II

30 Settembre 2012

Da poco aveva avuto inizio la seconda parte dell'anno scolastico, il mese estivo era praticamente volato e per gli studenti del terzo anno era il momento di darsi da fare per poter passare gli esami d'ammissione per le varie università. Molti come Yaku avevano deciso però di non affrontarli in modo da potersi prendere del tempo per i propri scopi. In quei primi giorni di rientro Yaku non aveva notato nessun cambiamento da parte di se stesso, la storia con ormai l'ex di Lev era tutta acqua passata, e in previsione del nuovo anno il maggiore si era prefissato dei nuovi obbiettivi da seguire dettati principalmente dalle parole che il più piccolo gli aveva rivolto quel giorno in spiaggia davanti a uno fra i tramonti più belli che potesse ammirare.

Durante quel discorso Yaku era rimasto impressionato da quanto Lev potesse capirlo solo guardandolo negli occhi, e si decise finalmente di accettare l'appuntamento con lui, non voleva rischiare di perderlo di nuovo, doveva lasciare andare liberi i suoi sentimenti una volta per tutte. Quella prima uscita gli aprì un mondo, scoprì meglio com'era fatto l'argentato, era un ragazzo che sapeva ascoltare e dare consigli, parecchio sensibile ma forte e bravo a rialzarsi, non parlava il russo come tutti pensavano, i suoi capelli non erano tinti e aveva una sorella maggiore per cui avrebbe fatto di tutto, amava la pallavolo più di tutto e il suoi sogni erano la cosa che Yaku meglio avrebbe custodito nel suo cuore, voleva viaggiare per il mondo il più possibile prima dei 25 anni, visitare tutto il Giappone alla cieca come se fosse una ruota della fortuna a scegliere per lui dove andare e diventare un modello di fama mondiale.

E mentre Lev gli raccontava i suoi sogni con gli occhi illuminati di luce propria Yaku non poteva fare a meno di pensare quanto fosse bello, quanto avrebbe voluto baciare quelle labbra sottili tinte di rosa tenue di cui si era accorto troppo tardi, avrebbe voluto immergere le mani nei suoi capelli e sentire se erano davvero della consistenza della seta come aveva sempre pensato in quei mesi, se il suo fisico era davvero così semplice e tonico come quella leggera camicia di lino che indossava quel pomeriggio gli lasciava intravedere. Yaku avrebbe voluto davvero scoprire ogni cosa di Lev molto prima, e aveva paura di aver perso la sua occasione e che stesse fraintendendo tutto di nuovo, ma il più piccolo aveva stanato quelle paranoie sul nascere la stessa sera dopo averlo accompagnato a casa e baciato sulla guancia gli aveva inviato un messaggio, voleva assolutamente un secondo appuntamento, inutile dire che Yaku non potte che accettare.

Da quel giorno i loro appuntamenti diventarono sempre più frequenti, erano semplici uscite per bere qualcosa, tal volta invece andavano in posti nuovi a Yaku totalmente sconosciuti che Lev conosceva da tempo e voleva mostrare al maggiore, alcune volte invece usavano la scusa dell'allenarsi per passare insieme anche solo qualche ora in più ; con il corso del tempo il loro rapporto si affinava e diventavano sempre più coordinati non solo fuori dal campo ma anche durante le partite, Kuroo non poteva fare a meno di notare questa cosa e sorridere al notare quanto il suo migliore amico stesse meglio in compagnia del minore, era più solare e rideva spesso, camminava sempre in compagnia dell'argentato se non quando quest'ultimo non c'era, le sue cuffie infatti venivano usate sempre e solo in quei rari giorni in cui Yaku si sentiva come se gli mancasse qualcosa di quotidiano, perciò faceva partire la playlist che Lev aveva fatto per lui, solo per sentirlo più vicino a se in ogni situazione e quando lo rivedeva non poteva fare a meno che sorridere e sentirsi di nuovo completo, ormai il minore era praticamente parte di se. 

