo a lungo in quel luogo spregevole e privo di umanità: certo, all'inizio era anche lei di parte e si interessava poco degli altri, le importava solo sopravvivere, ma poi ha visto con i propri occhi come venivano trattate le persone e ha deciso che lei, che tra tutti si meritava di meno di vivere una vita agiata, non avrebbe accettato di star in quel luogo ancora a lungo.
Fortunatamente riuscì a scappare, finendo per trasferirsi alla base dei ribelli.
Dire che rappresenti la nobiltà di Lux è un grande errore, soprattutto se si tiene alla propria vita: ella odia con tutta sé stessa la corruzione e la viltà di quel luogo. Non si è mai comportata in modo saccente, pretendendo dagli altri qualsiasi cosa: ha sempre tenuto un comportamento umile, anche quando viveva nella casa di un nobile, ricordandosi di quanto lei in realtà non dovesse stare lì.

Nome: Cherlindrea Artemis.
Il nome Cherlindrea è composto a sua volta da tre parole, tre nomi: Cheryl, Linda e Andrea. Il nome Cherlindrea non è nemmeno il suo nome di battesimo: quando è nata sua madre aveva deciso per lei un nome più corto e che cominciava per A, ma di cui lei non ha memoria; il suo attuale nome è frutto della decisione del padre, dell'uomo che l'ha cresciuta e allevata. Parliamo con ordine, però, ed analizziamo il significato del nome, parte per parte. Il nome Cheryl deriva da un termine francese usato anche attualmente, cherie, che significa "caro", riferito ad una persona a cui si è affezionati. Il nome Linda, invece, può essere inteso in due modi: se accostato all'etimologia italiana contemporanea assume il significato di "pulita", "splendente"; se si considera l'origine spagnola allora significa "graziosa" o "bella". L'ultimo nome che compone Cherlindrea è Andrea, di origine greca, proveniente dal nome proprio greco Ἀνδρέας (Andréas), composto dal sostantivo ἀνήρ (anḗr), il cui genitivo è ἀνδρός  (andrós), il cui significato indica l'uomo con riferimento alla sua mascolinità. Il nome viene ricondotto anche ad ἀνδρεία (andréia), termine correlato che indica "forza", "valore", "coraggio", "virilità", "mascolinità". In generale il nome Cherlindrea potrebbe avere il significato di "uomo caro e bello" oppure "valore caro e bello". Ovviamente io preferirei ritenere più corretto il secondo significato, poiché Cherlindrea è una donna, ma potete fare come volete. Come già detto, questo è il nome usato dalla ragazza fino a quando ha deciso di abbandonare la propria vita per unirsi alle forze del Principe e contrastare Coralius, lottando per un mondo di pace. Da quel momento ha cambiato il modo con cui voleva essere chiamata, per dimenticare la propria precedente vita.
Passiamo ad Artemis: questo è in realtà il modo con cui le persone erano soliti riferirsi a lei mentre indossava le vesti del sicario. Come nome riprende chiaramente quello di Artemide, la dea greca della Luna e della caccia, sorella gemella di Apollo, divinità greca. L'origine del nome è incerta, ma vi sono delle ipotesi: potrebbe essersi originato dai termini greci αρτεμης (artemês, "sicuro", "salvo") o αρτεμια (artemia, "ripresa", "recupero"), entrambi provenienti da ἄρτιος (artios, "completo", "perfetto", "sano"); oppure dal termine greco αρταμος (artamos, "macellaio"); ma anche da ἄρκτος (árktos, "orso"); ancora dall'espressione greca ἀήρ τέμνειν (āḗr témnein), "tagliare l'aria", in riferimento allo scoccare delle frecce. Ormai ella usa soltanto questo nome, ritenendolo anche molto più bello rispetto a quello originale. Da tanto non viene chiamata Cherlindrea, quasi nessuno dei ribelli è a conoscenza di questo suo nome e a lei va benissimo essere chiamata Artemis.

