▼ONE SHOT: GIRLS
Non fatevi problemi a segnalare qualsiasi errore di grammatica/battitura/frasi scritte male...
Vi ricordo che è un esperimento.
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La luce del mattino che filtrava attraverso le tende leggere della camera da letto svegliò la ragazza nel bel mezzo di un sogno meraviglioso.
Stava sollevando la coppa oro e argento, tenuta in spalla dalle sue compagne di squadra quando aprì gli occhi.
Con lo sguardo ancora appannato si girò verso la sveglia: le 7:55.
Merda.
Marilynn Evans si alzò di scatto, picchiando la fronte coperta dai lunghi capelli castani sulla mensola sopra al letto.
Schizzò fuori dalle coperte, e si fiondò in cucina ancora in pigiama.
"Rigorosamente in ritardo, signorina Evans"
"Scusi, non capiterà più" rispose all'ennesima rimproverata del professore, dirigendosi verso il proprio banco in fondo alla stanza.
In quel momento l'insegnante alzò lo sguardo verso la classe e la fissò, con un barlume di sadicità negli occhi: "Bene, consegno i compiti"
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"Spiegami come hai fatto a prendere 32".
La sua migliore amica era la prima della classe, e non faceva altro che rimproverarla ogni volta che si parlava di scuola.
"Mari, non puoi continuare così, va bene il calcio e tutto, ma devi imparare a studiare seriamente."
Si stavano dirigendo verso il campetto da calcio, e sì, Marilynn non la stava minimamente ascoltando. Judie era ad un altro livello: intelligentissima e riservata, era un genio in campo, a scuola, e in qualsiasi altra cosa esistesse al mondo. Era brava a fare tutto. Fece spallucce ed aprì il suo armadietto, estraendone una fascia arancione e un paio di vecchi e logori guantoni da portiere.
Non poteva tirarsi indietro ora, solo per andare bene a scuola. Aveva sacrificato tutta se stessa per quella squadra: il suo sogno era quello di giocare a calcio, e lo avrebbe fatto. Si ricordava ancora di come al primo anno aveva messo sottosopra l'ordine e la quiete di quella scuola. Aveva lavorato sodo, ed ora la Raimon Jr High, oltre al club di calcio maschile capitanato dall'ormai leggendario Nail Raimon, aveva anche un club femminile. E, lo aveva giurato su Dio, lo avrebbe portato sul tetto del mondo: avrebbe reso il calcio femminile pari a quello maschile.
Ci aveva messo un po' a trovare delle giocatrici, o meglio, qualche ragazza disposta a provarci. Con un po' di fatica aveva messo sù undici persone, e da esse aveva plasmato la squadra vincitrice del Female Football Frontier.
All'inizio non era andata proprio come sperava. Si impegnavano al massimo, ma non era mai abbastanza. Poi, un giorno, arrivò Alyx.
Alyx Blaze era nuova in quella scuola: silenziosa, solitaria, a prima vista poteva sembrare antipatica. Poi, Marilynn la vide calciare un pallone: un Tornado di Fuoco scaturì dai suoi piedi incendiandolo e facendolo schizzare come un proiettile dentro la porta avversaria. Pochi giorni dopo Mari riuscì a convincerla ad entrare in squadra. E fu una vittoria dopo l'altra.
La giovane portiere si stava allacciando gli scarpini quando Natalie fece irruzione nello spogliatoio: "Scusami capitano, quelle di atletica non mi lasciavano più andare".
"Tranquilla, l'importante è che adesso ci siamo tutte".
I pensieri di Mari si rivolsero di nuovo al passato; erano successe tante cose dall'incontro con Alyx. Avevano conosciuto nuove ragazze, Judie era entrata nella Raimon dopo la sconfitta della Royal, avevano battuto la Zeus.
Ed ora, campionesse del Giappone, la nuova Inazuma Japan si dirigeva oltre i confini di quelle isole, verso i mondiali femminili.
Mari lo aveva già ammesso, le era dispiaciuto perdere alcune delle sue vecchie compagne. Il nuovo allenatore Travis e il signor Hillman ritenevano che alcune ragazze della Raimon non fossero all'altezza di un mondiale.
Ma Marilynn aveva fatto nuove amicizie, ed era sempre meraviglioso poter giocare a calcio con persone diverse: più variavi, più potevi conoscere nuove strategie e tecniche di gioco. Il tipo di cose che piacevano tanto a Judie.
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"Ragazze, sto morendo di fame", sbottò la piccola Evans la sera stessa, quando, finiti gli allenamenti, si stava dirigendo verso casa assieme a Judie e ad Alyx.
"Sempre una ragazza fine, eh Mari?" commentò la bionda, con un malcelato sorrisetto affettuoso.
"Non posso essere delicata se ho fame! Il cibo viene prima di ogni cosa, lo sai bene!" si lamentò la mora, mentre Judie ridacchiava divertita dalla scenetta.