Onestamente i due non sapevano definirsi, non erano una coppia si dicevano entrambi, in realtà non avevano mai provato a definirsi veramente, non si erano nemmeno mai baciati nonostante certi momenti fra loro erano stati davvero intimi, come quando Yaku si era ritrovato da solo in palestra in preda ad un'attacco di panico e Lev lo aveva trovato lì, a petto nudo che tremava come una foglia tenendosi la testa fra le mani e piangendo a dirotto, l'argentato si era sentito spezzato a quella visione e si era avvicinato lentamente al più basso abbracciandolo così forte che per poco ebbe paura di spezzarlo; Yaku si dimostrava forte, ma nel suo piccolo era davvero fragile e terrorizzato dal fatto che tutto ciò di bello che aveva potesse svanire, al contrario Lev pensava che dopo quello che stava succedendo fra loro non se ne sarebbe mai andato, non lo avrebbe mai più lasciato da solo, splendeva come poche cose nella sua vita, e nonostante non lo avesse mai realizzato ad alta voce, ne ci avesse pensato bene, lui lo amava, lo amava fin dal primo giorno, e lo voleva con lui per il resto della sua vita. 

Yaku dopo quel giorno guardò Lev con occhi diversi, aveva passato quella sera ad allenarsi in modo deconcentrato e nonostante ciò aveva accettato di chiudere la palestra per lasciar andare Kuroo a casa con Kenma; i suoi genitori avevano deciso di  vendere tutte le sue cose di quando era piccolo senza nemmeno pensarci due volte, come se non avessero mai avuto un figlio, era ripiombato in quel buco che lo aveva inghiottito la prima volta, stava trattenendo tutte le emozioni dentro di lui ma quando non ce l'aveva fatta più era scoppiato a piangere e Lev lo aveva trovato in quelle pessime condizioni, Yaku aveva paura che se ne potesse andare adesso che aveva scoperto che quel guscio che si era creato per proteggersi era solo una falsa, ma al contrario delle sue aspettative il minore gli aveva messo la sua felpa, lo aveva abbracciato e rassicurato baciandogli la testa e portandolo a casa tenendolo in braccio, nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per lui, per una volta si era sentito importante per qualcuno, ed era sicuro che quello che provava non era semplice bene per un amico, era più forte e più intimo, e quella sera in mezzo alle luci brillanti di Tokyo mentre si ritrovava appoggiato alla spalla del suo centrale con gli occhi ancora gonfi dalle lacrime e il respiro mozzato  Yaku realizzò di essersi innamorato per davvero.

Entrambi credevano di essere solo amici nonostante i molteplici appuntamenti insieme, persino Lev che aveva sempre espresso in modo aperto che Yaku gli piacesse era rimasto zitto alla domanda di sua sorella che gli chiedeva se lui e il maggiore stesserò insieme, non lo sapeva, non sapeva nemmeno se Yaku lo ricambiava, era difficile decifrare i suoi sentimenti quindi aspettava pazientemente che fosse lui a dargli qualche segno, nonostante la situazione non sembrasse andare oltre i gli abbracci e qualche bacio rubato fra i capelli per salutarsi. 

Era appena tramontato il sole in quell'ultima giornata di Settembre, l'aria fredda di Ottobre era dietro l'angolo e Yaku si stringeva forte nella felpa rossa troppo grande per lui, non era la sua, non l'aveva mai ridata indietro, perché non gli era mai stata richiesta, quindi se l'era tenuta, ed essendo la più pesante che momentaneamente aveva nell'armadio aveva deciso di indossarla quella sera; mentre faceva uscire un po' di vapore dalle sue labbra guardava l'orario, era in anticipo di 10 minuti, quella sera si sarebbe incontrato con Lev, il minore gli aveva detto di volerlo portare in un posto, ma che era una sorpresa quindi avrebbe scoperto tutto sul momento, e nonostante il minore facesse schifo a mantenere l'effetto sorpresa, quella volta era stato più bravo del solito e non aveva rivelato neanche il minimo dettaglio.

