L'Antico Carcere.

La notte era finita e il sole stava sorgendo su Gil-Ead.
L'elfa si dirigeva sicura tra gli stretti corridoi dell'antico edificio, seguita da Eragon.
Prima a destra, poi a sinistra, poi di nuovo a sinistra.
<<Ok, allora se qua c'รจ...>> ragionรฒ Arya ad alta voce <<Allora noi dobbiamo di... qua!>>
Ripresero a camminare.
Dopo due svolte a destra, una sinistra e un'altra a destra di nuovo, con la rosea e dorata luce dell'alba che filtrava tra le piccole finestre della struttura, arrivarono a destinazione.
<<E' questa...>> sussurrรฒ l'elfa.
Eragon aprรฌ lentamente le sbarre socchiuse, facendo entrare Arya, la quale entrรฒ e depositรฒ a terra una freccia dalla punta argentea e una bellissima rosa bianca.
Il giovane le andรฒ accantanto.
Le posรฒ una mano sulla spalla. Lei lo lasciรฒ fare.
La luce aumentava piano piano facendo scintillare la punta della freccia di uno splendido colore rosato e tingendo il bianco candido della rosa di un caldo color salmone, mentre, sulle guance dei due cavalieri, scendevano silenziose lacrime sincere.
Quel posto era speciale per tutti e due.
Era il posto in cui si erano incontrati la prima volta.
Era il posto in cui Arya era stata imprigionata e torturata fino all'orlo della follia.
Era il posto in cui la vita di Brom aveva iniziato ad andare verso la fine.
Era il posto da cui Eragon aveva salvato Arya.
Era il posto in cui il giovane aveva visto il suo fratellastro Murtagh la prima volta.
Ed era tante altre cose.
E in quella specifica cella Arya aveva pianto, aveva sofferto, era stata avvelenata e poi guarita, aveva sperato che il suo lieto fine arrivasse, aveva resistito.
<<Andiamo?>> chiese l'elfa voltandosi verso Eragon, con la voce tremante e alcontempo sicura e risoluta.
<<Andiamo.>> rispose dolcemente il giovane ad Arya.
E cosรฌ uscirono da quel posto tristemente speciale.

La luce del sole si era fatta piรน bronzea e meno rosa, quando uscirono dall'Antico Carcere.
Arya ed Eragon avevano i cappucci tirati su, era meglio non farsi riconiscere in giro, dopo gli avvenementi la sera prima.
"Fatto?" chiesero Firnien e Saphira ai loro cavalieri.
"Si" risposero.
"Bene" risposero i due draghi.
Poi passarono a prendere gli altri draghi e cavalieri e andarono verso il palazzo, dove si sarebbero visti con Nasuada.

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