14. Please...

XX CAPITOLO CON CONTENUTI ESPLICITI XX

SALTATELO SE SIETE TROPPO SENSIBILI

Taehyung's pov.

Sarò innocente, sarò infantile ma ero consapevole del mio rapimento ma ho da sempre avuto un dono: quello di ignorare i problemi anche se alla fine non so mai come uscirne.  E così mi sta accadendo ora con la sola differenza che non sono sicuro di ciò che voglio. Sono uno stupido, lo so bene ma sento di non poter lasciare Jungkook dopotutto é solo un tatuatore, cosa potrebbe mai farmi? 

Mi aveva lasciato da solo per due giorni e non posso non dire che ho sempre e solo pensato a lui.

Cosa starà facendo?

Avrà mangiato?

Avrà riposato bene?

Io posso risultare patetico ma la vera realtà é che ho da sempre l'abitudine di comportarmi da "mamma" con le persone a cui tengo tanto. E' nel mio essere, io sono fatto così. 

Sono da sempre risultato quello che se hai bisogno d'aiuto é disponibile, quello sempre disponibile quando hai bisogno di dolcezza, di un abbraccio, di qualcuno che ti ascolti ma solo con certe persone.

18 anni non sono pochi e questo é molto più che sicuro ma anche se non direttamente ho ricevuto un segnale che mi diceva che sono un bambino e evidentemente lo sono per questo Jungkook ma... Che lo pensino io non lo sono. Mia madre dice spesso che un giorno troverò una ragazza che si prenderà cura di me ma io non ci ho mai pensato e bhe lei sà delle mie relazioni in cui lascio l'altro con le lacrime agli occhi ma diciamo che lei pensa che l'amore tra due persone dello stesso sesso sia qualcosa d'innaturale qualcosa contro la società e la natura di Dio. Girano tantissime voci sul fatto che io sia gay e lei non lo accetta. Avere una mamma omofoba quando tu sei gay non é il massimo, anzi.

La mia vita é un romanzo scritto male in cui l'unica cosa sbagliata é il protagonista: io.

Perché mi sento inappagato? Perché mi sento vuoto? 

Voglio qualcuno che si prenda cura di me e che sia dolce con me tanto quanto lo sono io con gli altri, é questa la risposta.

Il rumore e il cigolio della porta aprirsi mi fece sobbalzare e vidi Jungkook.

"Ciao"

Si guardò intorno fugacemente per poi agganciare il suo sguardo infuocato, crudele al mio felice di vederlo che poi mutò in perplesso, confuso.

Gli pulsava una vena sul collo che lo rendeva ancora più spaventoso accompagnata dalla mascella contratta.

Jungkook's pov.

La rabbia mi ribolliva nel sangue e l'irritazione mi bruciava le mani.

Ero come un leone affamato in quel momento e i leoni non hanno pietà ma nonostante la mia reazione alla rabbia sia simile a quella di un leone io non lo ero, io non ero un leone.

Lanciai frettolosamente la giacca in una parte della stanza e sbattei contro la spalla di Taehyung facendo indietreggiare Taehyung, un Taehyung spaventato... Dannazione lo stesso che mi ha aiutato a farmi invaghire di lui.

Con lunghe falcate arrivai nel mio bagno privato, quello nella mia stanza. Mi svestii privandomi di ogni singolo indumento e entrare nella vasca.

L'acqua ondeggiava lungo i miei fianchi stanchi passando tra la mia intimità e le mia cosce accarezzandomi lo stomaco.

Appoggiai dietro la testa. 

Stetti così per una buona mezz' ora. 

Non basta, non basta.

Presi uno dei tanti asciugamani bianchi per poi legarmelo alla vita stretta e uscire dal bagno dirigendomi fuori dalla stanza.

Mi scontrai contro qualcosa di piccolo, abbassai lo sguardo.

Congelai.

Un Taehyung seduto per terra mentre si massaggiava la parte della testa colpita mi guardava dal basso.

Il mio petto iniziò ad alzarsi e ad abbassarsi senza mai abbandonare il suo sguardo impaurito dal mio.

Aveva paura, lo sentivo sulla mia pelle e mi faceva ribollire, ribollire di desiderio, di voglie.

"S-stai b-bene?" Mi chiese cauto.

Lo afferrai per la maglietta bianca e lo tirai in piedi mentre i singhiozzi iniziarono a influenzare il suo corpo in leggeri scatti, lo afferrai per il polso accorgendomi del suo battito cardiaco veloce per poi trascinarlo verso la mia stanza a 2 metri di distanza dal bagno.

Non replicava, non emetteva un sussurro, un urlo da quelle due rose cedevoli, non un una lacrima versata da quelle abissi scure.

Non capivo cosa significasse ciò, non capivo perché lo facesse e mi faceva impazzire e mi spingeva ad essere ancora più convinto di ciò che stavo per andare a fare.

Lo spinsi sul letto per poi strappargli con forza la maglietta per poi buttarmi sul suo corpo non curante di quanto peso stessi spingendo sul suo corpicino.

"Tu ora non hai idea di quanto bene mi farai stare" Dissi percorrendo la mascella morbida con le mie labbra.

Volevo gustarmi lentamente ogni suo singolo tratto, lineamento, curva presente su quel corpicino tremante.