E mentre fissava attentamente il cielo che man mano si stava scurendo lasciando posto al buio della sera sentì la solita voce accesa e tranquilla che richiamava la sua attenzione, Lev era finalmente arrivato e quando Yaku spostò lo sguardo da sopra di se all'argentato perse dei battiti, il minore era vestito in maniera semplice, un leggero maglione verde a collo alto di cotone gli ricopriva il petto, aveva una giacca nera e sotto dei pantaloni larghi sul basso del medesimo colore, il maggiore constatò il fatto che fosse bellissimo e che quei vestiti sembrassero fatti letteralmente apposta per essere indossati da lui, era senza parole e il fiato gli era morto in gola, non sapeva proprio cosa dire. 

Lev invece osservava Yaku con sguardo felice, il maggiore indossava la sua felpa, e nonostante portasse dei semplici pantaloni larghi era veramente carino, il suo viso era rosso forse per il freddo pensò Lev, e la cosa lo addolcì ancora di più; vedendo che per l'appunto l'amico non dava segni di vita cercò di richiamare la sua attenzione abbracciandolo e stringendolo a se con dolcezza, Yaku finalmente si risvegliò ricambiando l'abbraccio in modo un po' titubante. 

-Ehy..- Lev sorrise e si staccò -Ehy! Spero che tu non stessi aspettando da tanto, Alisa aveva bisogno di una mano con alcune cose per cui ci ho messo un po' di più a uscire di casa- il minore rise sottovoce passandosi una mano nei capelli ormai diventati troppo lunghi per lui, Yaku restò quasi incantato al movimento del minore, ma si costrinse a concentrarsi su altro e a rispondere a quel povero ragazzo davanti a lui -In realtà no, ero arrivato da poco quindi non preoccuparti, allora dove diamine mi vuoi portare Lev?- Yaku sentì l'aria tornare respirabile mentre iniziava a camminare in una direzione indefinita per seguire quello stupido spilungone russo -E una sorpresa Yaku-san! Non posso mica dirti tutto! Tu limitati a seguirmi e a fidarti di me!- rise il minore continuando dritto per la strada principale di Tokyo -Io non mi fiderei di te nemmeno se tu fossi l'ultimo essere umano sulla terra Lev- quella in realtà era una bugia, Lev era l'unica persona di cui Yaku in realtà si fidava -Così mi offendi Yaku-san! Ti ricordo che hai la mia felpa addosso- canzonò il minore con un sorriso soddisfatto in volto, Yaku di rimandò arrossì tirando uno schiaffo all'argentato -Chiudi il becco razza di spilungone!- Lev ricomincio a ridere lasciando perdere l'argomento e osservando di lato le guance rosse di Yaku nascoste in quella felpa troppo grande per lui. 

Dopo circa mezz'ora di camminata in religioso silenzio i due arrivarono davanti a un bar poco fuori dal centro città -Volevi portarmi qui? Lev abbiamo un sacco di bar in centro perché siamo venuti così lontano?- Lev gli sorrise e senza rispondere afferrò la mano di Yaku intrecciando le sue dita con quelle del maggiore costringendolo ad entrare; Quando ormai furono dentro al bar Yaku realizzò, aveva parlato a Lev della sua passione per i gatti, ma ritrovandosi a vivere da solo non poteva permettersi di averne uno visto che non avrebbe avuto tempo per accudirlo fra il lavoro e la scuola, il minore aveva preso così tanto a cuore quell'informazione da portarlo in un Neko Café, era pieno di mici ovunque, alcuni mangiavano nelle loro apposite ciotole, altri vagavano fra i tavoli per farsi coccolare dai clienti, Yaku si innamorò di quel posto seduta stante e mentre i suoi occhi luccicavano Lev non potte far a meno di pensare a quanto avrebbe voluto vederlo così ogni giorno per il resto della sua vita. 

