Eragon e Arya erano tornati alla casetta fuori città dove alloggiavano.
Murtagh non c'era, aveva detto che doveva sbrigare una faccenda e così Nasuada gli aveva concesso tre giorni liberi.
Ovviamente gli altri Cavalieri e Draghi (Ryannah, Rielf e Koel) sapevano già tutto, ma avevano tutti deciso che non sarebbe uscita dal gruppo.
Arya si avviò stanca verso la sua camera e Eragon le andò dietro pensando a tutto ciò che avevano saputo in così poche ore.
<<Eragon.>> si fermò ad un tratto l'elfa.
<<Si?>> il ragazzo si riscosse dai suoi pensieri.
<<Lo avresti davvero fatto?>>
<<Cosa?>>
<<Quello che diceva Murtagh. Se mi avesserò rapita, tu saresti davvero venuto a salvarmi con tutti gli altri al tuo seguito?>>
Eragon si bloccò a bocca mezza aperta senza sapere cosa avrebbe dovuto rispondere. Cercò Saphira con la mente.
"Che cosa le dico?" le chiese.
"La verità, piccolo mio. La verità è sempre la cosa migliore" gli rispose la dragonesa.
<<Si... ?>> disse titubante Eragon con un tono quasi interogativo.
L'elfa in tutta risposta si mise a ridere di gusto. Quando smise con un enorme sorriso stampato in faccia gli disse: <<Eragon sei un idiota! Un adorabile idiota>>
E con quel commento che il giovane non riusciva a capire se era più un complimento o una critica, i due Cavalieri si salutarono per la notte.