Gli appoggiai le mie mani enormi sulla maglietta per poi strapparla durante il quale Taehyung si congelò. Probabilmente aveva capito cosa stava per succedere ma poco m'importava, avevo cominciato e ora ero intenzionato a finire.

Rimanendo sempre a cavalcioni su di lui mi sporsi su di lui facendolo sdraiare mentre le gambe gli penzolavano con i piedi che toccavano terra. 

I nostri nasi a un centimetro di distanza, i mio corpo che schiacciava il suo e la mia erezione che toccava la sua.

Gli occhi spalancati.

" Per favore..." 

"Cosa vuoi?" Gli dissi con la fronte aggrottata.

Non rispose. Lanciai la maglietta strappata per terra.

"Per te non esiste Jungkook in questa stanza ma Daddy ed é così che mi devi chiamare quando ti trovi qui ti é chiaro?" Dissi mordendogli il collo.

"S..Sì"

I miei denti lasciarono il segno su quella pelle lattea ma non era abbastanza, appoggiai le labbra sul segno lasciato per poi succhiare ferocemente.

Di Taehyung ora in pratica non me ne importava minimamente e anche se avesse sofferto le pene dell' Inferno lo avrei fatto soffrire fino a quando non mi sarei sento appagato, in tranquillità assoluta per poter riavere il pieno controllo sulla mia mente.

Abbassai la testa per poter lasciare una serie di succhiotti sulle clavicole esili. Vidi il suo braccio alzarsi per poi appoggiarsi sulle labbra, riafferrai saldamente il suo polso per poi fargli abbassare lentamente il braccio.

Le mie mani si posarono sul suo torace morbido per poi scendere e arrivare al suo stomaco non piatto ma non so come esso non influenzava assolutamente la sua bellezza.

Afferrai il capezzolo roseo tra i denti mentre la mia lingua lo irrigidiva sempre di più e i miei denti lo stuzzicavano senza sosta tirandolo il più possibile. Gli ansimi di Taehyung soffiavano dolcemente nelle mie orecchie mentre io mi impegnai sull'altro capezzolo dando lo stesso trattamento del sinistro. Le mie mani si appropriarono dei fianchi dolci, curvi e femminili causando un sussulto leggero, lieve ma abbastanza intercettabile da spingermi a curiosare la sua espressione. Alzai la testa per poi incontrare i suoi occhioni lucidi che m'imploravano.

Mi sedetti sulle sue gambe per poi sfilarmi l'asciugamano dalla vita e liberare la mia intimità pulsante, grande.

Manco i preliminari ti salveranno.

Un ghigno prese vita sulle mie labbra.

Tremava come se non ci fosse un domani.

Afferrai i jeans neri e attillati tirandoli dalla vita, alzandola stuzzicandolo. Un gemito mi fece drizzare le orecchie. 

Non riuscivo a trattenermi. Gli abbassai i pantaloni per poi rimanere a faccia a faccia con il suo intimo nero prestato dal sottoscritto che proprio come avevo intuito gli stava largo.

Appoggiai la mia mano sulla sua intimità. Risi accorgendomi della sua grandezza facendolo sotterrare nella più totale vergogna. Strinsi il muscolo.

"Sei proprio stronzo lasciatelo dire e poi, cosa pensi? Eh? Pensi che mi metterò ai tuoi piedi? La verità é che tu sei fin troppo stronzo, la verità é che hai troppo orgoglio, la verità é che tu hai bisogno di me"

Quelle parole, quella bocca che diceva quelle parole, quel ragazzo dai capelli argentei...

Taehyung cercò di alzarsi sulle braccia ma invano io ero più forte e lo afferrai da sotto le ascelle tirandolo fino fargli appoggiare la testa tra i cuscini per poi utilizzare lo stesso trattamento della maglietta sull'intimo nero facendogli sospirare di sollievo per poi riprendere a stimolarlo verso la punta bagnato.

"D-daddy"

"Non lo so, non so chi sei" 

Quelle parole, quello sguardo altezzoso...

Strinsi.

"Aa-ah" Inarcò la schiena.

Gli aprii le gambe.

Basta, non m'interessa più niente voglio solo tregua da quelle parole, tregua.

Lo guardai un' ultima volta per poi entrare nella carne calda, stretta fino a farmi ringhiare.

"AAAAAAAAAAAAAAAH FERMO! LASCIAM-MIAAH " 

"Colui che ha ucciso il suo idolo per impossessarsi di tutto ciò, dico bene? "

Spingevo completamente accecato dalla rabbia mentre Taehyung urlava con tutto il fiato che aveva in gola.

Lentamente l'irritazione e la rabbia diminuivano, molto lentamente diminuii le spinte facendo diminuire altrettanto le urla e i gemiti femminili.

Uscii da lui con il sudore che mi grondava dal petto e la fronte.





ANGOLO AUTRICE

Spero che il capitolo vi piaccia e spero più che altro di non avervi trasmesso la mia negatività e di avervi rovinato la settimana. Mi sono impegnata tantissimo anche perchè non ho mai scritto delle vere smut in vita mia. Spero vi piaccia il capitolo, ma davvero tanto mi rallegrereste un poco. Vi voglio bene.

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