Poco dopo i due si sedettero in uno dei tavoli distanti dal centro del locale per avere un più privacy, Yaku non riusciva a smettere di sorridere e di guardarsi intorno, ogni cosa era a tema gatti, era un paradiso per lui -Te l'avevo detto che ti sarebbe piaciuto!- Yaku guardò Lev in modo dolce -Nessuno mi aveva mai portato in un posto del genere, è davvero meraviglioso Lev, grazie- Lev arrossì e gli sorrise accarezzandogli dolcemente il dorso della mano -Mi sembrava giusto portarti in un posto diverso da solito.. e poi visto che ti piacciono i gatti questo era il più adatto!- Yaku sorrise mentre uno strano calore iniziava a espandersi nel suo petto, avrebbe voluto baciarlo e dirgli quanto lo amava, quanto amava le piccole attenzioni che gli riservava ogni giorno, ma cercò di trattenersi il più possibile. 

Dopo aver ordinato qualcosa da mangiare Yaku iniziò a raccontare a Lev come avrebbe organizzato il suo viaggio una volta finito il liceo, il minore lo ascoltava un po' triste, non era sicuro che dopo la fine della scuola si sarebbero rivisti ma non voleva lasciarlo andare, era troppo importante per lui, avrebbe dovuto rivelargli tutto prima di vederlo partire, anche con il rischio che il maggiore non avrebbe voluto sentirlo mai più. Mentre i due ragazzi parlavano tranquillamente fra di loro un gattino argentato si era avvicinato curiosamente al ragazzo più basso accucciandosi sulle gambe del maggiore -Oh ciao piccolino!- Lev sorrise nel vedere come Yaku stesse legando con quel micetto, gli parlava come se potesse capirlo, e forse era così -Guarda Lev! Non è adorabile? Ha un musino così carino!- il maggiore pronunciò queste parole continuando a coccolare il più gattino, che per qualche strana coincidenza somigliava incredibilmente all'amico seduto accanto a lui.

-Sono un po' geloso, questo micetto si sta prendendo tutte le tue coccole, anche io le voglio Yaku-san!- Yaku arrossì -S..stai zitto idiota!- Lev ghignò, questa volta non avrebbe fatto morire il discorso facendo finta di nulla -Come sei carino Yaku-san, hai le guance tutte rosse, vorrei proprio baciarle- pronunciò l'ultima parte della frase in un sussurrò vicino all'orecchio del maggiore, Yaku diventò ancora più rosso e boccheggiò un'attimo cercando di trovare una risposta ma senza successo, per sua fortuna quel visibile imbarazzo nel suo volto venne spazzato via dall'arrivo del loro ordine, che mise come in pausa il leggero flirt che Lev aveva messo in atto poco prima. 

Anche dopo essere usciti a fatica da quel bar Yaku non riusciva a distogliere i suoi pensieri dalle parole che il minore aveva pronunciato poco più di mezz'ora prima, continuava a chiedersi cosa gli dovesse significare, Lev era interessato a lui come un'amico o di più? Voleva seriamente baciarlo o stava semplicemente scherzando? Non riusciva proprio a  venirne a capo, tanto che Lev pensò di aver fatto seriamente qualcosa di sbagliato quando per tutto il tragitto verso casa del maggiore egli non aveva pronunciato parola, stava pensando di scusarsi e di iniziare a lasciare andare per una seconda volta i suoi sentimenti che probabilmente aveva semplicemente frainteso. 

Arrivati davanti al cancello del condominio dove Yaku abitava si fermarono uno davanti all'altro, si guardarono per un tempo infinito, Lev non avrebbe saputo dire se erano semplici secondi o minuti, sapeva solo di amare alla follia gli occhi color cioccolato di Yaku che lui riusciva a classificare come una fra le 7 meraviglie del mondo senza troppi giri di parole; il maggiore controvoglia dovette scostare lo sguardo cercando le chiavi del portone di casa nelle sue tasche, Lev prese l'occasione per parlare e porre fine ai suoi sentimenti, non avrebbe più dovuto fraintendere le azioni dell'amico in quel modo, rischiava solo di fargli più male -Umh.. Yaku ti volevo chiedere scusa per prima, era un flirt stupido io so che non provi i miei stessi sentimenti, non volevo assolutamente metterti a disagio- Yaku si pietrificò, quali sentimenti? Allora Lev provava seriamente qualcosa per lui non era una presa in giro, poteva fidarsi però? In effetti era un po' che uscivano, e il più piccolo nonostante il suo carattere esuberante gli aveva sempre dimostrato di essere un'ottima persona, doveva lasciarsi andare, anche solo per sta volta, doveva far uscire i suoi sentimenti .

