Mi insegni come si fa? - PG:🔞
«Jaune?» la richiamo.
«Si Kookie.»
Deglutisco per poi prendere coraggio.
«M-Mi insegni come si fa? Per favore.»
*
*
*
La ragazza sobbalza leggermente e mi guarda cercando un qualche segno di ripensamento o di dubbio.
«Ne sei sicuro chèri?» chiede cercando una conferma.
Annuisco prontamente sentendomi pronto.
«Però io non so da che parte iniziare, non so come si fa.» ritorno ad essere nervoso.
Jaune sorride intenerita e il suo pollice accarezza le mie labbra provocandomi altri brividi e delle sensazioni mai provate prima.
«Ti guiderò io, non preoccuparti.»
Lei si rimette a cavalcioni su di me e le mie mani finiscono automaticamente sui suoi fianchi come prima.
«Hai mai baciato qualcuno poussin?» domanda nuovamente.
«Si ma solo a stampo, sai le fidanzatine delle elementari.» rispondo imbarazzato suscitando in lei una risata divertita.
«Sei adorabile.» commenta avvicinando il viso al mio creando un leggero sfregamento tra le nostre labbra.
«Allora avrai l'onore di ricevere il tuo primo bacio alla francese da una francese mignon.» sussurra facendomi venire i brividi.
Finalmente le nostre labbra si scontrano ma solo per un breve istante perché subito si allontana, stavo per protestare ma lei si avvicina nuovamente con meno irruenza compiendo un leggero movimento che io seguo.
Le sue labbra sono così morbide e piene che sembra di star sfiorando dello zucchero filato, il rossetto alla fragola mi fa venire una voglia matta di gustarla ancora.
Continuiamo a scambiarci questi baci a stampo leggeri fino a quando lei non afferra le mie mani portandole sulle sue cosce facendole risalire fino alla sua gonna. Lei si lascia sfuggire un lieve gemito e, a causa del fremito violento che mi ha causato tale suono, gemo anche io.
I nostri sguardi sono incatenati e io deglutisco quando un movimento involontario sotto i miei pantaloni fa sospirare la bionda sopra di me per poi farla sorridere.
«Continua a baciarmi, nel mentre, prenderò in prestito le tue mani.» sussurra riavvicinando il viso al mio.
Faccio ciò che dice e riprendo a baciarla e, nel momento in cui cerca di allontanarsi da me, una mano finisce tra i sui capelli spingendola a tenere ancora le sue labbra sulle mie.
Jaune poco dopo recupera la mia mano immersa tra i suoi capelli riportandola sul suo fianco.
Per stare più comodo mi spingo indietro con il bacino appoggiandomi allo schienale del divano e i miei palmi entrano in contatto con il fondo schiena coperto dalla gonna della ragazza.
Tutto si ferma per un'istante e io rimango perplesso.
«Schiudi leggermente le labbra e chiudi gli occhi.» mi istruisce e timidamente faccio ciò che dice.
Con gli occhi chiusi sembra quasi che le sensazioni si siano amplificate, la lingua della giovane lecca le mie labbra facendomi fremere. In preda all'istinto acchiappo con i denti la sua lingua senza stringerla molto. Le nostre lingue si sfiorano e, in preda alla nuova sensazione, lascio andare la presa ed in quell'istante mi sento ancora più vicino a lei nel momento in cui c'è un altro sfioramento e poi un contatto diretto.
Entro in un vortice travolgente creato dalle nostre bocche aperte e dai nostri sapori che si mischiano, il liquore e un sapore più dolce è la prima cosa che percepiscono le mie papille gustative. La sensazione delle nostre salive che si mischiano non mi crea alcun fastidio, anzi, mi spinge a cercare ancora quel contatto. Tutto sembra essersi rallentato e la frenesia iniziale va scemando mano a mano che prendiamo confidenza.
Preso da una strana voglia di prendere il controllo lascio che le mie mani si intrufolino sotto il tessuto della gonna attillata entrando a contatto con la pelle calda del suo fondo schiena. Istintivamente stringo la presa e, di riflesso, la ragazza sospira compiendo un movimento involontario con il bacino.
