~40~

Le tre giornate prima del comeback si svolsero con un susseguirsi di prove di danza e vocali, gli album stavano già partendo per i vari negozi K-pop, eravamo giunti così al nostro primo programma dopo un paio di anni che i VAV era comparsi di nuovo nel mondo dello spettacolo, i VAMPZ stavano aspettando questo momento, e anche noi eravamo molto elettrizzati. Il primo programma era Show! Music Core, ci avevano accolti, prima di registrare, con un benvenuto leggermente alcolico, con dei cocktail a base di frutta e soju, «Benvenuti, oggi registreremo un'intervista e il vostro brano di comeback con la coreografia.» ci guardava il principale regista a cui erano state date le indicazioni del momento. L'inizio, ero tesa e mi stava iniziando a venire mal di testa, mi massaggiavo le tempie, «Tranquilla, tranquill...» respiravo e inspiravo, tenevo gli occhi chiusi per cercare di non pensarci, che se guardavo nello specchio o in qualsiasi angolo del camerino mi sarei agitata di nuovo, avevo il camerino separato da tutti gli altri in base al fatto che ero una ragazza e il regolamento segnalava la divisione equa tra i sessi, mi bussarono alla porta e con un altro respiro profondo mi alzai dalla sedia davanti allo specchio, «Ehi stai bene?» la prima cosa che uscì dalle labbra di Jacob, agitai la testa ma non era ne in segno di negazione ne in segno di approvazione, non sapevo nemmeno io se stavo bene o meno, «Sinceramente, non lo so!» sorrisi, «Sono estasiata?» inclinai leggermente il capo, ero davvero in uno strano momento, guardai Jacob, e lui si avvicinò a me prendendomi tra le braccia e stringendomi così forte che l'ansia che avevo in corpo si era strizzata e scaricata ai piedi che in qualche modo mi tenevano ancora in piedi. Qualcun'altro bussò alla porta, aprii e mi trovai davanti una ragazza con cuffie, microfono e in mano un blocco con su la scaletta della programmazione, «Sei la prossima, con...» riguardo il blocco, girando un foglio, «...il gruppo VAV» la fissai come se fosse stato tutto errato, ed effettivamente era così, io facevo parte del gruppo tanto quanto lo faceva Jacob del quale non si era neanche accorta che fosse nel mio camerino, mi girai verso di lui e ci fissammo per un breve istante, «Beh è il nostro momento!» annuì e lo presi per mano; raggiungemmo gli altri cinque per metterci in cerchio, come quando facevamo il saluto ai tempi della pallavolo quando avevo le partite, notai che avevano tutti, sull'indice, l'anello a T che avrei sempre voluto anche io, ma prima di metterci con le mani vicine, tirarono fuori una scatoletta verde acqua, quella famosissima scatoletta, con la scritta 'Tiffany', St.Van l'aprì mostrando l'anello, «Credo sia il momento di "battezzarti" come membro ufficiale dei VAV!» prese l'anello e me lo posò sul palmo della mano, me lo avvicinai a gli occhi per vederlo meglio, era davvero reale? Stava davvero accadendo? Quell'anello che sempre, da quando li avevo conosciuti, desideravo. Lo indossai sull'indice e lo guardai, «Ragazzi...» cercavo di trattenere le lacrime per riuscire a dire qualcosa ma le parole mi si sgozzarono in gola, cercavo di asciugarmi le lacrime che scendevano copiose, ma sul viso avevo uno sorriso stampato, «...grazie!» bisbigliai, appoggiando la mia testa sulla spalla di Cobi e stingendo con una mano il braccio di Ziu; eravamo pronti, la foto di rito prima della nostra prima ripresa per il programma e riuscii a smettere di piangere in tempo. Era giunta l'ora di salire sul palco, stavamo in fila dal leader al maknae, io stavo in mezzo tra Ayno e Jacob, nel tragitto tra il dietro le quinte e il palco Cobi mi massaggiava le spalle per sciogliere la tensione staccandole non appena vide una telecamera; si era creato un po' di trambusto sul palco per le nostre postazioni, fortunatamente non eravamo ancora in onda e la registrazione era ancora puntata sulla presentazione del gruppo e di altri comeback, St.Van gesticolava qualcosa verso Jacob che era accanto a Ziu che lo scuoteva, io non capivo niente ma si stavano bisbigliando cose, guardavo dritta davanti a me, la telecamera aveva ancora la lucina spenta e continuavo a guardami intorno e ad osservare la preparazione di ACE e Ayno che stavano appena davanti a me, spostai ancora lo sguardo sui due maknae che si stavano scambiando una scatola dal colore blu marino profondo, non mi feci troppe domande e rimisi voltai ancora una volta verso le macchine da presa, la luce rossa si accese e la base partì, era il nostro momento.