Cognome: Egon.
Il cognome Egon ha origine come nome proprio, il nome Egon, di origine germanica. È un nome proveniente dall'alto tedesco, derivato dall'elemento germanico "eg", il cui significato è "punta di spada". Ha la stessa etimologia dei nomi Egberto ed Eccardo. Artemis non avrebbe portato un cognome, in realtà: era la figlia illegittima del capocasata degli Egon, famiglia nobile di Freyhall, e sua madre era un'umile serva nel palazzo dell'uomo. Come la maggior parte delle persone umili, ella non portava un cognome, e sua figlia, non legittimata, non ne avrebbe avuto uno. Invece Artemis fu legittimata, in seguito all'improvvisa morte della madre biologica: Lord Egon, col consenso della moglie, prese sotto la sua ala la bambina, convinto che sarebbe diventata una sua utile pedina nei giochi di potere propri dei nobili. Artemis, quindi, porta il cognome di Egon, seppur si rifiuti di usarlo: ella disprezza la propria famiglia, le persone che l'anno istruita e cresciuta. L'hanno sfruttata e hanno abusato del loro potere per maltrattare i deboli ed eliminare gli avversari, lei ritiene di non voler portare il cognome di quelle persone orribili.

Età: 28 anni.
Artemis ha ormai ventotto anni: non si direbbe dato il suo aspetto giovanile e delicato, eppure ormai è vicina ai trent'anni. La ragazza è nata in una tiepida mattina, una giornata che lei stessa spesso ignora e dimentica di festeggiare, come se avesse totalmente perso ogni suo significato, dopotutto di sua madre non ha alcun ricordo, nemmeno la voce. Non festeggia gli anni da molto, si limita a mangiare qualcosa di dolcee basta, cercando tranquillità e silenzio per ricordare quando ancora era troppo ingenua per capire come venisse sfruttata e apprezzasse soffiare sulle candeline. Metaforicamente parlando ovviamente, non so se esistessero già le candeline in questo universo, forse? Boh. 

Razza: Umana.

Aspetto: Wlop- Lenia (ghostblade)
Un'affascinante donna, ecco quello che una persona vede posando il proprio sguardo su Artemis: una figura di bassa statura, non supera i 165 centimetri d'altezza, ma seppur sia una giovane tanto bassa ella non ha mai trovato niente da ridire, limitandosi a sopportare quel minuto corpicino generato dal grembo di una madre mai conosciuta.
Vorrebbe dire di avere i tratti di quella donna, quella figura misteriosa i cui ricordi sono svaniti da tempo, ma i suoi lineamenti, i colori dei capelli e degli occhi sono quelli del padre, ella è dannatamente simile all'uomo che tanto disprezza, ricordandole ogni volta che si guarda allo specchio, che un giorno, prima o poi, il suo passato la verrà a cercare. È la copia femminile dell'uomo che ha tanto odiato, ma purtroppo non può fare niente se non accettarsi, cosa che fa a fatica. Ha un fisico snello, atletico, allenato a sopportare difficoltà di ogni genere e a sostenere scontri mortali, ella è una macchina da guerra costruita pezzo per pezzo nel corso della sua vita. Eppure è proprio questo a renderla tanto ammaliante, il suo innocente corpo femminile, dai colori tanto contrastanti, appartiene ad una persona dai forti valori e dalle eccezionali doti combattive: ella è una trappola mortale, la sua è bellezza letale e- per sua sfortuna- le è stato insegnato a farne uso fin da subito. Sfruttare le doti donate dalla natura, il suo bel faccino dai lineamenti dolci e allungati, il suo corpo dalle forme eleganti ma non troppo formose né provocanti, anche se ella tende ad indossare abiti che creano l'effetto opposto, perché le risultano più facili i movimenti. La carnagione pallida della ragazza non è dovuta ad una scarsa cura del proprio corpo ma a tratti genetici, le risulta difficile abbronzarsi, ma comunque la carnagione risulta ancora più chiara a contrasto col vivace colore dei capelli. Un rosso acceso, fuoco, domina la vista appena si posa lo sguardo sulla sua chioma, lunghi capelli lisci, lasciati sciolti, le ricadono sulle spalle; spesso si fa delle trecce laterali, altre volte no, dopotutto non le interessa più di tanto apparire perfetta, risulta già abbastanza affascinante così. Senza contare i suoi occhi, attraenti rubini le brillano al posto degli occhi, lasciando sempre trasparire una serietà quasi innaturale per una donna affettuosa e protettiva quanto Artemis. Eppure sono gli occhi di una persona che ne ha passate parecchio, nella sua vita. Le delicate labbra rosee, invece, sempre piegate in un piacevole sorrisetto furbo, sembrano dimostrare tutt'altro, il modo in cui lei si diverte, infastidendo amichevolmente quelli che lei sa essere facilmente irritabili. La donna indossa parecchi gioielli argentati: bracciali nascosti sotto ai vestiti, anelli, collane, ornamenti che tiene attorno alle orecchie come quelli elfici.. sono tutti oggetti che per lei hanno un valore affettivo, raccolti nel corso della sua vita.

