Jungkook's pov.

Un lieve ghigno mi apparve sulle labbra.  Ho sempre pensato che se una persona é debole mentalmente dovrebbe diventare forte a livello fisico e così con il tempo sono diventato anch'io solo che la mia arroganza nei confronti di me stesso ha cominciato una volta che ero abbastanza forte esternamente di diventarlo anche mentalmente e allora ho deciso di proteggere la mia mente da una corazza di egoismo, orgoglio e arroganza di cui solo io so l'esistenza ma battermi a livello fisico é impossibile e quei mocciosi non possono nemmeno immaginarsi di cosa sono in grado. 

Che il gioco abbia inizio bastardi

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"Quindi? Non avete intenzione di parlare vero? Devo continuare?"  Gli tirai i capelli con forza mentre un fiotto di saliva usciva dalle sue labbra.

"Jungkook-io..."

 Un urlo si levò nella stanza

"Hyung?"

Yoongi's pov.

Non dovevo dirgli chi ero, non dovevo riferire una cosa simile ma ne ho abbastanza di Jungkook, mi  ha stizzito con quello sguardo e con quel carattere egoista ma il problema purtroppo é che in quel mio momento di rabbia gli ho detto qualcosa per cui avrei voluto che per sapere ciò avrebbe dovuto implorarmi. Ad ogni modo desideravo che anche lui mi prendesse a lavorare nella sua compagnia, lo desideravo. 

Se ci fosse stata Lisa mi avrebbe sicuramente aiutato... Mi manca tanto la mia sorellina mi manca davvero tantissimo e penso e ripenso ogni singolo giorno di aver veramente sbagliato ad aver lasciato tutto senza aver pensato a lei ma io ritornerò, ritornerò da lei.

Mi sistemai il cappello nero sulla testa del medesimo colore dei miei vestiti per poi entrare nella grande hall del cinema.

Mi tolsi le cuffie per poi avvicinarmi alla cassiera.

"Un biglietto per "Soul" "  Dissi freddo.

Gli occhi famelici della ragazza mi scrutarono il corpo per poi passare numerose volte con lo sguardo per lo scollo della camicia e le mie mani.

Stizzito la guardai per poi vedere il biglietto tra le sue mani.

"Solo se mi dai il tuo numero" Disse con un ghigno sulle labbra.

Afferrai con le mani il biglietto frettolosamente per poi entrare da una grande porta rossa e cercare con lo sguardo il mio posto. 85, 86 eccolo!

Mi piegai in due per poi passare tra i sedili e arrivare al mio per poi togliermi gli occhiali e sedermi appoggiando la schiena stanca ma mentre facevo ciò il mio sguardo venne stregato.

Dei capelli biondi all'apparenza morbidi come il cotone, una pelle liscia e setosa mi rapirono. Sembrava una bambola di porcellana solo che questa bambola era viva.

Sembrava piuttosto serio mentre seguiva il film, quasi immerso... Sembrava volesse dimenticare qualcosa. 

L'irrefrenabile voglia di avvicinarmici mi pervase ma mi frenai e realizzai che più che guardare il film avevo guardato per tutto il tempo il ragazzo misterioso.

Mentre rideva o mentre ritornava serio notavo sempre un senso di malinconia nei suoi occhi e nel linguaggio del suo corpo.

Sembrava un piccolo esserino indifeso e sentivo di avere una certa attrazione verso il suo corpo piccolo e minuto. 

Il film finì in fretta e il ragazzo si alzò dal proprio porto per poi dirigersi a falcate verso l'uscita.

Mi tremarono le gambe e una strana fitta nel basso ventre si fece sentire, non capivo cosa stette succedendo ma lo intercettai e senza pensare corsi raggiungendolo.

"Hey, ciao" Dissi camminando al suo fianco.

"Ciao, ci conosciamo?" Chiese senza fermarsi.

"Ehm no ma potremmo farlo" Sorrisi.

Si fermò "Ascolta io non sto passando un bel periodo e non sono in vena di appuntamenti o altro perché semplicemente non voglio quindi perfavore lasciami in pace" 

Aveva una voce fredda mentre parlava ma io di certo non avrei mollato.

Feci una piccola e breve corsa raggiungendolo "Nessuno ha detto che ti parlo per portarti a letto. Non possiamo nemmeno diventare amici?" Chiesi con più pazienza.

Si fermò. Evidentemente il senso di pentimento si era fatto strada in lui.

"Jimin" Mi porse la mano.

"Yoongi per gli amici Suga" Dissi stringendola. E solo allora mi accorsi del colore dei suoi occhi: grigio, tendente all'argento, sembrava stessero quasi brillando e io ne rimasi ammaliato. Non é da me lasciarmi coinvolgere nelle effusioni specialmente quando sono così superficiali ma questa volta dovevo ricredermi. La mia mano grande che avvolgeva la sua minuscola, liscia e morbida. Una scarica di vertigini mi si presentarono nel basso ventre, ingoiai a fatica la saliva per poi abbassare lo sguardo sulle nostre mani per poi lasciar andare la sua imprigionata dalla mia. 

"Allora... Yoongi ehm ti va un caffe?" Mi chiese gentilmente sorridendo.

"Certo" 

Jimin's pov.

Dopo la scomparsa di Taehyung sono stato costretto a raccontare il tutto a sua madre. Siamo andati dalla polizia ma ancora non sapiamo niente di niente e ogni giorno all'idea di cosa potrebbe fargli quell essere spregevole che ha deciso di rapirlo. 

Da allora sto con la madre di Taehyung. Non voglio lasciarla sola in un momento simile e lo ricordo nei suoi posti preferiti. 

Pagherei di tutto pur di averlo di nuovo qui al mio fianco, a ridere, a scherzare e a passare il tempo insieme.

E non so cosa mi é preso ma ho deciso di dare a me stesso la possibilità di andare avanti con la mia vita. Non posso rimanere così con le mani in mano mentre tutti gli altri vivono la loro vita. Perciò ho deciso di uscire con questo tipo tatuato che conosco da nemmeno 2 minuti. 

E ora sono seduti qui, in un bar mentre egli sceglie cosa prendere.

"Io una cioccolata calda" Dissi.

" Io un caffé espresso, grazie"  Disse educatamente per poi togliersi mascherina e occhiali.

"Hey ma-ma io ti ho già visto! Io ti conosco!" 

"Ne dubito, mi sarei ricordato di uno come te se ti avessi conosciuto" Disse.

"No, intendo i-io ti ho già visto... Davanti alla casa di Taehyung"

ANGOLO AUTRICE

Ok ragazzi ma, calmi, MA COME HA FATTO BAD A ARRIVARE A 3K?!!!!!!! No ma scusatemi c'è io tipo vi sposo uno a uno. Spero che il capitolo sia di vostro gradimento e che stiate tutti bene, ditemi se qualcosa non vi torna ok? Anch'io sono un po' sbadata e non vedo gli errori. Ve se ama.