Una ragazza dai capelli corti, uno zaino di pelle e un volto inespressivo.
questo si poteva percepire guardando Cher tornare a casa la sera tardi, da sola, con la solita canzone nelle cuffie.

Una massa informe, inesistente, creata dalla gente, fatta di rock, aspettative, rimpianti, diversità. Questo vedeva Cher in sé stessa.

Ho visto Cher crescere, ho letto i suoi pensieri, riportato alla luce antichi ricordi, gli sono stato vicino, mente passava la notte a piangere silenziosamente per non farsi sentire, come se piangere fosse una cosa da stupidi, una cosa per la quale la gente ti guarda in modo diverso, o forse per paura di vedersi in modo diverso.

Ha ormai 15 anni, come è passato velocemente il tempo...oh, ecco che sta suonando la sveglia: 4.30 del mattino, l'ora perfetta; quella in qui il mondo sembra fermarsi,  tutto è invaso dal silenzio.

Il silenzio, un caro amico consigliere. Cher si dirige in punta di piedi in salotto, dove la vecchia Martha è raggomitolata a dormire. Quel cane, almeno da quanto ricordo è sempre stato affiatato alla ragazza, al suo cospetto si rizza seduto e tira fuori la lingua assumendo un'espressione irresistibilmente tenera.

Con un gesto della mano Cher gli fa segno di continuare a dormire, e si siede sul divano con un diario e una matita in mano. Penso che solo sfogliando quelle pagine si possa riuscire a leggere la sua anima, il suo modo di vedere la vita. è pieno di poesie, frasi, schizzi e disegni, insomma qualunque cosa le passi per la mente alle 4.30 di ogni giorno.

7.30, la vedo uscire di casa. le sue gambe magre e lunghe camminano veloci per raggiungere la fermata dell'autobus. Devo ammettere che oggi è particolarmente bella: con la sua camicia a righe sopra la sua amata maglietta dei  Doors, era di suo padre e ci tiene molto. I pantaloni a zampa e gli anfibi neri che la fanno apparire più alta di quanto già è.

La accompagno fino all'entrata del vecchio edificio grigio del conservatorio  e le lancio un ultimo sguardo prima di vederla entrare.

Cosa darei per poterla ancora abbracciare.