Ideali: "La famiglia non si abbandona"
Una frase scontata, abbastanza banale, eppure per Artemis è importantissima. Ha realizzato di non aver mai avuto una vera famiglia quando ha visto i ribelli collaborare tra loro in modo tanto affiatato, come una grande famiglia. All'inizio era confusa, non sapeva bene come comportarsi tra tutte quelle persone che andavano d'accordo così bene, lei invece non sapeva bene cosa fare, era un po' impacciata, non era abituata a persone che un minimo ci tenessero sul serio a lei. Ha iniziato a vivere circondata da persone che lottavano per la libertà, ha conosciuto ribelli con cui ha stretto ottimi e profondi legami d'amicizia, ha incontrato persone che senza sapere chi lei fosse le porgevano la mano sorridendo e lentamente è cambiata. I ribelli sono la sua famiglia, una vera grande famiglia, e lei è decisa a non lasciare indietro nessuno della sua famiglia (sì, Dom Torretto versione femminile). Ella si impone dei limiti in qualsiasi cosa faccia, in modo da essere sempre in grado di tornare indietro e salvare più persone possibile poiché per lei una vita vale molto più di molte altre cose. Certo, è in guerra e sa bene che qualcuno prima o poi morirà, ma lei è decisa a salvare più persone possibile, perché solo così adempierà bene i propri doveri e sarà in grado di vivere e andare avanti con la coscienza pulita.
Un'altra filosofia di vita di Artemis è che è impossibile non sporcarsi le mani. In un mondo così brutale e crudele, pieno di corruzione e viltà, per una persona di sani principi come lei è impossibile portare avanti una rivoluzione senza sporcarsi le mani e commettere azioni anche non propriamente onorevoli, dopotutto parliamo di un'ex sicario. Seppur sappia di non essere una "brava persona", perché nella sua vita ha commesso molti atti che affermano il contrario, ella cerca di non portare nessuno sulla sua strada: preferisce fare lei il lavoro sporco di tutti, così solo una persona dovrà portarne le conseguenze e non di più.