"Tu non dovresti ridere, dovresti sostenermi. Anzi, visto che qui sei tu quella ricca, dovresti essere tu ad invitarci a cena!"
"Ha ragione lei, scroccona" le diede corda Alyx, proprio mentre varcavano il cancello di casa Evans.
Judie roteò gli occhi: "Credo che ormai sia scortese dire a tua madre che pacchiamo la serata. Avrà già apparecchiato per cinque e sistemato i cuscini in camera tua". Dopo una piccola pausa di riflessione aggiunse: "e comunque è molto più simpatica del mio maggiordomo".
" Allora, Alyx, come sta Julian?" chiese la signora Evans, mentre sparecchiava la tavola. "Molto meglio signora, si riprende velocemente. Entro un paio di mesi sarà completamente nuovo, come se non fosse mai successo nulla".
"Molto bene" disse allora la donna,"Ragazze, la camera da letto è pronta, ho già sistemato i materassi. Non addormentevi troppo tardi!"
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L'abbaiare di un cane svegliò Mari di soprassalto; guardò l'orologio sul comodino. Erano solo le tre, si erano addormente da un paio d'ore. Si alzò a sedere, i capelli sciolti e spettinati che le cadevano sulle spalle. Osservò le due amiche: Alyx, davanti a lei, dormiva su un fianco, una ciocca di capelli biondi sfuggita alla piccola codina che si faceva per dormire, le ricadeva sulla fronte. Certo che era proprio una bella ragazza.
E Judie non era da meno: per dormire si era sciolta i capelli, che teneva costantemente raccolti, così che i dread della fronte e gli altri capelli si trovarono sparpagliati per il cuscino. Gli occhialini blu che portava sempre sulla fronte erano abbandonati su un angolo del materasso. Sottobraccio teneva un peluche a forma di pinguino, parecchio insolito per una tipa come lei. 'La rappresenta' pensò Marilynn.
Sospirò e guardò fuori dalla finestra: quel torneo la stava proprio mettendo sottosopra; era quasi sicura che la sua fantastica squadra avrebbe vinto, ma che avrebbe fatto dopo? Sarebbe andata all'Università? Allenato le nuove generazioni di calciatrici? O sarebbe stata lei stessa con le sue due inseparabili compagne membra della Nazionale Giapponese, tra i professionsti?
No, molto probabilmente non sarebbe andata all'Università: sapeva cbe studiare è un bene, ma lo aveva già capito da tempo. Avrebbe giocato a calcio con le persone che amava di più, perché questo l'avrebbe resa davvero felice.
Dio, amava il calcio.
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Ebbene sì, ho scritto questa cosa. Non è esattamente quello che volevo, ma capitemi, è la prima volta che scrivo qualcosa, ed è stato davvero strano.
Comunque se siete delusi de 'sto obbrobrio, 'ste tranquilli.
Questa era un'introduzione, letteralmente un esperimento. Credo sia normale non cominciare subito a scrivere capolavori. E so che non ci arriverò mai, ma almeno sarà un'esercitazione da parte mia.
So perfettamente che 'sta "introduzione sperimentale" non ha né capo né coda. L'inizio è 'na merda, e tutto il resto è altrettanto, visto che sono solo pensieri di Marilynn, e non storia vera.
E devo assolutamente esercitarmi coi dialoghi. Già.
Ne farò altri. Di obbrobri. Giusto per darvi fastidio :)
Sì, perché siccome sono masochista, oltre alla rubrica su Vanity Fair ho deciso di aprirne anche una sulle ragazze, e una su quella cosa che avevamo chiamato Bad Boy Band. Forse. Non è detto, potrei sempre cambiare idea.
Ecco.
Ora...
Volevo fare un po' di chiarezza su questa cosa che ho appena scritto: credo di averla inventata io questa cosa di scrivere un'Inazuma al contrario, correggetemi se sbaglio, quindi facciamo luce su un po' di punti:
1) Metto una © su tutti i nomi che verranno fuori che mi sono inventata per far combaciare il cambio di genere. Mi sono impegnata. Nel senso che se li usate ok, ma nominatemi pliz :)
2) Travis e Hillman sono maschi perché sì.
3) Nella squadra maschile della Raimon ci sono le controparti maschili di Nelly, Celia, Silvia e Camelia. Nelly è attaccante e capitano, Celia centrocampista, Silvia portiere, Camelia difensore.
4) Ecco i nomi che compaiono in questo episodio:
- Marilynn© = Mark
- Alyx© = Axel
- Judie© = Jude
- Julian© = Julia (sorella di Axel)
- Natalie© = Nathan (all'inizio era Natasha, ma mi sapeva troppo da Vedova Nera...)
- Nail© = Nelly
E basta mi sembra. Ne verranno fuori altri.
Bye ヽ(*⌒∇⌒*)ノ
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