-In realtà Lev, penso che tu avessi ragione- disse avvicinandosi pian piano al ragazzo davanti a se lasciando perdere la ricerca delle sue chiavi -N..Non capisco Yaku-san- il maggiore sorrise dolcemente -Dopo quello che sto per fare puoi pure smettere di mettere il "san" alla fine del mio nome Lev- e detto ciò prese il minore dal colletto della giacca tirandolo a se in un bacio delicato.

Yaku non era la prima volta che baciava qualcuno, ma era la prima volta che baciava qualcuno in quel modo, il minore che era rimasto per un'attimo interdetto si mise subito a suo agio poco dopo tirando a se il maggiore facendo scontrare i loro bacini, all'inizio quello che era un bacio casto che entrambi aspettavano da troppo tempo si trasformò in qualcosa di famelico e bisognoso, le loro lingue danzavano insieme cercandosi e assaporando ogni momento di quel contatto, Lev teneva Yaku per i fianchi incollato a se; nessuno dei due si staccò finché la mancanza d'aria si fece sentire, rimasero l'uno contro l'altro, fronte contro fronte, con i respiri mozzati mischiati l'uno all'altro, una piccola luce si accese nel cuore di entrambi, a Lev brillavano gli occhi mentre invece Yaku sorrideva come un bambino spensierato -Non hai idea da quanto aspettassi questo momento..- sussurrò Lev per poi fiondarsi di nuovo sulle labbra di Yaku.

Finalmente erano riusciti entrambi a rivelarsi la verità, ci avevano messo un po', ma in fondo loro erano fatti così, e si amavano proprio per questo. 

15 Marzo 2013

Il freddo era ormai svanito da qualche settimana, nell'aria restavano poche tracce dell'Inverno appena trascorso e fra qualche giorno sarebbe cominciata di nuovo la Primavera, per i ragazzi del terzo anno era finalmente giunto il giorno del diploma, molti avevano passato gli esami d'ingresso a pieni voti ed erano carichi di cominciare un capitolo nuovo della loro vita, il liceo Nekoma quella mattina aveva celebrato la cerimonia di premiazione degli studenti, e fra lacrime e sorrisi malinconici molti iniziavano già a salutarsi promettendo più a loro stessi che agli altri che sarebbero rimasti in contatto. 

La squadra di pallavolo quella sera aveva organizzato una festa per celebrare i ragazzi che il giorno dopo sarebbero partiti per una nuova avventura, Kuroo aveva deciso di iscriversi a chimica, una facoltà non troppo lontana dal centro di Tokyo, nonostante ciò non riusciva a staccarsi dal suo ragazzo che temeva per la loro relazione, entrambi si erano amati per tanti anni in silenzio e finalmente erano insieme, avrebbero provato qualsiasi cosa affinchè funzionasse.

Lev e Yaku d'altra parte stavano reagendo nel modo più terribile che potessero scegliere, avevano deciso di intraprendere una relazione pochi mesi dalla fine dell'anno scolastico, senza discutere nemmeno per un'attimo cosa avrebbero fatto una volta che il maggiore si fosse diplomato, e fino a quella sera entrambi avevano ignorato la cosa nonostante sapessero che la mattina dopo Yaku sarebbe dovuto partire; aveva organizzato quel viaggio tappa per tappa partendo dal Giappone fino a prendere un aereo per il nord Europa. Lev aveva sentito ogni  tappa di quel viaggio stampandosele nella testa per quando il suo ragazzo sarebbe già andato via.