Carattere:
Artemis è cambiata molto nel corso degli anni, ha sviluppato una mente matura e adulta e l'ingenuità tipoca dei giovani in lei è del tutto assente, dopotutto ha vissuto situazioni che le hanno fatto comprendere quanto questo mondo in cui vive non sia fatto per persone innocenti.
Artemis è diventata una donna molto forte caratterialmente, fin da piccola ha sempre avuto un forte spirito combattivo e d'iniziativa, anche se era costretta a sottostare agli ordini o alle imposizioni da parte della famiglia, principalmente del padre, a cui faceva comodo sfruttare quel sentimento di redenzione che era molto forte in lei: voleva farsi riconoscere come parte della famiglia, voleva trovare un posto per sé e dimostrare il suo valore, anche se figlia illegittima. Fortunatamente ha compreso i propri errori e ha capito che farsi sfruttare non le avrebbe permesso di farsi accettare, l'avrebbero usata fino a quando sarebbe stata utile e abbandonata una volta concluse tutte le sue missioni. Ad essere onesti, il carattere della giovane non le ha reso la vita facile, ma allo stesso tempo è stato ciò che le ha permesso di rialzarsi sempre e andare avanti, senza voltarsi indietro. Seppur volesse farsi accettare, aveva il principio di non cambiare per gli altri, rimanere sè stessa, cosa che le ha portato difficoltà quando aveva a che fare con altre persone altolocate, che magari non vedevano di buon occhio il suo carattere forte e indipendente.
Seppur sia ormai cresciuta, è solita non accettare troppe critiche, ad eccezione di quelle costruttive, essendo una donna molto più testarda e orgogliosa di quanto non sembri, tanto che anche la sua famiglia più volte ha dovuto costringerla a fare certe cose o a cambiare dei suoi atteggiamenti. Ora, essendo libera di fare ciò che vuole, non ha intenzione di venir criticata in alcun modo, soprattutto da qualcuno che la sottovaluta in qualità di donna (sì, Dirmaìd, è una frecciatina a te) o per la sua origine, quei pochi che la sanno. Seppur sia una di quelle persone che iniziano un lavoro e lo finiscono, senza interrompersi, cercando di dare il meglio di sè, è perfettamente capace, se innervosita, di lasciare tutto a metà per pura ripicca. Non è vendicativa, nemmeno rancorosa, semplicemente è facilmente irritabile. Ha un carattere particolare, basato quasi totalmente sulla sua indipendenza e sulla sua forza, dopotutto vive in un mondo in cui chi non la pensa col governo di Coralius viene eliminato e lei ha deciso di lottare contro questi soprusi e violenze, decisamente attivamente, essendo una ragazza molto più agguerrita di quanto non sembri. Ha sempre avuto un aspetto molto innocente e innocuo, pochi avrebbero potuto credere che dietro a quell'apparenza leggiadra e femminile si nascondesse un'esperta assassina. In realtà spesso non si presenta nemmeno come vice-comandante dei ribelli, giusto per vedere come le persone si comportano con lei.
Inoltrr, per quanto sia capace di sembrare rispettosa ed educata, come le è stato insegnato, è perfettamente capace di lasciar perdere onorifici e regole comportamentali, finendo per comportarsi come una rozza paesana, anche se spesso evita tali comportamenti, preferendo dare l'esempio di una persona dal comportamento pacato e corretto verso tutti.
Come già detto in tutte le salse, è una donna indipendente, non accetta quasi mai aiuto, ma è sempre disposta a darlo: chiunque si trovi in difficoltà diventa automaticamente una persona a cui lei deve prestare attenzione, spendendo tempo per trovare una soluzione sensata e per supportare moralmente queste persone. Per lei è importante che il morale rimanga alto e che ci sia una figura a cui chiedere aiuto nel bisogno, ed è disponibile ad essere lei questo punto di riferimento. La sua serietà è in parte solo una facciata, ella è una ragazza molto calma e sorridente, affettuosa e attenta nei confronti di tutti quelli che se lo meritano, dopotutto lei si vede più come la mamma dei ribelli, come colei che si deve prendere cura di tutti indiscriminatamente.
Ha comunque un aspetto innocente, molto calmo, ma in realtà lo è meno di quello che sembra: è molto cinica, fredda e acida nei confronti di non rispetta la sua persona e gli altri e sopratutto sa essere molto più crudele di quanto non ci si possa immaginare, dopotutto le è stato insegnato a non avere pietà e lei, purtroppo, tende ad essere più spietata di quanto dovrebbe, in missione.
È molto intelligente, ha una grandissima memoria e un'ottima capacità di comunicazione, riuscendosi ad esprimere sempre al meglio. È in grado di agire molto velocemente, ha riflessi rapidi ed è sempre in grado di trovare una soluzione ai problemi, rimanendo sempre allerta, anche quando si è alla base. Dopotutto lei deve difendere tutti e sempre, per le madri non c'è mai riposo! È comunque una ragazza che non parla molto di sé, misteriosa per certi versi, e diffidente nei confronti degli estranei, preferendo tenere per sé tutto ciò che riguarda il suo passato, dopotutto prima supportava il governo di Coralius assieme alla sua famiglia, ironico, no?Sa essere aggressiva, molto, sia verbalmente che fisicamente e risponde sempre a tono, neanche con i colleghi si risparmia commenti cinici e freddi, se servono. Ha un senso del dovere estremamente rigido, ella ha più volte ammesso che vedere una persona bisognosa e non aiutarla sarebbe una cosa inaccettabile e per questo non può fare a meno di soccorrere chi ne ha bisogno.

