𝑀𝑜𝑟𝑡𝑒
-3
Quando entro in casa rimango paralizzata, non mi sarei mai aspettata di trovarlo lì
«Alex» dico con voce tremante
«Atena» sorride
«Che cazzo ci fai qui brutto stronzo ,te ne devi andare ora» mi si para davanti Jackson
io rimango ancora ferma con il bambino in braccio, Alex davanti a me e J che cerca di proteggermi
con uno scatto passo il bambino a Jackson e senza distogliere lo sguardo da Alex parlo
«Porta il bambino via di qui vattene» dico con voce ferma
«Cos-No che non me ne vado non ti lascio sola!» mi dice confuso
«Jackson ho detto che devi andare via...» se gli dovesse succedere qualcosa non me lo perdonerei
«No Ate-» cerca di palare ma io lo interrompo
«VATTENE CAZZO!!» urlo girandomi verso di lui
anche se riluttante chiude la porta di casa se ne va
ritorno con lo sguardo verso Alex
«Che cazzo ci fai qui?» lo guardo con determinazione, non mi farò intimidire
«Ero venuto per vedere mio figlio» dice mentre sostiene quel sorrisetto del cazzo
«TU NON HAI UN FIGLIO, NON SEI SUO PADRE DA QUANDO HAI DECISO DI SPARIRE DI LASCIARMI, NON SEI PIÙ SUO PADRE DA QUANDO HAI CERCATO DI UCCIDERCI» man mano che parlo mi avvicino a lui tanto da essergli a un palmo dal viso
«Dovevo farlo sennò non avrei preso il posto di mio padre» si giustifica
faccio un risata amara
«Stronzate, tu hai preso quella decisione perché non te ne frega un cazzo di noi la verità è che non ci volevi tra i piedi e basta quindi ora te lo ripeto cosa sei venuto a fare?!» dico incazzata
la sua faccia cambia improvvisamente e l'espressione da cucciolo che aveva sul volto diventa di puro divertimento e cattiveria
«Ooo mia dolce Atena tu pensavi davvero che uno come me si potesse innamorare di una come te......una puttana?» dice ridendo
quando finisce di parlare non ci vedo più dalla rabbia gli tiro un calcio dritto nelle palle, lui cade per terra e la pistola che aveva dietro i pantaloni gli scivola fuori,
e mentre si contorce dal dolore prendo la pistola e gliela punto addosso
«NON CHIAMARMI PUTTANA!! IO MI ERO INNAMORATA DI TE TI AVEVO CONFESSATO TUTTO IL MIO PASSATO TI AVEVO DETTO DI MIO FIGLIO ASHER CAZZO, E TU HAI FATTO FINTA DI ESSERE DISPIACIUTO PER ME MI HAI ABBRACCIATO E POI ABBIAMO FATTO L'AMORE!!» gli sparò un colpo alla gamba
Lui urla
«E POI MI HAI ABBANDONATA CON IL NOSTRO BAMBINO IN GREMBO, SÌ PERCHÉ IL BAMBINO LO ABBIAMO FATTO INSIEME COGLIONE!!» gli sparò all'altra gamba
chiede pietà
«MI HAI FATTO ANDARE IN DEPRESSIONE TANTO DA FARMI CADERE DI NUOVO NELLA TENTAZIONE DELLA DROGA!! SEI UN MISERABILE, E TANTO MENO UN UOMO!!» gli sparo alla spalla
«T-ti prego basta, non c'è l'ha faccio più» dice con vece flebile e con il sangue alla bocca
ma io non lo ascolto
«TI AVREI ANCHE PERDONATO PER AVERMI ABBANDONATA MA NON PER AVERMI QUASI TOLTO LE COSE PIÙ IMPORTANTI DELLA MIA VITA!! E ORA TU NE RIPAGHERAI CON LA TUA» gli sparo al cuore
le sue urla smettono, il suo respiro cessa, la mia mente ritorna alla realtà, la rabbia svanisce, e il senso di colpa si impadronisce di me
la porta si apre alzo lo sguardo e Alexey mi guarda, guarda Alexander.... mi corre incontro e mi abbraccia, la pistola cade a terra e io rilascio tutta la paura accumulata
«Scusa scusa scusa» la mia voce è un flebile sussurro che si ripete
«Va tutto bene hai solo protetto la famiglia» mi accarezza
<Dov'è sono Jackson e il bambino?> chiedo senza emozioni e non staccandomi dall'abbraccio per paura di guardare quello che ho fatto
«Sono a casa mia non possono vederti ridotta così» mi bacia la testa
Mi passo una mano sul volto e noto di essere sporca di sangue sulle mani, e sui vestiti
«Cosa farai con lui?» chiedo ancora incredula per il mio gesto
«Ci penso io, ora vai a lavarti» mi mette una mano sulla schiena e mi spinge verso le scale
Con molta lentezza mi spoglio ed entro dentro la doccia.... e in quel piccolo spazio vengo assalita dal rimorso
Ho ucciso Alex
Ho ucciso Alex
Ho ucciso Alex
HO UCCISO ALEX
lascio andare un urlo agghiacciante, cadendo per terra e accuciandomi in un angolo mentre le lacrime non cessano, e il cuore che fa male dal dolore.... piano piano mi spengo rimanendo con l'acqua che scorre sul mio corpo e con lo sguardo fisso nel vuoto.
E lì Atena cessa di esistere.
In questo capitolo ho cercato di descrivere le emozioni di Atena nel modo migliore possibile, spero di essere riuscita a farlo e spero anche che il capitolo vi sia piaciuto
🦋 Butterfly 🦋
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