Quella sensazione di sfregamento mi ha fatto provare una sensazione di sollievo e non ci penso due volte a compiere di nuovo quel movimento issandomi verso l'alto compiendo anche io un movimento con i fianchi facendo fremere entrambi.
Un gemito meno trattenuto abbandona le labbra di Jaune e ciò la costringe ad interrompere il contatto tra le nostre lingue. Mi prendo un attimo di tempo per riprendere fiato e osservare la sua espressione leggermente tesa. Curioso rifaccio il medesimo movimento e, aiutandomi con le mani, la avvicino al mio bacino. Sorpresa schiude le labbra gemendo nuovamente non aspettandosi tale gesto e nuovamente quella sensazione di sollievo ritorna ad invadere i miei sensi.
I miei pantaloni sembrano diventati improvvisamente troppo stretti e fastidiosi, in questo momento vorrei solamente che non ci fossero.
Non posso fare a meno di sorridere all'idea di aver preso, per un attimo, il controllo e l'espressione in pura estasi di Jaune di poc'anzi non abbandona la mia mente, vorrei solo rivederla ancora.
Compio nuovamente quel movimento di bacino e un gemito abbandona anche le mie labbra, continuo a fare su e giù con il bacino creando ancora quella strana frizione che mi rende ancora più voglioso.
La ragazza sopra di me geme leggermente e lascia la presa sulle mie mani portandole tra i miei capelli e avvicinandosi al mio collo scoperto.
Il suo fiato sul collo mi fa socchiudere gli occhi mentre sospiro.
«Stai andando benissimo chèri.» sorride mentre lascia un bacio sotto il lobo facendomi uscire un gemito leggermente più acuto.
«Penso di aver trovato il tuo punto debole.» cantilena iniziando a leccare e, a tratti, succhiare quell'area.
Non so per quanto continuiamo così ma, ad un certo punto, una nuova sensazione mi pervade. E' quasi come se fossi pronto ad esplodere. In preda al panico fermo qualsiasi movimento ad occhi sgranati.
«A-Aspetta. I-Io...» cerco di esprimermi ma anche io non so come descrivere ciò che stavo provando.
Jaune sorride e sposta i miei capelli all'indietro lasciando un ultimo bacio sul mio collo.
«Non preoccuparti, stavi per venire tesoro, non avere paura.»
Arrossisco sapendo cosa voglia dire e vorrei solo farle provare la stessa sensazione che ho provato io.
«Come faccio a farti, ecco insomma a...»
«Venire? Vuoi farmi venire pulcino?» finisce la frase per me.
Divento bordeaux, tutto questo è nuovo per me e non sono abituato a parlare in questo gergo così spinto.
Annuisco senza riuscire a parlare mentre cerco di regolarizzare il respiro.
La vedo alzarsi e io vorrei chiederle che cosa stia facendo ma ogni mia domanda si dissolve nel momento in cui la vedo slacciare la cerniera della gonna facendola cadere lungo le sue gambe. Deglutisco osservando le mutande bianche striminzite e la giarrettiera che tiene su le calze velate nere.
«Mi potresti togliere la canottiera, per favore?» si inginocchia indicandomi con lo sguardo l'indumento.
«S-Si!» esclamo portando le mie mani tremanti alle estremità dell'indumento sollevandolo.
Anch'esso finisce a terra eil suo petto scoperto balza ai miei occhi, era senza reggiseno.
Senza aspettare niente si siede al mio fianco per poi distendersi lasciandomi una visuale intera del suo corpo, non riesco a fare a meno di guardarla.
«Avvicinati.» mi istruisce sorridendo.
Faccio nuovamente ciò che mi dice e lei afferra una mia mano portandola alla base del suo collo per poi farla scendere lungo il suo petto per poi arrestarsi su un seno.
«Fai ciò che ti senti.» sussurra leggermente tremante.
Pensando a prima stringo leggermente la presa sul suo seno e la ragazza mugola sollevando leggermente la schiena, cerco in lei un qualche segno di apprezzamento o meno ma la sua espressione nel momento in cui muovo un pollice sul suo capezzolo è già una risposta.