Storia:
Artemis, o meglio, Cherlindrea nacque in una tiepida mattina, probabilmente se avesse avuto accanto a sé la figura materna che le ha donato la vita avrebbe saputo di più sulla propria nascita, eppure quello che conosce è tutto ciò che le è stato detto dal padre. Sua madre, quella biologica, si chiamava Cora, o qualcosa di simile, così l'aveva chiamata suo padre quell'unica volta in cui ne aveva parlato in sua presenza. Cora lavorava nella casa di Lord Egon, il cui nome è Jaheem, da quanto le è stato detto: era una donna di umili origini, ma che si era guadagnata un posto nella servitù grazie al suo lavoro sodo. Ella non puntava a niente, voleva mantenere sè e la sua famiglia, inoltre da quanto è stato raccontato a Cherlindrea era giovane e bella. Avrebbe voluto avere qualche tratto in più simile a sua madre, invece la sorte l'ha costretta ad assomigliare ad una delle persone più spregevoli che conosca. Lord Egon non parla mai di Cora, anche se sua moglie Dihana l'ha definita "una delle varie scappatelle del marito", lasciando intuire come questo l'avesse convinta a giacere con lui una notte in cambio di qualche favore, poiché tra i due non vi era alcun legame sentimentale. In poche parole, Cora rimase incinta e quando partorì la figlia, inizialmente non seppe che fare, così chiese suggerimento ad un'altra ragazza della servitù, dopotutto era giovane e quella era la prima figlia che aveva, non essendo nemmeno sposata le veniva difficile mantenere tutta la sua famiglia e la figlia. Come già detto, Cora morì casualmente, improvvisamente, anche se Cherlindrea è convinta della colpevolezza di Dihana, la quale si sarebbe vendicata del tradimento del marito uccidendo una delle sue amanti e prendendo la figlia come se fosse sua. Una dinamica particolare: una nobildonna che adotta la figlia illegittima del marito per ripicca di uno dei suoi tradimenti. Per l'uomo non è mai stato un problema anzi, la fin da subito sfruttato la situazione a suo vantaggio.
Cherlindrea crebbe nella famiglia del padre, circondata da un fratello maggiore e due minori, che le ronzavano sempre attorno, sia per controllarla che per tenerla d'occhio. Le fu insegnato il galateo, come comportarsi con gli altri nobili, fu istruita a dovere, ma allo stesso tempo le insegnarono a duellare, a combattere. A otto anni già era in grado di eseguire ottime mosse ginniche, che presto avrebbe associato all'uso di spada e pugnali, appena avrebbe raggiunto l'età adatta per impugnare le armi. Agli occhi di tutti lei era l'unica figlia della famiglia, probabilmente si sarebbe dovuta anche sposare con qualche altro nobile, prima o poi, ma fino ad allora il padre avrebbe fatto di tutto per crescere una ragazza utile ai suoi scopi.
Alternava momenti di gioco con altre bambine a pesanti addestramenti e allenamenti, mascherati come lezioni di lettura e scrittura, cose che era in grado di fare da un po'. I fratelli, che all'inizio la tenevano sempre d'occhio, in modo quasi protettivo, col tempo avevano iniziato anche a temere la sorella per le sue doti in combattimento, anche se sapevano che ella non avrebbe mai puntato loro una spada, essendo parte della famiglia.
Ma lei non era veramente parte di quella famiglia, non è vero? Cherlindrea voleva farne parte, avere qualcuno a cui voler bene e da amare, ma non si sentiva parte di un nucleo familiare in cui tutti ricevevano lo stesso affetto: Dihana, sua madre, la guardava in quanto unica figlia, seppur non l'avesse partorita lei, e ciò si notava nel suo sguardo tagliente; il padre, invece, si interessava a lei solo in quanto utile ai suoi piani. A sedici anni era perfettamente in grado si uccidere una persona: seppur sembrasse sempre una fanciulla elegante ed educata, su ordine del padre, nell'ombra andava ad eliminare i suoi avversari, lasciandosi alle spalle una scia di sangue che col tempo sarebbe solo aumentata.
Viveva una vita doppia: da una parte la nobile ragazza che trascorreva le sue giornate a dilettarsi nella lettura e nel dipinto, dall'altra parte vi era la spietata assassina che agiva nell'ombra, un felino incontrastabile, una cacciatrice che non mancava mai il bersaglio.
Al padre tutto ciò fece molto piacere: la figlia eseguiva i suoi ordini senza mai dubitare di lui, i suoi nemici piano a piano si riducevano di numero e la sua vita era sempre più tranquilla.
Gli anni passavano così, alternando momenti di quiete a omicidi, situazioni non proprio piacevoli per la ragazza (più volte per avvicinarsi ad un bersaglio aveva dovuto far uso del proprio corpo al meglio, rischiando anche situazioni a dir poco spiacevoli), ma alla fine tutto finiva sempre per il meglio e i bersagli venivano eliminati. Ed ecco che suo padre le rivelò la dura verità: si sarebbe dovuta sposare, prima o poi. Lei era uno spirito libero- relativamente- e già aveva iniziato a non voler seguire ogni ordine datole dal padre, ma questo non volle sentir alcuna protesta e la costrinse ad accettare il fidanzamento con un giovane di un'altra famiglia nobile, un mezz'elfo che a lei stava anche antipatico, a dirla tutta. All'inizio si rifiutava di uscirci, di mostrarsi in pubblico con lui o di condividere la stessa stanza- anche se magari era solo un salotto-, ma alla fine fu costretta a lasciar perdere queste sue pretese di libertà. La relazione durò fino a quando Artemis decise di scappare con la ribellione, lasciandosi alle spalle l'uomo che avrebbe dovuto sposare a breve.
Aveva infatti osservato una spia ribelle che si trovava tra i nobili passare informazioni a due suoi collaboratori, che a loro volta erano corsi subito a passare quanto riferito ad altri, ma erano stati fermati e messi spalle al muro da delle guardie della città, fedeli, ovviamente, al governo di Coralius.
Ella già da qualche tempo aveva sentito parlare della ribellione e di quello per cui combattevano, si era lasciata ammaliare dai loro obbiettivi ed ideali e senza pensarci due volte era scesa dal tetto su cui si trovava ed era saltata addosso alle guardie, uccidendole, per permettere ai ribelli di fuggire. Questi, sorpresi, all'inizio erano scappati via, accompagnati da lei, giusto per poter raggiungere sani e salvi i collaboratori, ma alla fine le chiesero di rimanere con loro e aiutarli. Artemis chiese del tempo per pensarci e tornata a casa ci ragionò su: all'inizio non sembrava propensa ad accettare, ma bisogna ringraziare l'ultima grande lite col "fidanzato" e promesso sposo che le fece cambiare idea. Non voleva dover seguire altri ordini, era stanca e la sola idea di sposare una persona talmente approfittatrice le faceva schifo, inoltre non voleva più dover sopportare il tocco di quell'uomo, o mezz'elfo, come volete voi. Le veniva la pelle d'oca al solo pensiero di dover passare il resto della propria vita con una persona che si permetteva di alzare le mani su di lei quando dissentiva. Scelse di scappare, di unirsi ai ribelli e di dimenticarsi di tutte quelle persone che si erano approfittate di lei fino a quel momento: decise di vivere per sè stessa- anche se finì a vivere per la sua nuova famiglia, i ribelli.

