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Con un ultimo scatto arrivai al pelo alla IST Entertainment, entrai velocemente e senza dare importanza all'ambiente a me circostante, con la fretta mi intromisi al centro di due ragazzi che stavano uscendo dal palazzo scontrandomi con uno dei due, continuavo ad andare a sbattere contro la gente ma non era quello il momento di scusarsi, avrei fatto una cattiva impressione all'agenzia ad arrivare in ritardo ad un'appuntamento e io non ero una da fare ritardi. Mi indicarono l'ascensore e mi diedero il punto di riferimento del colloquio, il terrazzo all'ultimo piano. Arrivata c'erano alcuni ragazzi, tra cui i due con cui mi ero scontrata all'ingresso, avrei voluto sapere come erano arrivati prima di me considerando che io stavo correndo come una disgraziata; mi fecero sedere davanti a 11 ragazzi, mi resi conto solo osservando bene alcuni di loro, che quelli erano proprio i The Boyz, passai il mio sguardo da Q a Kevin e da lui a Eric e poi Sangyeon, mi iniziò a girare la testa ma puntai lo sguardo su New tenendo gli occhi puntati su una bellissima spilla che aveva attaccata alla giacca; mi fecero delle domande semplici, e ad una certa arrivò un fattorino con una valanga di cibo, non facevano altro che mangiare questi? Mi offrirono dei ravioli e dei tteokbokki, e accettai, visto che non accettare era segno di maleducazione in corea soprattutto se si trattava di cibo. Ringrazia i ragazzi facendomi le loro congratulazioni per i loro successi e che li avrei seguiti ancora per molto, salutai con un inchino e mi diressi verso l'ascensore per tornare al piano terra e così all'uscita. Sulle porte dell'agenzia presi il Case delle AirPods per metterle e cercare in giro altre agenzie abbastanza conosciute e lì mi accorsi della cuffia mancante, controllai nella tasca della giacca, della felpa e dei pantaloni poi come un lampo mi ricordai dell'episodio successo sul fiume Han prima del mio arrivo alla IST, la mia cuffia destra era nelle mani di Ziu. Come l'avrei potuta recuperare? Era stato un evento casuale e ora ero solo al mio secondo giorno e per giunta con una cuffia in  meno. 

Mentre mi recavo verso la metro che mi avrebbe portato all'hotel, sconsolata, notai un cartello sulla porta di un edificio, che diceva 'In cerca di personale' firmato 'V-Moon Entertainment', non l'avevo mai sentita ma quel pezzo di carta affisso sul vetro mi stava dando speranza, se era un'agenzia di K-pop perché non provare? Mi avvicinai e notai che all'interno c'era solo una ragazza al banco dell'atrio, si vedeva che c'era stato da poco un trasloco, alcuni scatoloni erano appoggiati a terra in angoli per non intralciare il passaggio. Entrai e quella subito alzò lo sguardo su di me, «Sei qui per il personale?» disse in coreano, accennai un gesto con la testa poi le risposi, «Si, sono interessata al posto, ma non conosco l'agenzia...» cercai di dire per quel poco che avevo studiato e ripassato, ma sul viso della ragazza comparì un leggero sorriso stanco «E' normale, è stata aperta da poco, tieni, questi potranno esserti utili...» mi posò davanti dei plichi di fogli in hangul, l'intestazione riportava la scritta del foglio affisso all'ingresso, 'V-Moon Entertainment', non avevo ancora capito chi potesse esserci sotto quell'agenzia, ma prima di leggere chiesi se potevo già9 firmare un contratto e che non ne potevo più di girare Gangnam e che non avrei girato sicuramente l'intera Seoul per cercare altre agenzie, così senza parole mi  lascio anche un foglio di contratto da compilare. Accanto all'atrio c'era una stanza con una  macchinetta del caffè e snack quindi decisi di intrufolarmi e leggere con calma contratto e quelle che a me parevano più le istruzioni d'uso dell'azienda. Stavo su quel foglio da ormai mezz'ora e avevo semplicemente capito che era una nuova azienda realizzata da sei membri di gruppo che aveva debuttato nel 2015, altro non avevo percepito, avevo ancora una quantità innumerevole di fogli da leggere, estrassi la mia cuffia superstite per ascoltare un po' di musica mentre finivo un trafiletto di informazione. Ero assorta nel testo che stavo leggendo che non mi accorsi che qualcuno era entrato, da un orecchio non sentivo neanche molto per via della musica, ero impegnata a leggere un pezzo che non capivo al meglio e talmente soprappensiero che non notai il metro e ottantacinque che stava appena davanti alla macchinetta accanto al tavolo dove stavo io; alzai appena un po' lo sguardo alla fine di una canzone e mi spaventai vedendo la mia cuffietta destra sul tavolo proprio di fronte a me, alzai di scatto la testa e insieme ad essa anche tutto il mio corpo fece leva dalla sedia, mi guardai intorno ma non c'era già più nessuno, di preciso cosa era successo? Quella maledetta non potava essere comparsa così d'un tratto, la cosa mi incuriosì che misi fuori la testa dalla porta per essere sicura di essere da sola, eppure mi ricordavo benissimo che l'AirPods mancante se la fosse tenuta in mano Ziu; me la rigirai in mano un paio di volte, la provai per verificare se fosse davvero la mia e combaciava alla perfezione con la canzone che stavo ascoltando al momento. Troppo desiderosa di scoprire qualcosa in più, lascia le mie cose in quella stanza per gironzolare per quella piccola nuova impresa, in se lo stabile era carino e moderno, cerano sulle porte o accanto ad esse delle scritte attaccate da poco con il nome di ogni stanza e per attività diverse, passai davanti a una palestra, a due sale prove  numerate e ad una che attirò la mia attenzione, una terza sala prove con il tatami, adoravo il fatto che ci fosse un pavimento in stile giapponese, era l'unica stanza con una porta scorrevole, non ci pensai due volte ed entrai, al suo interno c'era una parete di specchi, un impianto stereo, il logo dell'azienda su un lato e, cosa che mi lascio confusa dei kimono appesi, non sapevo a cosa servisse la sala ma al momento era la mia preferita e ci avrei passato tanto tempo. Tornai nella stanza pausa e compilai il contratto di lavoro, lasciandolo sul tavolo della ragazza, mi sarei fatta viva il giorno dopo anche senza un orario preciso, avevo deciso di provare e tentare la fortuna in un'agenzia sconosciuta. 

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