Un altro mugolio esce dalle sue labbra e io mi alzo dal divano inginocchiandomi al suo fianco. Faccio scontrare nuovamente le nostre labbra e una vampata di caldo mi pervade, notandolo Jaune si stacca da me.
«Lascia che ti tolga questo bellissimo maglione giallo, pulcino.» dice sedendosi con le gambe ai lati del mio corpo inginocchiato.
Sollevo le braccia per rendere l'operazione più semplice e rimango con la t-shirt nera e le mie braccia entrano a contatto con il corpo caldo della ragazza. Volendo di più e senza il suo consenso tolgo anche quest'ultima rimanendo a torso nudo cercando un po' di fresco per il mio corpo troppo accaldato.
L'espressione della giovane è sorpresa e io, nella mia timidezza, non posso fare a meno di provare della soddisfazione.
«Wow a quanto pare il pulcino in realtà è un bel galletto.» ridacchia sfiorando con la punta delle dita i miei addominali.
Il suo tocco pelle contro pelle provoca dei brividi ma ora voglio solo pensare a lei così mi avvicino baciandola. La mia mano torna sul suo seno mentre le nostre lingue ricominciano a danzare. Le mie labbra si distanziano dalle sue labbra e finiscono sul suo collo baciandolo e leccandolo esattamente come ha fatto lei con me. Preso da una strana euforia scendo verso il basso arrivando al suo seno e non sapendo cosa fare esattamente poco un bacio sul capezzolo.
Jaune a quel contatto trema letteralmente e quindi provo a lasciare una rapida leccata con la punta della lingua e un gemito tremante ne è la conseguenza. Questa cosa piace a lei come piace a me così quello diventa il mio punto di focalizzazione iniziando a leccare e a succhiare.
«Bravo piccolo.» riesce a dire tra un gemito e l'altro.
La sensazione di fastidio tra le mie gambe si fa sempre più persistente ma proseguo letteralmente ammaliato dai suoi gemiti.
Decido di lasciare un ultimo bacio in quella zona martoriata e il mio sguardo ritorna su di lei, voglio farle provare di più.
Avendo intuito le mie intenzioni lei mette una mano tra i miei capelli e sussurra flebilmente.
«Toglimi le mutande.»
Mi distanzio leggermente da lei e lentamente sfilo l'ultimo indumento rimasto portandomi appresso anche le calze. Ora è completamente nuda e mi imbarazzo nuovamente nel momento in cui il mio sguardo si posa sulla sua intimità. La giovane si mette alla fine del divano chinandosi su di me ponendo nuovamente la mano dietro la mia nuca e io mi siedo sul tavolino basso.
«Guardami.» mi chiama in un sospiro.
I nostri sguardi sono nuovamente incatenati.
«Vuoi farmi venire?» domanda nuovamente facendomi prontamente annuire.
«Allora dammi la tua mano.»
Io gliela cedo subito, questa viene guidata dal centro del suo petto fino al suo addome piatto per poi scendere ancora più in basso. In quel momento la ragazza freme e io con lei, la mia mano raggiunge la sua intimità umida e alla sensazione muovo leggermente le dita.
La ragazza geme sommessamente e io quasi mi spavento, un semplice movimento delle mie dita le ha provocato questa sensazione?
«Muovi le dita lì.» geme ancora.
Subito eseguo gli ordini ed entrambe le sue mani finiscono tra i miei capelli, faccio dei movimenti circolari e lei urla letteralmente facendomi portare lo sguardo sul suo viso pensando di averle fatto male.
«Ho fatto qualcosa di sbagliato?» domando insicuro e spaventato all'idea.
Jaune riapre gli occhi che aveva precedentemente chiuso e mi sorride compiendo un leggero massaggio intrecciando le dita tra i miei capelli.
«No piccolo, stai andando fin troppo bene, continua.» dice spingendo il bacino in direzione delle mie dita cercando più contatto.