Abilità:
Furtività.
Artemis ha i passi felpati come quelli dei gatti, quando vuole è difficile riuscire a sentire il rumore che annuncia la propria presenza. Ha appreso come camminare senza farsi sentire negli anni, insegnatole prima dal padre e poi perfezionatolo da solo, in modo da adattarsi alle situazioni. In generale il suo passo è leggero, anche camminando normalmente, molte volte, non annuncia la propria presenza col suono delle proprie scarpe sul terreno, le viene involontario.
Uso di armi bianche.
Ella ha appreso le arti della scherma dall'istruttore assunto dal padre per addestrarla: è in grado di combattere con la maggior parte delle armi bianche, cioè quelle che provocano ferite per mezzo di punte, forme contundenti e lame. Preferisce far uso di pugnali di piccole dimensioni oppure di una spada, ma se le lasci anche una mazza o un'ascia ci mette poco ad adattarsi.
Strategia.
È sempre stata una ragazza molto intelligente, abile a ragionare: essendo esperta in quello che fa ha iniziato anche ad apprendere il modo in cui gli altri tendono a reagire, suggerendo su queste basi comportamenti e mosse da tenere a mente. Non si direbbe un genio strategico, non ha mai avuto a che fare con eserciti prima di diventare vice-comandante, ma è cosciente di avere un minimo di furbizia.
Manualità.
È un'abilità non utile in combattimento, ma le piace riparare gli oggetti che si rompono: ha sempre trovato rilassante prendersi del tempo e affilare le lame delle spade, intagliare il legno, costruire piccoli oggetti. Per lei è così, è brava in questi innocui lavoretti, anche a lavorare a maglia se volete saperlo- anche se non la vedrete mai fare una cosa simile.
Improvvisazione.
Questo funziona sia con le scuse da tirare fuori che con le scelte da fare: ha una velocità di ragionamento molto elevata e questo le permette di saper scegliere e agire molto in fretta, limitando il più possibile perdite di tempo. Si è salvata molte volte in extremis, ma è certa di poter contare su questa sua abilità.