Yaku onestamente non era più convinto di volerlo fare, ma viaggiare il mondo era il suo sogno e nonostante sapesse quanto il suo ragazzo ci stesse male gli era grato di non aver proferito parola al riguardo, ma ormai la partenza era imminente e quell'argomento non poteva più essere rimandato, si amavano anche se non se l'erano  mai detto apertamente, ignorare quel discorso li avrebbe feriti solo di più realizzò Yaku mentre guardava il suo migliore amico e il ragazzo abbracciarsi e baciarsi come se fosse l'ultima volta, avrebbero sofferto questo è vero, ma una volta finito il terzo anno Kenma sarebbe andato a vivere con Kuroo e allora nulla li avrebbe potuti separare di nuovo. 

Yaku pensò che fra lui e Lev sarebbe potuta finire peggio, magari si sarebbero dimenticati l'uno dell'altro lasciando quei mesi che per il maggiore erano stati i migliori della sua vita alle loro spalle, poi in futuro si sarebbero rincontrati senza nemmeno ricordarsi di quell'amore così forte che entrambi avevano provato in quelle settimane insieme, nonostante in realtà loro si amassero da molto prima, era stato così difficile per loro ammetterlo, non avrebbe permesso per nessuna ragione al mondo che quello che c'era fra di loro finisse di nuovo.

Per Lev la situazione era difficile, entrambi sapevano che quel momento sarebbe arrivato troppo presto e nonostante non fossero pronti ad affrontarlo furono praticamente costretti dal destino. Yaku si avvicinò a Lev con passo deciso -Lev dobbiamo parlare- l'argentato sbiancò ma capì subito di cosa si trattasse e segui il suo ragazzo nel retro del locale senza fare troppe storie -Lev io lo so che questa situazione non ti piace, non piace neanche a me, anzi la detesto, ma io partirò domani mattina, e tu finirai scuola fra quasi una settimana- Lev lo guardò cercando di trattenere i suoi occhi dal diventare lucidi -Cosa vuol dire questo Yaku? Vuoi finirla qui dopo tutto quello che abbiamo passato insieme?- Yaku trattenne un sospiro spezzato e con voce rotta continuò -Io non ti voglio lasciare Lev, tu sei stato l'unico che mi ha visto davvero, che mi ha sempre dato quello che in realtà meritavo senza farmi accontentare di nulla, proprio per questo io devo partire, devo andare in contro a quello che voglio Lev, non posso rinunciare a questo sogno-

 Lev non si trattenne più e delle lacrime silenziose iniziarono a rigare le sua guance -Yaku..- l'unica cosa che il maggiore sentì dopo furono dei singhiozzi sommessi che gli spezzarono il cuore, non ce la faceva più a vederlo così, si avvicinò al suo ragazzo abbracciandolo cercando di consolarlo, nonostante fosse seduto su una cassa di legno il minore era comunque più alto di lui di qualche centimetro -Ascoltami Lev.. abbiamo aspettato per mesi prima di metterci insieme, noi due siamo fatti per stare insieme Lev, e so che nonostante la distanza tu troverai comunque il modo di rompermi i coglioni, ti conosco- disse cercando di spezzare quell'aria pesante che si era formata facendo un sorriso rassicurante, Lev ormai in lacrime rise -Quindi non vuoi lasciarmi? Vuoi provarci lo stesso?- chiese speranzoso con un piccolo luccichio negli occhi, Yaku gli accarezzò la guancia dolcemente -Io ti amo Lev, ora che ti ho trovato non ti lascerò andare mai più- l'argentato spalancò gli occhi e sorrise a 32 denti -Ti amo anche io Yaku, davvero tanto- disse prima di unire le loro labbra che combaciavano perfettamente come se fosse davvero la loro ultima volta.

Ci avevano messo un'anno per dirselo, erano state 4 stagioni difficili e piene di emozioni per entrambi, ma loro si amavano, e nulla li avrebbe mai divisi,  lo sapevano fin dal primo momento in cui si erano visti.


Restate connessi sul mio profilo perché a breve potrebbe uscire qualcosa di nuovo su i nostri due primini del Karasuno ;)

-Rin

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