Muovo le dita sulla sua intimità e la giovane segue i mie movimenti con il bacino portando la testa all'indietro, poso le labbra sul suo collo lasciando qualche bacio. I suoi gemiti procurano dei movimenti involontari del mio inguine racchiuso ancora dai jeans e i boxer e inizio a gemere anche io per la sensazione.
Ad un certo punto i gemiti si fanno sempre più acuti e insistenti portandomi a distanziarmi per poterla osservare.
«Più veloce di prego, sto per venire.» mi supplica stringendo in una presa ferrea i miei capelli.
I miei occhi si illuminano e in un impeto di pura foga aumento in maniera drastica il movimento delle mie dita su di lei. Inizia a tremare convulsivamente su di me per poi urlare lasciandosi andare sotto di me, non soddisfatto continuo a muovere freneticamente la mano sulla sua intimità ormai completamente fradicia.
«Oh mio dio Kookie sto per-» non fa in tempo a finire la frase che fiotti di liquido caldo escono da lei bagnandomi interamente la mano.
La ragazza su di me respira affannosamente lasciandosi andare sul divano con occhi socchiusi mentre continua a guardarmi.
Incuriosito avvicino le dita alla mia bocca e assaggio il liquido rendendomi conto che è saporito e dissetante per la mia gola secca. Notando che la sua intimità continua a gocciolare avvicino il mio viso ad essa iniziando a leccare pulendola dagli ultimi residui rimasti. La ragazza si solleva immediatamente e prende il mio viso tra le mani allontanandomi da lei in un invito a fermarmi.
«Sei venuta?» domando.
La bionda si lascia andare a una risata provata dalla stanchezza e l'affanno.
«Mignon, sono più che venuta. E' la prima volta che succede.» confessa.
«Quindi è stata una prima volta anche per te?» chiedo curioso.
«Si piccolo.» mi accarezza la guancia ridacchiando divertita.
«Ti è piaciuto?»
«Fin troppo.»
Sorrido soddisfatto ma un'espressione fin troppo lussuriosa si dipinge sul suo viso.
«E ora tocca a te pulcino.»
Con questa frase lei mi invita ad alzarmi per poi farmi sedere nuovamente sul divano, curioso e nervoso osservo ogni suo singolo movimento. Ora è lei quella che mi sovrasta e non ci pensa un secondo a posare le mani sul bottone dei miei jeans neri sbottonandolo per poi abbassare la cerniera. Per un attimo le sue dita hanno toccato il mio inguine e un verso gutturale ha abbandonato le mie labbra. Neanche il tempo di battere ciglio che i miei pantaloni, anche se con fatica, fanno compagnia al resto degli indumenti sul pavimento lasciandomi in boxer con un rigonfiamento ben notevole.
In preda alla vergogna mi copro la parte intima con entrambe le mani ma questo non sembra fermarla perché lei poggia la sua sulle mie compiendo una leggera pressione che mi fa annaspare in cerca di aria. Inizio a sudare non sapendo se voglio che continui o meno, non sapendo se lasciargli toccare la mia parte più intima lasciando andare la mia timidezza o meno.
Ci pensa lei a riportarmi alla realtà compiendo delle lievi carezze poco sopra l'elastico dell'indumento facendomi boccheggiare.
«Lascia che ti faccia provare quello che mi hai fatto provare tu, non te ne pentirai.» sussurra mettendosi al mio fianco aspettando il mio consenso.
Io semplicemente sposto le mani dalla mia zona intima lasciandole campo libero.
«Bravo.» bacia la mia guancia per poi sfilarmi in un colpo solo anche i boxer lasciandomi completamente nudo.
Sto per protestare per l'improvviso freddo nella regione oramai scoperta ma nel momento in cui la sua mano si posa sul mio membro gemo alla nuova sensazione. Pochi istanti dopo percorre la mia lunghezza dall'alto verso il basso facendomi fremere in una maniera impressionante. Nel momento in cui le sue dita si racchiudono attorno alla parte alta del mio membro insistendo su quel punto inizio a tremare e un gemito più forte degli altri abbandona le mie labbra e, in preda alla sorpresa, porto una mano su di esse cercando di coprire i miei versi osceni.