Punti deboli:
Forza Fisica.
Ha un corpo minuto, non adatto a sopportare pesanti sforzi fisici. Per quanto ella ritenga di essere abbastanza forte per qualsiasi cosa, è innegabile che i pesi non siano il suo forte: sollevare oggetti il cui peso non è da poco le risulterà difficile, finendo per andare a chiedere aiuto a qualcuno che non la prenderebbe in giro per questa sua mancanza.
Scarsa valutazione della propria vita.
Artemis ha questo piccolo problema: ritiene la vita degli altri importantissima, ma spesso si dimentica di considerare la propria vita sul loro stesso piano. Credendo di essere la madre di una famiglia molto numerosa, ella pretende che gli gli stiano attenti alla loro salute, ma è la prima a mettere in gioco la propria per i più insignificanti dettagli.
I contatti fisici improvvisi.
Non tutti riescono a sfuggire al proprio passato: ella era una fanciulla che faceva parte di una famiglia nobile, ma allo stesso tempo doveva rispettare gli ordini del padre. Più volte questo le ha ordinato di mettere in atto piani che non comprendevano l'eliminazione istantanea, ma l'acquisizione di informazioni importanti. In poche parole sì, per dirlo gentilmente la lasciava a delle persone, lei li distraeva e prendeva ciò che il padre voleva. Purtroppo ha ricordi di momenti poco piacevoli, tocchi improvvisi le ricordano quelle situazioni al limite dello stupro e non vuole pensarci più di tanto, anche se le viene involontario ritrarsi al tocco delle persone, purché sia improvviso.
Iperprotettività.
Le persone a cui tiene particolarmente sono soggette ad un suo quasi totale controllo: ha paura che queste si facciano male, vengano ferite o uccise. Certo, non vieterà mai a nessuno di andare a cacciare se vuole, ma sarebbe capace di rifiutare la partecipazione ad una missione a qualcuno, solo per paura che si ferisca. Inoltre quando succede che una delle persone a lei care rimanga a terra, ella perde il controllo e finisce per esagerare, andando oltre all'onorevole limite che si è sempre posta.