I movimenti andavano lisci e la voce mi usciva limpida e cristallina come l'acqua, gli sguardi tra noi sette erano sempre connessi, si bloccò la musica, avevamo concluso la nostra performance ma la luce della telecamera non si spense, «C'è qualcosa che non va?» domandai, bisbigliando a Lou che stava appena dietro di me, lui agitò la testa in segno di negazione, cercai in giro lo sguardo di qualcuno che mi potesse dire se ci fosse stato qualche problema, ma nessuno sembrava interessato al mio stato confusionale. I miei sei compagni si misero a semi cerchio dietro di me, uno di loro si staccò dal gruppo e si mise davanti a me, ero sempre piú confusa, «Jacob che succede? Mi sto preoccupando un po'...» dissi tenendo la voce bassa, lui fissandomi con intensità mi distrasse dal suo estrarre dalla tasca la scatolina blu mare che si erano passati prima della nostra coreografia, si inginocchiò lentamente e io stavo per andare in panico, aprí la scatoletta mostrando un anello con un diamantino nero, «Zana...» mi chiamò, ma la sua voce mi fece perdere, «...mi vuoi sposare?» mi domando, sgranai gli occhi e mi girai verso gli altri cinque, mi coprii la bocca e i miei occhi si fecero lucidi, «State scherzando?» sorrisi non appena finii di dire quelle parole, Cobi stava ancora in ginocchio e di scatto tornai verso la sua direzione, lui con gli occhi nei miei, gli presi la mano in quella dove teneva l'anello, stavo trattenendo le lacrime un'altra volta, agitai la testa e lasciandomi andare iniziai a piangere, «Sì!» esclamai, intorno si erano zittiti tutti e in breve tempo, in tutto lo studio, si alzarono applausi e congratulazioni; finalmente, Jacob si alzò davanti a me e con l'anello a T mi mise l'anello di fidanzamento, lo abbracciai e lo baciai senza rendermi troppo conto delle telecamere.
Tornati nel dietro le quinte, mi ero aggrappata al mio futuro marito, non ci credevo, mi aveva fatto davvero la proposta in trasmissione, ma come l'avrebbero presa i VAMPZ? Ero leggermente preoccupata e spaventata. «Tu sei pazzo, Cobi!» sorridevo come una scema ma lui senza esitare si attacco alle mie labbra, mi stinsi a lui facendo affiorare un sorriso nel bacio, cercai di tornare nel camerino staccandomi da Jacob; sistemai tutto dai vestiti ai miei nuovi anelli infine sistemai il resto del camerino per poi uscire, le prime riprese erano andate. Il ritrovo dei VAV nell'atrio della struttura dello studio si riempì di staff e membri di altri gruppi, le congratulazione ci arrivavano da tutti, uscendo si sentivano delle voci in lontananza, non sapevano minimamente per cosa potevano essere, visto che c'era sempre un sacco di gente fuori dagli studio di registrazione di quei programmi televisivi; prendemmo la porta principale per uscire e ci trovammo davanti uno striscione di congratulazioni, 'VAV in nozze!' risi a leggerlo ma ero felice perché i VAMPZ non erano arrabbiati con Jacob per la sua dichiarazione e proposta, alcuni flash arrivarono ai miei occhi e i miei sei principi si misero davanti, Cobi mi teneva la mano che teneva dietro la schiena, avevamo fatto notizia.

La macchina ci aspettava per tornare in agenzia, ma avrei preferito finire dritta dritta a casa, «Sig. St.Van?» lo chiamai, «Si?» rispose lui, «Torniamo direttamente in appartamento?» finii di fare la mia domanda, ma non ebbe risposta, ci fermammo e mi fecero scendere; non avevo proprio la voglia di stare in giro, Ziu e Ayno stavano accanto a me a tenermi per le braccia e tirandomi per non andare a sbattere da nessuna parte, mi avevano bendata e la cosa non mi andava a genio, slegarono la benda e rimasi di stucco, la vista era una delle più belle di Seoul, era il ristorante più bello e più alto di tutta la Corea. Le luci nella stanza erano soffuse e c'era un tavolo con due posti a capotavola e gli altri intorno ai lati, c'erano otto posti e non capivo chi doveva arrivare ancora; ad un certo punto notai che i miei piedi non toccavano più terra, lanciai un leggero urlo, ma in breve tempo toccai di nuovo terra, «Pazzo é dir poco!» mi girai verso il soggetto che mi aveva tirato su di peso, «Baron!» lo abbracciai, «Che bello vederti!» ci fissammo per un po' e poi lui si avvicinò bisbigliandomi alcuni vecchi fatti, risi guardando Cobi che ci fissava dal suo posto a capotavola, «Sarà un marito meraviglioso!» sorrisi andando verso il mio posto lasciando un bacio sulla guancia di Cob. Avevano organizzato una cena spettacolare e avevano invitato anche un ex membro del gruppo per ufficializzare per bene le cose, avrei gradito anche gli altri tre ma li avrei invitati, obbligando Jacob a mandare gli inviti a tutti, sperando di riuscire anche ad invitare gli altri gruppi che seguivo e che ormai erano diventati colleghi e, per quanto a me non piaceva proprio tanto, anche rivali.

🌸ANNYEONG!

E sono arrivata al 40° capitolo! Sto preparando bene la fine di questa FanFiction, sono molto felice di averla scritta perché ho notato che c'è n'erano davvero poche e secondo me i VAV meritano davvero molto di più.
In tutto questo grazie e vedrò se andare avanti con qualche storiella dopo il 41° capitolo, se mi verranno idee interessanti!

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