«Non coprirti, lasciati andare.» mi invoglia Jaune posando poi le labbra sul mio labbro inferiore compiendo un leggero movimento.
Si allontana nuovamente da me e io annuisco iniziando a gemere sommessamente nel momento in cui i movimenti della sua mano si fanno più insistenti, profondi e veloci. Sembra quasi di non respirare e i movimenti involontari si fanno sempre più insistenti facendomi tremare e fremere sotto il suo tocco esperto. Nuovamente quella sensazione fin troppo forte torna e io mi aggrappo saldamente al divano stringendo la pelle con forza.
«Credo di star per venire.» riesco a dar voce alle mie sensazioni dopo l'ennesimo gemito.
Subito la giovane si solleva e si mette in mezzo alle mie gambe con la testa vicina alla mia intimità come me poco prima. A pochi millimetri dal mio membro sussurra.
«Vieni per me piccolo.» dice per poi mettere il mio membro in bocca leccandolo.
Allibito dal gesto e dall'improvvisa sensazione della sua lingua su di me mi sento svuotato e ora resto con l'affanno, l'ennesimo movimento involontario del mio membro mi fa venire i brividi e finalmente riesco a guardare la ragazza che raccoglie delle gocce di liquido bianco con la lingua.
Una volta fatto lei si avvicina mettendosi nuovamente al mio fianco mentre aspetta che io riprenda fiato.
«Com'è stato?» domanda dopo un po' mentre sposta le ciocche sudate dalla mia fronte pettinandomi i capelli con le dita.
«E' stato assurdo.» riesco a dire estasiato e con gli occhi spalancati ripensando alle incredibili sensazioni provare.
Questa volta la ragazza ride di gusto mettendo una mano davanti alla bocca contagiando, per quanto possibile, anche me.
«Mi fa piacere saperlo, vuol dire che sono stata brava.»
Vorrei dirle che è stata molto più che brava ma non riuscirei ad esprimere a parole le sensazioni provate. Le sue labbra si posano nuovamente sulle mie in un bacio bagnato e la passione torna ad attraversarmi, le mie mani si posano sui suoi fianchi e la riporto nuovamente sulle mie gambe. Ora però siamo completamente nudi e il mio membro si è nuovamente risvegliato alla sensazione della sua pelle calda e ai nostri baci così vogliosi.
I nostri movimenti si fanno nuovamente più lenti fino a scambiarci dei fugaci baci a stampo, socchiudo gli occhi e noto che anche lei ha fatto lo stesso. I baci si arrestano e per qualche istante rimaniamo in silenzio semplicemente guardandoci, mi appoggio nuovamente allo schienale del divano con lei ancora sopra di me e porto i sui capelli corti leggermente umidi all'indietro facendomi vedere bene i suoi occhi color ghiaccio e le sue labbra prive di rossetto consumato dai nostri baci.
«Ora manca solamente la parte migliore, sei pronto mio piccolo poussin?»
Mette nuovamente la mano sul mio membro e lo avvicina alla sua intimità, un senso di panico mi assale e irrigidisco la presa sui suoi fianchi fermando ogni sua possibile mossa. I miei occhi sono spalancati e cerco i suoi che ricambiano il mio sguardo.
«E se ti faccio male?» domando in preda all'ansia.
Lei sorride dolcemente per poi baciarmi a stampo.
«Tu saresti l'ultima persona in grado di farmi del male piccolino.» mi rassicura tra le carezze.
«Ma io... E se-»
«Andrà tutto bene, spingimi giù quando sei pronto.»
Annuisco e appena la spingo leggermente in basso entrando a contatto con lei sento un sospiro da parte della ragazza che diventa un gemito nel momento in cui la punta del mio membro è in lei. La nuova sensazione mi pervade e non per niente paragonabile a tutto ciò che ho provato fino ad ora. La faccio scendere fino in fondo e, una volta che è nuovamente seduta sul mio bacino, ci lasciamo andare entrambi a un sospiro liberatorio.
«Bravo, così.» mugugna Jaune guardandomi.