Culto: Culto di Luxra.
In realtà Artemis è stata devota a Luxra solo nella sua adolescenza, quando ancora non aveva le idee ben chiare ed era facilmente influenzabile: la famiglia in cui viveva l'ha sempre di più avvicinata a tale culto, credendo che l'avrebbero persino convinta ad unirsi a loro nel lato "malato" ed estemista dei fedeli. Ella, però, quando ha iniziato a ragionare con la propria testa e si è svincolata dall'influenza della famiglia adottiva, ha iniziato a comprendere quanto quel culto fosse angosciante. Non ha abbandonato, stranamente, la divinità in cui aveva creduto per tutta la vita: seppur ritenesse di dover prendere le distanze dal gruppo estremista di cui aveva fatto parte, la ragazza si limitò a iniziare a comprendere il punto di vista dei meno estremisti, che vedeva la violenza e la guerra come inevitabile anche per la pace. Dopotutto lei combatte e uccide per portare finalmente pace nelle regioni, non potrebbe negare questa visione del mondo.

Conoscenze:
- Dirmaìd.  {-Biskj}
Il suo collega, così dovrebbe essere definito quello che lei chiama "un cucciolone aggressivo". Si diverte ad attaccar briga con lui, ad infastidirlo, ma amichevolmente, dopotutto ella tiene molto alle persone a lei vicine, anche se queste non ricambiano le sue attenzioni. Per lei è normale litigare con lui, discutere, ma è tranquillissima del fatto che egli sappia dell'attenzione che ella gli dà. Per il resto, preferirebbe parlasse con meno ringhi, purtroppo il dizionario di "Grr" non la aiuta più di tanto.
- Elóy. {-marquis}
Lo ha conosciuto al campo dei ribelli, esattamente come ogni persona che lei ritenga di valore. Artemis vede Elóy come uno dei suoi tanti ed innumerevoli bambini- come sappiamo ella è si considera la mamma di tutti, qualsiasi sia la loro età- e ci tiene, ritenendo adorabile il fatto che anche lui sembri apprezzare il suo comportamento affettuoso. Non è raro che ella, anche improvvisamente, gli si avvicini e lo saluti con energia, anche cercando di pattarlo, giusto per farsi sentire vicina.
- Ailis. {Corvus_Lestrange27}
Ella è la sua "bambina", Ailis per Artemis è una delle persone che si meritano più abbracci di questo mondo. Ci tiene a lei e fa sempre di tutto per aiutarla, anche quando magari non serve, ma per lei è importante che queste piccole dimostrazioni d'affetto vengano accettate.

Curiosità:
È totalmente negata nel ballo.
Seppur sia cresciuta in un ambiente elegante e con severe regole, Artemis non è mai riuscita ad apprendere come danzare propriamente: sarà che non le è mai interessato o sarà che è qualcosa in cui è del tutto negata, fattostà che chiederle di ballare è un modo più carino per dichiarare di volersi far distruggere i piedi. Certo, non le manca la grazia, quello che le manca è la capacità di eseguire i passi con fluidità e senza rischiare di azzoppare il compagno di ballo. In poche parole: non chiedetele di danzare, lei rifiuterebbe in ogni caso.
Cucina.
Le piace prendersi del tempo per sé stessa e provare a sperimentare ricette nuove, suggeritele dalle persone che incontra. È cresciuta senza mai mettere piede in cucina, se non per andare a chiedere qualcosa da sgranocchiare, e ora che vive da sola come ribelle ha iniziato a trovare interessante la cucina. Ogni tanto quando è nervosa si mette a cucinare qualcosa che le piaccia, in modo da potersi godere la tranquillità mangiando i propri piatti preferiti, altre volte cucina quello che piace agli altri per farli felici.
Pittura.
Ricorda che una volta, da piccola, le era stata messa davanti una tela e accanro dei colori e le era stato detto di disegnare. Da quel momento non è mai riuscita a smettere di dipingere, usando anche colori naturali. In cuor suo, Artemis si sente un'artista- anche l'omicidio è un'arte dopotutto-. Di solito ritrae soggetti inanimati, ma non è male nemmeno nei ritratti, anche se tende a non mostrarli, non essendo sicura di aver abbastanza autostima per farlo.

• 𝐄𝐭𝐭𝐲'𝐬 𝐬𝐩𝐚𝐜𝐞 •
Okay, finalmente ho finito la scheda per la roleplay di ITSxMExBITCH. Pardon se consegno solo ora ma non ho scuse lol.
Spero vada bene- se non va bene commetto seppuku.
Buona serata :D

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