Rimaniamo per un attimo fermi dando così tempo ad entrambi per abituarci all'intrusione. Il mio respiro si affanna al senso di pienezza e di calore, non ho mai provato niente del genere prima d'ora.
«Inizierò a muovermi piano.» mi informa la giovane.
Inizia a sollevarsi ed abbassarsi su di me ed è completamente diverso da ciò che ha fatto con la mano, gemiamo ad ogni spinta e questo ritmo così lento mi sta letteralmente uccidendo. Appena mi accorgo che si è di nuovo sollevata stringo la presa sui miei fianchi la riporto in me con un colpo secco.
«O-Oddio.» geme ad alta voce la ragazza.
La sua voce è completamente cambiata, sembra così bisognosa di questo contatto esattamente come me. Rifaccio il movimento sollevandomi anche con il bacino e gemiamo fortemente entrambi. Continuiamo così per un po', gemiamo ad ogni affondo ma io voglio di più.
«J-Jaune! Voglio andare più veloce, non ce la faccio più.» confesso fermandomi lasciando che un sospiro prolungato abbandoni le morbide labbra della ragazza.
Senza dire niente la giovane si solleva uscendo completamente da me per poi sdraiarsi sul divano a pancia in sui incitandomi con la mano a raggiungerla.
«Sdraiati su di me.»
Faccio ciò che dice mettendomi in mezzo alle sue gambe, afferra nuovamente il mio membro entrando nuovamente in lei.
«Muoviti avanti e indietro, ora comandi tu.»
Senza alcun preavviso inizio a muovermi in lei, perdo letteralmente il controllo alla sola idea di avere il comando. Mi muovo sempre più velocemente e i miei gemiti vengono soffocati ad ogni spinta. La ragazza sotto di me urla letteralmente a ogni singolo affondo e questo mi sta facendo perdere la testa.
«Kookie.» geme dopo una spinta particolarmente profonda.
Ripeto l'azione e ripete nuovamente il mio nome con più forza.
«P-Penso di aver trovato il tuo punto debole.» riesco a dire tra una spinta e l'altra.
Lei afferra i miei capelli tra le mani sorridendo mentre continuo a spingermi in lei.
«Direi proprio di sì.»
Continuo a questo ritmo e di nuovo mi sento pronto ad esplodere.
«Sto-Sto per venire.» dico in un gemito più forte degli altri.
«Anche io piccolo, continua così ti prego.» mi supplica mettendo le braccia intorno al mio corpo.
Le mie spinte si fanno sempre più asfissianti arrivando entrambi ad urlare.
«V-Vengo.» esplodo in lei.
Mi lascio andare ma lei continua a tremare con occhi sgranati, la consapevolezza mi colpisce.
«Non sei venuta, vero?» domando tra un ansito e l'altro.
Lei non risponde allora io mi abbasso portando la testa in mezzo alle sue gambe, lecco in quella zona e un forte scossone la fa sollevare dal divano.
«K-Kookie! O-Oddio!»
Incoraggiato dalle sue urla continuo a leccare facendo girare la mia lingua in quell'area mentre mi aggrappo alle sue cosce. La ragazza ritorna a tremare convulsivamente e io aumento la velocità capendo che sta per venire.
«S-Sto venendo! Ti prego! Sto venendo!» urla intrecciando le dita tra i miei capelli.
Aggiungo dei movimenti con le dita e urla a pieni polmoni il mio nome lasciandosi cadere nuovamente sul materasso. Soddisfatto mi sollevo e prendo un plaid alla fine del divano coprendo entrambi i nostri corpi sudati.
Una volta al suo fianco lei appoggia la testa sul mio avambraccio mentre gioca con alcune ciocche sudate.
«Allora? Com'è stata per essere la tua prima volta?» domanda una volta ripreso fiato.
Arrossisco semplicemente avvicinando il suo corpo al mio in cerca del suo calore corporeo non rispondendo.
«Comunque sei portato.» confessa per poi ridacchiare di gusto.
Io la colpisco giocosamente sulla spalla diventando ancora più rosso di prima ma con il sorriso stampato sul volto.
E' stata la prima volta migliore che potessi desiderare.
Fine.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top